Luglio: il problema è l’atterraggio

31 LUGLIO

BOLZANO – In Alto Adige un giovane ha perso la vita in un incidente sul lavoro. Nei pressi di Rodengo, in
Val d’Isarco, Norbert Harrasser, 26 anni, era alla guida di un mezzo agricolo impegnato a trasportare verso casa legno dal vicino bosco. Su un prato in pendenza improvvisamente il mezzo si e’ rovesciato e il carico ha schiacciato l’uomo.

CERVO (IMPERIA) – Un operaio di 42 anni, impiegato della Ferrovial, ha rischiato di morire folgorato dopo
aver preso una scossa da circa 1.000 volt. L’incidente e’ avvenuto mentre l’uomo lavorava all’interno di una galleria del raddoppio ferroviario, tra San Lorenzo al mare (Imperia) e Andora (Savona). Trasportato in ospedale a Imperia, i medici stanno ora valutando le sue condizioni ma sembra che il cuore abbia retto e che si riprendera’.

ORMELLE (TREVISO) – Un operaio di 50 anni e’
deceduto, nel corso della notte, durante il suo turno di lavoro,
nei locali dell’azienda in cui lavorava. La tragedia e’ avvenuta all’interno della ditta ”Vetri
speciali
” Spa di Ormelle. L’uomo, Agostino Furlan, secondo i
primi accertamenti, sarebbe spirato per cause naturali, connesse
ad una patologia cardiaca acuta improvvisa. Da poco tempo era
stato operato al cuore. Sul posto sono intervenuti vigili del
fuoco, carabinieri, Suem e Spisal.

30 LUGLIO

BOLZANO – In Alto Adige, Luis Durnwalder, 64enne contadino di Eggerberg, sopra
Villabassa, omonimo del presidente della Provincia autonoma di Bolzano,
e’ morto nella notte all’ospedale San Maurizio di Bolzano, dove era
stato ricoverato d’urgenza per un incidente sul lavoro occorsogli
mercoledi’. L’uomo era caduto battendo violentemente il capo contro il
pianale del cassone di un Transporter, rimanendo poi a terra esanime
senza la possibilita’ di chiedere soccorso. Quanto tempo sia passato dall’incidente a quando l’uomo e’ stato
ritrovato e’ praticamente impossibile dirlo, visto che l’allarme e’
stato lanciato dai familiari del Durnwalder i quali, non vedendolo
rientrare per l’ora di cena, si erano recati dove l’uomo stava
lavorando, trovandolo esanime al suolo. Nonostante il prodigarsi dei medici del nosocomio bolzanino, che
hanno tentato ogni possibile via per cercare di salvargli la vita,
Durnwalder non ce l’ha fatta ed e’ spirato nel corso della notte per il
violento trauma al capo che aveva subito nell’urto contro il suo mezzo
agricolo.

29 LUGLIO

FOGGIA – Un agricoltore di 60 anni, Vincenzo
Zoppicante, di Lucera (Fg) e’ morto mentre era al
lavoro nella sua azienda agricola in localita’ “Palmori”. Secondo quanto accertato dagli investigatori, l’agricoltore,
alla guida di una motozappa che si e’ ribaltata, e’ morto
finendo schiacciato contro un albero di ulivo. A dare l’allarme
sono stati i parenti della vittima, preoccupati perche’ l’uomo
non rientrava a casa. Sul luogo dell’incidente e’ intervenuta
una squadra dei vigili del fuoco che hanno dovuto tagliare una
parte dell’ albero per liberare il corpo dell’agricoltore.

28 LUGLIO

FIRENZE – Incidente mortale sul lavoro in uno dei cantieri per
la manutenzione della A1, nel comune di Barberino del Mugello, in
provincia di Firenze. Intorno alle 11 un operaio 24enne ha perso la vita
rimanendo schiacciato da una betoniera. Sulla vicenda indaga la
Polstrada.

TRENTO – A Pergine di Valsugana il contitolare della vetreria
Gottardi
e’ rimasto gravemente ferito alla testa. Secondo una prima ricostruzione eseguita della Polizia municipale,
l’uomo, di 42 anni, nel corso di manovre con una gru munita di ventose
e’ rimasto schiacciato fra la struttura metallica del carrello e alcune
lastre di vetro rimaste attaccate fra di loro. Sono subito scattati i soccorsi, che hanno trasportato con
l’elicottero del 118 il ferito, ancora cosciente, all’ospedale Santa
Chiara di Trento, dove e’ stata accertata una frattura cranica e
l’imprenditore e’ stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

PRATO – Un albanese di 28 anni, impiegato di una ditta
subappaltratice per opere in calcestruzzo, e’ precipitato da un’altezza
di quattro metri e mezzo, cadendo in un varco aperto in un solaio in
costruzione, dentro il quale doveva essere installato un pilone. Il
giovane ha riportato lesioni alla testa e a un braccio, ma e’ riuscito
ad attutire la caduta afferrandosi ad un pilone sottostante. E’ stato
trasportato con l’elicottero del 118 a Careggi. Le notizie sulle sue
condizioni di salute sono abbastanza rassicuranti.

27 LUGLIO

FARRA DI SOLIGO (TREVISO)Era rimasto
senza lavoro
da 15 giorni un giovane trevigiano di 32 anni
trovato impiccato ad un alberto la scorsa notte. Il corpo e’ stato notato da un passante in un bosco non lontano
dalla sua casa, a Farra di Soligo. Secondo i genitori il giovane
appariva depresso dopo la perdita della sua occupazione da
muratore, avvenuta un paio di settimane fa.

TRENTO – A Lodrone
di Storo, nella falegnameria Bordiga, un operaio e’ rimasto
gravemente ferito
a seguito di una caduta da un’altezza di circa tre
metri; dopo i primi soccorsi l’uomo e’ stato trasportato con
l’elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento. Accertamenti per
ricostruire la dinamica dell’infortunio sono in corso da parte dei
carabinieri.

26 LUGLIO

TRENTO – Ancora un infortunio sul lavoro
nel Trentino, si è verificato a Lavis, alle porte del capoluogo, dove
un operaio 30enne di Baselga di Pinè, è rimasto ferito, cadendo dal tetto della «Vialo», ditta specializzata in
rifiuti industriali.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l’operaio, per
conto di un’azienda esterna stava effettuando lavori di manutenzione
sul tetto, quando, all’improvviso, si è rotto il pannello della
copertura. L’operaio, quindi, è precipitato al suolo da un’altezza di
10 metri. Dopo i primi soccorsi è stato trasportato con l’elicottero
all’ospedale S.Chiara di Trento, dove è ora ricoverato in condizioni
molto gravi.

