Imprenditore chiede risarcimento ad operai morti

Un risarcimento di 30 milioni di
euro è stato chiesto ai familiari dei quattro operai morti in
un’esplosione alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno e
all’unico sopravvissuto dai titolari dell’azienda dove avvenne
l’incidente. Le vittime lavoravano per una ditta esterna
impegnata in interventi di manutenzione. Nella richiesta di
danni Del Papa sostiene che l’esplosione sia stata provocata da un
erroneo uso della fiamma ossidrica.

La notizia è riportata dal Messaggero. La richiesta di
risarcimento sarà esaminata dal tribunale civile di Spoleto in
un’udienza fissata per il gennaio prossimo. «Preferisco non
commentare e lasciare il giudizio all’opinione pubblica» ha
detto oggi l’avvocato Dino Parroni che con il padre Sandro
rappresenta la vedova e il figlio del titolare della ditta di
manutenzione, anche lui tra le vittime dell’incidente.
Il risarcimento è stato chiesto in seguito a un accertamento
tecnico preventivo svolto in sede civile su richiesta della
stessa Umbria Olii dal quale emerge che la fiamma ossidrica non
doveva essere utilizzata per i lavori. Le conclusioni saranno
depositate in un’udienza fissata per il 15 luglio ma l’avvocato
Dino Parroni ha già sollevato diverse eccezioni al riguardo.
In sede penale è invece in corso l’udienza preliminare a
carico del titolare della Umbria Olii, Giorgio Del Papa. Una
decisione è attesa l’11 luglio prossimo.

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