France Telecom classifica il suicidio come incidente sul lavoro

L’amministratore
delegato di France Telecom, Stéphane Richard, ha
riconosciuto, per la prima volta, il suicidio di un dipendente come un
incidente sul lavoro. La decisione segna una svolta rispetto alla
condotta fin qui tenuta dall’azienda tlc dopo la catena di suicidi, che
ha portato alla morte di 45 dipendenti – 35 tra il 2008 e il 2009 e
altri 10 dall’inizio dell’anno – e all’apertura di un’inchiesta della
procura di Parigi, in seguito alla denuncia presentata nei confronti
dei dirigenti del gruppo telefonico dal sindacato SUD per “molestie
morali” e per aver “messo in pericolo la vita altrui”.

Il caso in questione riguarda un funzionario
di 51 anni che si è tolto la vita il 14 luglio a Marsiglia, lasciando
un a lettera in cui attribuiva la causa del suo gesto a contrasti sul
posto di lavoro. La
svolta di Richard – subentrato al criticatissimo Didier Lombard
in seguito all’ondata di morti in seno al gruppo – che tra l’altro
contrasta con il parere sfavorevole dell’Ispettorato generale del
lavoro e di una commissione interna, è stata comunicata da un dirigente
territoriale del gruppo nel corso di una cerimonia commemorativa del
defunto dipendente.

Questa voce è stata pubblicata in Notizie. Contrassegna il permalink.