Giugno: la chiamano ancora disattenzione

30 GIUGNO

BERGAMO – Un infortunio è accaduto attorno alle 9 a Pognano in una azienda agricola di via Leonardo da Vinci 40, la strada che conduce a Spirano. Un 42enne di Comun Nuovo ha riportato ferite in seguito a schiacciamento e trasportato in ambulanza all’ospedale di Zingonia. Stando alle prime notizie, l’agricoltore era sceso dal trattore, ma non avendo bloccato le ruote il mezzo lo avrebbe travolto schiacciadogli una gamba. Sul luogo dell’accaduto sono in corso gli accertamenti da parte degli agenti della Polizia locale di Pognano.

SONDRIO – È ricoverato in gravi condizioni all’ospedale «Morelli» di Sondalo un operaio di 50 anni, Maurizio Dioli, residente a Caspoggio, rimasto pesantemente schiacciato dal mezzo meccanico sul quale stava lavorando. L’incidente è avvenuto attorno alle 8.30, nelle vicinanze del cimitero comunale di Chiesa in Valmalenco. L’uomo – secondo le scarne notizie filtrate sull’accaduto, ancora in cerca di conferme ufficiali – era al volante di un miniescavatore, intento a scavare un canaletto per la posa dei cavi di alimentazione di una colonnina dell’energia elettrica per l’illuminazione dell’area, quando all’improvviso la pacherina si è rovesciata cadendo su un fianco. Il lavoratore, che ai primi accertamenti sarebbe risultato essere un dipendente dell’Unione dei Comuni della Valmalenco, è rimasto schiacciato sotto il pesante veicolo, riportando in questo modo gravissimi traumi.

BERGAMO – Un operaio polacco Jean Tomae Winsniowsk, sposato e padre di una bimba, residente in via De Micheli a Covo è morto in un incidente sul lavoro a Pognano, in provincia di Bergamo. L’uomo sarebbe stato travolto da una pesante lastra, forse di cemento, mentre lavorava nell’azienda Isocell lungo la strada provinciale Francesca, nella zona industriale del paese. Inutile l’intervento dell’elicottero del 118. Carabinieri e personale dell’Asl di Treviglio (Bergamo) sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità.

29 GIUGNO

AREZZO – È morto precipitando dal tetto di un capannone ad Arezzo. La vittima è Vincenzo Collaro, 38 anni, residente in città. L’operaio stava lavorando con alcuni colleghi alla bonifica del tetto in eternit di un capannone ed era regolarmente legato con i cavi di sicurezza insieme agli altri operai quando, secondo una prima sommaria ricostruzione, si sarebbe staccato, forse per scendere. In questo frangente, l’uomo, per cause in via di accertamento da parte di polizia e vigili del fuoco, ha perduto il controllo ed è precipitato a terra facendo un volo di circa sette metri. L’impatto con il piazzale gli è stato fatale: per l’operaio al momento del pur tempestivo arrivo del personale del 118, non c’era più niente da fare. Sul posto sono giunti subito gli ispettori del lavoro per tentare di chiarire la dinamica del tragico infortunio. Ad Arezzo, con la stessa dinamica, è il secondo incidente che accade in 24 ore. Ieri un operaio di 21 anni, ucraino, è precipitato dal tetto di un capannone a Marciano della Chiana, riportando la frattura di braccia e gambe.

VITERBO – Un meccanico di 34 anni ha riportato ustioni a un braccio a causa di un incendio divampato nella sua officina specializzata nella riparazione di scooter a Viterbo. L’uomo è stato dapprima trasportato nell’ospedale cittadino e poi trasferito al Sant’Eugenio di Roma. Le fiamme hanno completamente distrutto l’officina e diversi scooter in attesa di riparazione. Sono in corso accertamenti per verificare se il fortissimo calore sprigionato dall’incendio abbia provato danni alle strutture portanti dell’immobile, che al piano superiore ospita un Bed & Breakfast. Stando alla ricostruzione compiuta dai vigili del fuoco, il meccanico stava lavorando alla pompa del carburante di un motorino che ha improvvisamente preso fuoco, probabilmente a causa di alcune scintille. In pochi istanti le fiamme si sono estese all’intera officina causando danni ingenti.

28 GIUGNO

VARESE – Un camionista è caduto in un dirupo a Colmegna (Varese), perdendo la vita a causa di un gravissimo trauma cranico. Secondo le prime ricostruzioni verso le 8 il camionista, che era diretto verso un vicino cantiere, dopo aver accostato a bordo della strada che collega Colmegna a Maccagno, sulle rive del lago Maggiore, avrebbe aperto la portiera per scendere dalla cabina senza accorgersi del dirupo. È precipitato da un’altezza di circa 10 metri, sbattendo la testa contro uno scoglio e terminando il salto nel vuoto nelle acque del lago. Sul posto è intervenuto il personale del 118 e i vigili del fuoco, che hanno ripescato il cadavere, oltre alla polizia nautica, alla guardia costiera e ai carabinieri, che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.

