Nomortilavoro sui dati dell’Inail

Negli ultimi mesi si fa un gran parlare dei dati che finalmente confermerebbero una diminuzione di infortuni e morti sul lavoro. Forse l’Inail non legge bene le agenzie stampa né tantomeno segue il il blog  di nomortilavoro, perché se così fosse si renderebbe conto che la situazione non è assolutamente migliorata ma ha soltanto subito delle trasformazioni. Ma iniziamo dai dati dai quali risulta che dal 2003 al  2007 gli incidenti sul lavoro nel nostro paese sono diminuiti del  18,2%, mentre nel periodo dal 2002 al 2009 sono passati da 992.655 a 790.000, pari a un calo del 20%. Analizzati così dovremmo pensare che in Italia si sia finalmente arrivati ad una politica di prevenzione degli infortuni e morti sul lavoro. In realtà a questi numeri ne vanno aggiunti molti altri. Continua a leggere

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Lavoro da morire per Pietro Mirabelli

Teatro Corsini Barberino di Mugello (FI)
7 dicembre 2010 ore 21.00. In ricordo di Pietro Mirabelli, minatore calabrese
ore 21.00  CATALYST – LAVORO DA MORIRE spettacolo scritto e diretto da Riccardo Rombi  con Jacopo Gori
ore 22.15  VIDEOINTERVISTA  a PIETRO MIRABELLI memoria, futuro, impegno. Ingresso: 8 euro (studenti e disoccupati 5 euro). L’incasso sarà devoluto in un fondo a memoria di Pietro Mirabelli per azioni e studi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Continua a leggere

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Novembre: gli infortuni e le morti non diminuiscono

30 NOVEMBRE

CIVITAVECCHIA (ROMA) – Ennesimo incidente sul lavoro alla centrale Enel di Torre Valdaliga Nord, in cui è rimasto ferito in modo non grave un operaio straniero dipendente della ditta di pulizie «Biermann». Nel caso dell’incidente la difficoltà per i soccorritori di raggiungere il ferito, che al momento dell’incidente operava su ponteggio a una settantina di metri d’altezza, servito da una sola rampa di ripide scale. La vittima, che guarirà in una decina di giorni, si è ferita a un piede mentre maneggiava una potente lancia termica. Sull’incidente l’ Enel ha aperto un’inchiesta interna.

OLBIA – La procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta sulla morte di Francesco Angelo Conti, l’operaio 63enne, schiacciato sotto il peso di una barca di quattro tonnellate, in un cantiere nautico nella zona industriale di Olbia. L’uomo, padre di Nicola, ex campione della boxe dei pesi welter, stava lavorando all’interno del cantiere Costa Smeralda, di proprietà della famiglia Molinas, quando i puntelli che tenevano sospesa l’imbarcazione, a terra per il rimessaggio di fine stagione, hanno ceduto, schiacciandolo. L’operaio è morto all’istante. Sul posto sono intervenuti gli agenti del vicino commissariato di Olbia, gli uomini del Servizio prevenzione ambienti lavoro della Asl e gli agenti della capitaneria di porto: saranno loro a ricostruire la dinamica dell’incidente che non avrebbe avuto testimoni.

AOSTA – Un’esplosione si è verificata all’interno del reparto di acciaieria dello stabilimento Cogne Acciai Speciali di Aosta verso le 10.30. Secondo quanto si è appreso, dell’acqua è finita dentro le vasche che contengono l’acciaio fuso, provocando l’esplosione. Alcune scintille sono poi finite sui cassonetti della raccolta della plastica causando un incendio subito spento dai vigili del fuoco. L’azienda ha dichiarato che non vi sono feriti nè danni gravi agli impianti. La produzione non è stata interrotta. L’esplosione ha provocato attimi di paura all’interno dello stabilimento e in città. Varie ambulanze del 118 sono state messe in allerta ma non sono dovute intervenire. Continua a leggere

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Orvieto: per non morire di lavoro

Sabato 13 Novembre 2010 presso la Sala del Governatore del Palazzo dei Sette ad Orvieto a partire dalle ore 11.00 II° edizione del convegno “PER NON MORIRE DI LAVORO”. Promuove: Associazione Centro di Documentazione Popolare_Orvieto

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Morti sul lavoro, Agosto 2010, in loro memoria

http://www.youtube.com/watch?v=v-NvBy8EKow&feature=share

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Incidenti e discriminazioni a Sigonella

