Ex-Tricom

Comunicato stampa del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa

Con il più profondo disgusto abbiamo accolto la sentenza con cui il giudice Deborah Di Stefano ha mandato assolti, poiché “il fatto non sussiste”, Zampierin, Sgarbossa, Battistella, titolari e direttore della Tricom, la nota fabbrica dei veleni di Tezze, responsabili della morte dei lavoratori dell’azienda che per anni hanno respirato, senza tutela alcuna le sostanze nocive presenti nel processo produttivo. Il giudice, moglie di un imprenditore, ancora una volta assolve i responsabili!Come al solito questo tribunale, nel suo gioco delle parti, (il PM chiede 13 anni e il giudice assolve), ha dimostrato fino in fondo la propria natura di tribunale al servizio dei padroni.
Non è bastata la duplice richiesta di archiviazione, il cambio completo di giudici e PM, il rito abbreviato e a porte chiuse con lo sconto di un terzo della pena, la sentenza del processo civile e del processo per disastro ambientale di Cittadella che condannavano gli imputati.

Il giudizio di questo tribunale è una vergogna, che uccide una volta di più i lavoratori della Tricom e umilia i loro familiari.

Questa è una sentenza storica e ignobile che, mentre assolve i padroni imputati, condanna il tribunale alla propria infamia.
Alla notizia dell’assoluzione, è esplosa la rabbia dei lavoratori presenti con lancio di uova contro il tribunale e slogan gridati durante il corteo fino alle piazze di Bassano, mentre alla chetichella e di nascosto come ladri, giudici e avvocati si sono allontanati “per porte secondarie” dalla scena del delitto, lasciando alle forze dell’ordine il compito di sgomberare la piazza.
Una sentenza che rende completa impunità (il fatto non sussiste) ai padroni, che ora possono continuare ad avvelenare non solo i lavoratori, ma anche l’ambiente e i cittadini che lo abitano. Questa sentenza è un mandato reso ai padroni per uccidere nuovamente in nome del profitto. Ma è anche, per quanto ci riguarda, un segnale preciso di resistenza e di lotta rivolto ai lavoratori e ai cittadini consapevoli una volta di più che questa società, fondata sul profitto, è una società di avvelenamento e di morte.

La nostra lotta è la lotta di tutti!!!

http//SaluteTezze.Splinder.com – Salute.Tezze@libero.it

Si è svolta il 20 luglio la prima udienza del processo Tricom Galvanica PM. La prima novità è stata la decisione di svolgere l’udienza a porte chiuse, ammettendo solo i famigliari direttamente coinvolti nel processo. La delusione di chi si era presentato per assistere giustamente all’udienza è stata grossa. Altra sorpresa è stata la decisione di acquisire nuove perizie ” atte da acquisire – mediante uno studio mirato ed aggiornato – il dato epidemiologico relativo alla quantificazione del tasso di incidenza di neoplasie polmonari tra i lavoratori della galvanica per cui è processo” e “indispensabile procedere a nuova perizia medico-legale…..con riferimento al profilo della omessa valutazione nella eziologia e nel decorso delle patologie diagnosticate ai lavoratori….” (estratto decisione del giudice. Il testo completo nel nostro sito). A seguito di questo esito sono state annullate le udienze del 22 e 26 luglio. Di conseguenza i presidi organizzati per quei giorni sono stati annullati. Resta confermata l’iniziativa del 24 luglio in piazza Libertà a Bassano del Grappa

Dopo anni di iniziative e di lotta siamo riusciti a
portare sul banco degli imputati i padroni: il 20, 22, 26
luglio prossimo
si svolgeranno le
ultime 3 udienze pubbliche del processo ai dirigenti della TRICOM GALVANICA PM
di Tezze sul Brenta imputati di omicidio colposo nei confronti di diversi
lavoratori dell’azienda. Un procedimento che fin dall’inizio ha favorito in
tutti i modi gli imputati, con la duplice richiesta di archiviazione, con
l’accettazione del rito abbreviato/riduzione di 1/3 della pena, con
l’esclusione di alcune parti civili, comitato compreso.

