Giugno: si muore anche andando al lavoro

30 GIUGNO

VICENZA – Sono ben tre le persone rimaste ferite, una in maniera grave, in due distinti infortuni avvenuti ieri nell’arco di un quarto d’ora in città. Il primo episodio, meno grave per conseguenze, ha coinvolto però due lavoratori. È avvenuto intorno alle 15 all’interno della Fima, azienda che sorge in viale del Lavoro 20. I due feriti, soccorsi con codici di media e bassa gravità, sono però lavoratori di una ditta esterna, la Bianchini Giuseppe di Villaverla, che stava eseguendo delle manutenzioni. Mario Bianchini, 48 anni, e Luca Baretta, 30 anni, per eseguire la sostituzione di un condizionatore, sono saliti su una cesta sollevata da un carrello elevatore. Per cause in corso di accertamento da parte dello Spisal dell’Ulss 6, la cesta si è sbilanciata e i due sono caduti a terra. Bianchini è rimasto ferito ad una spalla, mentre Baretta ha riportato traumi ad un polso e al volto. Soccorsi da un’ambulanza del Suem, sono stati trasferiti al San Bortolo per accertamenti. È andata peggio, un quarto d’ora più tardi, a Federico Masiero, 61 anni, di Ponte San Niccolò, capocantiere della padovana Edilfac. L’uomo stava lavorando in corso Padova 114 dove è in corso la ristrutturazione di un edificio. Da una prima ricostruzione dello Spisal, Masiero ha perso l’equilibrio ed è precipitato da un paio di metri nella tromba delle scale. Ha riportato traumi alla schiena, e al torace ed è apparso subito grave, anche se non ha perso conoscenza. A dare l’allarme è stato un suo collega che lo ha trovato riverso a terra. Con l’ambulanza del Suem sono intervenuti anche i carabinieri di Vicenza e lo Spisal. Il ferito è ricoverato in terapia intensiva al San Bortolo. I medici si riservano la prognosi.

29 GIUGNO

TRENTO – Nicola Moretti, 44enne operaio bellunese della ditta Geo Sistema, e’ morto all’ospedale di Trento, dove era stato ricoverato dopo essere stato colpito da un masso alla testa e al torace in localita’ Boazzo, in Val Daone. L’incidente, che si e’ verificato verso le 13, e’ avvenuto mentre l’operaio era impegnato in un’operazione di disgaggio su una parete rocciosa. L’uomo e’ poi stato trasportato con l’elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento e ricoverato in coma in gravissime condizioni. Sul posto, si sono recati, per gli acccertamenti, i carabinieri di Pieve di Bono e i colleghi di Condino, nonche’ personale dell’ispettorato del lavoro.

28 GIUGNO

ROMA – È stato trasferito in eliambulanza
al Policlinico Gemelli in codice rosso l’operaio di 49 anni,
sposato, di origine calabrese e residente a Fiumicino, caduto da una impalcatura mentre eseguiva lavori
ristrutturazione edili all’interno di una villa monofamiliare in
via Bollengo, traversa di via La storta a Roma. L’uomo è finito
a terra dopo un volo di 4 metri.
Sul posto per le indagini i carabinieri della stazione Roma
Casalotti che hanno sequestrato impalcatura della ditta
individuale che stava effettuando i lavori.

NAPOLI – La morte
in corsia di
Filippo Minieri, 60 anni, stroncato venerdì al Cardarelli dopo una
maratona di undici ore di lavoro, fa esplodere la rabbia dei colleghi:
«accumuliamo ore di lavoro, sono turni massacranti e la gente lo deve
sapere» e il motivo ricorrente nelle accuse di amici e colleghi del
primario di chirurgia endovascolare. Durissimo l’Ordine dei medici: è una morte bianca. E tutte le sigle
sindacali vanno all’attacco parlando di mattanza al Cardarelli. In
particolare, la Rdb denuncia in un documento che in una analoga
circostanza morì al cardarelli anche un infermiere. E sulla vicenda si muove anche la Regione: il presidente della
commissione Sanità convocherà i vertici sanitari e amministrativi del
Cardarelli.

BOLZANO – Ancora un infortunio sul lavoro
in Alto Adige; si è verificato a Cornaiano, dove un operaio di 27
anni di Sarentino, impegnato nella ristrutturazione di una casa, è
caduto da un ponteggio, compiendo un volo di circa 7 metri,
producendosi un trauma alla colonna vertebrale; è stato ricoverato
all’ospedale San Maurizio di Bolzano.

27 GIUGNO

MILANO – Un operaio che stava effettuando
dei lavori per conto di una ditta di pulizie in un cantiere
della Metropolitana Tre è rimasto gravemente ferito,
in via Comasina, a Milano. L’uomo, un portoghese di 47 anni, è
in condizioni gravi.
Secondo quanto riferito da polizia e 118 l’operaio,
regolarmente assunto, è caduto all’indietro ed è finito su un
tondino in ferro che sporgeva da un pilone di cemento. Il ferro
ha provocato gravi lesioni interne al colon, per ridurre le
quali è stato operato a Niguarda.
L’uomo si trova ricoverato in prognosi riservata, ma secondo
i medici le sue condizioni sarebbero in leggero miglioramento.

26 GIUGNO

TRENTO – Ancora un infortunio sul lavoro in agricoltura nel Trentino; ed ancora
una volta si tratta di un infortunio causato dall’uso di un trattore; a
farne le spese e’ stato Delio Ciatti, 51enne di Male’, schiacciato
mentre era alla guida del proprio trattore, rovesciatosi lungo una
strada di campagna. Soccorso dopo l’allarme lanciato da chi aveva
assistito all’incidente, e’ stato trasportato con l’elicottero di
Trentino Emergenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove si trova
ora ricoverato in prognosi riservata.

