Con il nuovo anno Nuclei regionali di assistenza

BARI, 14 OTT – A partire dai primi mesi dell’anno
prossimo dovrebbero essere costituiti da tecnici ed esperti dei
vigili del fuoco Nuclei regionali di assistenza
– uno per
ciascuna regione – alle piccole e medie imprese nel campo della
prevenzione degli incidenti sul lavoro. Lo ha reso noto il
prefetto Giuseppe Pecoraro, capo del dipartimento Soccorso
pubblico, conversando con giornalisti dopo un incontro
istituzionale nella prefettura di Bari al quale ha partecipato
il sottosegretario all’Interno Nitto Francesco Palma.
Ogni squadra – ha spiegato Pecoraro – avrà il compito di
sensibilizzare le aziende alla prevenzione, di formare alla
sicurezza dipendenti di ogni azienda, di assumere essa stessa
una approfondita conoscenza dei luoghi di lavoro. «A
disposizione delle aziende – ha detto – mettiamo praticamente a
costo zero la nostra professionalità e il nostro impegno»: a
questo scopo, i vigili del fuoco, che già hanno in organico
mille ingegneri, ne stanno assumendo altri trenta.
L’iniziativa sarà presentata in un convegno che si terrà a
Roma il 28 ottobre prossimo
, all’Istituto superiore antincendi
(Isa) con la partecipazione di rappresentanti del Governo, degli
imprenditori e dei sindacati, dai quali è già stato dato un
assenso di massima. L’obiettivo è di partire dai primi mesi del
prossimo anno, probabilmente in aree più ricche di realtà
produttive, come il Triveneto, per estendere gradualmente
l’esperienza alle altre regioni.
Negli ultimi tempi – ha detto Pecoraro – «con il
rafforzamento della politica della prevenzione abbiamo
registrato un calo di incidenti del 40%: occorre proseguire su
questa strada». Anche il sottosegretario Palma ha
detto di annettere molta importanza a questa iniziativa, per la
realizzazione della quale si augura si possa raggiungere quanto
prima una convenzione con la Confindustria. «L’obiettivo – ha
spiegato – è di poter fare un controllo efficace da parte di un
organo competente come quello dei vigili del fuoco per cercare
di ricondurre a ragione un problema così drammatico come
questo».

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