20-22-26 luglio 2010
PRESIDIO davanti il Tribunale di Bassano del Grappa dalle
ore 10.00

SABATO 24 LUGLIO Piazza Libertà ore 18,00 SENZA TEMPO in Concerto
Canzoni popolari di lotta
– Banchetti informativi.

2 MARZO 2010 SI APRE IL PROCESSO PER LA MORTE DEI LAVORATORI ALLA TRICOM
Dopo
anni di tentativi d’insabbiamento, rinvii, richieste d’archiviazione, il 2
marzo si apre il processo a carico dei titolari della Tricom di Tezze sul Brenta.
E’ il primo processo per morti
da cromo
esavalente in Italia. Tocca a noi il triste primato di aprire
un’ennesima causa per morte di lavoratori.
lavoro e per lavoro si continua a morire. Le statistiche sono agghiaccianti e
le previsioni per il futuro ancora peggiori. Per i padroni, appoggiati dalle istituzioni, la vita
dei lavoratori non vale nulla: ciò che conta è trarre il massimo profitto dal
nostro lavoro. In un periodo di crisi come adesso, la sicurezza e la salute
valgono ancora meno. Per un
posto di lavoro si dovrebbe rinunciare a tutto, anche alla vita. 2 MARZO 2010 ALLE ORE 10,00 DAVANTI AL TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA. ALLA FINE DELL’UDIENZA CONFERENZA STAMPA SALA D. TOLIO – Via Jacopo Da Ponte.

Comitato difesa della salute nei
luoghi di lavoro e nel territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa
http://SaluteTezze.Splinder.Com Salute.Tezze@Libero.it

Il Comitato per la difesa della salute nei posti di lavoro e nel territorio di Tezze sul Brenta e  Bassano del Grappa si è costituito nel 2004, per ottenere giustizia su alcuni casi di morti e di malattia da lavoro e per sostenere e incoraggiare la lotta dei famigliari e degli amici delle vittime, appoggiandoli anche nel loro percorso di denuncia pubblica e giudiziaria.
In questi anni, con tenacia e costanza, abbiamo costruito la mobilitazione per chiedere chiarezza e giustizia per le morti e le malattie di numerosi lavoratori dell’ex Tricom/Galvanica PM di Tezze, affiancando i famigliari.
Questa lotta ha coinvolto centinaia di lavoratori e cittadini in manifestazioni, presidi, conferenze, dibattiti, spettacoli ecc.; abbiamo richiesto e ottenuto interrogazioni parlamentari, coinvolto medici, tecnici, docenti universitari e avvocati.
E in questi giorni è arrivato il primo risultato: il gip Morandini, responsabile delle  indagini preliminari, è stato costretto a rigettare la richiesta di archiviazione avanzata dal PM Parolin: la perizia medico-legale sulla quale si basava tale richiesta, come sostiene il gip Morandini, era “superficiale, sbrigativa e incoerente”.
Abbiamo impedito l’insabbiamento dell’inchiesta. Per questo non dobbiamo ora abbassare la guardia: vogliamo subito una perizia veritiera e seria e un giusto processo. La lotta deve continuare, per raggiungere questo risultato.
Non siamo soli: con noi ci sono altri comitati, operai, lavoratori, pensionati e cittadini.
Organizzandoci e non delegando a nessuno la difesa dei nostri interessi, possiamo costruire un futuro migliore, senza morti da lavoro e sfruttamento. Ora il rischio è che si temporeggi per arrivare alla prescrizione, per non processare gli eventuali responsabili.
Per allontanare questo pericolo e dare nuovi spunti di lavoro alle nuove perizie a suffragio del rinvio a giudizio chiediamo a gran voce ad altri famigliari di vittime o ex-lavoratori della Ex-Tricom di contattarci ed aiutarci al fine di raggiungere la verità su queste morti ingiuste che non sono certo causa di fatalità.
Ringraziamo tutti coloro che fin’ora ci hanno appoggiato e aiutato e rinnoviamo l’invito a continuare questa lotta per la quale non è ancora stata raggiunta la fine.
Comitato di difesa del diritto alla salute nei luoghi di lavoro e della popolazione di  Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa

 

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