Cassazione: che il datore sia pedante nei controlli

Il datore di lavoro non deve «limitarsi a informare i lavoratori sulle norme antinfortunistiche previste, ma deve attivarsi e controllare sino alla pedanteria, che tali norme siano assimilate dai lavoratori nell’ordinaria prassi di lavoro». E se alcune misure sono particolari «è necessario che questi strumenti siano messi a portata di mano» dei dipendenti. Il monito è della Corte di Cassazione che dice basta ai tentativi dei capi di addossare la colpa di eventuali incidenti alla mancato rispetto delle norme da parte degli operai stessi. Continua a leggere

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Agosto: disteso privo di vita

31 AGOSTO

LA SPEZIA – Infortunio mortale questa notte nel porto della Spezia. Un autotrasportatore di 59 anni ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato tra la motrice e alcuni container. Sul posto sono intervenuti 118, vigili del fuoco, polizia del porto, personale dell’ispettorato del lavoro della Asl e medico legale.

TREBISACCE (CS)Donna muore travolta dall’Espresso dal quale era appena scesa.  è stata uccisa. La sfortunata cittadina dell’Est europeo, Dorina Bortofleac, 49 anni, romena e coniugata con figli, per cause ancora in corso di accertamento, stava scaricando i numerosi bagagli dall’Espresso 905 proveniente da Torino Porta Nuova e diretto a Catanzaro Lido. Era salita sulla stesso treno che l’ha uccisa alla Stazione Centrale di Bari, poco dopo le 8, mattina diretta appunto a Trebisacce dove una connazionale le aveva trovato un’occupazione come badante, lavoro che Dorina Bortofleac svolgeva anche nella città pugliese. Arrivata in riva allo Jonio è accaduto l’impensabile. L’orologio segnava le 11,14. Secondo la ricostruzione, la donna è scesa dal treno utilizzando la porta sbagliata. Poi forse è inciampata, o scivolata sui binari. Da qui ha cercato di scaricare le buste in plastica contenenti il corredo che portava con se. Proprio in quel momento il treno è ripartito, senza che il macchinista o il personale di bordo, tantomeno i passeggeri, si accorgessero di nulla. E la tragedia si è consumata. Il convoglio ha prima tranciato alla donna il braccio e la gamba destra. La malcapitata sembra che abbia avuto, seppur sanguinante, la forza di chiedere aiuto, con un flebile respiro di voce. Poi però è svenuta.  In attesa dei soccorsi Dorina Bortofleac, che aveva subito gravi lesioni, sarebbe insomma morta dissanguata. Secondo quanto è emerso dagli accertamenti investigativi, l’ambulanza del 118 che avrebbe dovuto soccorrere la donna – intervento rivelatosi comunque inutile perchè la romena era già morta – è giunta da Cassano impiegando quasi venti minuti. Quella in servizio a Trebisacce invece era impegnata in un altro intervento.

BERGAMO – Un operaio cingalese di 32 anni è rimasto ferito in un incidente sul lavoro in un centro commerciale di Stezzano, alle porte di Bergamo. L’uomo è stato travolto da un pesante cancello di metallo, che si è rotto mentre stava aprendosi, per cause ancora non accertate. L’operaio, residente a Zanica (Bergamo), stava entrando nella piattaforma ecologica del centro commerciale per scaricare l’immondizia, quando è stato investito da una delle ante del cancello, che dopo essere uscita dai binari, è caduta a terra.

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Quando la sicurezza è un lusso

Tratto da qui

Robe come la 626 (la legge sulla sicurezza sul lavoro, ndr.) sono un lusso che non possiamo permetterci”. Giulio Tremonti, ministro dell’Economia.

