Raccolta e vendemmia in sicurezza, ecco come evitare gli infortuni

Da Viniesapori
Raccolta delle mele e vendemmia sono momenti molto attesi dagli agricoltori come coronamento della propria attività, eppure incidenti ed infortuni sono ancora all’ordine del giorno. Per questo motivo i tecnici dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige ricordano alcuni precisi rischi da valutare durante l’attività lavorativa. Vediamoli.
RISCHIO MECCANICO.
Se la trattrice non è dotata di cabina omologata antischiacciamento, mantenere sempre alzato l’arco di protezione, con gli spinotti inseriti. Le cinture di sicurezza vanno allacciate. Chi impiega carri raccolta o piattaforme, verifichi che tutte le dotazioni di sicurezza per gli operatori a bordo siano efficienti. Prestare particolare attenzione durante le manovre all’interno del cantiere di raccolta e non permettere a nessuno di trovarsi nel raggio di azione di qualsiasi mezzo. Non posizionare mai alcuna attrezzatura sotto eventuali cavi elettrici presenti. Verificare che le cuffie e le catenelle dei giunti cardanici siano integre. Non effettuare nessun intervento su macchine ed attrezzature con la presa di forza inserita. Evitare carichi eccessivi sui sollevatori idraulici (i cosiddetti “muletti”). Il muletto può essere impiegato solo per spostamenti all’interno dell’azienda e non per il trasporto su strada. Rimorchi di vario tipo: non devono superare la portata per la quale sono stati omologati (evitare sovraccarichi). Il carico deve essere stabile, quindi va legato.

RISCHIO CADUTE DALL’ALTO.
Chi usa scale deve controllare l’integrità delle stesse ed il perfetto ancoraggio dei pioli, incastonati all’interno dei montanti. Devono esserci dispositivi antisdrucciolo, posti alle estremità inferiori (puntali). Indossare scarpe chiuse e con i lacci ben serrati. Non arrampicarsi mai sugli ultimi due pioli. Non salire o scendere con le spalle rivolte alla scala. Appoggiare la scala su rami ben solidi, assicurarsi che essa sia perfettamente stabile prima di salirvi, ancorarla in alto tramite una corda.

RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI.
Evitare di spostare pesi eccessivi, non effettuare movimenti bruschi e non mantenere posizioni statiche per periodi troppo lunghi. Cambiare frequentemente le mansioni del personale, in maniera da sottoporre allo sforzo parti del corpo differenti durante il turno di lavoro. Tutto questo per proteggere il personale dai rischi relativi ad insorgenze di patologie dorso-lombari. Impiegare attrezzature meccaniche per spostare carichi particolarmente pesanti. Le donne devono sollevare pesi minimi.

RISCHIO CHIMICO.
In raccolta questa tipologia di rischio di fatto non sussiste, in quanto va rispettato il tempo di carenza: è il periodo di tempo (espresso in giorni) che intercorre dalla data dell’ultimo trattamento fitosanitario al momento in cui è possibile iniziare la raccolta dei prodotti. Con il termine “giorno” si intendono 24 ore, quindi il conteggio va fatto iniziando dal giorno dopo l’ultimo trattamento.
Fabrizio Benvenuti, responsabile dell’Unità Qualità e Sicurezza delle filiere agroalimentari del Centro Trasferimento Tecnologico, ricorda che “La sicurezza nei luoghi di lavoro non è un aspetto di contorno, ma è sancita dal Decreto Legislativo 81/2008. E’ quindi obbligatorio fornire ai lavoratori una precisa formazione in merito a tutte le fonti di rischio che possono essere presenti in azienda e vigilare che tutti i propri dipendenti (fissi, stagionali, familiari) applichino quanto previsto dalle norme legali in vigore“.

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