PAVIA – È morto al Policlinico San Matteo
di Pavia, dove era ricoverato da una settimana, Ndidijohn Chukwu un operaio
nigeriano di 24 anni che il 18 giugno scorso era caduto in una
macchina macinatrice in una ditta di Cigognola (Pavia).
L’uomo, che lascia la moglie e un figlio ed abitava a
Piacenza, era dipendente di una ditta di pulizie. Per cause non
ancora accertate è caduto in una delle macchine che tritano il
legno per farne pannelli truciolari. Rimasto gravemente ferito,
è stato portato al San Matteo, dove oggi è morto.

25 GIUGNO

BRESCIA – Un uomo di 62 anni è morto a
Artogne (Brescia) in seguito al ribaltamento del trattore che
stava guidando. Il ribaltamento è avvenuto in un campo e per
l’agricoltore non c’è stato nulla da fare.

24 GIUGNO

PALERMOTre operai che si trovavano
nella zona interessata dall’incendio divampato nel primo pomeriggio
nello stabilimento Fincantieri di Palermo sono rimasti intossicati. Il
rogo è scoppiato nella piattaforma in costruzione «Scarabeo 8»,
ormeggiata all’interno del bacino industriale del Porto di Palermo. In
particolare le fiamme si sono generate sul ponte principale (Main
Deck) all’interno del vano ascensore in prossimità di un quadro
elettrico. La struttura è stata immediatamente evacuata e il
personale che presentava sintomi di intossicazione immediatamente
trasportato con il 118 presso gli ospedali cittadini.
Le operazioni, coordinate dalla Capitaneria di porto di Palermo,
hanno visto l’impiego di motovedette e mezzi terrestri della Guardia
costiera. Sono stati prontamente allertati i vigili del fuoco,
intervenuti con diverse squadre e mezzi terrestri che hanno
individuato il luogo dell’incendio, controllandolo ed estinguendolo
con l’ausilio dei rimorchiatori del porto e delle squadre di guardie
ai fuochi della Fincantieri.
Duplice l’intervento volto da un lato a raffreddare dall’esterno
la zona interessata dall’incendio; dall’altro a estinguere le fiamme
adoperando i mezzi antincendio in dotazione alla piattaforma.
L’immediatezza dell’intervento ha permesso di evitare la propagazione
delle fiamme e ha consentito di spegnere l’incendio in tempi brevi,
evitando conseguenze più gravi, nonostante imperversasse in zona un
vento di maestrale con una intensità di circa 15 nodi.

VICENZA – Un operaio di 18 anni, Davide
Minuzzo, residente a Bolzano Vicentino, è morto stritolato
negli ingranaggi del macchinario con cui stava lavorando.
La tragedia è avvenuta alla Convett di Bressanvido,
azienda meccanica specializzata in radiatori. Il giovane operaio
è stato agganciato e strascinato per alcuni metri: vano
l’intervento immediato dei suoi colleghi e inutili anche i
soccorsi del personale dell’ambulanza del Suem. Sul posto i
carabinieri della stazione di Sandrigo e i tecnici dello Spisal,
che ora dovranno capire come il giovane operaio sia finito
imprigionato tra gli ingranaggi.
Disperazione fra i compagni di lavoro di Davide Minuzzo e a
Bolzano Vicentino per la morte del giovanissimo operaio, che era
figlio unico ed era fidanzato da pochi mesi.

CESENA – Un operaio di 58 anni, Alessandro
Orecchino Marra, di Ravenna, è morto, e il figlio Jury, di 28
anni, è rimasto ferito in modo grave, in un incidente sul
lavoro avvenuto verso le 9 in un cantiere edile in via dei
Covoni a San Cristoforo di Cesena.
Padre e figlio – che lavoravano come esterni al cantiere con
il compito di controllare una gru per garantirne l’agibilità –
si trovavano sul braccio della struttura (il padre in punta, il
figlio a metà) quando questo ha ceduto ed è crollato. L’ uomo
è volato da un’altezza di sei-sette metri ed è finito sopra un
capanno di lamiera morendo sul colpo. Anche il figlio è caduto
a terra e ha riportato traumi addominali. Le sue condizioni sono
gravi ed è stato ricoverato all’ ospedale Bufalini di Cesena.
All’ incidente ha assistito solo un altro operaio che però era
su un camion e si stava occupando di un generatore: non ha visto
nulla, ha soltando udito un boato. Sono intervenute le ambulanze
del 118, la polizia, la medicina del lavoro e il pm di turno
Alessandro Mancini. Alessandro Orecchino Marra era
titolare della Gesmar, un’azienda di Campiano di Ravenna,
specializzata nel montaggio e smontaggio di gru.

MATERA – A Montescaglioso (Matera) un
operaio marocchino di 38 anni è rimasto gravemente ferito cadendo da
un’altezza di tre metri in un cantiere edile. Stando alla
ricostruzione dei carabinieri e della Direzione provinciale del
lavoro, l’operaio era al lavoro in località Petrizza ed è
precipitato dall’impalcatura esterna.
È stato soccorso da personale del 118 e trasportato mediante
eliambulanza presso l’ospedale di Potenza dove è tuttora ricoverato
in prognosi riservata. Sono in corso le indagini dei carabinieri di
Montescaglioso per capire l’esatta dinamica dell’infortunio e pertanto
l’area del cantiere è stata sottoposta a sequestro. I primi
accertamenti hanno consentito di verificare che l’operaio è regolare
dipendente di una ditta di movimento terra e lavori edili di
Montescaglioso.

23 GIUGNO

GENOVA – Grave infortunio sul lavoro nel savonese. Un operaio di 54 anni che lavorava al
raddoppio della linea ferroviaria Andora – San Lorenzo è stato
investito da un grosso pannello elettrico nel magazzino del cantiere,
riportando fratture alle costole e allo sterno.
L’uomo era solo nel magazzino al momento dell’incidente, resta
da stabilire se sia stato investito dal quadro elettrico mentre lo
stava movimentando o se questo si sia staccato dalla parete. Sul posto
sono intervenuti 118, carabinieri e ispettori dell’Asl 2. Il ferito è
ricoverato in prognosi riservatata all’ospedale Santa Corona di Pietra
Ligure.