Nuovo incidente ad un dipendente civile della base militare USA di Sigonella. La sera del 2 novembre, un autobus della società di gestione aeroportuale Algese2 si è ribaltato all’interno dell’area aeroportuale. Il mezzo riservato al trasporto degli equipaggi è rimasto totalmente danneggiato, l’autista ha riportato numerose contusioni ma si è rifiutato di andare in ospedale. Nel luogo del sinistro sono giunti i carabinieri e i dirigenti di scalo e sarebbe stata aperta un’inchiesta per accertare le cause e le modalità del ribaltamento. Continua a leggere

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Ottobre: anche gli immigrati muoiono

29 OTTOBRE

PERDAXIUS (CA) Rischia di perdere le gambe rimaste stritolate in un argano in ferro. Stava riavvolgendo il manicotto dell’autospurgo, ma questa operazione compiuta tantissime volte, si è trasformata in un dramma per un giovane operaio di Dolianova, Mario Cabboi di 24 anni, rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro a Perdaxius. Le gambe gli sono rimaste incastrate fra i bracci in acciaio dell’avvolgitubo posizionato orizzontalmente sopra l’autospurgo che la sua ditta, la Copex, stava utilizzando per un intervento nell’impianto di depurazione Abbanoa, nella località San Leonardo. Ora il giovane è ricoverato nel reparto di Traumatologia dell’ospedale “Sirai” di Carbonia dove è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico con il quale i medici hanno cercato di salvargli le gambe. Continua a leggere

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Appello per Damiano Piccione

[Appello per il reintegro al lavoro di Damiano Piccione]

Damiano Piccione è un giovane operaio edile che ha a cuore il suo futuro e quello di tutti, non rimanendo indifferente agli attacchi continui ai lavoratori e alle lavoratrici. Come operaio si è sempre contraddistinto per l’impegno, per la sicurezza sui luoghi di lavoro, che nel campo edile è uno di quei costi che i padroni tagliano molto volentieri. E’ un operaio come molti che però non rimane indifferente a ciò che capita intorno a lui, s’informa, si organizza e lotta per i propri diritti, come dovrebbero fare molti più lavoratori. Con questo spirito Damiano ha partecipato alla contestazione contro il leader della Cisl Bonanni alla festa del Pd. Con lo spirito di chi non si ritiene un numero da mettere a bilancio ma un lavoratore che ha delle cose da dire a chi, con metodo, sta svendendo i diritti dei lavoratori. Ha partecipato alla contestazione ed è stato riconosciuto da alcuni esponenti della Cisl con cui aveva animatamente discusso molte volte, visto il ruolo di responsabile della sicurezza e da RSU di cantiere che aveva ricoperto in passato. Uno di loro, in particolare, come si può ben vedere nei video diffusi, tentò di colpirlo con una sedia. Da qui la rappresaglia di padroni e sindacato:  la ditta per cui Damiano lavorava, ITINERA S.p.A. del gruppo Gavio, il 9 ottobre gli comunicava, dopo averlo sospeso, il licenziamento per giusta causa (ex art.2119 c.c.), perché riconosciuto in televisione e sui giornali tra i contestatori a Bonanni. Continua a leggere

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Sei albanese? Ottieni meno risarcimento

L’operaio morto è albanese. Ma la sua vita vale meno di quella di un italiano. Ai suoi familiari, che vivono in Albania, “area ad economia depressa”, va un risarcimento di dieci volte inferiore rispetto a quello che toccherebbe ai congiunti di un lavoratore in Italia. Altrimenti madre e padre albanesi otterrebbero “un ingiustificato arricchimento”. Questa gabbia salariale della morte, ispirata al criterio del risarcimento a seconda del Paese di provenienza del deceduto sul lavoro, è contenuto in un sentenza shock del Tribunale di Torino. Il giudice civile, Ombretta Salvetti, richiamandosi ad una sentenza della Cassazione di dieci anni fa, ha dunque deciso di “equilibrare il risarcimento al reale valore del denaro nell’economia del Paese ove risiedono i danneggiati”. Dopo aver addebitato all’operaio deceduto il 20% di concorso di colpa nella propria morte, la dottoressa Salvetti ha riconosciuto a ciascun genitore residente in Albania la somma risarcitoria di soli 32mila euro. Continua a leggere

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Ferrovie: ancora un provvedimento contro Dante de Angelis

Ascolta da Radiondarossa una corrispondenza con Dante de Angelis

Non se l’aspettava il ferroviere Dante de Angelis ma ieri ha ricevuto l’ennesimo provvedimento di 10 giorni di sospensione. Provvedimento che si va ad aggiungere a quelli già recapitati a diversi rappresentati della sicurezza sul lavoro in Italia, il tutto per aver espresso solidarietà ai tre operai licenziati a Melfi. Dante in una mail aveva accostato il comportamento delle due aziende, Fiat e Ferrovie, nella volontà comune di di pagare lo stipendio pur di mantenerli fuori dall’azienda.

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