27 GIUGNO

ROVIGO – Un uomo di 31 anni ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere edile della città. L’uomo stava lavorando a bordo di un piccolo escavatore: il mezzo si è rovesciato e per l’uomo, schiacciato dal peso, non c’è stato nulla da fare. Sul posto i Carabinieri, i medici del 118 e lo Spisal.

BOLZANO – È morto per le gravi lesioni riportate in un incidente sul lavoro Primo Martin, operaio di 55 anni, di Casier, in provincia di Treviso. Martin era rimasto vittima di un infortunio giovedì scorso a Laives, poco a sud di Bolzano, procurandosi gravi ferite mentre era intento a lavori di adeguamento alle norme anti-incendio al palazzo dello sport comunale. Oggi il decesso, dopo pochi giorni di ricovero all’ospedale di Bolzano.

GROSSETO – Un pescatore è morto dopo essere caduto in mare da un peschereccio e il figlio, comandante dell’ imbarcazione, è rimasto ferito nel tentativo di salvargli la vita. L’incidente – riferisce la Asl 9 di Grosseto – è avvenuto intorno alla mezzanotte a circa 27 miglia al largo di Monte Argentario. Indagini sono in corso le indagini per stabilire l’ esatta dinamica delle circostanze nelle quali ha perso la vita Francesco Ubbriaco, 49 anni, residente a Porto Santo Stefano. L’uomo era marinaio sul peschereccio «Nuova provvidenza» di proprietà di una società locale, ed è caduto in mare, per cause in corso di accertamento, mentre stava preparando la manovra di calo della rete.

PESCARA – Un agricoltore di 67 anni – N.D.N. – è rimasto ferito in modo molto grave dopo essere stato investito dal trattore che aveva usato per alcuni lavori e che, per cause in corso di accertamento, si è sfrenato, investendolo. L’incidente è avvenuto nelle campagne di contrada Pagliare di San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pescara). A dare l’allarme sono state alcune persone che si trovavano in un terreno attiguo. Immediato l’arrivo di un’ ambulanza del 118 di Scafa e dell’elisoccorso con cui l’uomo è stato trasferito nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pescara con un trauma da schiacciamento. I medici stanno valutando l’opportunità di un intervento chirurgico. Le indagini sono condotte dai carabinieri della locale stazione.

24 GIUGNO

UDINE – Un operaio di 47 anni, Giovanni Di Lenardo, nato in Francia e residente a Tarcento (Udine), e’ stato ricoverato in prognosi riservata, dopo un infortunio, per trauma da schiacciamento all’avambraccio, polso e mano sinistra con ferite lacero contuse. Dalla ricostruzione fornita dai carabinieri, l’infortunio e’ accaduto a Tavagnacco (Udine), presso la carpenteria metallica Pilosio s.p.a.. L’operaio, dipendente dell’azienda, stava spostando dei pannelli metallici quando, a causa della rottura della fascia di trasporto,e’ stato colpito all’avambraccio sinistro da uno dei pannelli. Soccorso, Di Lenardo e’ stato condotto presso l’ospedale di Udine. Sul posto per i rilievi, oltre ai militari dell’Arma, e’ intervenuto anche personale dell’Azienda sanitari specializzato in infortunistica.

22 GIUGNO

REGGIO EMILIA – Potrebbe esserci un infortunio domestico dietro la morte di una pensionata reggiana di 73 anni avvenuta ieri pomeriggio a Casina, in provincia di Reggio Emilia. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della locale stazione, il decesso sarebbe da ricondurre ad una tragica fatalita’. La pensionata sarebbe caduta accidentalmente dalla porta finestra al primo piano della propria abitazione estiva di via Monteduro mentre faceva le pulizie. E dopo una caduta da un’altezza di circa quattro metri ha sbattuto la testa morendo praticamente sul colpo. Inutile il tentativo di rianimarla da parte dei sanitari del 118. Al momento della tragedia la donna si trovava sola in casa.

