Morti ed infortuni di giugno

Morti ed infortuni di giugno

29 giugno

VITERBO – Un uomo di 40 anni, Moreno
Vittori, residente a Grotte Santo Stefano a Viterbo, è morto
schiacciato dal trattore con il quale stava lavorando su un
terreno di sua proprietà.
Il trattore, secondo quanto accertato dai carabinieri, si è
ribaltato in un punto particolarmente scosceso del podere.
L’uomo è finito sotto la parte posteriore del mezzo agricolo
che gli ha schiacciato il torace e le gambe. 

CESENA – Un elettricista di 34 anni, Stefano
Barchi, abitante a Forlimpopoli, è morto questa sera folgorato
da una scarica da 380 volt mentre, insieme ad altri colleghi,
nello stabilimento di San Vittore di Cesena dell’azienda avicola
Amadori stava cercando di riparare un trasformatore finito in
avaria ieri, e che aveva creato rallentamenti al ciclo
produttivo.
L’azienda si era rivolta immediatamente a una ditta esterna,
perchè la situazione potesse tornare in fretta alla normalità.
Appena Stefano Barchi, dopo l’infortunio, è caduto a terra
sono scattati i soccorsi; sul posto sono arrivati i sanitari del
118, che per un quarto d’ora hanno cercato di rianimare l’
elettricista, ma non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono
condotte dai carabinieri, coordinati dal Pm Fabio Di Vizio.

28 giugno

L’AQUILA – Un operaio macedone quarantenne
è morto nell’Aquilano travolto da una mensola di acciaio di 250
chili sganciatasi da una gru.
L’incidente è accaduto a Pizzoli (L’Aquila.). Secondo le
prime ricostruzioni, l’operaio stava lavorando su una
piattaforma al di sotto di un ponte stradale, quando la mensola
si è sganciata precipitandogli addosso.
Sul caso stanno indagando l’ufficio Prevenzione degli
infortuni sul lavoro della Asl e la Procura della Repubblica,
che ha aperto un inchiesta per verificare le condizioni di
sicurezza del cantiere e le responsabilità dell’incidente. 

LUGNANO IN TEVERINA – Un quarantenne
di Lugnano in Teverina è morto questa mattina travolto dal
trattore con il quale era impegnato in alcuni lavori in un
oliveto.
In particolare – secondo le prime informazioni – sembra che
l’uomo stesse andando a prendere il rimorchio in un appezzamento
di terreno confinante, adiacente la strada Attiglianese, tra
Lugnano, ed Attigliano. Per cause in corso di accertamenti, il
trattore si è però ribaltato e il conducente è rimasto
schiacciato.
L’allarme è stato dato subito da alcune persone che avevano
assistito alla scena e sul posto sono giunti carabinieri di
Amelia e vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto. I
soccorsi sono stati però inutili.


27 giugno

CENTO (FERRARA) – Un operaio edile di 38
anni, Salvatore Celetta, di Montella (Avellino), è precipitato
da un’impalcatura mentre lavorava nel cantiere per la
costruzione di una palazzina privata a Cento di Ferrara, dove
risiede. È rimasto gravemente ferito, con molte fratture e
contusioni, ma non risulta in pericolo di vita.
È probabile che l’uomo stesse salendo dal primo al secondo
piano usando una scaletta sull’impalcatura, quando è
precipitato, per cause in corso di accertamento da parte dei
Carabinieri della compagnia di Cento. A Cento sono arrivati
anche i tecnici della Medicina del lavoro dell’Asl di Ferrara.
Soccorso subito dagli altri operai del cantiere, Celetta è
stato prima portato all’ospedale locale, dove è stata rilevata
la gravità delle lesioni, tale da decidere il trasferimento al
Sant’Anna di Ferrara, nel reparto rianimazione, dov’è stato
ricoverato in prognosi riservata.

PARMAHa ustioni al 90% del corpo ed è in
rianimazione
l’operaio rimasto ustionato nell’incidente alla
clinica ‘Città di Parma’. Nonostante le gravi ferite, l’uomo è
uscito dalla sala operatoria sulle proprie gambe, poi è sceso
utilizzando la scala antincendio e, giunto a terra, si è
buttato in una fontana. Quindi è stato raccolto da un’ambulanza
e portato all’ospedale Maggiore di Parma.
In totale sono nove gli altri operai coinvolti
nell’incidente, anche se per escoriazioni non gravi o lievi
intossicazioni, ed ora sono sotto controllo per verificare le
loro condizioni. Intanto nella clinica sono stati evacuati e
spostati altrove i pazienti che erano nelle stanze del secondo
piano adiacenti alla zona dove erano in corso i lavori di
ristrutturazione.
L’operaio stava lavorando con la maschera, ma aveva avvertito
i compagni di uscire dalla stanza perchè era consapevole che
stava facendo un lavoro pericoloso. Doveva infatti
impermeabilizzare il pavimento della sala e usava materiale
facilmente infiammabile e tossico. La porta chiusa della sala ha
favorito l’accumulo di gas che una scintilla o l’esplosione
della lampada da lavoro ha fatto esplodere, investendo
l’operaio.

PARMA, 2 LUGÈ deceduto la scorsa notte
all’ospedale Maggiore Leonardo Carrara, l’operaio ustionato
nell’incendio divampato venerdì alla clinica ‘Città di Parmà.
L’uomo, che nel rogo divampato la mattina al secondo piano
della struttura in cui stava eseguendo dei lavori di
ristrutturazione aveva riportato ustioni su circa il 90 per
cento del corpo, è spirato alle 2 di notte a causa di un
arresto cardio-circolatorio.

