Stefano Benni

Noi siamo gli operai dei cartoni animati

Noi siam gli operai  Siamo i supereroi
Voliamo tra i palazzi  E non cadiamo mai
Oppure se cadiamo  Di colpo rimbalziamo
Tra presse e macchinari  Finiamo schiacciati
Ma interi ritorniamo

Noi siam supereroi Noi siamo gli operai  Dei cartoni animati
Talvolta in un rogo Finiamo bruciati
Ma è un trucco, e dalle fiamme Usciamo e risorgiamo E divi diventiamo
Noi respiriamo i gas  E ingoiamo veleni
Ma è un trucco, e tutti ridono Specialmente i padroni Perché siam supereroi

Virtuali ed inventati Noi siamo gli operai Dei cartoni animati
E le auto si moltiplicano E le autostrade ingorgano
Ed i palazzi crescono E i guadagni ottimizzano
E un giorno finirà Il cartone animato
E il sangue si vedrà Qualcuno si chiederà
Se il film era truccato Ma sia rassicurato
Era assai ben girato Il film sugli operai
Che son supereroi Non credete ai giornali
E’ vero, siamo morti Ma ci han ridisegnati
Noi siamo gli operai Dei cartoni animati

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Sabato 5 aprile a Spinaceto

Sabato 5 aprile dalle 18 al centro sociale Auro e Marco a Spinaceto (Roma) assemblea pubblica: perchè di lavoro non si muoia più. 

Dalle 23 in concerto Bisca e Zulù. 

Ascolta SPOT

Il ricovato della serata andrà a sottoscrizione del comitato.

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Morti aprile

Mese di nuove norme aprile, ma si continua a morire di lavoro

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Melfi: ancora morte alla Fiat

È ripresa regolarmente l’attività nello stabilimento di Melfi della Fiat, dove i lavoratori erano in sciopero dalle ore 12 di ieri, in seguito alla morte di Domenico Monopoli, di 43 anni, di Cerignola (Potenza), caduto da un soppalco. Ieri mattina i sindacalisti lucani e una delegazione di lavoratori hanno partecipato in prefettura, a Potenza, a un incontro al quale hanno preso parte anche alcuni dirigenti della Fiat. Nel corso della riunione è stato deciso che il 3 aprile vi sarà un nuovo confronto tra le organizzazioni sindacali e l’azienda per discutere dei temi della sicurezza nello stabilimento lucano. All’esterno della prefettura un presidio di un centinaio di lavoratori. Durante l’incontro è stata parzialmente ricostruita la dinamica dell’incidente, su cui indaga la Procura di Melfi. Monopoli sarebbe caduto da un soppalco, da un’altezza di circa sei metri, su cui sarebbe salito per ripristinare un’anomalia all’impianto. Oggi in tutte le altre aziende del gruppo Fiat è stato indetta un’ora di sciopero.

Ascolta la corrispondenza da Melfi di Radiondarossa 

Ascolta la corrispondenza con Pomigliano di Radiondarossa dove per lunedi è stato indetto uno sciopero 

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Legge 123

Scarica e leggi la Legge 123 e il Decreto attuativo

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Dove sta la sicurezza?

Continuiamo a pubblicare i video che vengono fatti di denuncia di mancata applicazione delle norme sulla sicurezza aul lavoro. Qui siamo a Largo Val d’Ala/Via Conda d’Oro a Roma. Asfaltatori che lavorano senza alcuna precauzione per la propria sicurezza e quella degli altri

 

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Di lavoro si muore perchè di precarietà si vive

Lo abbiamo detto e scritto tante volte perchè questa è al realtà.
Si toglie la vita
perchè non gli viene rinnovato il contratto a termine. Il tragico fatto, riportato oggi dal quotidiano la Repubblica,
è avvenuto in un’azienda del gruppo Thyssenkrupp, la Berco di
Rocca Canavese e la vittima è Luigi Roca, 39 anni, padre di due
figli. L’uomo, prima di impiccarsi in casa, ha lasciato un
biglietto alla moglie: «Ho perso il lavoro e con quello la
dignità. Scusami».
Luigi è vittima indiretta della tragedia dell’acciaieria di torino, l’ultimo anello di una tragica catena? L’azienda smentisce di aver escluso l’operaio dagli organici per far posto ai suoi colleghi torinesi. E nello stabilimento Rocca si lascia capire che Luigi sarebbe stato assunto in pianta stabile non appena se ne fosse presentata la possibilità.
Anche se erano ormai tre anni che l’operaio passava da un contratto precario all’altro senza mai trovare un’occupazione stabile.

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Nel 2006 sono state 99 le lavoratrici decedute

Nel
2006 sono state 99 le morti sul lavoro che hanno riguardato le donne e
che, vergognosamente, non hanno neanche conquistato l’onore delle
cronache. Questo è quanto emerge dal rapporto diffuso dall’Istituto
nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)
in occasione dell’8 marzo. Nel
2006 sono stati quasi 250.000 gli infortuni che hanno avuto come
vittima una lavoratrice, ovvero il 27% del totale, in alcuni settori
però la percentuale degli infortuni femminili supera quella maschile. Per
esempio, tra il personale addetto ai servizi domestici 9 infortuni su
10 riguardano colf e badanti, per lo più straniere. Sono stati 20.683
gli infortuni sul lavoro che hanno colpito lavoratrici straniere nel
2006. Nella sanità i tre quarti degli incidenti colpisce donne, in genere infermiere. Mentre
nella Pubblica amministrazione, nel settore alberghi e ristoranti e
nell’istruzione gli infortuni femminili superano la metà del totale.

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Ancora una tragedia per esalazioni

Era gestita da ‘Cargo Chemical’,
controllata di Trenitalia Logistica spa, la cisterna che si
stava lavando ieri pomeriggio nel Truck center di Molfetta
dopo aver trasportato, secondo le indicazioni dell’automezzo,
zolfo in polvere.
Cargo Chemical è la società specializzata nella logistica
integrata per l’industria chimica e petrolchimica.
La cisterna giunta ieri a Molfetta per essere lavata – a
quanto si è saputo – era stata nel porto di Bari dal dicembre
scorso. Nell’incidente di ieri, il primo operaio a cadere nella
cisterna è stato Guglielmo Mangano, 44 anni: lui era impegnato
nel lavaggio dell’autocisterna ed è caduto forse perchè
scivolato. Le altre persone morte sono cadute una dopo l’altra nel
tentativo di aiutare prima Mangano, poi gli altri compagni di
lavoro. In tutto 5 di cui due giovanissimi gli operai che ieri hanno perso la vita.

Ascolta la corrispondenza di Radiondarossa.

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Morti marzo

Inizia con un’ennesima tragedia sul lavoro anche questo mese di marzo.

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