25 LUGLIO

REGGIO CALABRIA – Un autotrasportatore, Ernesto Russo, di 38 anni, è morto in un incidente
sul lavoro accaduto a Cittanova in cui è rimasto anche ferito, in modo
non grave, un meccanico. Secondo i carabinieri l’incidente è accaduto
mentre Russo, insieme al meccanico, stava eseguendo lavori sul suo
camion. La cabina del mezzo, che era stata sollevata per consentire la
riparazione, ha ceduto, a causa di un guasto, schiacciando Russo e
ferendo il meccanico.

24 LUGLIO

CITTANOVA (REGGIO CALABRIA) – Un
autotrasportatore, Ernesto Russo, di 38 anni, è morto in un
incidente sul lavoro accaduto stasera a Cittanova in cui è
rimasto anche ferito, in modo non grave, un meccanico.
Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della
Compagnia di Taurianova, l’incidente è accaduto mentre Russo,
insieme al meccanico, stava eseguendo lavori di riparazione del
suo camion. La cabina del mezzo, che era stata sollevata per
consentire la riparazione, ha ceduto improvvisamente, a causa di
un guasto, schiacciando Russo e ferendo il meccanico.
Russo è morto poco dopo essere stato portato nel pronto
soccorso dell’ospedale di Polistena.

BERGAMO – Un operaio bergamasco di 49 anni
è rimasto ferito in una ditta di Mozzo (Bergamo)
che tratta prodotti chimici dopo essere stato travolto da un
sacco del peso di oltre una tonnellata.
L’incidente sul lavoro è successo poco prima delle 11.
Secondo quanto è stato ricostruito, l’operaio, che vive a Zogno
(Bergamo), stava movimentando un sacco di bicarbonato a un’
altezza di circa cinque metri, quando il carico è caduto a
terra rompendosi. Parte del contenuto ha colpito il dipendente
dell’azienda, che ha riportato alcuni traumi e una frattura a un
polso. Soccorso dai colleghi, l’uomo è stato poi portato in
ospedale, dov’è stato medicato e giudicato guaribile in 40
giorni. Sul posto, per fare chiarezza sulle cause
dell’incidente, sono intervenuti i carabinieri e il personale
della Asl.

TAURISANO (LECCE) – La titolare del
pastificio ‘Punto e pasta‘ di Taurisano, una donna di 47 anni,
è rimasta ferita mentre era stava lavorando la massa
con i ‘rullì. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto
fatta dagli investigatori, per cause non ancora accertate, la
mano destra della donna è rimasta incastrata tra i due rulli.
Soccorsa dagli altri lavoranti, la donna è stata trasferita
nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce dove è stata sottoposta e
intervento chirurgico e – secondo prime notizie – non dovrebbe
perdere la mano. Indagini sono state avviate dai carabinieri.

PERUGIA – Una donna è morta dopo essere caduta dalla finestra di un albergo in via
dei Priori.
La donna era una peruviana, in
regola con il permesso di soggiorno. Era dipendente
dell’albergo, una pensione della centralissima via dei Priori
nella quale sembra che lavorasse da diverso tempo.
L’incidente è avvenuto mentre stava pulendo i vetri al terzo
piano. La donna è caduta a terra, sulla via principale, ed è
morta sul colpo. Gli investigatori ritengono che si sia trattato
di un infortunio sul lavoro. Le modalità e le cause
dell’accaduto sono tuttavia ancora in corso di accertamento.
Sul posto si trovano anche la polizia scientifica e il
magistrato di turno.

ROMA – Un assicuratore di 30 anni ha ucciso il suo agente per paura di
essere licenziato. L’uomo ha colpito l’agente con una mazza poi l’ha
buttato in una scarpata. L’uomo e’ stato arrestato e ha confessato. Il
cadavere dell’agente, 60 anni, è stato trovato a Leonessa (Rieti).

23 LUGLIO

Cantiere edile all’interno ospedale Bolognini, Seriate (bg) – Committente : ASl Seriate – Ora: 9,40 circa. Come: un operaio edile che era sul tetto dell’edificio in costruzione, dove si stavano ponendo in opera gettate di cemento, è caduto. Il volo è stato di circa 20-25 metri, probabilmente è morto sul colpo. Ho praticamente assistito al fatto, dato che stavo entrando nell’ospedale per delle cure di riabilitazione cardiologica, ho visto la persona a terra mentre riceveva il primo soccorso, mi è stato detto poi dagli infermieri del  reparto dove mi sono recato che era morto.
Due stranezze: 1 – sono uscito dopo un’ora, si continuava a lavorare come se nulla fosse; i carabinieri erano presenti, ma il lavoro continuava; 2 – sono le 20.30, nessuno ha dato la notizia ne sul Web, ne sulle televisioni locali o il TGR Lombardia. Forse l’Eco di Bergamo di domani ne parlerà, ma l’edizione on line non riporta nulla, le televisioni locali non ne hanno parlato. Possibile che uno a Bergamo muoia in un luogo pubblico come un ospedale e nessuno ne parli? Buonasera. Carlo Spada