MASSAROSA (LUCCA) – Un artigiano di 46 anni
è morto per le ferite riportate in un incidente sul lavoro. L’infortunio si è verificato mentre l’uomo, Stefano Musetti
Fallatti, un fabbro socio di un ditta di Camaiore, stava
lavorando alla saracinesca di una villetta a Bargecchia, sulle
colline di Massarosa. Nel corso della riparazione, effettuata
insieme al suo socio, il fabbro è stato colpito alla testa da
un gancio staccatosi dall’ingranaggio della saracinesca ed è
caduto dalla scala sulla quale si trovava. L’uomo è morto poi
durante il trasporto dall’ospedale Versilia al Santa Chiara di
Pisa. Accertamenti sull’incidente sono in corso da parte dei
vigili urbani di Massarosa e del servizio prevenzione infortuni
sul lavoro del’Asl 12 Versilia.

26 giugno

SCARLINO (GROSSETO) – Si chiamava Martin
Decu, l’ operaio romeno morto nell’ incendio del capannone dell’
Agridecu di Scarlino. L’ uomo abitava vicino a Scarlino con la
moglie e un figlio (altri due figli si trovano in Romania) e
aveva 47 anni.
L’ operaio ustionato, che si trova tutt’ora all’ ospedale
Santa Chiara di Pisa in gravi condizioni, si chiama Mario
Cicchillo, ha 60 anni ed è residente a Suvereto
(Livorno).
Lo scoppio di una
bomboletta spray, dovuta allo schiacciamento o alla
perforazione, potrebbe esser stata la causa scatenante l’
incendio.
È questa una delle ipotesi formulate dai carabinieri del Noe
che hanno trovato la documentazione relativa allo
smaltimento di un Tir intero di bombolette spray di una nota
ditta di deodoranti che recavano sull’ etichetta l’ avvertenza
di non esporre a fonte di calore superiore ai 50 gradi
centigradi, nè perforare i contenitori nè schiacciarli.
Gli operai, secondo le testimonianze raccolte, stavano
scaricando le bombolette dal Tir con un ‘ragno’, un carrello
elevatore, per gettarle nel trituratore. Una bomboletta potrebbe
esser stata perforata o schiacciata ed è esplosa, causando lì
incendio. Il calore sprigionato dalle fiamme potrebbe aver
innescato una serie di esplosioni a catena.
È stato tra l’ altro confermato
che la società ha recentemente aperto due filiali in Romania e
che ha un fatturato di 30 milioni di euro all’ anno.
Intanto, i carabinieri della territoriale stanno avviando
indagini specifiche sull’ antinfortunistica all’interno del
capannone: verificheranno, appena possibile, se esistevano
sprinkle antincendio, maschere di ossigeno e tute ignifughe,
visto il trattamento di rifiuti speciali che veniva portato a
termine in quel luogo.
Le indagini sono coordinate dal pm Massimo Rossi.
L’ Agrideco, si legge in una nota
della Regione Toscana, è un’azienda di medie dimensioni che
opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti da alcuni anni.
L’ azienda si occupa della raccolta, della selezione, dell’
inertizzazione e dello smaltimento (in discarica o presso altri
impianti) di rifiuti speciali, pericolosi e non. Tra i suoi
clienti ci sono imprese di tutta la regione e di varie altre
regioni italiane.
Agrideco occupa una decina di operai oltre all’ apparato
amministrativo che conta 11 unità.
Secondo il sito del Csi, il Centro di certificazione e
analisi comportamentale, Agrideco è cerificata Uni En Iso
9001-2000 per la realizzazione di opere ed impianti di bonifica
e protezione ambientale, l’ intermediazione per la gestione di
servizi di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, il
trasporto di rifiuti con eccezione di rifiuti urbani, rifiuti
radioattivi e rifiuti esplosivi, il trasporto e smaltimento di
beni contenenti amianto, la bonifica di siti inquinanti, lo
stoccaggio temporaneo, il trattamento e recupero di rifiuti in
conto terzi destinati al recupero, con eccezione di rifiuti
radioattivi ed esplosivi.

CASTEL DI CASIO (BOLOGNA)Quattro operai
di un cantiere Hera a Castel di Casio, nel bolognese, sono
rimasti feriti
dalla fiammata prodotta da un escavatore che ha
urtato una conduttura del gas producendo scintille e una leggera
fuoriuscita di carburante.
L’infortunio è avvenuto verso le 14.15 in località
Bezantina. Gli operai erano alle prese con un intervento in via
Vigne, all’incrocio fra alcune abitazioni, quando, per cause
ancora da accertare, l’escavatore ha rotto una tubatura del gas
provocando la fiammata. Due operai sono stati trasferiti in
elicottero al Centro grandi ustionati di Parma, uno è
ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna e un altro
all’ospedale del vicino comune di Porretta Terme. A parte una
donna accorsa sul luogo dell’incidente e sotto choc, non ci sono
stati altri feriti tra i passanti. L’escavatore è stato
completamente distrutto.
Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando i carabinieri
di Castel di Casio e Vergato coordinati dal pm Licia
Scagliarini.

25 giugno

AOSTA – Un’operaio albanese di 34 anni, Tomorr Xeka,
residente ad Aosta, è morto alle 15 di oggi in un incidente a Cogne.
Stava lavorando a un’armatura nel cantiere di ampliamento dell’albergo
‘Fior di roccia’ quando è stato travolto da una pala meccanica. L’operaio, dipendente di un’impresa di Saint-Christophe che ha in
subappalto i lavori dell’hotel, era vicino ad alcuni colleghi quando il
mezzo, guidato dal committente, gli è finito addosso. Le indagini sono
affidate ai carabinieri di Cogne e di Aosta. L’uomo lascia la moglie e
due figli.