Sarà che pensava di parlare tra amici, visto che era sul palco della Berghem Fest, il festival della Lega che si tiene nella bergamasca, lo stesso dove gli ultrà dell’Atalanta hanno contestato il ministro Roberto Maroni. E quindi pensava di essere tra i suoi fans più fidati. O, magari, non ha calibraio bene le parole, visto che all’indomani, il suo portavoce ha detto che il ministro Tremonti “tra le regole eccessive si riferiva all’Europa, alla giurisdizione europea e alla sua estensione eccessiva rispetto all’obiettivo sulla sicurezza del lavoro, che resta invece essenziale”. Continua a leggere

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Teatro sulle morti sul lavoro

Pubblichiamo una lista di rappresentazioni teatrali con tema le morti sul lavoro. I lavori sono andati in onda all’interno di Radio Teatro di Radiondarossa. Buon ascolto.
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Tragedia di Marcinelle: l’ipocrisia della commemorazione CISL

Da no al carbone

L’otto agosto di 54 anni fa 262 lavoratori perdono la vita in una miniera di carbone nei pressi di Charleroi, in Belgio. Per la maggior parte sono immigrati italiani.  Oggi la CISL commemora quelle vittime con un comunicato (leggi) che se messo in relazione con quella che è l’attuale azione politica del sindacato risulta pura ipocrisia. Infatti FLAEI/CISL
(in buona compagnia di UILCEM e FILCTEM) non perde occasione per
sostenere con una solerzia a dir poco sospetta, tutte le riconversioni a
carbone o i progetti per nuovi impianti a carbone che vengono proposti
in Italia.
Dallo stesso comunicato CISL: "…nella consapevolezza che questo
dramma deve essere di monito per tutti, poiche’ gli emigranti, come
anche gli italiani all’estero, sono portatori di ricchezza, di valori
culturali e di tradizioni. "

Chiediamo all’autore del comunicato: come mai dimentica le tante migliaia di lavoratori che muoiono ancora, ogni anno, nelle miniere di carbone, quello stesso che alimenta i "preziosi" impianti? Continua a leggere

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Luglio: il problema è l’atterraggio

31 LUGLIO

BOLZANO – In Alto Adige un giovane ha perso la vita in un incidente sul lavoro. Nei pressi di Rodengo, in
Val d’Isarco, Norbert Harrasser, 26 anni, era alla guida di un mezzo agricolo impegnato a trasportare verso casa legno dal vicino bosco. Su un prato in pendenza improvvisamente il mezzo si e’ rovesciato e il carico ha schiacciato l’uomo.

CERVO (IMPERIA) – Un operaio di 42 anni, impiegato della Ferrovial, ha rischiato di morire folgorato dopo
aver preso una scossa da circa 1.000 volt. L’incidente e’ avvenuto mentre l’uomo lavorava all’interno di una galleria del raddoppio ferroviario, tra San Lorenzo al mare (Imperia) e Andora (Savona). Trasportato in ospedale a Imperia, i medici stanno ora valutando le sue condizioni ma sembra che il cuore abbia retto e che si riprendera’.

ORMELLE (TREVISO) – Un operaio di 50 anni e’
deceduto, nel corso della notte, durante il suo turno di lavoro,
nei locali dell’azienda in cui lavorava. La tragedia e’ avvenuta all’interno della ditta ”Vetri
speciali
” Spa di Ormelle. L’uomo, Agostino Furlan, secondo i
primi accertamenti, sarebbe spirato per cause naturali, connesse
ad una patologia cardiaca acuta improvvisa. Da poco tempo era
stato operato al cuore. Sul posto sono intervenuti vigili del
fuoco, carabinieri, Suem e Spisal.
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Teatro: entro i limiti della media europea

Entro
i limiti della media europea
oratorio in nero per le
morti bianche (così le chiamano)

scritto e diretto da  Nino Romeo
con Graziana Maniscalco, Nino Romeo.

Una donna si presenta al pubblico; è la moglie di un uomo vittima di un incidente
sul lavoro, morto da poche ore. Parla, domanda e risponde ad un immaginario
uditorio; emerge così il rapporto con il suo uomo, il dolore per la perdita, il
licenziamento annunciato per il giorno successivo a quello in cui lui ha
trovato la morte.
La gente che le sta intorno le
chiede di partecipare alle trasmissioni televisive che tratteranno
dell’ennesima tragedia sul lavoro: lei rifiuta: non vuole che il suo dolore
privato diventi pubblico spettacolo; ma soprattutto non vuole partecipare della
funzione normalizzante e compassionevole assunta dai media in queste occasioni. Continua a leggere