22 LUGLIO

SETTINGIANO (CZ) – Folgorato. Così è morto l’operaio cinquantanovenne di Lamezia Terme Francesco Di Cello. Folgorato da quel cavo ad alta tensione posto a ridosso del tetto, dal quale è precipitato. Dal tetto di una casa di Settingiano. In via Costa. Una zona che, sia l’Enel che l’Ispettorato dal lavoro, avevano interdetto alla lavorazione, opponendo un secco diniego alla richiesta di spostamento del “cavo killer” avanzata dal proprietario del terreno. Che ha assistito stravolto al recupero del cadavere della vittima, insieme agli altri colleghi che, al momento dell’incidente mortale, si trovavano in una zona diversa del cantiere. Nessuno, infatti, ha visto nulla. Ma il tonfo sì, quello lo hanno sentito, tanto da accorrere immediatamente dal lato del tetto dal quale Francesco Di Cello è precipitato. E gli occhi si sono posati subito su quel cavo di 20 mila volt che aveva indotto gli uffici competenti a disporre che, fino a quando non sarebbe stato spostato, ruspe e operai, in zona, non se ne sarebbero dovuti vedere. Ma, la disposizione, alla fine, era stata tragicamente disattesa. E non aveva impedito al comune di Marcellinara di rilasciare la concessione edilizia richiesta dal proprietario del terreno “in – criminato”. Così i lavori erano iniziati, per concludersi nel sangue dell’operaio rimasto folgorato. Morte avvenuta per motivi ancora da accertare. A farlo dovrà essere il sostituto procuratore Paolo Petrolo, sulla scia delle conclusioni investigative che saranno tratte, all’esito degli accertamenti avviati nell’immediatezza, dagli uomini del Nisa, al comando dell’ispettore Francesco Santoro, e dai carabinieri di Marcellinara,
coordinati dal maresciallo Francesco Carnovale. Ad affiancarli, sul psoto, i tecnici Raffaele Giovanni (per l’Ispettorato
del lavoro), Ignazio Scalzi e Annarita Falbo (per lo Spisal), e Giuseppe Panza (per l’Enel). Omicidio colposo, al momento, l’ipotesi di reato, formulata dal magistrato, a carico del committente delle opere, dell’imprenditore Giuseppe Gigliotti, rappresentante legale della ditta esecutrice, e del direttore dei lavori. Dalla verifica, infatti, è emerso che nessuna misura di sicurezza era stata adottata a salvaguardia degli operai impegnati nel cantiere, aperto, peraltro, in una zona interdetta ad ogni lavorazione.

MILANO – Un imprenditore agricolo, A.M. di
52 anni, è morto attorno alle 6,30 nel suo campo
mentre raccoglieva il fieno. L’uomo è rimasto incastrato dalla
macchina e a nulla sono valse le grida di aiuto. All’arrivo del
figlio, infatti, l’uomo era già agonizzante e quando sono arrivati i
medici del 118 era già morto dissanguato e stritolato dalla macchina.

VARESE – Le esalazioni tossiche provenienti
da un silos sotterraneo gli provocano un malore che lo fa
scivolare nel pozzo: le stesse esalazioni colpiscono un
soccorritore il quale, nel tentativo di aiutare, rimane
coinvolto e bloccato, a sua volta, nella cavità. È accaduto
intorno alle 8.51 a Gornate Olona, in provincia di Varese: al
momento i due uomini risultano intubati, negli ospedali di Como
e Varese.
Secondo quanto appreso dal 118, intorno alle 9, un uomo,
intento a lavori di isolamento e impermeabilizzazione di un
pozzo, è scivolato all’interno della cavità a seguito dell’
inalazione di sostanze tossiche. In attesa dei soccorsi, nel
tentativo di aiutare l’uomo, altre due persone sono calate nel
pozzo: una delle due è rimasta anch’essa vittima delle
esalazioni.
Sul posto sono intervenuti uomini dell’elisoccorso 118 di
Como, un’automedica e una ambulanza del 118 di Varese, i
Carabinieri e i Vigili del Fuoco.
Il recupero dei due uomini scivolati nel pozzo è risultato
particolarmente difficoltoso a causa della piccola botola di
ingresso e del silos sotterraneo saturo di esalazioni. I due
uomini sono stati estratti dopo circa un’ora di lavoro da parte
dei Vigili del Fuoco e trasportati intubati negli ospedali di
Como e Varese.

PERUGIA – Un operaio romeno di 35 anni è
morto nelle campagne di Corciano, vicino a Perugia, mentre stava
caricando tubi in cemento sul camion della ditta per la quale
lavorava. L’incidente è avvenuto intorno alle 11. L’uomo
sarebbe rimasto schiacciato tra i pesanti tubi e una sponda del
camion.
Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco ed il medico
legale per i rilievi di rito.

MANTOVA – La vittima è Angelo Mossini,
agricoltore di 52 anni rimasto incastrato nel compattatore del
fieno mentre stava lavorando. Il corpo è stato ritrovato questa
mattina ma l’incidente mortale risale a ieri sera.
La moglie lo aveva visto uscire di casa ieri sera per andare
nei campi a raccogliere il fieno con l’apposito macchinario che
lo compatta in grosse rotoballe. Questa mattina la donna,
vedendo il letto vuoto, è andata nei campi a cercare il marito
e lo ha trovato ormai privo di vita, stritolato nel macchinario.
Per estrarre il corpo è stato necessario l’intervento dei
Vigili del Fuoco.

21 LUGLIO

FERMODue muratori, padre e figlio, sono
rimasti gravemente feriti
in un incidente sul lavoro accaduto
stamani in un cantiere edile di Marina di Altidona (Fermo).
Luigi Ripà, 63 anni, e il figlio Alessio, di 23, residenti a
Petritoli, sono stati colpiti da un cestello che si è
improvvisamente sganciato dal braccio di una gru, e li ha
travolti. Soccorsi dai compagni, si trovano entrambi ricoverati
nell’ospedale di Fermo, in prognosi riservata.
L’infortunio è avvenuto durante la ristrutturazione di uno
stabile. Sul posto, due ambulanze del 118, i carabinieri, gli
ispettori dell’Inail e dell’Azienda sanitaria regionale.

TAGGIA (IMPERIA) – Un operaio edile è morto
ed un altro è rimasto ferito questa mattina in un cantiere di
Taggia per la realizzazione di una palazzina.
Secondo i primi accertamenti, sembra che la vittima, Fausto
Sandonato, di 40 anni, sia rimasto schiacciato sotto un grosso
pezzo di cemento.
L’altro operaio, colpito di striscio dal pesante masso, è
rimasto ferito ad una gamba. Un terzo operaio, che era al lavoro
insieme ai due colleghi, è sotto choc ed è stato trasferito in
ospedale.

20 LUGLIO

MESSINA – A Gallodoro, in provincia di
Messina, un operaio di 55 anni originario della provincia etnea è
precipitato da un ponteggio ad un’altezza di 7 metri. L’uomo è stato
soccorso dai colleghi di lavoro e trasportato in ospedale dove gli
sono state riscontrate gravi lesioni. La polizia ha sequestrato il
cantiere.

NAPOLI – Un operaio è morto a Pollena
Trocchia (Napoli), schiacciato dal trattore con il quale stava
arando un appezzamento di terreno del convento delle Suore
compassioniste di Maria.
L’uomo, Gennaro Gallo, di 62 anni, stava pulendo il terreno
quando il ciglio di un avvallamento profondo circa 2,5 metri,
sul quale si trovava, ha ceduto facendo ribaltare il mezzo.
Per Gallo, deceduto sul colpo, non c’è stato nulla da fare.
Nel corso delle prime indagini, i carabinieri di Cercola non
hanno individuate responsabilità. Il corpo dell’uomo è stato
portato all’obitorio del secondo policlinico di Napoli.