COSENZA – A San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, dove un
imprenditore di 49 anni, Luigi Curia, è morto schiacciato dal suo
trattore mentre era intento a trasportare della legna dentro un
capannone della sua azienda. L’uomo, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo che stava guidando
finendo sotto il grosso mezzo: è morto sul colpo. Sul posto per le indagini ci sono i carabinieri di San Giovanni in Fiore.

24 giugno

CIVITAVECCHIA – Dopo la caduta aveva ancora la cintura di sicurezza intorno alla vita
Ivan Ciffary, l’operaio slovacco di 24 anni morto. L’uomo è caduto da un’altezza di venti metri all’interno
di un cantiere della centrale Enel di Torrevaldaliga nord, dove stava
lavorando al carbonile, un nastro in costruzione che dovrà portare il
carbone alle navi.
Il giovane, che lavorava alle dipendenza
della ditta Pichler di Bolzano, al momento della caduta si trovava su
una piattaforma munita di parapetto, dove vengono sganciati i materiali
usati per la costruzione del nastro trasportatore del
carbonile. L’operaio indossava anche casco e guanti. Un incidente
apparentemente inspiegabile, dovuto forse al non perfetto bloccaggio
della cintura. Circostanze che dovranno essere accertate dagli inquirenti e
dagli esperti delle due inchieste aperte dalla magistratura e dall’Enel. La morte avviene dopo i tantissimi gravi incidenti e la morte di Michele Cozzolino.
"Un incidente di questo tipo avviene a causa della velocizzazione dei
lavori dell’impianto dove c’è una sovrapposizione di cantieri che rende
meno sicuro il lavoro", ha detto Enrico Luciani, presidente della
Compagnia dei lavoratori portuali di Civitavecchia riferendo la notizia
in consiglio regionale e chiedendo l’interruzione immediata dei lavori
dell’assemblea per osservare un minuto di silenzio. Intanto per
domani i lavoratori di tutte le categorie che operano nel cantiere Enel
di Torre Valdaliga Nord hanno proclamato uno sciopero di otto ore per
domani.

MODUGNO (BARI) – Un carpentiere, Giovanni Di Bari, di 51 anni, è rimasto gravemente ferito e ha riportato lo schiacciamento del braccio destro mentre era al lavoro in una ditta di prefabbricati in cemento nella zona industriale di Modugno, a poca distanza dal capoluogo. Secondo una prima ricostruzione dell’ accaduto fatta dai carabinieri, l’operaio sembra sia rimasto ferito mentre scaricava del materiale edile. L’uomo è stato subito soccorso dai compagni e trasferito nel Policlinico di Bari dove è ricoverato in riserva di prognosi.

RAVENNA – Si allunga la striscia degli
infortuni sul lavoro nel comprensorio ravennate. Un idraulico di 17
anni, dipendente di una ditta di Lugo, si trova ricoverato in prognosi
riservata
all’ospedale di Cesena a causa di un trauma cranico in
seguito ad una caduta da un’altezza di tre metri. L’incidente si è
verificato lunedì mattina a Massa Lombarda mentre il giovane, insieme
ad alcuni colleghi, stava effettuando dei lavori all’interno di
un’abitazione privata a Massa Lombarda.

23 giugno

PAVIA – Un operaio di 27 anni di Belgioioso (Pavia) è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia, dopo essere stato travolto stamattina da un bancale carico di bottiglie d’acqua. È successo poco dopo le 9, in una ditta cittadina. Delio Cornaggia era alla guida di un muletto e stava spostando dei bancali carichi di bottiglie di acqua minerale quando, per cause ancora imprecisate, è stato travolto da un carico di bottiglie piene d’acqua. Il giovane ha riportato gravi fatture al bacino e al volto. Trasportato d’urgenza al San Matteo, Cornaggia è stato sottoposto a un intervento chirurgico e altri interventi si renderanno probabilmente necessari. Sul luogo dell’infortunio sono intervenuti gli operatori dell’Asl di Pavia per i primi rilievi

RECANATI (MACERATA) – Un uomo di 77 anni è rimasto gravemente ferito sotto il trattore con il quale stava lavorando in un campo lungo il fiume Musone, a Recanati. Per cause ancora da chiarire, l’anziano è finito fra le ruote del suo motocoltivatore, riportando varie fratture. Soccorso dai vigili del fuoco e dall’eliambulanza del 118, è stato ricoverato nell’ospedale di Torrette ad Ancona.

21 giugno

CAMERINO (MACERATA) – Un sessantenne, finito sotto un trattore mentre stava lavorando in un campo di sua proprietà in località Strada di Camerino, è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Torrette di Ancona. Quanto il trattore si è rovesciato, Mario Sargenti – questo il nome dell’uomo – è finito in fosso, evitando in parte l’impatto con il mezzo pesante. Ha riportato comunque traumi alle gambe e lesioni interne. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e il 118 con un’eliambulanza.

MENFI (AGRIGENTO)Non ce l’ha fatta Giuseppe Russo, l’operaio di 48 anni, che un mese fa era rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro, in un cantiere di carpenteria metallica a Menfi. L’uomo è deceduto nella tarda serata di ieri all’ospedale Civico di Palermo, dove era stato trasferito dopo le prime cure all’ospedale di Sciacca. Russo, durante la giornata lavorativa era scivolato ed aveva sbattuto la testa su alcune lastre metalliche. Gravi le ferite riportate nonostante indossasse il casco di protezione.