FIRENZE – Un uomo di 72 anni è morto
schiacciato da una trave mentre stava abbattendo un rudere nel suo
podere, con un trattore, a Incisa Valdarno (Firenze). La vittima si
chiamava Remo Capanni. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri,
l’anziano stava buttando giù una vecchia capanna, quando la trave gli
è rovinata addosso, uccidendolo sul colpo. Il primo a soccorrerlo è
stata la moglie. Invano i sanitari del 118 hanno tentato di
rianimarlo.

22 GIUGNO

MANTOVA – Un operaio è rimasto ferito in un
incidente sul lavoro verificatosi poco dopo le 13 all’interno
dello stabilimento Marcegaglia a Gazoldo degli Ippoliti, nel
mantovano. Secondo fonti dell’azienda, Mirko Fusari, 30 anni di
Gazoldo degli Ippoliti, dipendente della Marcegaglia dal 2004
come operaio addetto al carico, stava movimentando, su un carro
ponte, un pacco di barre d’acciaio. A un tratto alcune di queste
si sono sfilate e lo hanno colpo a un braccio schiacciando
l’arto.
L’operaio è stato subito soccorso e ricoverato in ospedale a
Mantova. Le sue condizioni non sarebbero gravi. L’operaio è
rimasto sempre lucido. Lo stabilimento dove si è verificato
l’infortunio è il più importante ed è il quartiere generale
del gruppo di proprietà della presidente di Confindustria Emma
Marcegaglia.

AVELLINOTre operai sono rimasti feriti in
un incidente verificatosi sulla linea ferroviaria
Avellino-Rocchetta S.Antonio in prossimità della stazione di
Calitri, in provincia di Avellino.
Un carro-gru delle Ferrovie dello Stato, che stava lavorando
alla manutenzione della strada ferrata, ha urtato una trave del
ponte in ferro sul fiume Ofanto: nell’impatto, il ferroviere che
era alla guida e due operai dipendenti di una ditta privata
incaricata della manutenzione sono stati sbalzati fuori
dall’abitacolo.
I feriti sono stati soccorsi e trasferiti presso l’ospedale
di Melfi (Potenza). Le loro condizioni non destano
preoccupazione. Un quarto operaio, presente al momento
dell’incidente, è rimasto illeso. La linea ferroviaria è stata
interrotta per alcune ore nel corso delle quali i carabinieri
hanno svolto un accurato sopralluogo per stabilire la dinamica
che ha causato l’incidente. Le indagini sono coordinate dalla
Procura del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi.

21 GIUGNO

TRENTO – Grave incidente in Val
di Fiemme, nel Trentino. Un 19enne di Ziano è rimasto ferito, mentre
stava lavorando con una pialla, nell’abitazione di famiglia.
Nell’incidente, il ragazzo ha riportato l’amputazione di quattro dita
di una mano. Trasportato dapprima all’ospedale di Cavalese, è stato
poi trasferito in elicottero all’ospedale di Peschiera del Garda, in
provincia di Verona, dove è stato sottoposto ad un delicato
intervento chirurgico per tentare di riattaccargli due delle quattro
dita perse.

LIVORNOÈ rimasto gravemente ferito in
un incidente sul lavoro il direttore macchine del traghetto Oglasa
della compagnia Toremar. L’uomo, 47 anni, stamani intorno alle 8 è
salito su una scala nella stiva della nave, quando, per cause ancora
da accertare, è caduto facendo un volo di due metri. L’infortunio si
è verificato quando il traghetto era ormeggiato sul molo di
Portoferraio, all’isola d’Elba (Livorno). Soccorso, l’uomo è stato
trasferito in eliambulanza all’ospedale di Livorno: ha riportato un
trauma cranico e contusioni multiple, la sua prognosi è riservata.

MILANO – Un uomo di 45 anni è stato
ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano con gravi ustioni,
dopo essere stato investito da un getto di liquido caldo,
fuoriuscito da un macchinario nella fabbrica di dolciumi
Perfetti a Lainate, nel Milanese.
L’operaio, residente a Rho, verso le 16 si trovava nel
reparto confetture quando, per cause ancora da chiarire, è
stato investito dalla miscela liquida per caramelle e chewingum
in lavorazione. Ha riportato ustioni al collo e agli arti
superiori, ma non si troverebbe in pericolo di vita.
Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso del 118, il
personale della Asl e i carabinieri di Lainate che stanno
ricostruendo la dinamica dell’incidente.

BERGAMO – Un operaio bergamasco di 44 anni
è rimasto ferito in un incidente sul lavoro in
un’azienda di Cene, in Valle Seriana (Bergamo).
L’uomo è stato investito da un muletto guidato da un altro
operaio ed è rimasto incastrato con una gamba nel macchinario.
Il fatto è avvenuto nello stabilimento della Manifattura Cene
di via Bellora. Per estrarre il ferito dal muletto si è reso
necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Secondo i primi accertamenti, il macchinario in questione
aveva i freni guasti. Per gli accertamenti del caso sono
intervenuti anche i carabinieri e il personale della Asl; il
mezzo è stato posto sotto sequestro.
Il ferito è stato portato in ospedale, dove i medici gli
hanno riscontrato una frattura al femore.

BOLZANO – Gravissimo infortunio sul
lavoro stamani in Val Passiria, Alto Adige, poco prima delle 11 lungo
la statale del Passo Rombo, non lontano da Saltusio. Un operaio di un
41enne di Sarentino, impegnato in parete, in alcuni lavori per
l’installazione di reti paramassi, è precipitato al suolo, compiendo
un volo di oltre 7 metri; nell’impatto, ha riportato lesioni molto
serie alla testa
. È stato trasportato con elicottero del 118
all’ospedale di Bolzano, dove si trova ora in prognosi riservata.