MILANO – Un tecnico di 29 anni Luigi Martano è morto
per un incidente sul lavoro all’Istituto europeo di oncologia di
Milano, fondato e diretto da Umberto Veronesi.
Il giovane, che lavorava come consulente radiochimico per la
struttura, è stato schiacciato, nel pomeriggio verso le 15, da
una cella frigorifera di oltre 200 chili, riportando gravi
lesioni al torace e all’addome. Le sue condizioni sono apparse
critiche fin da subito: è stato chiamato un mezzo di soccorso
del 118, ma la gravità della situazione ha indotto i medici
dell’Ieo a tentare di salvarlo all’interno della struttura. Le
lesioni, però, erano troppo serie.

BATTAGLIA TERME (PADOVA) – Un giovane
imbianchino, Leonardo Giraldin, 27 anni, è morto folgorato da una scossa di 20 mila volt causata dal
contatto tra il ponteggio mobile sul quale si trovava con un
collega e i fili aerei della media tensione. Il suo compagno di
lavoro
, Silvio Tasinato (46), è ricoverato in gravi condizioni
all’ospedale di Padova.
L’incidente è avvenuto a Battaglia Terme, in via Pistore,
dove i due stavano dando l’intonaco all’esterno di una casa.
Drammatica e beffarda la dinamica dell’incidente. Quando l’asta
del ponteggio – alto 6-7 metri – ha toccato i cavi del’energia
elettrica, Giraldin, che spingeva la struttura da terra, è
riuscito a staccarsi dal ponteggio. Tasinato, che stava sopra la
struttura, è invece stato scagliato giù sulla strada. A questo
punto Giraldin ha telefonato al 118, chiedendo i soccorsi, e ha
cercato di prestare aiuto al collega. Nel farlo ha probabilmente
toccato nuovamente la struttura in metallo, ancora in contatto
con i fili elettrici, e questa volta è rimasto fulminato.
Inutili i tentativi di rianimarlo condotti dai medici del Suem.
L’esatta dinamica dell’incidente è ora al vaglio dei
carabinieri.

FERRARA – La vittima è Massimo Gnani, 53
anni, di Villanova di Denore (Ferrara), che al momento dell’
investimento si trovava su un ‘tre ruote’ insieme a Giuseppe
Milone, 59 anni, originario dell’Abruzzo. I due stavano
tracciando la linea stradale laterale, e dopo l’impatto con
l’autocarro il loro mezzo è stato sbalzato ad alcune decine di
metri di distanza, nella scarpata sottostante. Per Gnani ogni
tentativo di soccorso è stato inutile, mentre Milone è stato
trasportato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Anna di
Ferrara. Gravissime le condizioni del terzo operaio, Massimo
Santi, 45 anni, di Consandolo (Ferrara), che stava lavorando sul
tiralinee: nell’impatto ha riportato l’amputazione delle gambe
ed è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Maggiore
di Bologna.

ANCONA – Un uomo di 45 anni, B. R.,
dipendente di un’azienda di autotrasporti della Baraccola di
Ancona, è rimasto ferito in modo non grave dopo essere stato
investito accidentalmente da un collega.
Soccorso da un’ambulanza del 118, l’uomo ha riportato
fratture alla gamba sinistra e varie escoriazioni. È ricoverato
in ospedale ad Ancona. Sul posto è intervenuta una volante
della Questura.

19 LUGLIO

MANTOVA – Un operaio è morto in un infortunio accadutogli durante il
turno di lavoro nella Latteria sociale di Roverbella, nel
mantovano.
Antonio Roncaglia, 52 anni di Roverbella, è rimasto
schiacciato da un muletto contro la parte di una vasca di
contenimento delle raschiature di formaggio. Ricoverato
all’ospedale Carlo Poma di Mantova, l’uomo è stato sottoposto
ad un intervento chirurgico per un grave trauma addominale con
lesioni interne. La prognosi è riservata.
L’infortunio si è verificato questa mattina poco prima delle
9 all’interno della Latteria sociale. Roncaglia stava spostando
con un collega un contenitore delle raschiature del formaggio da
versare nella vasca grande per lo smistamento. I due stavano
usando un muletto per spostare il contenitore che avevano
assicurato alle forche del mezzo con delle catene.
Il peso elevato ha sbilanciato in avanti il contenitore che
ha trascinato con sè il muletto; l’operaio era davanti alla
parete della vasca grande ed è stato schiacciato dal carrello
elevatore. i primi soccorsi sono stati prestati dal collega.

18 LUGLIO

PIEGARO (PERUGIA) – Un uomo di 40 anni è
rimasto gravemente ferito, a Piegaro, mentre stava
utilizzando una motozappa in un piccolo appezzamento di terreno.
Trasportato all’ospedale di Perugia con un’ambulanza del 118,
l’uomo – si è appreso da fonti ospedaliere – è stato
sottoposto ad un intervento chirurgico in ortopedia.
Ricoverato con riserva di prognosi, rischia di perdere la
gamba destra.

CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA) – Un uomo è
rimasto ferito mentre si stava occupando della
manutenzione di un impianto di trasformazione, in un
supermercato di Città di Castello. L’uomo è rimasto folgorato,
per cause ancora in corso di accertamento ed è stato
accompagnato all’ospedale da un’ambulanza del 118.
Non si conoscono al momento altri particolari. L’uomo ha 32
anni. L’incidente è avvenuto mentre faceva manutenzione
nell’impianto privato del supermercato.
Secondo quanto si è potuto apprendere, si trovava su una
scala di alluminio probabilmente troppo vicina alle griglie del
trasformatore ed è stato investito da una scarica da 20.000
volt.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco.