20 giugno

MANTOVASchiacciato da un magnete. E’ accaduto ad un elettricista dello stabilimento Marcegaglia nel mantovano, gruppo della presidenta di Confindustria Emma Marcegaglia. L’operaio è rimasto ferito in modo grave. "Si tratta del quarto incidente in un mese", dicono i sindacati, che per il 24 giugno hanno annunciato uno sciopero in tutti gli stabilimenti. Tra i quattro incidenti c’è anche l’operaio morto a Casalmaggiore. Emma Marcegaglia, intanto, ha annunciato "un stretta sulla sicurezza nei nostri stabilimenti".

REGGIO EMILIA – In tarda mattinata, a san Tommaso della Fossa, una frazione di Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia, un agricoltore 71enne è morto schiacciato dal proprio trattore. L’uomo era al lavoro quando, percorrendo l’argine di un canale, il mezzo ha perso aderenza con il terreno reso melmoso dalle piogge dei giorni scorsi e si è ribaltato. L’anziano è morto sul colpo.

BARI – A Ruvo di Puglia in provincia di Bari, un muratore italiano di 64 anni, Domenico Livorti, è caduto da un’impalcatura mentre lavorava ad intonacare le mura di un appartamento: ha battuto la testa ed ora è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Andria. E’ un invalido civile, il muratore con una pensione di invalidità di 250 euro, spesso per
tirare a campare svolgeva lavori qua e là.

19 giugno

MILANO – Un manovale tunisino di 42 anni si è ferito alla mano, sembra in modo non grave, mentre lavorava un cantiere di via Guglielmo Pepe, a Milano. L’incidente è avvenuto questa mattina poco dopo le 11.40. Secondo le prime informazioni, l’uomo stava manovrando una sega elettrica di cui ha perso il controllo. L’attrezzo gli ha causato un taglio profondo alla prima falange dell’indice sinistro, che è rimasta comunque attaccata al resto del dito. Il ferito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Niguarda di Milano.

MANTOVA – Un imprenditore è morto questa mattina dopo essere stato investito dal camion che stava scaricando mangime nella sua azienda. Vito Pedrazzoli, 70 anni di San Giovanni del Dosso (Mantova), uno dei titolari dell’omonimo salumificio, si trovava nella sua azienda agricola a pochi chilometri dallo stabilimento e stava controllando che lo scarico del mangime avvenisse regolarmente. All’improvviso l’autista del mezzo ha effettuato una manovra e, in retromarcia, non accorgendosi dell’imprenditore, lo ha investito. Vito Pedrazzoli è stato subito soccorso ma è morto poco dopo per le gravi ferite riportate.

18 giugno

TREVISO – Un operaio di 54 anni, Luciano Brugnera, e’ morto stamani in incidente avvenuto a Trevignano (Treviso) in un cantiere. Li’ e’ in costruzione di un magazzino della Geox. L’uomo, dai primi accertamenti dei carabinieri di Montebelluna, e’ precipitato da una scala da un’altezza di circa 4 metri battendo il capo sul pavimento. L’uomo lavorava per una ditta appaltatrice di Frosinone.

15 giugno

CEVA (CUNEO) – Un agricoltore di 66 anni, Armando Mattei, di Ceva, è morto travolto dal suo trattore mentre stava lavorando in una vigna in località Costa Canile. Sceso dal posto di guida, l’uomo era intento a controllare il motore quando il mezzo si è rimesso in moto travolgendolo.

PIOMBINO (LIVORNO) – Un cavo elettrico di media tensione si è strappato e ha colpito come una frustata un operaio delle acciaierie Lucchini di Piombino, gettandolo in una fossa che raccoglie rottami ferrosi profonda oltre un metro. L’ uomo è rimasto gravemente ferito e ora si trova in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ ospedele di Livorno. L’incidente è accaduto questa mattina nel reparto convertitori. L’uomo è stato soccorso dai colleghi che hanno chiamato il 118. L’operaio, Paolo Bucci, 50 anni, originario di Follonica (Grosseto), dopo l’ infortunio è stato portato all’ospedale di Piombino dove lo hanno operato per l’asportazione della milza. Ha anche fratture a clavicole, costole, omero e ha problemi respiratori. Dopo l’intervento è stato trasferito all’ospedale civile di Livorno. Nello stabilimento è stato indetto per martedì prossimo uno sciopero di 3 ore che coinvolgerà gli operai della Lucchini dalle 12.30 alle 15.30 e gli operai delle imprese in appalto dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 15.30. «Facciamo sciopero perchè gli incidenti sul lavoro sono una piaga. Alla Lucchini stanno investendo in sicurezza, ma ancora non basta», hanno detto Cgil, Cisl e Uil di Piombi
 

14 giugno

CATANIA Sono gravi ma stazionarie le condizioni di Francesco Immariso, l’operaio di 53 anni originario di Santo Stefano di Camastra  (Messina), ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania dopo essere precipitato da  un’impalcatura alta quattro metri mentre stava lavorando in un cantiere nella zona di viale Africa per il raddoppio della tratta ferroviaria nel capoluogo etneo.

GENOVADue operai sono rimasti ustionati in un incidente sul lavoro nel capannone di un cantiere nautico, nella zona delle riparazioni navali del porto di Genova. È accaduto poco prima delle 14. I due sono stati soccorsi dal 118 e ricoverati nel centro grandi ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena in condizioni medio-gravi: uno con codice rosso, l’altro con codice giallo. Uno dei due operai, che ha 35 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata con ustioni nel 35% del corpo. Meno grave è il suo compagno, ricoverato in post-intensiva nel reparto grandi ustionati dell’ ospedale Villa Scassi. Secondo quanto successivamente appreso, l’ incendio avrebbe avuto origine da un corto circuito delle centraline elettriche a bordo di un piccolo yacht in riparazione, sul quale stavano lavorando i due operai.