19 GIUGNO

TERNI – Leonardo Ippoliti non ce l’ha fatta e dopo 22 giorni di agonia si è spento in un letto del Policlinico Umberto I di Roma, troppo gravi le ferite che aveva riportato la notte del 28 maggio mentre era al lavoro nel reparto Pix 1 della Thyssen Krupp Acciai speciali di Terni. Leonardo aveva 29 anni e venerdì sera è morto aggiungendo il suo nome alla drammatica lista delle vittime degli incidenti sul lavoro. Così, quando ieri la notizia del decesso si è diffusa dietro ai cancelli dello stabilimento ternano, i suoi colleghi hanno immediatamente incrociato le braccia per uno sciopero proclamato dalle Rsu dello stabilimento. Hanno iniziato alle 12 i lavoratori del primo turno, gli ultimi quelli della notte i colleghi che lavoravano con Leonardo e che erano con lui la sera del 28 maggio nel reparto Pix 1 dove si produce l’acciaio inossidabile.

18 GIUGNO

PAVIA – Un operaio nigeriano di 24 anni è
ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione
del Policlinico San Matteo di Pavia, dopo essere rimasto ferito
in un infortunio sul lavoro avvenuto a Cigognola (Pavia).
Ndidijohn Chukwu, regolare in Italia e residente in provincia
di Piacenza, era impegnato in lavori di pulizia all’interno di
uno stabilimento quando (per cause ancora da chiarire) è caduto
in una macchina macinatrice che era in funzione.
Il giovane è stato estratto solo dopo due ore. Trasportato
d’urgenza all’ospedale di Pavia, in serata è stato sottoposto
ad un intervento chirurgico. La prognosi è riservata.
Sull’episodio è stata subito aperta un’inchiesta.

SAVONAF.O., operaio 48enne di Mondovì, è rimasto ferito alla testa
mentre lavorava nel Campus Universitario di Savona, dove si stanno
costruendo nuove residenze. L’uomo è stato colpito alla testa da una
forcella che si è sganciata da una gru. E’ stato trasportato
all’Ospedale, soprattutto per i forti dolori alla schiena e alle gambe.
Dopo l’incidente il cantiere e la gru sono stati sequestrati e si sta
cercando di capire l’esatta dinamica dell’incidente, l’ennesimo su un
cantiere dopo quello che è costato la vita ad un operaio albanese,
deceduto ad inizio giugno mentre stava disarmando la tromba
dell’ascensore in un nuovo edificio a Prato Nevoso.

17 GIUGNO

SAVONA – Un camionista di 46 anni e’ morto a Livorno, schiacciato
da un tubo pesante 3 tonnellate, durante le operazioni di scarico del
mezzo. La vittima si chiamava Francesco Ratti, ed era di La Spezia.
Secondo quanto emerso dalla ricognizione esterna della salma, la vittima
e’ morta a causa dello schiacciamento dell’addome. L’incidente si e’
verificato al terminal portuale del Varco Galvani.

16 GIUGNO

SAVONA – Un uomo di 33 anni si è ferito
mentre lavorava alla pulizia di un’area boschiva in provincia di Savona, a Osiglia, nelle vicinanze
del cimitero. Da una prima ricostruzione della dinamica
dell’incidente, sembra che il lavoratore, impegnato nelle operazioni
di taglio di un albero, sia stato colpito al torace da un tronco
liberatosi dall’imbracatura del mezzo meccanico che lo stava
movimentando.
Soccorso dal 118, il ferito è stato trasportato all’ospedale
Santa Corona di Pietra Ligure, dove gli è stato riscontrato un trauma
toraco-addominale
. Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti
diagnostici da parte del personale medico. Il personale tecnico dello
Psal (Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro), intervenuto su
chiamata del 118, dopo aver raccolto le prime informazioni e
ricostruito la possibile dinamica del fatto, ha informato il
magistrato di turno della procura, che ha disposto il sequestro
probatorio dell’area.

15 GIUGNO

LIVORNONon sapeva nuotare, indossava una
pesante tuta da lavoro e un paio di scarpe antinfortunistiche.
Così per un operaio albanese di 38 anni una caduta in mare da
un’altezza di pochi metri si è trasformata in tragedia, questa
mattina, nel cantiere navale Azimut Benetti di Livorno.
La vittima si chiamava Dashnor Qalliaj e viveva a
Sestri Ponente (Genova) con la moglie e due figli. Era al suo
primo giorno di lavoro
nel cantiere livornese dove la ditta per
cui lavorava, la genovese «Amico», aveva ottenuto un appalto
per sabbiature e verniciature. L’allarme è scattato intorno
alle 9, quando un collega che era con lui non lo ha più visto e
ha segnalato l’accaduto. Un altro addetto, un livornese di 49
anni, si è anche gettato in acqua per cercare di individuare
l’operaio ma senza riuscirci.
Dopo poco sono iniziate le operazioni di ricerca dei
sommozzatori dei vigili del fuoco insieme a guardia costiera e
polizia. Il corpo, ormai senza vita, è stato recuperato dopo
circa un’ora. Tra coloro che hanno assistito alla scena anche il
fratello della vittima, che lavora nella stessa ditta di
Dashnor. Indagini sono state avviate dal sostituto procuratore
di Livorno, Antonio Giaconi, che ha disposto il sequestro
dell’area, ed ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e
violazione delle normative in materia di sicurezza nei luoghi di
lavoro. Sulla salma sarà fatta l’autopsia.
Azimut-Benetti ha precisato che il bacino in questo periodo
è in concessione «a un’altra società che – spiega in una nota
la stessa Azimut-Benetti – ha la responsabilità sulla
manutenzione e sulla sicurezza». Dopo che si è diffusa la
notizia della morte dell’operaio i lavoratori hanno indetto uno
sciopero nel cantiere poi rientrato dopo un’ora.

MATERA – Schiacciato da una pala meccanica
che si è ribaltata, un operaio di 40 anni è morto nel
pomeriggio, in un incidente sul lavoro avvenuto a Pisticci
(Matera).
L’uomo, che stava conducendo una pala meccanica, è morto
all’istante, in seguito al ribaltamento del mezzo, mentre stava
rimuovendo materiale di risulta da un edificio in corso di
ristrutturazione. Un altro operaio che si trovava sul mezzo è
riuscita a saltare, evitando così di essere investito.