17 LUGLIO

FUCECCHIO (FIRENZE) – Si chiamava Leo
Palandri, 59 anni, di San Miniato, l’uomo rimasto ucciso in un
incidente sul lavoro avvenuto a Fucecchio, nella
frazione di Ponte a Cappiano. Palandri, titolare di una ditta
che realizza e fa manutenzione a impianti elettrici industriali,
è rimasto folgorato da una scarica elettrica all’interno di una
cabina di media tensione della ditta River Group, un
calzaturificio per cui la sua azienda lavorava. Questa mattina
la ditta era chiusa ma Palandri si è fatto aprire da una
persona di fiducia della River per entrare in un locale dove si
trova il trasformatore ed effettuare lavori di manutenzione già
programmati. È stato quest’uomo, intorno alle 12.30, dovendo
chiudere il cancello dell’azienda, a trovarlo privo di vita
ancora attaccato ai fili elettrici. Nessun dubbio sulla dinamica
dei fatti e per questo la salma è già stata restituita alla
famiglia Palandri per le esequie funebri. Del caso si stanno
occupando i tecnici dell’Asl 11 di Empoli di sicurezza e
prevenzioni luoghi sul lavoro e i carabinieri che hanno disposto
il sequestro della cabina elettrica della River Group.

SIRACUSA – Un uomo di 64 anni, Emanuele Faraci, originario di Floridia (Siracusa), è morto dopo essere caduto all’interno di un pozzo profondo una quindicina di metri, nel quale stava lavorando probabilmente per verificarne un impianto. Il fatto si è verificato nella zona di contrada Isola, a pochi km dalla città
aretusea. Per estrarre dal pozzo il corpo ormai privo di vita dell’uomo sono dovute intervenire le unità Saf, il servizio alpino-fluviale dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Siracusa.
Secondo quanto emerso dalla prima ricostruzione l’uomo stava lavorando in un pozzo che si trova all’interno di un locale annesso ad una cascina in un fondo coltivato quando, per cause ancora da accertare, è precipitato all’interno della profonda cavità. A nulla è valso il primissimo tentativo di un figlio della vittima di calarsi all’interno del pozzo per soccorrere il padre. Scattato l’allarme, sul posto sono giunte le unità Saf dei vigili del fuoco ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Sul posto anche le volanti della polizia che hanno avviato gli accertamenti.

16 LUGLIO

BERGAMO – Un operaio bergamasco di 51 anni
è rimasto gravemente ferito alle gambe dopo essere stato
travolto da un muletto in retromarcia in
un’azienda di Stezzano, alle porte di Bergamo.
L’incidente sul lavoro si è verificato alle 16.30 alla «La
Comlegno
» di via Guzzanica, una ditta specializzata nella
lavorazione del legno. Secondo quanto è stato ricostruito,
l’operaio, che vive in paese, stava caricando un camion, quando
è stato travolto dal mezzo in manovra, che gli ha fratturato
entrambe le gambe. L’uomo è stato portato d’urgenza alle
Cliniche Gavazzeni di Bergamo, dov’è stato sottoposto a un
intervento chirurgico. Per chiarire l’esatta dinamica
dell’accaduto sono intervenuti i tecnici dell’Asl di Bergamo.

BERGAMO – Un allevatore marocchino di 55
anni è rimasto ferito in modo grave in un’
azienda agricola di Fara Gera D’Adda (Bergamo), dopo essere
stato colpito da un toro imbizzarrito.
Al momento dell’incidente, l’allevatore era con due colleghi
nel recinto delle mucche. Secondo una prima ricostruzione dei
fatti i tre stavano aiutando uno degli animali ad alzarsi,
quando il toro, un esemplare di due anni del peso di 5 quintali,
ha iniziato a scalciare. Due allevatori sono riusciti a
scansarsi mentre il terzo è stato colpito al torace e all’
addome. L’uomo è stato accompagnato all’ospedale di Treviglio
(Bergamo) dove è tuttora ricoverato in gravi condizioni. Del
caso sono stati informati Asl e carabinieri.

MILANO – Un operaio è rimasto gravemente
ferito
in un incidente sul lavoro che si è verificato
all’alba nel Milanese.
L’uomo, un cittadino straniero che dovrebbe avere 23 anni, è
precipitato da un’altezza di circa nove metri, forse da
un’impalcatura, in un cantiere edile a S.Donato Milanese. Subito
soccorso, è stato trasportato dal 118 con l’elisoccorso all’
ospedale di Niguarda, a Milano. Le sue condizioni sono gravi e
la prognosi, al momento, è riservata.
Sul posto,in via Brianza, si sono recati anche i carabinieri
per compiere accertamenti sull’accaduto e sulla posizione del
lavoratore.

15 LUGLIO

AOSTA Giovanni Cosimano, di 29 anni dell’azienda dello stabilimento siderurgico Cogne
Acciai Speciali
e’ rimasto ferito la notte scorsa – ma la notizia si e’
appresa solo nel tardo pomeriggio – in un incidente sul lavoro. E’
accaduto verso le quattro nel reparto di acciaieria. L’operaio e’ stato
ustionato alle gambe mentre lavorava su una biletta. E’ ricoverato
all’ospedale di Aosta e le sue condizioni sono gravi, ma non e’ in
pericolo di vita.

13 LUGLIO

ROMA – Sono gravi le condizioni un operaio
di 37 anni, che ha fatto un volo di 8 metri
cadendo da un’impalcatura a Manziana, in provincia di Roma,
mentre effettuava dei lavori di ristrutturazione in una
villetta. Dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 10:40, l’uomo
è stato subito soccorso dagli uomini del 118 e trasportato, in
eliambulanza, al Policlinico Gemelli di Roma. L’operaio è
titolare di una ditta di termoidraulica e probabilmente è
precipitato nel tentativo di prendere una bombola di gas che gli
era sfuggita di mano. Sul posto sono intervenuti per gli
accertamenti anche i carabinieri di Manziana.

MACERATA – In un magazzino di contrada Collevario, un uomo di 67
anni, M. L., di Montecassiano, che stava spostando dei pali di
rovere lunghi tre metri, è stato colpito in testa da un palo
caduto a terra. L’uomo, soccorso da un’ambulanza del 118, è
stato trasportato al pronto soccorso: le sue condizioni non sono
gravi. Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori del lavoro
dell’Inps.

12 LUGLIO

RAVENNA – Un’operaia di 57 anni originaria di Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena), Ferdinanda Procucci,
è morta dopo essere stata travolta a Conselice, in provincia di Ravenna, da un autocarro carico di polli. L’autista del mezzo pesante, anche lui 57enne, di San Mauro Pascoli (Forlì Cesena), è stato portato sotto choc
all’ospedale per accertamenti. L’incidente è accaduto all’interno di una tenuta agricola nella quale l’autista era andato per caricare gli animali, operazione cui la donna aveva probabilmente contribuito. I primi rilievi dei carabinieri di Lugo non hanno escluso che si possa essere trattato di un’errata manovra in retromarcia.