OSIMO (ANCONA) – Un operaio italiano di 26 anni è rimasto gravemente ustionato a seguito di un incidente sul lavoro in una fonderia a Campocavallo di Osimo. Le scintille che si sono sprigionate dal materiale incandescente, durante una fase della lavorazione, gli hanno provocato ustioni al torace e agli arti superiori. Trasportato all’ospedale regionale di Torrette non è in pericolo di vita.

CIRÒ MARINA (CROTONE)
– Un operaio è rimasto gravemente ferito oggi in un incidente sul lavoro avvenuto a Cirò Marina, nel crotonese. L’uomo, un italiano di 38 anni di cui non è stata fornita l’identità, stava lavorando alla ristrutturazione di un edificio quando è precipitato dall’impalcatura su cui si trovava. L’operaio ha riportato un trauma cranico e lesioni multiple. Portato nell’ospedale di Crotone, l’uomo è stato poi trasferito, con l’eliambulanza, in quello di Catanzaro dove si trova ricoverato in prognosi riservata.

CASTELLUCCIO VALMAGGIORE (FOGGIA) – Un agricoltore di 75 anni, nato a Greci e residente a Castelluccio Valmaggiore, è morto schiacciato dal proprio trattore mentre stava lavorando sul suo terreno. La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio in località ‘Figorella’, nelle campagne di Castelluccio Valmaggiore. Sul luogo dell’incidente sono accorsi, oltre ai carabinieri, un’ambulanza del 118 e i vigili del fuoco di Foggia che, con un’autogru hanno sollevato il trattore ed estratto il corpo della vittima, della quale non si è appreso il nome.

13 giugno

PALERMO – Un operaio di 44 anni, Domenico Cagnina, è caduto da un’impalcatura morendo sul colpo. È accaduto intorno alle 9 a Termini Imerese, nel palermitano. L’uomo, originario di Trabia, è precipitato da un’altezza di circa tre metri. Lavorava per conto della ditta Marini di meesina alla centrale teromoelettrica dell’Enel e stava eseguendo dei lavori di manutenzione ai supporti meccanici, insieme ad altri colleghi. Era al suo ultimo giorno di un contratto a termine che sarebbe scaduto alla fine dei lavori alla pompa della centrale.

MILANODue operai morti e uno ferito è il bilancio dell’ennesimo infortunio nel milanese. I tre operai, secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, stavano lavorando in un cantiere edile in via Don Minzoni quando è crollata l’impalcatura. Il ferito grave è in coma. Un cittadino egiziano di 29 anni è stato denunciato per omicidio colposo plurimo e per avviamento al lavoro di manodopera clandestina, in seguito al crollo di un ponteggio in un cantiere di Settimo Milanese costato la vita a due operai – Mohammed Hassan di di 27 anni e Omar Salama Awad di 28 anni – e il ferimento grave di Khamis Hassan di 38 anni, tutti e tre egiziani e tutti e tre clandestini. L’uomo denunciato, a quanto si apprende, è titolare di una impresa individuale con sede a Milano, specializzata nello smontaggio di ponteggi, cui era stato concesso il subappalto, per smontare l’impalcatura eretta nel cantiere di via Don Minzoni, nella frazione di Vighignolo. I tre sarebbero stati al primo giorno di lavoro sul cantiere ma la cosa non è stata ancora avvalorata con 
certezza. I tre uomini che operavano sul ponteggio sarebbero stati vittime di un cedimento strutturale. Secondo Auro 
Delle Verde, funzionario sindacale della Fillea-Cgil di Rho il ponteggio sarebbe caduto a terra «perchè troppo carico. 
Basta guardare come è crollato. Il carico – ha aggiunto – è stato esagerato, basta guardare come sono storti i ferri» 
del ponteggio accasciati al suolo. A giudizio del sindaco di Settimo Milanese, Massimo Sacchi, il cantiere di via Don 
Minzoni operativo, già da due anni e mezzo, aveva superato i controlli dell’Asl.

MILANO – Un operaio  italiano, di 55 anni, è caduto stamani da un ponteggio all’Idroscalo di Milano. L’uomo è stato trasportato in coma all’ospedale San Raffaele. Lo ha reso noto il 118. L’incidente sul lavoro è avvenuto verso le 11, quasi contemporanemente alla sciagura del ponteggio crollato a Settimo Milanese, dove sono morti due operai.

11 giugno

ALESSANDRIA – Un agricoltore è morto in un
incidente verificatosi nel pomeriggio in località Salcido di
San Salvatore Monferrato.
L’uomo era a bordo di un trattore che trainava uno
spargiconcime. Per cause in corso di accertamento è rimasto
schiacciato tra il mezzo agricolo e l’attrezzo. 

NUORO – Un operaio di Orani, Francesco
Ziranu, di 46 anni, è morto questo pomeriggio in ospedale a
Nuoro dove era stato ricoverato dopo la caduta da un ponteggio
nel centro del paese barbaricino.
L’incidente sul lavoro è avvenuto verso le 10:30. Secondo i
Carabinieri della Compagnia di Ottana, che stanno svolgendo le
indagini sull’accaduto, l’uomo stava eseguendo dei lavori di
manutenzione di un’abitazione privata, da solo, quando, per
cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio ed è caduto,
facendo un volo di alcuni metri. Subito soccorso da un’unità
medica del 118, l’operaio è stato trasferito nel reparto di
rianimazione del San Francesco di Nuoro, dove però e deceduto
poco dopo il ricovero. 