21 GIUGNO

BRINDISI – Un bracciante agricolo di 57 anni e’ morto nelle campagne di Mesagne (Br), dopo essere stato sbalzato da una trebbiatrice mentre era al lavoro su un suolo confiscato alla Sacra Corona Unita ed affidato alla cooperativa “Libera“. Per cause in corso d’accertamento dei carabinieri, la vittima, Cosimo Semeraro, e’ finita sotto le ruote del mezzo agricolo, che ha proseguito la sua corsa nei campi. A scoprire la tragedia sono stati altri due agricoltori che hanno notato la trebbiatrice in marcia e senza conducente. Quando sono intervenuti i soccorritori e l’ambulanza del “118”, per il 57enne non c’era piu’ nulla da fare.

18 GIUGNO

BRESCIACantiere della superstrada del Tonale ancora una volta sotto i riflettori per la tragica morte di Sina Vebe, 45 anni, operaio di origine albanese residente a Tortona di Alessandria, deceduto nel campo base di Capodiponte mentre erano in corso manovre per lo scarico di fascine contenenti le barre di lamiera che compongono i guard-rail. Vebe era dipendente di una ditta in subappalto dell’opera stradale. L’operaio, secondo una prima ricostruzione dell’incidente, si trovava sotto il camion munito di gru che stava scaricando il materiale quando all’improvviso le barriere l’hanno travolto. Terribile l’impatto, il decesso è stato immediato. Sul posto è arrivata prima l’ambulanza dei volontari dell’Arnica di Berzo Demo e quindi l’elicottero del 118 ma il medico a bordo non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo per poi rientrare in città vuoto.
I rilievi sono stati affidati a carabinieri e tecnici dell’Asl, servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro impegnati con un tecnico e un medico.

14 GIUGNO

MILANO – Il fatto è accaduto poco prima delle 9 in una delle aziende storiche della città, la Zincheria Origoni di via Bereguardina. L’ennesimo incidente che accade in provincia di Milano nonostante i continui appelli delle istituzioni.  Secondo i primi accertamenti, il lavoratore italiano, 51 anni, residente in zona, stava effettuando dei lavori di magazzinaggio. Mentre stava spostando della merce gli è piombato sulle gambe un cavalletto. Immediatamente i colleghi dell’uomo hanno lanciato l’allarme. Sul posto in pochi minuti sono arrivate una ambulanza della Croce Bianca di Binasco e l’elisoccorso inviato dal Niguarda. I soccorritori dopo aver prestato le prime cure mediche al ferito, lo hanno caricato in ambulanza e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Humanitas di Rozzano dove è stato ricoverato per lesioni e fratture ma non è in pericolo di vita.

13 GIUGNO

GENOVA – Un operaio di 37 anni ha perso un piede in un infortunio sul lavoro avvenuto oggi in localita’ Santuario Madonna Montenero nel Comune di Riomaggiore (La Spezia). La ruota di un trenino a cremagliera gli ha travolto una gamba, provocando un’amputazione parziale del piede. Sono intervenuti sul posto 118 con medico e infermiere, un’ambulanza della pubblica assistenza Pitelli, una squadra di terra dei vigili del fuoco. Il ferito e’ stato trasportato in elicottero all’ospedale San Martino di Genova.

10 GIUGNO

BOLOGNA – Un imprenditore agricolo di 50 anni e’ rimasto vittima di un infortunio sul lavoro avvenuto nel pomeriggio nella sua azienda agricola a Castel d’Aiano, sull’Appennino bolognese. In base a quanto si e’ appreso l’uomo era impegnato nella movimentazione di grosse rotoballe nel fienile della sua azienda di via Possessione quando sarebbe stato schiacciato morendo sul colpo.

8 GIUGNO

RAGUSA -Un operaio di 40 anni e’ rimasto gravemente ferito mentre in un capannone della zona industriale stava manovrando un macchinario per la movimentazione merci. L’uomo ha riportato diverse fratture e si trova ora ricoverato in prognosi riservata in ospedale. E’ stato sottoposto a un intervento chirurgico e ha subito l’amputazione del braccio destro. Si indaga per accertare eventuali

7 GIUGNO

BOLOGNA – Un operaio cingalese di 27 anni è morto questa notte in un incidente stradale avvenuto sulla via Emilia a Calcara di Crespellano, in provincia di Bologna. Verso l’1 l’uomo stava tornando a casa dal lavoro in bicicletta quando è stato tamponato da una Honda Jazz guidata da una donna di 27 anni residente a Bologna. L’impatto è stato violentissimo e per l’uomo, residente a Castelfranco Emilia (Modena) non c’è stato nulla da fare. I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Illeso il cugino che era con lui su un’altra bicicletta. I medici hanno poi accompagnato al Maggiore l’automobilista che si è sentita male dopo l’incidente. Dei rilievi si sono occupati i carabinieri della locale stazione.