CESENA – Grave infortunio sul lavoro al “Mangimificio Romagnolo” di San Vittore di Cesena. Erano da poco passate le 16.30 quando un operaio cesenate di 57 anni è caduto malamente da un camion. Soccorso dai sanitari del “118”, è stato trasportato con il codice di massima gravità all’ospedale “Bufalini” di Cesena.

ORCIANO (PESARO URBINO) – Un muratore di 40 anni, Marco Pelliccia, di Orciano (Pesaro Urbino), è morto per le ferite riportate cadendo dal tetto di un capannone industriale a Orciano, durante lavori per la rimozione di pannelli di eternit. Ancora da chiarire la dinamica dell’infortunio, su cui sono in corso accertamenti dei carabinieri e degli ispettori dell’Asur. Pelliccia, sposato e padre di due figli piccoli, è stato subito soccorso e trasportato nell’ospedale di Ancona, dove però è deceduto poco prima di essere sottoposto ad un intervento chirurgico.

BERGAMO – Un operaio bergamasco di 30 anni è rimasto ustionato nella Simas di Mapello (Bergamo), dopo essere stato investito da una vampata di calore. Soccorso da colleghi e portato in ambulanza agli Ospedali Riuniti di Bergamo, è stato ricoverato con bruciature sul volto e alle braccia. Secondo una prima ricostruzione dei fatti l’uomo, che vive a Romano di Lombardia (Bergamo), stava accendendo un saldatore, quando è stato raggiunto dall’ondata di calore, provocata probabilmente dal gas.

BOLZANO – Infortunio sul lavoro a Santa Cristina di Val Gardena, in Alto Adige, dove un imbianchino 57enne del luogo impegnato a verniciare la parete di un’abitazione, ha perso l’equilibrio ed è caduto rovinosamente, andando a battere violentemente il capo sui gradini di cemento della scala sottostante. Subito soccorso, è stato trasportato con l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites all’ospedale San Maurizio di Bolzano, dove è stato ricoverato in prognosi riservata.

PIACENZA – Intorno alle 9.30 un operaio romeno di 42 anni residente a Ponte dell’Olio è rimasto gravemente ferito in un cantiere edile di via Foresti a Piacenza. Pare sia stato colpito alla testa da un oggetto metallico. La Polizia ora sta accertando la dinamica dell’incidente insieme al personale della medicina del lavoro dell’usl cittadino. Lo straniero è stato portato in ospedale a bordo di un’auto privata dei colleghi che stavano lavorando con lui nel cantiere. Intorno alle 13 l’operaio è stato trasferito nel reparto chirurgia dell’ospedale Maggiore di Parma.

11 LUGLIO

MODENA – Infortunio mortale sul lavoro a Mirandola, nel modenese. A perdere la vita, all’interno della
azienda agricola ‘Malavasi Vittorio‘ di via Forna 23, è stato un uomo albanese di 38 anni, Deshir Tefa, residente nel paese. Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo è caduto dentro un tombino che dà accesso ad una pompa di immersione che regola il deflusso dei liquami da un pozzo. Il cadavere è stato trovato
dal padre del proprietario dell’azienda, attorno alle 14. L’uomo
ha visto che l’auto dell’albanese era ancora parcheggiata, si è
insospettito e, dopo aver fatto un controllo, ha trovato il
corpo. Sono intervenuti i carabinieri di Mirandola, i vigili del
fuoco di San Felice sul Panaro e il personale della Medicina del
lavoro di Carpi. Non è ancora chiaro che l’albanese sia rimasto
vittima di una caduta o di un malore.

10 LUGLIO

CASALE MONFERRATO (ALESSANDRIA) -Un operaio
edile ha perso la vita in un incidente sul lavoro
a Bozzole, nel Casalese. La vittima è Luciano Sposato, 46 anni,
abitante a Pieve del Cairo, dipendente di una ditta del Pavese.
L’uomo verso le 6,30 stava eseguendo dei lavori di
manutenzione al tetto del porticato di un cascinale, raggiunto
con un cestello azionato da una gru. All’improvviso il tetto ha
ceduto e l’operaio è precipitato da un’altezza di otto metri.
Inutili i soccorsi, Sposato era deceduto sul colpo. Sul posto
sono intervenuti i carabinieri di Ticineto e i tecnici dello
Spresal.

BOLZANO – Ancora un infortunio sul lavoro
mortale in Alto Adige ed ancora una volta a determinarlo il
rovesciamento di un trattore. È accaduto verso le 17 a Lana, nel
Meranese, dove un contadino ha perso la vita per un mezzo agricolo che
si è ribaltato durante lavori nella zona di Platteda, poco lontano da
via Palade. L’agricoltore, che è finito sotto il trattore, è morto
sul colpo.
Sul posto sono intervenuti la Croce bianca, i vigili del fuoco e
i carabinieri, i quali non hanno potuto fare altro che constatare il
decesso.

9 LUGLIO

TRENTO – Grande cordoglio a Montagnaga di Pinè, nel Trentino, per la morte di Francesco Franceschi, pensionato di 64 anni, travolto e ucciso da un albero. L’uomo, insieme ad un nipote, stava tagliando del legname in località Valt, quando il tronco di un larice gli è finito addosso, travolgendo ed  uccidendolo sul colpo. Franceschi, molto conosciuto nella zona, era stato per oltre 20 anni nel corpo dei vigili del fuoco volontari di
Baselga. I carabinieri, che hanno eseguito le indagini di rito, hanno escluso responsabilità di terzi.

8 LUGLIO

PIACENZA – Per cause da accertare un muro è improvvisamente crollato e ha colpito 3 operai. Si tratta di tre persone di nazionalità indiana, un 36enne che è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale di Parma e ricoverato in prognosi riservata, un 32enne che ha riportato un grave trauma cranico e un terzo operaio che non avrebbe riportato gravi conseguenze. Sono subito scattate le indagini dei carabinieri che dovranno accertare le modalità dell’infortunio e la veridicità dei fatti in quanto da una prima versione dei fatti, gli indiani avrebbero raccontato di essere stati investiti da un auto pirata.

FERRARA – La donna aveva 39 anni, viveva con il compagno e il figlio piccolo a San Martino, era assistente di base. E’ morta in un incidente tra Poggio e Gallo, stava andando al lavoro. Altri due feriti, uno più grave.