MATERA – Rimasto imprigionato nella macchina
operativa con cui stava lavorando nei suoi campi, un agricoltore
di 70 anni è morto Montescaglioso (Matera): il cadavere è
stato trovato nella tarda serata dai familiari preoccupati per
il mancato ritorno dell’anziano a casa.
Per liberare l’uomo dalle lamiere della macchina agricola, è
servito l’intervento dei Vigili del fuoco. Sul posto anche i
sanitari del 118 e i Carabinieri.

14 GIUGNO

PORTO SANT’ELPIDIO (FERMO) – Ancora un
incidente sul lavoro in un cantiere edile nel Fermano.
Stamattina L.G., 29 anni, residente a Porto Sant’Elpidio, era
al lavoro su un balcone al primo piano di una costruzione
privata lungo la strada statale Adriatica, nei pressi della
stazione ferroviaria, quando, per cause in corso di
accertamento, ha perso l’equilibrio ed è volato nel vuoto. Per
fortuna poco sotto al balcone si trovava un piano
dell’impalcatura, così il volo è stato di un metro e mezzo,
provocando però lesioni femorali al giovane operario.

AOSTA – Un trentunenne di Gressan, Marco
Empereur, è morto chiacciato dal trattore che
stava guidando. L’incidente è avvenuto alle 10.30 in località
Chantè Inferieur. La vittima, di professione addetto al
servizio antincendio del traforo del Monte Bianco, stava
lavorando nei campi quando ha perso il controllo del mezzo che
si è rovesciato.
Inutili tutti i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili
del fuoco e gli agenti della volante della Questura di Aosta,
che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.
L’ispettorato del lavoro sta verificando se il trattore con
annesso rimorchio era in regola con le normative sulla
sicurezza.

SASSARI – Incidente sul lavoro in un’azienda
agricola di Osilo. Un agricoltore, Giuseppe Solinas, di 54 anni,
è stato inghiottito e ucciso dall’imballatrice con la quale
stava lavorando in un terreno alla periferia del paese.
L’uomo mancava dalla sua abitazione dalle 17:30, da quando
era uscito per andare a lavorare in campagna, in località Sa
Pedrosa, benchè fosse domenica, doveva finire la pulizia del
campo. I familiari non vedendolo rientrare hanno allertato i
carabinieri che all’1 di questa notte nel terreno hanno trovato
il trattore ancora in moto. Il corpo, dilaniato, è stato notato
poco dopo: era compattato con una balla di fieno. Le indagini sono svolte dai carabinieri della
locale Compagnia.

12 GIUGNO

TRENTO – Ancora un grave infortunio sul
lavoro nel Trentino. Si è verificato al campo sportivo
in costruzione a Cloz dove Matteo Valorzi, 44enne titolare della ditta
EdilValorzi di Rumo, è stato colpito alla testa da un palo metallico
per l’illuminazione precipitato al suolo durante la sua installazione.
Dopo i primi soccorsi, l’uomo è stato trasportato con
l’elicottero del ‘118’ all’ospedale Santa Chiara di Trento dove è
stato accolto nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata.
Accertamenti sono stati avviati dall’Ispettorato provinciale del
lavoro.

BOLZANO – Hubert Gamper, 53 anni di
Senales, dipendente della ditta Plauser speck, vittima ieri pomeriggio
a Plaus, in val Venosta, in Alto Adige, di un incidente su lavoro, è
morto
questa mattina all’ospedale di Merano, dove era stato ricoverato
dopo l’infortunio.
Durante normali operazioni di carico-scarico, l’uomo era rimasto
schiacciato tra una banchina e un tir in manovra ed aveva riportato
serie lesioni all’addome e al bacino. Ricoverato all’ospedale di
Merano, era stato subito sottoposto ad un delicato intervento
chirurgico al quale non è sopravvissuto.

PAVIA – È morto schiacciato dal trattore
sul quale stava lavorando nel suo vigneto a Montù Beccaria
(Pavia), sulle colline dell’Oltrepo.
Antonino Gazzi, agricoltore di 77 anni, era alla guida
del mezzo che, in un tratto in pendenza, si è ribaltato. I
vicini hanno subito lanciato l’allarme. Sul posto è arrivato un
equipaggio del 118 ma i medici, purtroppo, non hanno potuto far
altro che constatare il decesso dell’uomo. I carabinieri di
Stradella hanno aperto un’inchiesta sull’incidente.

S.BENEDETTO (L’AQUILA) – Un giovane operaio
ventenne, Ermete D’Alessandro, di San Benedetto, è morto in un
incidente sul lavoro cadendo dal tetto di un capannone.
Il giovane stava sistemando una guaina di bitume durante
lavori di ristrutturazione del capannone industriale, quando,
per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, ha
perso l’equilibrio ed è precipitato da un’altezza di circa 10
metri. Sulla vicenda la magistratura di Avezzano ha aperto
un’inchiesta per accertare se vi siano state violazioni delle
norme in materia di sicurezza sul lavoro.

BRINDISI – Un operaio di 50 anni, Franco
Sergi, è rimasto ferito a Brindisi, nei cantieri della Monteco,
la ditta che si occupa della raccolta rifiuti, dopo essere stato
travolto da cassonetti.
L’uomo è stato travolto da una decina di cassonetti che
erano stivati all’interno del capannone. Secondo una prima
ricostruzione di quanto accaduto, l’operaio, per prendere una
Motoape con cui svolgere il suo compito di spazzamento manuale
delle strade, si sarebbe aperto un varco nella pila di bidoni ma
questi sarebbero precipitati, schiacciandolo. Solo grazie ai
suoi riflessi, l’uomo è riuscito ad evitare il peggio. È stato
medicato in ospedale per fratture al braccio sinistro.

SINOPOLI (REGGIO CALABRIA) – Un agricoltore,
Domenico Fedele, di 23 anni, è morto a seguito di un incidente
sul lavoro avvenuto nelle campagne di Sinopoli.
Il giovane era alla guida di un trattore che, per cause
ancora in corso di accertamento, si è ribaltato travolgendolo.
Altri operai che lavoravano nella zona hanno soccorso Fedele che
è morto poco dopo.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri ed i
sanitari del servizio 118.