BOLZANO – Incidente nella zona industriale a Bressanone, in Alto Adige. Questa mattina un artigiano di 50 anni di Varna, titolare di un’azienda di pittura, ha perso il controllo della motosega che stava manovrando, procurandosi una ferita profonda al volto. L’uomo è riuscito ad avvisare un artigiano che stava lavorando in un capannone adiacente, facendo scattare i soccorsi. Il ferito è stato trasportato all’ospedale di Bressanone e poi trasferito alla clinica universitaria di Innsbruck per le cure del caso.

COSENZA – L’Anas comunica che nelle prime ore di questa mattina, in un cantiere del 2° macrolotto a Lagonegro, dove sono in corso i lavori di realizzazione della nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, un operaio, L. M., dipendente della ditta Smi Italia Srl, è rimasto ferito mentre era impegnato al montaggio dell’avambecco per il varo del viadotto metallico Pennarone. Durante l’attività lavorativa, per cause in corso di accertamento, l’operaio è stato colpito al braccio sinistro da un pezzo di carpenteria metallica, riportando una ferita lacero contusa. Soccorso dal personale in cantiere, è stato portato all’ospedale di Lagonegro ed è stato sottoposto alle prime cure, con la diagnosi della frattura del radio e dell’ulna.

LIVORNODue camion si sono scontrati frontalmente e i due autisti, un 32enne di Cascina e un 52enne di Ponsacco, sono rimasti feriti in modo grave, anche se non rischiano la vita. Nello scontro è rimasta coinvolta anche un’auto, la cui conducente, una 34enne di Cecina, è rimasta ferita in modo lieve.

6 GIUGNO

6 MORTI: cinque operai e un pescatore a Chioggia. Questa mattina un operaio romeno di 25 anni è morto sul colpo dopo essere precipitato da un’altezza di circa sei metri dal tetto di un capannone industriale a Borgo Isonzo, vicino Latina. Secondo una prima ricostruzione l’operaio stava eseguendo lavori di manutenzione in un capannone di un’azienda metallurgica per conto di una ditta esterna. L’uomo, è stato riferito, si trovava sul tetto di un capannone quando, per cause ancora da accertare, è scivolato cadendo a terra. Sul caso sta indagando la polizia e la Asl di Latina. Tragico epilogo anche per due operai che oggi intorno alle 15 stavano lavorando a Vipiteno a un’operazione di spurgo all’interno di una fossa biologica condominiale: le due vittime, Martin Geiser di 33 anni, residente a Cermes, e Thomas Steger, di 46 anni di Appiano, lavoravano per un’impresa di manutenzione di pozzi neri, la «Euro Alpe srl» di Bolzano. La dinamica dell’incidente, su cui stanno indagando i carabinieri, non è ancora stata chiarita, ma i due operai sono caduti all’ interno della fossa venendo sommersi dalle acque reflue. Un altro operaio ha perso la vita in provincia dell’Aquila: di nazionalità romena, P.G. ha perso la vita mentre lavorava alla costruzione di un ponte sul fiume Giovenco. L’uomo era alla guida di un’autogru che azionava la pompa del calcestruzzo e, per motivi da chiarire, ha urtato i fili dell’alta tensione, morendo all’ istante. A nulla sono valsi i tentativi di salvarlo sia da parte dei compagni sia dei sanitari del 118. Sempre di nazionalità romena l’uomo travolto stasera mentre riparava un camion. L’incidente all’interno di un’officina a Marina di Carrara. Gheorghe Peteleu, 43 anni, pare stesse sostituendo le pastiglie dei freni al camion che improvvisamente si sarebbe spostato travolgendolo. Risale invece a questa mattina la morte di Luigi Vianello, pescatore cinquantaduenne residente a Chioggia, che ha perso la vita nell’affondamento di un peschereccio. Secondo quanto si è appreso l’uomo, la cui moglie figura come armatrice dell’Anna II, sarebbe rimasto intrappolato nella cabina di pilotaggio al momento dell’affondamento a circa un miglio dal porto di Chioggia. Un altro pescatore, tratto in salvo subito dopo il naufragio, si sarebbe salvato perchè avrebbe fatto in tempo a lanciarsi in acqua prima che la barca si inabissasse. Tra le ipotesi dell’incidente l’eccessivo carico a cui sarebbe stato sottoposto il peschereccio dopo una buona nottata di pesca.

