Uno su 4 è rumeno in un libro “Accogliere gli immigrati”

Lavorano spesso con poche tutele,
affittano assieme ai propri connazionali appartamenti vecchi e
sovraffollati, sono mal retribuiti, ma nonostante le condizioni
di vita talvolta disagevoli la metà di loro giudica
«soddisfacente» la loro retribuzione e la collocazione sociale
raggiunta in Italia. Giovani, con età media al di sotto dei 40
anni, guadagnano poco più di mille euro al mese, destinando però
spesso oltre metà del proprio salario all’affitto, ma non si
lamentano eccessivamente della busta paga. Continua a leggere

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Ogni giorno, tutti i giorni

Tre operai morti nello spazio di pochi minuti, l’uno per salvare l’altro, morti per asfissia –  come spesso accade in questi drammatici eventi , negli impianti della Saras di Sarroch, di proprietà della famiglia Moratti.
Ogni giorno, tutti i giorni, per tutto l’anno mediamente 4 lavoratori escono da casa per andare a lavorare e non tornano vivi  e migliaia sono quelli che ritornano con gravi invalidità e infortuni invalidanti.
Ogni volta si ripetono le dichiarazioni costernate e le retoriche prese di posizioni di chi dovrebbe assumersi le responsabilità delle scelte dovute al proprio incarico, come ad esempio Il Presidente della Repubblica, il Ministro del lavoro, i vari sindacati concertativi, i padroni “datori di lavoro” che mai vengono colpevolizzati o condannati da qualche tribunale Italiano per gli omicidi commessi per i proprio profitto. Continua a leggere

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Praga: che tocca fa’ per lavorare


«Un seno gratis o labbra nuove come bonus per che firma un contratto di
lavoro». Una clinica privata di Praga, a corto di personale, ha deciso
di arruolare infermiere, medici e segretarie offrendo gratis un
intervento di chirurgia plastica. Chi sogna un seno come quello di
Pamela Anderson deve solo accettare il posto di lavoro. «È stato un
successo», ha raccontato il manager della clinica, Jiri Schweitzer,
aggiungendo che il personale è già al completo. Secondo i dati
ufficiali, il sistema sanitario della Repubblica Ceca è a corto di
infermiere che scelgono di lasciare il Paese in cerca di stipendi più
alti. Non è un bonus da poco quello offerto dalla clinica Iscare, dove
una plastica al seno costa 2.823 euro, circa tre volte lo stipendio
mensile di un’infermiera. «Il bonus di un’operazione chirurgica è
offerto a ogni infermiera che firmi il contratto di tre anni», ha
spiegato il direttore della clinica Iscar. «Ovviamente, se vuole
andarsene prima della scadenza del contratto, lo può fare, ma in tal
caso deve rimborsare i costi dell’intervento». Nessuno finora ha
deciso di andarsene prima della scadenza dei termini contrattuali. Le
operazioni più richieste dalla infermiere sono le protesi al seno e la
liposuzione.

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Donne tra lavoro e figli

Un talento sprecato. E’ quello delle donne italiane che, anche se laureate o istruite, scelgono spesso di rinunciare al lavoro quando nasce un figlio. Il motivo? Principalmente l’elevato costo di cura dei figli, che rende conveniente non lavorare.
Lo dimostra da uno studio (‘Female education and employment, making the
most of talents’) di Alessandra Casarico e Paola Profeta di
Econpubblica (il Centro di ricerche sul settore pubblico della Bocconi) presentato a Milano nel corso del workshop ‘Institutions and the gender dimension’, organizzato dall’Università Bocconi. La ricetta per incrementare il tasso di occupazione femminile è, dicono le studiose, spesa
pubblica più alta per le famiglie, in particolare per la prima
infanzia, e diffusione a tappeto di forme di conciliazione come il part
time
. Una combinazione che ha effetti benefici anche
sull’istruzione femminile. Le ricercatrici hanno sottolineato che in
Svezia, dove la percentuale di lavoro part time rispetto al lavoro
totale è del 23%, la percentuale di donne tra i 25 e i 64 anni con
un’istruzione superiore o universitaria raggiunge l’85%. In Italia, dove il part time è il 12,7%, tale percentuale è del 48%. Continua a leggere

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Un’assicurazione per morire

Qualche giorno fa mentre passavo per Piazza Cornelia a Roma vengo attratta da un cartellone pubblicitario enorme su più di una vetrina. Il cartellone parlava di infortuni sul lavoro ma non mi sembrava ci stesse qualche sede particolare. Parcheggio la macchina e percorro più di un kilometro indietro attratta dalla strana vetrina. 
Mi avvicino e vedo che il cartellone pubblicizzava una agenzia assicurativa. Che siccome non esistono più le leggi a tutela di chi lavora e neanche regole contro gli infortuni, questa assicurazione prometteva rimborsi facili ma soprattutto una vittoria certa contro il datore di lavoro.
La sorpresa e l’increditudine oltre ad una ragionevole rabbia aumentarono quando ho letto il disclaimer del manifesto.
 