11 GIUGNO

LATINADue operai,
Renzo Di Biase, 50 anni, e Luigi Ruggeri, 55, sono rimasti
schiacciati
dal crollo di una gru in un cantiere a Itri, in
provincia di Latina. L’incidente è avvenuto in un cantiere edile di una ditta che lavorava
alla ristrutturazione di un palazzo, nel centro della cittadina
pontina.
Secondo una prima ricostruzione i due operai si trovavano sul
cestello mobile di una gru e stavano lavorando al rifacimento
della facciata dell’edificio quando, per cause ancora in corso
di accertamento, il cestello si è staccato precipitando a terra
e schiacciando i due uomini che sono morti sul colpo. Sul luogo
dell’incidente sono intervenute le forze dell’ ordine, insieme
ai vigili del fuoco di Latina e Terracina ed alle ambulanze del
118. L’area è stata transennata. Momenti di tensione da parte
di alcuni parenti giunti sul posto dopo aver appreso del tragico
infortunio
. Il cantiere è stato attualmente sequestrato per
consentire i rilievi e la ricostruzione della dinamica.
Sempre oggi, nel Pontino, a Formia, un operaio di 55 anni è
rimasto gravemente ferito dopo essere caduto da circa 7 metri,
in un cantiere. L’uomo è stato trasportato in codice rosso in
ospedale.

BERGAMO – È caduto da un’altezza di quasi
cinque metri mentre riparava il tetto di un capannone in
provincia di Bergamo. Così si è ferito un
operaio di 22 anni, vittima di un incidente sul lavoro a
Verdellino (Bergamo).
L’infortunio è accaduto poco dopo le 16 alla Eliplast,
un’azienda che produce e vende articoli per la casa. Il giovane
stava lavorando per conto di una ditta esterna sul tetto dello
stabilimento, quando all’improvviso è scivolato ed è caduto
all’interno del locale. L’operaio è stato portato dal 118 al
Policlinico di Zingonia (Bergamo) con un trauma cranico, una
sospetta frattura a un polso e varie contusioni. Per fare luce
sulle cause dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri.

SAMBUCA DI SICILIA (AGRIGENTO) – Mario
Franco Giovinco, 43 anni, operaio, sposato e padre di due
bambini, è morto stamattina folgorato da una scarica elettrica
mentre lavorava in un cantiere edile di località Adragna, a
Sambuca di Sicilia, nell’Agrigentino. Sulle cause dell’incidente
indagano i carabinieri.

TERNI – La vittima è Benito Dominici, di
85 anni, residente a Terni. L’incidente è avvenuto mentre stava lavorando con una
motozappa in un appezzamento di terreno di sua proprietà, a
fianco della strada di Santa Maria Maddalena, a Terni.
Per cause in corso di accertamento il mezzo che stava
manovrando si è ribaltato, probabilmente a causa di un dosso
nel terreno, e il sistema di autobloccaggio non ha funzionato.
L’ uomo è quindi stato straziato dalle lame della motozappa ed
è morto all’ istante.
L’ allarme è stato dato dai suoi familiari. Sono intervenuti
pompieri, 118 ed agenti della volante.

10 GIUGNO

PORTO CESAREO (LECCE)Sono gravi le
condizioni
di un operaio di 42 anni, di Carmiano (Lecce), caduto
stamattina da un’altezza di otto metri, mentre era al lavoro su
un’impalcatura a Porto Cesareo.
A quanto si è saputo, l’uomo era al lavoro in via Pascoli,
alle dipendenze di un’impresa edile di Monteroni di Lecce che
sta compiendo lavori di ristrutturazione di uno stabile.
Soccorso dai compagni di lavoro, l’operaio è stato soccorso e
ricoverato nell’Ospedale di Lecce.

BRINDISI – Secondo quanto si apprende dai
carabinieri, intervenuti sul posto insieme ai vigili del fuoco, la
vittima
dell’incidente mortale sul lavoro, avvenuto a seguito di una
esplosione nello stabilimento della Sanofi Aventis, centro
multidisciplinare di biotecnologie della zona industriale di Brindisi,
aveva 45 anni. Feriti altri quattro operai che erano impegnati nella manutenzione di un silos. I
lavori erano a cura di un’altra società, la ‘Cof&C. srl‘.

9 GIUGNO

UDINE – Maurizio Calonego, 50 anni, titolare di una ditta di pulizie di
Porcia (Pordenone), ha subito fratture al bacino durante un infortunio
avvenuto a Latisana (Udine). L’incidente sul lavoro e’ avvenuto mentre
l’uomo, originario di Sacile, stava procedendo alla manutenzione dello
sbrigliatore, un’apparecchiatura che serve a filtrare le acque,
nell’impianto di depurazione delle acque reflue del Consorzio acquedotte
Friuli centrale. All’improvviso, per cause in via di accertamento,
Calonego e’ stato colpito da un braccio mobile. L’infortunato e’ stato soccorso dai sanitrari del 118 ed
elitrasportato all’ospedale di Udine. Delle indagini si occupano i
carabinieri di Latisana e il personale specializzato dall’Azienda
sanitaria.

8 GIUGNO

CAGLIARI – In poche ore si sono verificati in
Sardegna due incidenti sul lavoro entrambi mortali. Un operaio
dell’Anas è deceduto travolto dal mezzo guidato da un suo
compagno di lavoro. Mentre un agricoltore è rimasto sotto il
suo trattore ribaltatosi.
Un operaio dell’Anas impegnato nel lavoro di pulizia lungo
una cunetta sulla strada statale 198, nei pressi di Nurri, è
stato investito ed ucciso da un suo collega che manovrava un
trattore tagliaerba. Il fatto è avvenuto mentre
la squadra era impegnata a sfalciare il limitare della strada
per evitare gli incendi estivi spesso provocati dagli
automobilisti. Elvio Caredda, di 56 anni, di Seui, è stato
travolto dal pesante mezzo guidato dal compagno.
Mentre nei pressi di Serrenti, sulla strada statale 131 un
agricoltore, di 67 anni, è deceduto dopo essere uscito dalla
carreggiata a causa del tamponamento da parte di un camion.
Inutile l’intervento del personale del 118.