BERGAMO – Stava preparando del cemento,
quando ha infilato una mano nella betoniera ed è rimasto ferito
gravemente dalla lama del macchinario. L’incidente sul lavoro in
cui è rimasto ferito un operaio albanese di 49 anni, è
avvenuto in un cantiere edile di Dalmine
(Bergamo).
Il fatto è successo intorno alle 14: l’operaio stava
lavorando insieme ad altri colleghi, quando, forse per togliere
della carta dalla betoniera, ha infilato la mano nel
macchinario. La lama, che in quel momento era in azione, gli ha
provocato un profondo taglio all’arto, lesionando anche il
tendine. L’uomo è stato portato agli Ospedali Riuniti di
Bergamo, dov’è stato ricoverato nel reparto di chirurgia
plastica. Sul posto sono intervenuti carabinieri e addetti
dell’Asl.

MILANO – Un uomo e una donna sono stati investiti da una fiammata mentre erano al lavoro in una ditta in
piazza Aturia a Gessate (Milano).
Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118. L’uomo di 44 anni
è stato portato al San Raffaele mentre la donna, di 38, è
stata trasportata con l’elicottero al Niguarda. Entrambi
presentano ustioni estese alla parte superiore del corpo.

7 LUGLIO

LATINA – Una operaia 49enne di Terracina e’ morta in seguito ad una caduta avvenuta in una fabbrica di dolciumi nell’area industriale di Mazzocchio, a Pontinia, mentre era a bordo di un carrello elevatore. Per cause in corso di accertamento, la donna ha perduto l’equilibrio ed’ caduta battendo la testa. Subito soccorsa e’ stata trasferita all’ospedale Goretti di Latina dove pero’ e’ deceduta.

LOCATE VARESINO (COMO) – Un artigiano di
Tradate (Varese) è morto a Locate
Varesino (Como) dopo essere precipitato da circa sette metri
mentre stava compiendo alcuni lavori di manutenzione sul tetto
di un magazzino.
Per Gabriele Griggio, 54 anni, non c’è stato nulla da fare:
troppo gravi le ferite riportate nella caduta. Luogo
dell’infortunio mortale un magazzino di una ditta in via
Garibaldi a Locate Varesino dove l’artigiano, un lattoniere, era
impegnato in alcuni lavori di manutenzione della copertura.
Gli accertamenti, per ricostruire l’esatta dinamica della
caduta sono in corso da parte dei carabinieri della caserma di
Mozzate e dell’Asl di Como.

6 LUGLIO

BENEVENTO – Un muratore di 65 anni, Giuseppe
Lonardo, di Montesarchio (Benevento), è morto per le ferite
riportate dopo essere caduto da una finestra al secondo piano di
un’abitazione in costruzione nel comune Beneventano.
Secondo quanto si è appreso, l’uomo stava effettuando dei
lavori edili quando, per cause ancora in corso accertamento, è
precipitato. Immediatamente soccorso, Lonardo è però deceduto lungo il
tragitto verso l’ospedale «G. Rummo» di Benevento.
Il cantiere è stato sequestrato dai carabinieri che hanno
avviato indagini per accertare la dinamica dell’incidente.

ATENA LUCANA (SALERNO) – Un operaio, mentre stava installando un gazebo dinanzi una pasticceria, e’ caduto accidentalmente da un ponteggio finendo su di una fioriera al cui interno vi era un tondino in ferro che si e’ conficcato nell’addome dell’operaio. L’uomo, E.S., 50 anni, originario di Teggiano, e’ stato immediatamente soccorso e trasportato al vicino ospedale di Polla dove i sanitari si sono riservati la prognosi. Sul posto dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sala Consilina ed i vigili del fuoco del locale distaccamento.

CESENADue artigiani sono stati travolti da
una gru
che stavano montando in un cantiere nel centro di Alfero
di Verghereto, sull’Appennino cesenate. Alvaro Bartolini, 53
anni, di Quarto di Sarsina, è rimasto gravemente ferito e le
sue condizioni sono preoccupanti; un suo collaboratore, un
marocchino di 42 anni, Kbiz Aibdil Daoufi, residente in zona, ha
riportato ferite a una gamba.
Alle 9.30 i due, insieme al responsabile della ditta di
costruzioni ‘Sidalt‘ di Quarto, Denis Bartolini, 25 anni, figlio
di Alvaro, stavano ultimando le operazioni di montaggio e
installaggio della gru, per ristrutturare il tetto di una
palazzina a tre piani. I tre stavano terminando la fase di
ancoraggio al terreno (con il cemento) sotto la gru posizionata
su un carrello. La strada in quel tratto è in discesa e piena
di ghiaia.
La ghiaia avrebbe ceduto, così la gru sistemata sul carrello
con le ruote è ‘scivolata’ travolgendo i due lavoratori.

FOGGIA – Un operaio di 30 anni, Domenico Ciccorelli di Foggia, è morto in un incidente sul lavoro per lo scoppiodi una bombola di ossigeno in un deposito di rottami in viale
Fortore, alla periferia di Foggia.
Secondo quanto accertato dai vigili del fuoco intervenuti sul
posto, l’uomo stava smontando il gruppo valvolare di una bombola
d’ossigeno, che probabilmente non era del tutto vuota. La
fuoruscita dell’ossigeno ha causato lo scoppio della bombola e
la morte sul colpo dell’operaio.
In quel momento, insieme con Ciccorelli c’erano altri due
operai che, però, erano ad una certa distanza dal luogo dello
scoppio e sono rimasti illesi.
Ciccorelli aveva moglie e due figli piccoli. Delle indagini
sulle cause e le modalità dell’incidente si occupa la polizia.

ASTI – È morta Marcella Risso 40 anni,
l’architetto di Montemagno d’Asti, precipitata nei giorni scorsi
nel vano ascensore di una nuova costruzione dove stava compiendo
dei rilievi. Le sue condizioni si erano aggravate e sono state
inutili le cure dei sanitari per la donna che aveva già
disposto che i suoi organi fossero espiantati.
La disgrazia, venerdì scorso ad Asti nei magazzini ‘Unieuro
di corso Alessandria. La Risso, dipendente dello studio di
architettura ‘Sedarc‘ era intenta a compiere rilievi sui tetti
di una nuova costruzione ed è precipitata nel vano ascensore da
un’altezza di almeno cinque metri. Soccorsa dai compagni di
lavoro con l’elicottero del 118 era stata portata nel reparto
rianimazione dell’ospedale di Alessandria. La donna, ma i
particolari dell’accaduto devono ancora essere ricostruiti
completamente, avrebbe messo i piedi su di un leggero strato di
cartongesso che copriva sia il vano ascensore che il vano
scale.