MODENA – Un operaio della ditta Intergeos,
che stava lavorando in una piazzola di emergenza al km 168 dell’
Autosole tra Modena sud e Modena nord, è stato investito e
ucciso da un mezzo pesante che poi si è allontanato. L’
incidente – ha reso noto Autostrade per l’ Italia – è avvenuto
poco prima delle 17.
Dalle prime ricostruzioni si ipotizza che in fase di sorpasso
tra due mezzi pesanti, uno abbia perso il controllo e sia
sbandato in piazzola di emergenza, investendo l’ operaio. La
Polizia Stradale ha diramato un ordine di ricerca del mezzo
pesante che ha provocato l’ incidente e poi si è dileguato. 

CATANIA – Ancora una volta. Come ogni giorno. Corpi senza vita
nei cantieri. Sopra le impalcature. Nelle cisterne. Nelle vasche di
depurazione. Di lavoro si muore. E stavolta sono morti in sei. Tutti
assieme, disperatamente, per una intossicazione da esalazioni
venefiche mentre pulivano una vasca di depurazione. I sei operai
lavoravano nella struttura consortile di Mineo, a 35 km da Catania.
Quattro erano dipendenti comunali (uno era un precario dei Lsu) e gli
altri due di un azienda privata. Solo tre mesi fa la tragedia di Molfetta, quando cinque operai morirono intossicati dentro una cisterna. I quattro dipendenti del Comune di
Mineo morti nella tragedia sono Giuseppe Zaccaria, Giovanni
Sofia, Giuseppe Palermo e Salvatore Pulici, quest’ultimo un
lavoratore precario ex art. 23. Al momento della tragedia gli operai erano impegnati nella
pulizia del filtro dell’impianto. I due operai morti nel depuratore
di Mineo che non sono dipendenti comunali lavoravano per conto
della dittà Carfì di Ragusa. Lo hanno confermato fonti della
stessa azienda, aggiungendo però di non conoscere ancora i nomi
delle vittime.

10 giugno

IMPERIA – Un operaio di 41 anni, Bortolo
Strambini, originario di Sondrio, dipendente della ditta Cossi
(Associazione temporanea di imprese, assieme alla Ferrovia) è
morto, intorno alle 22, travolto da una centina, mentre lavorava
nel cantiere per il raddoppio della ferrovia Genova-Ventimiglia,
tra Santo Stefano al mare e Andora, a Imperia Porto Maurizio.
L’operaio è spirato dopo i ripetuti tentativi di rianimarlo da
parte dei medici del 118 che sono giunti sul posto con i vigili
del fuoco e gli agenti del commissariato di Imperia.
La vittima, che il prossimo 16 luglio avrebbe compiuto 43
anni, era appena montato nel turno notturno. Secondo una prima
ricostruzione, sembra gli operai (tra questi anche la vittima)
avessero utilizzato il braccio di un escavatore come gru per
sollevare la centina, che serviva per armare la volta della
galleria, quando questa ha iniziato ad oscillare, si è
inclinata ed ha colpito violentemente l’operaio al torace.
Sul caso ha aperto un’inchiesta il pubblico ministero Filippo
Maffeo.

RAVENNA – Ancora incidenti gravi nella fabbrica della neo Presidente di Confindutria.
Un giovane operaio marocchino è
rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro accaduto
attorno alle 18.30 all’interno dello stabilimento Marcegaglia di
Ravenna. Per cause ancora in via di accertamento da parte della
Medicina del Lavoro e dei Carabinieri, il ragazzo ha riportato
un forte trauma al torace ed è stato ricoverato all’ospedale
dove è stato subito sottoposto a un delicato intervento.

CUNEO – Nuovo incidente mortale sul lavoro
oggi pomeriggio nel Cuneeese. Un operaio è rimasto schiacciato
da una lastra di metallo pesante 10 quintali, mentre per conto
della ditta della quale era dipendente (la «Occelli» di
Farigliano, specializzata in carpenteria metallica) stava
eseguendo lavori nel deposito della Lannutti Autotrasporti a
Madonna dell’Olmo di Cuneo. Guglielmo Terreno, 50 anni, secondo
una prima ricostruzione stava spostando con un muletto una
grande barriera in metallo, 9 metri per 3,50. Improvvisamente la
lastra si è sbilanciata e lo ha travolto. Inutile l’intervento
del 118. Rilievi sono stati eseguiti da parte della Spresal,
il Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Asl
e da agenti della squadra mobile della Polizia. Poi la salma è
stata trasferita al cimitero di Cuneo. Informato dell’incidente
il presidente della Provincia di Cuneo, Raffaele Costa ha detto:
»Nonostante l’impegno di tutti ancora una volta siamo a
prendere atto di un gravissimo, incidente sul lavoro nel
Cuneese. Esprimo solidarietà verso la vittima e la sua
famiglia, ma anche verso tutti i lavoratori della Granda che
pagano un prezzo molto alto sull’altare della crescita economica
e produttiva. Abbiamo fatto ripetuti incontri e convegni
sull’argomento, evidentemente non sono bastati«.

MILANO – Un operaio edile albanese di 22
anni
è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto, in un
cantiere di Milano, da una scala di cemento armato alta tre
metri. L’incidente è avvenuto intorno alle 12 in via san
Paolino, dove sono in costruzione alcuni palazzi. Il ferito si
chiama Daiu F., in Italia con regolare permesso di soggiorno per
lavoro. Operato d’urgenza, è ora sotto osservazione alla
clinica Humanitas di Rozzano.
Nella caduta il ragazzo, che lavora come carpentiere per una
cooperativa, ha violentemente sbattuto il petto, riportando
delle fratture multiple alle costole e un versamento interno di
sangue. Secondo i medici ne avrà almeno per un mese.