TORINOSono più gravi del previsto le
condizioni dei due operai
rimasti feriti a Rosta
(Torino) nel cedimento di una parete di uno scavo fognario a
causa della pioggia e della mancanza di armatura. Ilie Croitor,
40 anni, ha subito la frattura dello sterno, di una clavicola e
di alcune costole. Costantin Cavalleru, 39 anni, ha invece un
trauma vertebrale e una contusione polmonare. Per questa ragione
sono stati entrambi ricoverati all’ospedale di Rivoli, dove
erano stati trasportati subito dopo l’incidente.
I due lavoravano per l’impresa Dea Costruzioni, di proprietà
dell’ex vicesindaco Daniele Dorigo. Croitor era al primo giorno
di lavoro come paramanista, ma era corso ad aiutare i colleghi
dello scavo fognario proprio perchè, a causa della pioggia, era
necessario ultimare l’intervento quanto prima. L’incidente
poteva avere conseguenze anche più gravi: una macchina
operatrice che si trovava sopra i due operai avrebbe potuto
cadere, ma fortunatamente è rimasta in piedi anche dopo il
cedimento del terreno circostante.
I vigili del fuoco, intervenuti con quattro mezzi, hanno
lavorato a lungo per estrarli e per mettere in sicurezza il
cantiere. Ora toccherà ai tecnici dello Spresal della Asl To3,
che hanno effettuato tutti i rilevamenti, fare luce sulle
eventuali responsabilità.

NOVARA – Pochi giorni fa era caduto nel
vuoto, riportando gravi ferite. Oggi è morto nel reparto di
rianimazione dell’osepdale di Novara. Samuele Gozzo, 22 anni di
Bellinzago, era rimasto ferito in un incidente sul lavoro
giovedì scorso. Il giovane stava lavorando all’interno della
cava Frattini di Cameri, quando ha messo un piede su un punto
scoperto, ed è precipitato per circa cinque metri.
Sull’episodio sono in corso le indagini dello Spresal,
organo dell’Asl competente in materia di infortuni e sicurezza
sul lavoro.

MILANO – Incidente sul lavoro a Peschiera
Borromeo, nel Milanese. Un uomo di 41 anni è precipitato,
dopo aver perso l’equilibrio, da un’impalcatura del cantiere nel
quale stava lavorando in via Grandi.
Le sue condizioni di salute sono apparse immediatamente gravi
per un grave trauma commotivo. Subito intubato dal soccorso
sanitario, è stato trasportato in Rianimazione all’ospedale
Niguarda di Milano.

7 GIUGNO

LUCERA (FOGGIA) – Un operaio di 47 anni,
Francesco Ferrara, di San Marco la Catola, piccolo Comune del
Subappennino dauno, è morto mentre stava eseguendo lavori di
sistemazione di una strada rurale privata in località Valle
delle Ciliegie a Volturino, nel foggiano.
Secondo quanto accertato dai carabinieri di Lucera,
intervenuti sul luogo dell’incidente, l’uomo era a bordo di un
rullo compressore che probabilmente, a causa della pendenza
della strada, si è ribaltato, schiacciandolo. A dare l’allarme
è stato il proprietario della masseria per conto del quale
Ferrara stava eseguendo i lavori.

CHIUSDINO (SIENA) – Un operaio di una ditta
impegnata nei lavori al cantiere per la costruzione della nuova
centrale geotermica Enel Greenpower di Chiusdino (Siena) è
rimasto ferito
dopo che un camion, facendo manovra, ha
urtato il braccio del cestello mobile dove lui stava operando.
Il contraccolpo è stato tale da causare un trauma toracico
all’operatore impegnato nel cestello.
Secondo quanto riferisce un comunicato dell’Enel, l’uomo,
dipendente di una ditta di Ostiglia (Mantova), è stato subito
soccorso e trasportato in ambulanza all’ospedale Le Scotte di
Siena. Le sue condizioni non destano preoccupazione. Sull’
episodio sono in corso accertamenti dei carabinieri.

BENEVENTO – Un agricoltore di Guardia
Sanframondi (Benevento), Giovanni Ceniccola d 77 anni, è morto
per le gravissime ferite riportate in seguito al ribaltamento
del suo trattore.
L’incidente è avvenuto alla contrada ‘Tre Ponti’ del Comune
sannita, dove il pensionato stava arando un proprio appezzamento
di terreno. A dare l’allarme è stata la moglie della vittima
che ha assistito all’incidente. A nulla sono valsi i soccorsi
dei medici del 118, dei carabinieri e dei vigili del
fuoco.

TRENTO – Tragedia a Sant’Orsola terme, in Valsugana, nel Trentino; Graziella
Pintarelli, 62 anni, del luogo, ha perso la vita in un incendio: la
donna si era recata insieme al marito Ilario Paoli, in campagna per
sbrigare alcuni lavoretti. Ha tentato di domare le fiamme che stavano
divorando le sterpaglie del suo campo, ma ha inalato troppo fumo,
probabilmente si è sentita male e, proprio sul sentiero che l’avrebbe
portata via da quel prato che bruciava, è caduta a terra ed è stata
raggiunta dalle fiamme.
Quando il fuoco ha iniziato a bruciare le sterpaglie il marito
è corso in paese a chiamare i soccorsi. Al suo ritorno ha trovato la
moglie a terra, morta, semicarbonizzata. Sul posto sono accorsi il
118, i vigili del fuoco, la guardia medica di Pergine, che ha
constatato il decesso, e i carabinieri, per ricostruire l’accaduto. La
dinamica, infatti, non è ancora del tutto chiara.

6 GIUGNO

ARCEVIA
(ANCONA)
– Un carabiniere di 34 anni,
Ivan Scarafoni, da tre mesi in servizio presso la stazione di
Arcevia (Ancona), è morto in un incidente stradale avvenuto
stamani lungo l’Arceviese, mentre si recava al lavoro. Il
militare era alla guida di una motocicletta di cui ha perso il
controllo, per cause ancora da accertare: è finito in una
scarpata, rimanendo ucciso sul colpo.
Sul posto, per i rilievi dell’incidente, la polizia stradale.

