Sotto i 15 dipendenti

Eliminare i rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza nelle aziende sotto i 15 dipendenti come
propone la Lega è «gravissimo». L’Aula del Senato «non approvi» le
proposte emendative al mille proroghe presentate dal Carroccio in
Commissione e già approvate.
È il senso del comunicato congiunto di
Agnello Modica (Cgil), Renzo Bellini (Cisl) e Paolo Carcassi (Uil) che
in una nota spiegano:
«Nelle stesse ore in cui Cgil, Cisl e Uil
chiedevano al governo di applicare il Testo Unico della sicurezza
(dlsg81/08) e di essere convocati, in Commissione Affari
Costituzionali del Senato venivano approvati, con parere favorevole
del governo, due emendamenti che, se confermati dal voto dell’Aula,
priverebbero i lavoratori e le lavoratrici delle piccole imprese, per
tutelare la propria integrità psicofisica, del diritto di avere i
Rappresentanti per la sicurezza aziendali e metterebbe in discussione
la possibilità di avere rappresentanti dei lavoratori territoriali.
Diritto di rappresentanza già sancito dalla legislazione previgente
(D.Lgs.626/94) in attuzione delle relative disposizioni della
Direttiva comunitaria 89/391/Ce».
«Giova ricordare – osservano i tre segretari confederali – che
è proprio nelle aziende con meno di 15 dipendenti che si concentrano
i più alti tassi infortunistici: pregiudicare la rappresentanza dei
lavoratori non fa che peggiorare la situazione».

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