REGGIO EMILIA – È un autotrasportatore di
34 anni di Bergamo, Tiziano Caironi, la vittima del tamponamento
tra cinque mezzi pesanti avvenuto poco prima delle 7 al km.129
della carreggiata sud dell’Autosole. L’uomo era alla guida dell’
ultimo dei veicoli che si sono urtati tra il casello di Terre di
Canossa-Campegine e quello di Reggio Emilia. Per estrarre il
corpo dalle lamiere, i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a
lungo. Quattro i camionisti rimasti feriti, uno in modo grave.
Solo alle 16.30, ha reso noto la società Autostrade per l’
Italia, la circolazione è ripresa su tutte le corsie in
entrambe le carreggiate.

MATERA – Nel primo pomeriggio, a Pisticci
Scalo, nell’area industriale della Valbasento, un operaio di 32 anni
del luogo è rimasto ferito dopo essere stato colpito al volto da una
valvola. Stava effettuando un’attività di manutenzione su un impianto
di stoccaggio di olii reflui. Dopo l’incidente i colleghi hanno
chiamato i soccorsi. In eliambulanza il ferito è stato trasportato
presso l’ospedale San Carlo di Potenza in condizioni che non sarebbero
gravi.

PORDENONE – Un operaio albanese di 47
anni, Baco Faic, è rimasto gravemente ferito al volto e al torace a
seguito di un’esplosione avvenuta intorno alle 9 a Maniago, in
provincia di Pordenone, nello stabilimento della Fonderia Inossman,
della quale è dipendente e che si trova nella zona industriale, in
via dell’Industria 1.
Secondo la ricostruzione fornita dai Vigili del Fuoco di
Maniago, l’operaio è stato colpito dal coperchio metallico di un
fusto. Anche se la dinamica dell’infortunio è ancora in via di
accertamento, sembra che l’albanese addetto alla sgrezzatura di
metalli di fusione stesse appunto sgrezzando un pezzo di metallo con
degli elettrodi, quando gli il fusto che gli era vicino è esploso.

UDINE – La prognosi è riservata per
Mauro Gereon, l’operaio di 39 anni di Aquileia che verso le 6 di
stamattina è rimasto con il braccio sinistro incastrato tra i
meccanismi del rullo del nastro trasportatore nello stabilimento di
Bicinicco, in provincia di Udine della ditta Bipan, che produce
pannelli di truciolato. Lo confermano dalla direzione sanitaria
dell’ospedale di Pordenone, dove l’operaio è ricoverato. L’uomo non
è in pericolo di vita, ma il trauma da schiacciamento subito era
grave. È stato sottoposto ad un intervento chirurgico e per la
ripresa funzionale dell’arto bisogna attendere.
Liberare il braccio che, incastrato nel macchinario si era
gonfiato molto, non è stato semplice: i vigili del fuoco di Udine
hanno dovuto usare le pinze divaricatrici. Dalla ricostruzione fornita
dai pompieri, l’infortunio si è verificato mentre Gereon stava
effettuando dei lavori di manutenzione.

9 giugno

CAMPO CALABRO (REGGIO CALABRIA) – Un operaio
di nazionalità albanese, Adjet Burgu, di 38 anni, è morto
annegato per essere caduto in una vasca di irrigazione mentre
stava lavorando in un fondo agricolo a Campo Calabro, nel
reggino.
L’uomo stava lavorando in un frutteto quando, secondo una
prima ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di
Villa San Giovanni, si è avvicinato alla vasca per raccogliere
un oggetto, probabilmente un telefonino, ed è caduto,
annegando.

8 giugno

CALTANISSETTA – Incidente sul lavoro oggi
nelle campagne di Riesi dove Gaetano Mirisola, 19 anni, è morto
rimanendo impigliato nel rullo di un’imballatrice
utilizzata per
la paglia. È stato il padre Giuseppe ad avvertire i
carabinieri.
Gaetano Mirisola all’alba era andato in campagna in contrada
Mariano dove avrebbe dovuto imballare il fieno insieme al
genitore. La macchina però si è fermata per un’avaria e quando
il giovane è sceso dal veicolo, condotto da suo padre, per
controllare cosa fosse accaduto è stato risucchiato dalle lame
che improvvisamente sono ripartite.

7 giugno

CHIETI – Un agricoltore di 70 anni, Giorgio
Ciofani, sposato e padre di due figli, è morto oggi a
Francavilla al mare (Chieti), schiacciato da un trattore con il
quale stava lavorando, su un terreno agricolo.
Il trattore, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, si è
capovolto nei pressi di un dislivello del terreno. Il primo a
prestare soccorso a Ciofani è stato un contadino della zona
richiamato dalle grida dell’uomo, allertando il 118 ed i Vigili
del Fuoco: quando sul posto sono giunti con elisoccorso i
medici, per il 70enne non c’era più niente da fare.
Ciofani stava effettuando lavori di decespugliazione per
conto dei proprietari del terreno, come faceva ogni anno in
questo periodo: nel momento in cui le grosse ruote gommate del
trattore sono finite sul ciglio di un dislivello, il terreno ha
ceduto provocando il ribaltamento del trattore. Il magistrato di
turno alla Procura di Chieti, non essendo emerse responsabilità
di terzi, ha disposto la restituzione della salma ai familiari.

