Morti ed infortuni di maggio

Questi i morti e gli infortuni del mese di maggio.

Il mese inizia a Taranto con un comunicato dei lavoratori in occasione del primo maggio.

«È giunto il momento di puntare i piedi e di rompere uno schema fatto di morte, miseria e complicità». Lo afferma in un comunicato il Comitato per Taranto, dopo l’ennesimo infortunio sul lavoro, con quattro feriti, allo stabilimento siderurgico Ilva nella giornata della festa del 1 maggio dedicata alla battaglia contro gli incidenti sul lavoro. «Dopo la tragica morte dell’operaio albanese all’interno dello stabilimento siderurgico tarantino si continuano a registrare incidenti che testimoniano quanto scarsa sia l’attenzione dell’azienda nei confronti della sicurezza e della vita dei nostri ragazzi, ad onta di comunicati stampa e dichiarazioni in cui si tenta di far credere il contrario. Ci auguriamo che il sindaco – prosegue – sappia interpretare fino in fondo il suo ruolo di garante della sicurezza e della salute dei cittadini attribuitogli dalla legge, per proporre, subito e concretamente, le prescrizioni da far rientrare nella procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale in corso». «Il presidente della Provincia stia davvero dalla parte dei lavoratori e del rispetto delle regole. La città subisce l’ennesima offesa. È stanca di essere seconda al profitto – è scritto ancora nella nota la nota – di soggiacere all’incapacità e ai silenzi della propria classe dirigente in nome dei quali c’è gente che continua a morire ogni giorno. Assistiamo a un susseguirsi preoccupante di eventi rispetto ai quali i nostri rappresentanti tacciono imperdonabilmente: fuoriuscita di nubi tossiche dallo stabiliemento Eni, morti e incidenti in Ilva, emissioni nocive in aumento. Cosa ne pensa la massima carica cittadina? Come reagisce il presidente della Provincia, ex sindacalista? E la Regione che aveva dichiarato maggior attenzione alla sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro? Chiediamo maggior rispetto per la nostra città e per noi cittadini», conclude il Comitato.


30 maggio

DELEBIO (SONDRIO) – Un operaio valtellinese
di 55 anni ha perso la vita oggi pomeriggio in un incidente sul
lavoro avvenuto all’interno di una impresa metalmeccanica di
Delebio (Sondrio).
L’uomo, secondo i primi accertamenti dei carabinieri di
Delebio e del nucleo operativo della compagnia di Chiavenna
(Sondrio), ancora sul posto con i tecnici dell’Asl di Morbegno
sarebbe stato stritolato da un macchinario per la pulizia delle
bobine d’acciaio. Sul posto è giunto pochi minuti fa anche il
procuratore della repubblica di Sondrio, Gianfranco Avella, per
coordinare le prime indagini. L’azienda dà lavoro a una
settantina di persone.
La vittima lascia la moglie e tre figli di età compresa fra
i 16 e 25 anni.

FABRIANO (ANCONA) – Non è stato un malore
quello che ha portato al decesso, il 30 maggio scorso, di
Armando Dolce, un pensionato di 62 anni con un contratto di
collaborazione con il comune di Fabriano per l’inserimento
sociale di persone anziane impiegate in servizi di pulizia e
manutenzione nelle frazioni del capoluogo.
L’autopsia ha infatti rivelato che l’uomo, intento alla
ripulitura nell’area archeologica di Attiggio con altri due
dipendenti comunali, è stato colpito violentemente al petto da
un oggetto metallico a punta. Si pensa a un pezzo di recinzione
grande come un chiodo, che probabilmente stava conficcato nel
terreno ed è stato rimosso da un tagliaerba, da cui è
‘schizzatò colpendo Dolce. La dinamica dell’incidente è ora al
vaglio dello Spisal, il servizio prevenzione infortuni
dell’azienda Sanitaria.
Subito era stata diagnosticata una morte per malore, ma la
presenza di una piccola echimosi sotto il capezzolo sinistro
dell’uomo aveva suggerito di eseguire l’autopsia. Sulla vicenda
la Procura di Ancona ha aperto un’inchiesta.

29 maggio

LATINA – Una centralina
dell’Enel è esplosa nel primo pomeriggio provocando un ferito.
L’operaio è un dipendente della ditta.
Il Codacons sollecita di nuovo l’intervento del Governo,
perchè rafforzi i controlli sulla sicurezza: «non si può
continuare a morire in cantiere come cento anni fa», ha detto
Francesco Tanasi, segretario nazionale.

ANCONA – un muratore palermitano di 54 anni, Santino Guida, è
morto in un cantiere edile delle Marche, a San Marcello
(Ancona), precipitando da un’impalcatura alta sei metri. Nel
cantiere lavorava anche uno dei suoi quattro figli, che è stato
fra i primi a soccorrere il padre morto poco dopo. La procura
della Repubblica di Ancona ha disposto il sequestro del cantiere.

BERGAMO – è deceduto in ospedale a Bergamo Stefano Locatelli,
l’artigiano, rimasto vittima di un incidente sul lavoro in una
ditta di Bonate Sotto. L’uomo, 30 anni, stava lavorando
nell’azienda ‘Record‘ quando un cancello elettrico scorrevole è
uscito dai binari e ha travolto l’artigiano. La morte è
sopraggiunta in seguito al grave trauma cranico.