5 GIUGNO

AVELLINOSi ferisce alla gola con le
forbici
e mentre il padre cerca di salvarlo afferra un coltello
da cucina e si uccide con un fendente alla gola.
Protagonista della vicenda, un lavoratore precario 35enne di
Avellino che in passato aveva gia’ tentato il suicidio. Secondo
i carabinieri l’uomo era particolarmente provato a causa della
sua precaria posizione occupazionale. A nulla e’ valso
l’intervento del 118. La magistratura ha disposto il sequestro
dell’abitazione dove e’ avvenuta la tragedia.

4 GIUGNO

ANCONA – Due persone hanno perso la vita. Un
muratore di 61 anni, Federico Montani, di Monterubbiano (Fermo),
è morto cadendo da un’impalcatura alta 10 metri
metri.
L’uomo lavorava in un cantiere lungo via G. Speranza, a
Fermo ed è precipitato mentre era al lavoro nel vano
ascensore della palazzina, dove è in corso la realizzazione di
civiche abitazioni.
Dai primi accertamenti, il decesso è avvenuto per diverse
gravi lesioni riportate, tra le quali una alla testa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del
fuoco, il 118 e il personale dell’Ispettorato del lavoro. Il
cantiere è stato messo sotto sequestro.
Nel secondo infortunio, accaduto sempre nel pomeriggio nella
campagna di Massignano di Ancona, ha perso la vita un
ottantunenne. L’uomo era alla guida di un trattore, quando il
cingolato, forse per la forte pendenza, si è ribaltato,
schiacciandolo. Sul posto, carabinieri, vigili del fuoco e
personale del 118. si è appreso che
Montani è caduto da un’altezza di circa dieci metri, e non
quattro.  Per domani
è prevista l’ispezione cadaverica.

PESCHIERA BORROMEO (MILANO) – Un operaio
50enne ha perso l’uso di un occhio dopo essere stato raggiunto
da un corpo metallico mentre stava lavorando alla Matec di
Peschiera Borromeo, che produce tubi flessibili industriali.
L’uomo è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di
Vizzolo Predabissi. I carabinieri indagano sulla dinamica
dell’incidente.

MAJANO (UDINE) – Un operaio albanese di 33
anni, Tuca Nuri, residente a Cervignano del Friuli (Udine), è
morto in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere
edile di Majano (Udine), senza che ci fossero testimoni.
L’uomo – a quanto si è saputo – stava eseguendo, per conto
di una ditta di Villa Vicentina (Udine), alcuni lavori di
ampliamento della scuola materna comunale. Verso le 16:30, si
trovava su un’impalcatura dalla quale, per motivi in corso di
accertamento, è precipitato.
Il tonfo è stato udito dai colleghi dell’operaio, che hanno
dato l’allarme, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.
Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri di Majano e
degli ispettori dell’Azienda sanitaria del Medio Friuli.

3 GIUGNO

COMABBIO
(VARESE)
– Un artigiano è rimasto
ferito ai genitali perchè i pantaloni che indossava sono
rimasti incastrati nell’ingranaggio di un nastro trasporatore
sui cui stava sistemando della legna. L’operaio non è in
pericolo di vita, ma ha dovuto subire un intervento chirurgico.
L’incidente si è verificata in una ditta di Comabbio nel
varesotto. L’uomo, 38 anni, è stato ricoverato all’ospedale di
Circolo di Varese.

PIETRAPAOLA (COSENZA) – La procura della
Repubblica di Rossano ha avviato le indagini sulla morte di
Leonardo Crescente, di 32 anni, l’autista rimasto folgorato a
Pietrapaola, nel cosentino. Il pm di turno Maria Vallefuoco ha
disposto l’esecuzione dell’autopsia sul cadavere dell’uomo.
Crescente, che era sposato e padre di tre figli, stava
lavorando a bordo di una ruspa alla realizzazione di nuovi
loculi nel cimitero del paese. In base alla ricostruzione della
dinamica dell’incidente la benna del mezzo meccanico guidato
dall’uomo ha urtato i fili dell’alta tensione e la scarica non
gli ha lasciato scampo.
Il cadavere dell’autista è stato portato nell’obitorio
dell’ospedale di Rossano.

2 GIUGNO

MATERA – Nel primo pomeriggio a Pisticci (Matera), in localita’ ‘Sangianni’,
un agricoltore della provincia di Bari di 65 anni, si e’ salvato dopo
essere stato investito dal trattore
che si e’ ribaltato mentre stava
effettuando dei lavori agricoli all’interno del proprio terreno, in una
zona sconnessa e con una forte pendenza. E’ rimasto con le gambe sotto
il mezzo. A dare l’allarme e’ stato un automobilista in transito su una
strada limitrofa che ha chiamato il 112 e il 118. Sul posto sono giunti i
carabinieri e l’ambulanza. L’uomo e’ stato trasportato d’urgenza in eliambulanza presso
l’ospedale di Potenza. Dopo i controlli del caso e’ stato dimesso
perche’ non ha riportato ferite importanti. Aveva rischiato, inoltre, di
finire in un dirupo ed e’ stato provvidenziale l’intervento di due
carabinieri per metterlo in sicurezza.

1 GIUGNO

NAPOLI – Un operaio di 64 anni e’ morto
stamattina a Bagnoli, alla periferia di Napoli, in un incidente
sul lavoro.
L’uomo, Paolo Castiglione, capocantiere di una ditta edile
napoletana, e’ stato travolto da un muro di contenimento, mentre
lavorava in un cantiere privato in via Pozzuoli 48. A nulla
sarebbe servita la protezione del casco, che, secondo gli
operai, il muratore indossava. Secondo la prima ricostruzione
degli inquirenti non vi sarebbero irregolarita’ nel cantiere.
Tocchera’ ora a un ispettore del lavoro completare l’indagine
sull’incidente.

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