PRATO – L’ operaio morto, M. F., aveva 32
anni, era nato a Trione di Trento e risiedeva nella provincia
del capoluogo trentino. L’ uomo, morto sul colpo, lavorava per
la ‘Trentino Legno‘, di proprietà del futuro suocero.
All’infortunio mortale, avvenuto intorno alle 9, ha assistito
un testimone: un abitante della zona, che stava seguendo
incuriosito i lavori al cantiere, ha visto la grande trave in
legno cadere dalla gru
che la stava trasportando e finire sull’
operaio, schiacciandolo. La vittima si trovava su un carrello
sottostante la gru. La trave è caduta da un’ altezza di 15
metri: si è staccata dal gancio a causa, secondo i primi
rilievi, del cedimento di un perno metallico. Sul posto sono
intervenuti personale del 118, una squadra dei vigili del fuoco,
la polizia scientifica e addetti dell’Unità operativa di
Medicina del Lavoro della Asl 4. L’area del cantiere dove è
avvenuto l’ incidente è stata sequestrata.

6 giugno

GELA (CALTANISSETTA) – È stato ricoverato in
gravi condizioni
, nell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, un
operaio edile di 70 anni, Salvatore Ferrara, precipitato da
un’impalcatura mentre effettuava lavori di ripristino della
facciata di una palazzina, nel quartiere Villaggio Aldisio.
L’uomo sarebbe caduto, questa mattina, dall’altezza del primo
piano, per cause ancora da accertare, battendo violentemente la
testa. I compagni di lavoro (alcuni testimoni parlano di due
operai) lo avrebbero soccorso e dato l’allarme al 118, ma
sarebbero poi fuggiti. I carabinieri, che sono intervenuti per i
rilievi tecnici, stanno cercando di identificarli. Sospettano un
caso di «lavoro nero». Il cantiere è stato posto sotto
sequestro.
Salvatore Ferrara è giunto al pronto soccorso in arresto
cardiaco. È stato rianimato dal personale medico e paramedico,
ma la prognosi resta riservata.

CUNEO – Stava eseguendo alcuni lavori in
cima ad una scala quando, per cause ancora da accertare, ha perso
l’equilibrio ed è caduto al suolo. Vittima dell’ennesimo infortunio
sul lavoro, avvenuto oggi ad Alba, nel cuneese, è un operaio di 46
anni.
L’uomo è deceduto sul colpo e sono stati inutili i soccorsi del
118.

4 giugno

JESI (ANCONA) – Incidente mortale sul lavoro
a Monsano (Ancona) presso la ditta Lecabloc, che fabbrica
blocchi di cemento. Il morto è un giovane operaio indiano,
Dilawar Singh, che avrebbe compiuto 20 anni domani, regolarmente
assunto da tre anni e residente a Belvedere Ostrense.
È stato colpito al capo da un braccio di una macchina
operatrice automatica, mentre operava nella catena di montaggio.
L’incidente è avvenuto intorno alle 17:30. Sono in corso gli
accertamenti dei carabinieri di Jesi e dell’Ispettorato del
Lavoro dell’Asur 5. Il magistrato ha disposto il sequestro della
macchina e dell’area dove è avvenuto l’infortunio, oltre alla
ricognizione cadaverica dell’operaio. Presso la Lecabloc sono
impiegati un fratello del giovane deceduto, che non avrebbe
assistito al fatto, e altri parenti.

3 giugno

MOTTOLA (TARANTO) – Un camionista di 44 anni,
Nicola Grillo, di Avellino, è morto in un incidente
avvenuto sulla statale 100 Taranto-Bari, all’altezza di Mottola.
L’uomo ha perso il controllo del mezzo finendo contro lo
spigolo di una galleria. Inizialmente si era pensato ad un
guasto meccanico del Tir oppure ad una manovra repentina che il
camionista avrebbe fatto per un rallentamento dovuto ad un altro
incidente accaduto a poche decine di metri di distanza.
Un testimone oculare ha riferito invece di aver visto il Tir
cambiare direzione mentre procedeva a bassa velocità,
circostanza che farebbe pensare ad un colpo di sonno o ad un
malore. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri,
i vigili del fuoco e personale del ‘118’.

VILLA SANTA LUCIA (FROSINONE) – L’operaio è
stato trasferito in eliambulanza al Dea del Policlino Umberto I
a Roma.
V.C, è stato trovato in terra vicino al portellone di guida
della bisarca, dalla quale, poco prima, aveva scaricato in una
autosalone alcune autovetture. I medici dell’ospedale di Cassino
hanno deciso, in seguito alla gravità delle ferite, il suo
trasferimento in un centro meglio attrezzato nella Capitale.
I carabinieri stanno cercando di capire come l’operaio possa
essere caduto dall’altezza di circa tre metri mentre risaliva
sulla bisarca per terminare altrove la consegna di altre
autovetture.

TORINO – Un’operaia di una ditta esterna è
rimasta ferita in un incidente sul lavoro accaduto oggi nello
stabilimento di Volvera (Torino) della Ceva Logistic, società
che ha rilevato nel 2005 la divisione logistica della Tnt. È
stata schiacciata, per cause ancora in corso di accertamento, da
una pedana. Soccorsa e trasportata all’ospedale San Luigi di
Orbassano (Torino), la donna non sarebbe in pericolo di vita.

ROMA – Un uomo di 43 anni è rimasto
gravemente ferito nelle
campagne intorno a Subiaco.
L’uomo era alla guida di una motopala che, per cause in corso
di accertamento, si è ribaltata travolgendolo. L’infortunio è
avvenuto poco prima delle 21. Per trarre in salvo il ferito sono
intervenuti i vigili del fuoco di Roma e gli operatori del 118
che l’hanno portato in ospedale.

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