PARMA – Un operaio nordafricano di 26 anni è rimasto ferito mentre lavorava in un’azienda di Fontevivo (Parma). L’uomo era impegnato nel magazzino della Arco Spedizioni ed è stato travolto dalla caduta di un bancale che si trovava su un’impalcatura. Al momento non è dato sapere quali sono le cause che hanno determinato l’incidente. L’operaio è rimasto ferito al torace ed è stato ricoverato nell’ospedale Maggiore di Parma. La sua condizione è giudicata grave ma sembra debba essere escluso il pericolo di vita.

4 GIUGNO

NAPOLI – Si chiamava Angelo Campanelli e aveva 29 anni l’operaio deceduto a Pontecagnano, nel Salernitano, sulla autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, durante le operazioni notturne di stesa dell’asfalto. È quanto rende noto un comunicato dell’Anas. L’uomo è rimasto vittima del ribaltamento del rullo compattatore, che stava guidando, in corrispondenza di un dislivello tra la nuova carreggiata in corso di realizzazione e quella esistente, già aperta al traffico.

3 GIUGNO

TORINO – Si chiamava Jostadin Ivnov Mirchev l’uomo morto schiacciato mentre sistemava il carico sul suo camion in una ditta di quadri elettrici a Settimo Torinese. L’uomo, 55 anni originario della Bulgaria, lavorava per una ditta di Capua, nel casertano, che aveva in sub appalto il servizio di trasporto del materiale dell’azienda torinese. L’incidente è avvenuto intorno alle 18: dopo che i dipendenti della ditta di Settimo avevano caricato armadi e pannelli sul camion, sembra che l’autotrasportatore fosse stato lasciato solo a sistemare il carico quando un grosso armadio gli è caduto addosso. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Ora il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e vuole accertare le responsabilità nell’incidente dell’impresa datrice di lavoro e del committente. Sembra che al momento non siano stati trovati i contratti di appalto, nè il Duvri (Documento unico di valutazione rischi interferenziali), obbligatorio negli appalti intra aziendali. Sul posto anche i tecnici dello Spresal dell’azienda sanitaria di zona che dovrà fare gli approfondimenti sull’accaduto.

2 GIUGNO

ROMBIOLO (VIBO VALENTIA) – Un agricoltore, Raffaele Badolato di 45 anni, è morto schiacciato dal suo trattore che si è ribaltato nelle campagne di Rombiolo, nel vibonese. L’uomo si era recato nella sua campagna per la raccolta del fieno temendo l’arrivo della pioggia. Mentre stava lavorando, il trattore si è ribaltato schiacciandolo. Il cadavere è stato trovato dalla moglie e dalla figlia che si sono recate in campagna non vedendo rientrare a casa l’agricoltore. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente.

BOLZANO – È grave Stefan March, operaio di 51 anni di Aldino, in Alto Adige, caduto mentre stava eseguendo alcuni lavori di scavo a circa 200 metri dal rio delle Foglie, la cui gola – chiamata anche Canyon dell’Alto Adige – è il burrone più grande della provincia e si trova ai piedi del Corno Bianco. L’uomo, in base alla prima ricostruzione dei fatti, si trovava nella frazione di Redagno di Sopra (in località Folser Egg), quando, per motivi ancora da chiarire, è sceso dalla ruspa sulla quale si trovava per percorrere un breve tratto a piedi. Poco dopo, in base al racconto dei soccorritori, l’operaio è inciampato nel terreno ed ha fatto un volo di una quindicina di metri finendo in un burrone. Nonostante le gravi ferite riportate ha avuto la prontezza di chiamare i soccorsi e di percorrere a piedi un altro breve tratto, in modo tale da uscire dalla fitta boscaglia.

1 GIUGNO

AVELLINO – Potrebbe essere stata una disattenzione fatale a causare la morte di Francesco Napolitano, il 54enne originario di Mugnano del Cardinale (Avellino) che stamattina ha perso la vita ad Avella (Avellino) all’interno di una rivendita all’ingrosso di materiale per l’edilizia. Napolitano stava assistendo nel piazzale dell’esercizio commerciale alle operazioni di carico sulla sua auto di una serie di lamiere di ferro. Per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri della Compagnia di Baiano (Avellino), la pila di lamiere in ferro che era poggiata al muro è venuta giù travolgendo Napolitano che è morto sul colpo. Inutili sono risultati i tentativi di soccorso.

ROMA – Un ragazzo di 32 anni è stato travolto da una pesante lastra di vetro mentre lavorava in una fabbrica di Pomezia, in provincia di Roma. Il giovane, residente ad Ardea, è stato soccorso e trasportato all’ospedale San Camillo della Capitale, dove è ricoverato in prognosi riservata. Sul posto, nell’azienda che si trova in via Trieste, sono intervenuti i carabinieri del norma della compagnia di Pomezia e il personale della Asl Roma C.

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