Ucciso dai datori di lavoro per una polizza sulla vita

Ci sarebbe il riscatto di circa un
milione di euro dietro l’omicidio del cittadino romeno Adrian
Joan Kosmin, 28 anni, il cui corpo è stato trovato carbonizzato
la mattina del 7 giugno scorso nella sua auto, in una stradina
di Cavaion Veronese (Verona), nei pressi del casello
autostradale Affi.
Per questo omicidio è stata sottoposta a fermo di polizia
giudiziaria dai carabinieri di Caprino Veronese (Verona) e dal
Reparto operativo di Verona, una coppia scaligera, lui di 34
anni e lei di 31. Sono accusati di omicidio volontario
premeditato e occultamento di cadavere. I due, secondo quanto si
è appreso, sono titolari di una ditta di autotrasporto presso
la quale lavorava il romeno. Quest’ultimo avrebbe stipulato un’assicurazione da circa 1
milione di euro il cui beneficiario sarebbe stata l’indagata.
La svolta dell’indagine dopo ore di serrato
interrogatorio davanti alla pm scaligera Giulia Labia. I due
indagati erano stati convocati dai carabinieri perchè
risultavano essere state le ultime persone ad aver visto Kosmin
in vita. Ad indirizzare i militari dell’Arma verso i due
veronesi, vi sarebbero le testimonianze di amici e familiari
della vittima. Dagli accertamenti svolti dai carabinieri
veronesi pare che i due abbiano narcotizzato il romeno,
portandolo poi con la sua Rovero 25 fino a Cavaion Veronese
(Verona). Qui la coppia avrebbe cosparso con un liquido
infiammabile la vettura, dando poi fuoco, mentre il romeno,
privo di sensi, era al posto di guida.
L’uomo è stato portato in carcere, mentre la donna, madre di
un bambino di pochi mesi, è stata posta agli arresti
domiciliari.

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