5 LUGLIO

VENEZIA – Un autotrasportatore è morto a Noale (Venezia) schiacciato da alcune lastre di
cemento armato crollate come un gigantesco domino dopo che la
forca di un muletto ne aveva urtata una.
La vittima, Alessandro Valotto, 59 anni di Mirano (Venezia)
era all’interno dell’azienda Trevisan specializzata in
movimentazione container e stava attendendo che venisse caricato
il suo automezzo. Da quanto si è appreso un carrello elevatore
avrebbe urtato una colonna prefabbricata che sostenvea
l’architrave dell’ingresso di un capannone: cadendo la colonna
avrebbe trascinato nel crollo altre lastre che si sarebbero
abbattute sull’uomo. I vigili del fuoco di Mestre hanno
impiegato diverse ore per sollevare le lastre di cemento armato
e recuperare il corpo della vittima. Illeso il conducente del
muletto ricoverato all’ospedale sotto choc. Le indagini sono
coordinate dal pm Michele Michelozzi che ha disposto il
sequestro dei mezzi e del capannone.

BERGAMO – Un operaio bergamasco di 58 anni,
dipendente dell’Enel, è ricoverato in gravi condizioni con
ustioni di secondo grado su gran parte del corpo, dopo essere
stato colpito da una scarica elettrica.
L’incidente sul lavoro è avvenuto intorno alle 14 a Riva di
Solto (Bergamo). L’uomo, che vive a Villa d’Ogna (Bergamo),
stava lavorando sui cavi dell’alta tensione per la manutenzione
di una centralina elettrica, quando è rimasto folgorato.
Ad avvertire i soccorsi è stato un collega che al momento
dell’incidente era insieme alla vittima.
Il 58enne ha riportato ustioni soprattutto al viso e alle
braccia, e ora è ricoverato in prognosi riservata.

SANT’ANGELO IN VADO (PESARO URBINO) – Un
agricoltore di 48 anni è rimasto gravemente ferito in un
incidente sul lavoro avvenuto a Sant’Angelo in Vado (Pesaro
Urbino). Alla guida di un trattore, l’uomo stava trasportando un
carro carico di rotoballe di fieno, che ad un certo punto sembra
stesse per rovesciarsi.
L’uomo è sceso per controllare il rimorchio, ed è rimasto
con un braccio incastrato nel mezzo agricolo. Soccorso dai
vigili del fuoco, è stato trasportato in eliambulanza
nell’ospedale di Ancona, con un codice di gravità ‘3’.

PISA – Un operaio di 58 anni è morto mentre lavorava a una linea elettrica, in località
Santa Colomba, nel comune di Bientina (Pisa). La vittima si chiamava
Salvatore Vita, originario della provincia di Agrigento ma residente
da anni a Crespina, nel Pisano. Secondo quanto ricostruito l’incidente
mortale sul lavoro è avvenuto poco dopo le 9.
L’operaio era a 4 metri di altezza, e solo grazie
all’imbracatura di sicurezza non è caduto nel vuoto. Il pm di turno
ha predisposto l’autopsia sulla salma per appurare se il 58enne sia
morto folgorato dalla linea elettrica, o se sia rimasto vittima di un
malore. Salvatore Vita lavorava per una ditta, l’L. G. Costruzioni,
che ha un appalto per Enel. Sul posto sono intervenuti i medici del
118 e i carabinieri.

LIVORNO – Un anziano è morto schiacciato
da un trattore a Collemezzano nel comune di Cecina (Livorno). L’uomo,
un pensionato di 69 anni, era al lavoro in un appezzamento di terreno
di sua proprietà. Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe
caduto a causa della pendenza del terreno e successivamente sarebbe
stato travolto dal mezzo. A dare l’allarme è stata la famiglia del
pensionato.

PESCARA – Vincenzo Granchelli, 71 anni, di
Civitella Casanova (Pescara) è morto schiacciato dal suo
trattore. L’uomo si stava dirigendo sul un terreno di sua proprietà
per alcuni lavori. All’improvviso il mezzo si è ribaltato
probabilmente a causa di un avallamento del terreno. L’uomo è stato
sbalzato a terra ed è finito sotto il pesante mezzo. Inutili sono
stati si soccorsi prestati al 71enne, quando sono arrivati gli uomini
del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

3 LUGLIO

FIRENZE – Un muratore di 31 anni, fiorentino, al lavoro sul tetto di uno stabile in via Kassel, alla periferia di Firenze, e’ caduto da un’altezza di oltre 10 metri. L’uomo, immediatamente soccorso, e’ stato trasferito all’ ospedale di Careggi e sottoposto ad un intervento di riduzione per fratture alle anche, al bacino e per un violento trauma cranico. La prognosi e’ riservata. Sul posto, oltre ai medici del 118, e’ intervenuta anche la polizia.

1 LUGLIO

UDINE – Un operaio di 26 anni residente a Majano, Aron Birello, e’ rimasto ferito durante un infortunio avvenuto a Buja (Udine) verso le ore 15.15, presso la Cmb srl, una ditta metalmeccanica di lavorazione materiali ferrosi della quale e’ dipendente. Dalla ricostruzione fornita dai carabinieri, mentre stava lavorando con una fresa, l’operaio e’ rimasto schiacciato tra il banco semovibile della stessa fresa e la barra metallica in lavorazione, subendo un trauma addominale da schiacciamento toracico. L’infortunato e’ stato ricoverato nell’ospedale di Udine e non e’ in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Osoppo che hanno informato l’Autorita’ giudiziaria di Tolmezzo e personale del Dipartimento prevenzione infortuni dell’Azienda Servizi sanitari n. 4 Medio Friuli. Il legale rappresentante della ditta Cmb e’ Fabrizio Di Doi, 48 anni, di Trasaghis.

GENOVA – Un operaio di 46 anni è caduto da un ponteggio ed è rimasto ferito al petto. L’uomo, Mario Moraca, residente in via Canevari, a Genova, è ora ricoverato all’ospedale San Martino e dovrà restare sotto osservazione per almeno quarantotto ore prima che i medici formulino una prognosi. Nel frattempo, non è escluso che il quarantaseienne debba essere sottoposto a intervento chirurgico. Nell’incidente, il manovale si è procurato una lesione al torace e la perforazione di un polmone.

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