Se vuoi leggilo anche tu ma attenzione perchè fa molto male.
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16 maggio a Spinaceto – Roma

Sabato 16 maggio al al CSOA Auro e Marco – v.le Caduti della Liberazione,268 – Spinaceto.

ore 18.00 Assemblea cittadina

ore 20.00
Presentazione
di Grida il lavoro conta iniziativa di Liberazione, Il manifesto, Carta in collaborazione con Altipiani produzioni.
Presentazione
del dvd Perchè di lavoro non si muoia più a sostegno del Comitato contro le morti sul lavoro
Proiezione di: "I supereroi" (Stefano benni e Torpedo), "Lo sciopero dei filosofi" (Ascanio Celestini), "Outromundo" (Qbeta).

ore 23.00 -Reggae DanceHall con: LIVE :Rastablanco (Radici nel cemento), Rufino & Bonifax, Natty valerio, Baracca Sound, DueNove leve. VYNIL: DownTown Rockers, Daje pure te, Fuori sound.

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Su Salvatore Palumbo

Campagna di solidarietà per Salvatore Palumbo operaio della Fincantieri Palermo licenziato

Da un anno e mezzo circa Salvatore Palumbo si batte contro un ingiusto licenziamento messo in atto dalla Fincantieri di Palermo. Per sette anni è sempre stato attivo all’interno della fabbrica, battendosi per la sicurezza sul lavoro, denunciando tutto quello che non andava e subendo per questo negli anni diversi "provvedimenti disciplinari" tesi ad impedire questa sua lotta.
Da quando è stato licenziato ha continuato a portare avanti la sua battaglia anche fuori della fabbrica con diverse iniziative pubbliche. Ha aderito alla rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro e partecipato al presidio sotto il ministero del welfare a Roma (22 giugno 2008), alla manifestazione di Torino (Anniversario strage Thyssen – 6 dicembre 2008) e a quella di Taranto (Morti Ilva-inquinamento-precarietà 18 aprile 2009). Continua a leggere

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Aprile: si muore a due a due

30 APRILE

MONTENERO DI BISACCIA (CAMPOBASSO) – Un
carpentiere di 55 anni, Antonio Splendido, di San Savero
(Foggia) è morto dopo essere stato travolto dai cavalletti di
un ponteggio in allestimento, mentre lavorava al primo piano di
una villetta in costruzione a Montenero di Bisaccia.
L’infortunio è avvenuto intorno alle 8, vicino al Centro
commerciale «Costa Verde». L’uomo era intento a guidare, con
l’ausilio di un telecomando, una gru che doveva depositare sul
solaio i cavalletti: questi però sono precipitati, investendo
il carpentiere che è caduto a terra sbattendo la testa. L’uomo
è morto sul colpo. Non è ancora chiaro cosa abbia determinato
la caduta degli attrezzi dal macchinario. 

SENIGALLIA (ANCONA) – Un operaio italiano Vincenzo
Giannasecoli di
43 anni è rimasto ferito in un incidente sul lavoro in
un’azienda di Senigallia (Ancona), la Euromarmi. L’uomo,
dipendente di una ditta esterna, è caduto da un’impalcatura
alta circa sei metri, mentre lavorava all’ampliamento di un
capannone. Subito soccorso dai compagni, è stato trasportato in
eliambulanza nell’ospedale di Torrette ad Ancona, dove viene
sottoposto ad accertamenti.

TRENTO – Ancora un infortunio sul lavoro nel
Trentino. Si e’ verificato a Dambel, in Valle di Non, dove Albertino
Fellin, 50enne del luogo, mentre stava spargendo anticrittogammici
lungo un terreno in pendenza, e’ scivolato ed e’ caduto, finendo sotto
il pesante mezzo. Subito soccorso, l’agricoltore e’ stato trasportato
all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove i medici gli hanno
riscontrato gravi ferite.

BOLOGNA – Stava lavorando a una fresa nello
stabilimento C.M.V. di Granarolo dell’Emilia, in provincia di Bologna,
quando, per cause in corso di accertamento, ha riportato l’amputazione
di quattro dita della mano sinistra
. Vittima dell’infortunio un operaio
44enne di origine polacca, K.K.T., che e’ stato soccorso dai colleghi e
accompagnato all’Ospedale Maggiore di Bologna. Sul posto sono
intervenuti i Carabinieri che hanno sequestrato il macchinario.
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Mayday Mayday

Euromayday2009 a Palermo, Roma, Milano (e tutta Europa),
precari e migranti festeggiano un primo maggio di gioia e rabbia

Rotta verso il futuro! Nella city di Londra e nelle strade di Atene, nelle università e scuole che cavalcano l’Onda dei movimenti per il diritto al sapere e alla formazione, l’Europa si solleva contro il neoliberismo e i suoi disastri. Abbandoniamo la nave liberista che affonda e usciamo dalla crisi con nuovi diritti! La sicurezza che vogliamo si chiama reddito, diritti nel lavoro e oltre il lavoro, cittadinanza per i migranti, diritto alla casa, scuola e sanità pubbliche e di qualità, trasporti gratuiti, conoscenza e formazione libere e condivise, tutela della salute sui luoghi di lavoro.

Milano, Porta Ticinese Ore 15.00
Palermo Piazza Marina Ore 16.00
Roma, Porta maggiore. Ore 12.00 Continua a leggere

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Anthony Forsythe

La prima fase delle indagini per la morte dell’operaio delle Ferrovie dello Stato Anthony Forsythe si è conclusa in modo a dir poco ridicolo. Il Pubblico Ministero dott.ssa Gianfederica Dito ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale.
La procura dell’avvocato della famiglia Forsythe è andata persa. Pertanto, i termini per l’opposizione sono scaduti senza che nessuno avvisasse tale avvocato. Continua a leggere

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