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France Telecom classifica il suicidio come incidente sul lavoro

L’amministratore
delegato di France Telecom, Stéphane Richard, ha
riconosciuto, per la prima volta, il suicidio di un dipendente come un
incidente sul lavoro. La decisione segna una svolta rispetto alla
condotta fin qui tenuta dall’azienda tlc dopo la catena di suicidi, che
ha portato alla morte di 45 dipendenti – 35 tra il 2008 e il 2009 e
altri 10 dall’inizio dell’anno – e all’apertura di un’inchiesta della
procura di Parigi, in seguito alla denuncia presentata nei confronti
dei dirigenti del gruppo telefonico dal sindacato SUD per “molestie
morali” e per aver “messo in pericolo la vita altrui”.

Il caso in questione riguarda un funzionario
di 51 anni che si è tolto la vita il 14 luglio a Marsiglia, lasciando
un a lettera in cui attribuiva la causa del suo gesto a contrasti sul
posto di lavoro. La
svolta di Richard – subentrato al criticatissimo Didier Lombard
in seguito all’ondata di morti in seno al gruppo – che tra l’altro
contrasta con il parere sfavorevole dell’Ispettorato generale del
lavoro e di una commissione interna, è stata comunicata da un dirigente
territoriale del gruppo nel corso di una cerimonia commemorativa del
defunto dipendente.

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Giugno: si muore anche andando al lavoro

30 GIUGNO

VICENZA – Sono ben tre le persone rimaste ferite, una in maniera grave, in due distinti infortuni avvenuti ieri nell’arco di un quarto d’ora in città. Il primo episodio, meno grave per conseguenze, ha coinvolto però due lavoratori. È avvenuto intorno alle 15 all’interno della Fima, azienda che sorge in viale del Lavoro 20. I due feriti, soccorsi con codici di media e bassa gravità, sono però lavoratori di una ditta esterna, la Bianchini Giuseppe di Villaverla, che stava eseguendo delle manutenzioni. Mario Bianchini, 48 anni, e Luca Baretta, 30 anni, per eseguire la sostituzione di un condizionatore, sono saliti su una cesta sollevata da un carrello elevatore. Per cause in corso di accertamento da parte dello Spisal dell’Ulss 6, la cesta si è sbilanciata e i due sono caduti a terra. Bianchini è rimasto ferito ad una spalla, mentre Baretta ha riportato traumi ad un polso e al volto. Soccorsi da un’ambulanza del Suem, sono stati trasferiti al San Bortolo per accertamenti. È andata peggio, un quarto d’ora più tardi, a Federico Masiero, 61 anni, di Ponte San Niccolò, capocantiere della padovana Edilfac. L’uomo stava lavorando in corso Padova 114 dove è in corso la ristrutturazione di un edificio. Da una prima ricostruzione dello Spisal, Masiero ha perso l’equilibrio ed è precipitato da un paio di metri nella tromba delle scale. Ha riportato traumi alla schiena, e al torace ed è apparso subito grave, anche se non ha perso conoscenza. A dare l’allarme è stato un suo collega che lo ha trovato riverso a terra. Con l’ambulanza del Suem sono intervenuti anche i carabinieri di Vicenza e lo Spisal. Il ferito è ricoverato in terapia intensiva al San Bortolo. I medici si riservano la prognosi. Continua a leggere

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Ad un anno da Viareggio

Martedì 29 giugno, a Viareggio, vi sarà la manifestazione per non dimenticare quanto avvenuto e far sì che non si ripeta mai più ! La manifestazione avrà inizio alle ore 20.15 allo Stadio dei Pini (zona Darsena). Il corteo si formerà alle ore 21.15 per concludersi alle ore 23.30 in via Ponchielli (luogo della strage) ed attendere le ore 23.48, ora in cui è avvenuto il deragliamento e la foratura della cisterna del Gpl e di lì a pochi minuti la distruzione della zona con 32 vittime, numerosi feriti gravi e gravissimi, decine e decine di sopravvissuti, decine di abitazione distrutte …

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