TRENTINO – Non è sopravvissuto ai gravi traumi riportati in
seguito al ribaltamento del proprio trattore un uomo di 54 anni
di Ivano Fracena (Trento). Dopo l’infortunio in una campagna di
sua proprietà alle porte del paese, è stato soccorso e
trasportato in gravi condizioni in ospedale, ma nella notte è
deceduto per le gravi lesioni interne. Croda, consigliere
comunale a Ivano Fracena, ex comandante dei vigili del fuoco. E
oggi a Arco (Trento) un operaio è rimasto ferito in un cantiere
edile in seguito a una caduta da due metri di altezza.

SANREMO (Imperia) – Salvatore De Moro, 73 anni, di Cittanova
(Reggio Calabria) è morto, stritolato dalla motozappa con la
quale stava lavorando all’interno di una serra. È stato il
cognato a lanciare l’allarme, dopo aver sentito le disperate
grida di aiuto dell’uomo. Per liberare il corpo di Salvatore
dalle lame della macchina, con la quale stava fresando il
terreno, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.

VICENZA – Un operaio è morto schiacciato dal braccio di una
gru l’uomo che ha perso la vita all’interno della «Tre R» di
Sandrigo. Dario Ubertoli, 30 anni, stava scaricando la pesante
macchina da un autotreno quando, una volta ‘disarmatò, il
traliccio lo ha travolto, rimbalzando successivamente nel
cortile dell’azienda.

PORDENONEè grave un operaio romeno Gelu Rautu, rimasto
gravemente ferito in seguito a una caduta dal tetto di una ditta
a Valvasone. La copertura ha ceduto e l’uomo ha fatto un volo di
circa otto metri. È ricoverato in prognosi riservata.

28 maggio

UDINE – È stato sottoposto a sequestro il
macchinario che ha stritolato Enzo Barone, l’operaio di 41 anni
morto oggi a Castions di Strada (Udine).
L’incidente è avvenuto alle 9,30 di oggi nella cava della
Union Beton, in località Casali Tamburlini. Per cause in corso
di accertamento, l’operaio è rimasto impigliato
nell’ingranaggio di un nastro trasportatore che lo ha stritolato
in pochi istanti. Un collega di Barone, richiamato dalle urla,
è subito giunto sul posto ma ormai non c’era più nulla da
fare.
Sul luogo dell’incidente sono arrivati i Carabinieri della
Compagnia di Latisana (Udine), il magistrato di turno e la
moglie della vittima. Per le operazioni di recupero del corpo
sono intervenuti i vigili del fuoco di Udine e personale del
118.
La salma è stata ricomposta presso la camera mortuaria
dell’ospedale civile di Udine.
Originario di Ragusa, Enzo Barone era da tempo residente a
Terzo d’Aquileia (Udine).

POTENZA – Travolto da una motozappa mentre
era al lavoro in un terreno di sua proprieta, un uomo – Antonio
La Sala, di 46 anni – è morto oggi, a San Severino Lucano
(Potenza).
Secondo quanto si è appreso, l’uomo stava lavorando in una
vigna in contrada Cropani, quando – per cause ancora in fase di
accertamento da parte dei Carabinieri – è stato travolto dalla
motozappa.

BOLOGNA – Un operaio di 56 anni è rimasto
ferito in un incidente sul lavoro a Castel Maggiore, nel
bolognese. È accaduto poco prima delle 10 in un’azienda di
automazione polveri in via Saliceto: l’uomo è stato travolto da
un silos alto due metri, che gli sarebbe caduto addosso
provocandogli diverse fratture alle gambe.
Soccorso dal 118, è stato trasportato all’ospedale Maggiore
di Bologna, in condizioni di media gravità.

27 maggio

LOCOROTONDO (BARI) – La vittima
dell’incidente sul lavoro avvenuto nel pomeriggio a Locorotondo
è il titolare della ditta individuale di movimentazione terra
Recchia srl‘ di Martina Franca (Taranto) che stava operando in
un’area privata. L’uomo si chiamava Angelo D’Onghia, aveva 47
anni ed era di Martina Franca.
Secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri, Recchia
stava manovrando una pala meccanica. All’improvviso il terreno
ha ceduto e il pesante mezzo si è ribaltato, schiacciandolo.
Per gli investigatori non ci sarebbe stata alcuna negligenza ma
si tratterebbe di fatalità.
Sul luogo dell’incidente, oltre ai carabinieri, sono
intervenuti i vigili del fuoco che hanno utilizzato un argano
per sollevare la pala meccanica, estraendo il corpo dell’uomo.
D’Onghia è la decima vittima per incidente sul lavoro in
provincia di Bari dall’inizio dell’anno.

RAGUSA – Un operaio è morto mentre lavorava
in un cantiere nelle campagne tra Modica e Ragusa, in contrada
San Giacomo. La vittima è Orazio Linguanti, 44 anni, originario
di Rosolini (Siracusa) e residente a Modica. Era dipendente
della ditta Occhipinti & Corallo, che opera nel campo della
lavorazione della pietra.
Era su una scala a pioli quando, per cause in via di
accertamento, è caduto da circa tre metri, sbattendo la testa
contro una lastra di pietra. La morte è stata istantanea. La
Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta.

PESCARA – Un ispettore di Polizia è morto,
questa mattina, nel ribaltamento del trattore con il quale stava
lavorando su un terreno di famiglia, a Montesilvano Colle
(Pescara). La vittima è Francesco Pizii, 49 anni, in servizio
presso la Questura di Pescara. Al momento dell’incidente stava
aiutando il padre.
Secondo una prima ricostruzione il trattore si è ribaltato
su un tratto di terreno scosceso. Si ritiene che un cingolo
possa avere ceduto durante una manovra.

26 maggio

FANO (PESARO URBINO) – Un operaio è rimasto
gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto stamani in
una fabbrica di Fano, la Swk Utensilerie (ex Comec). A. B., 35
anni, del posto, aveva cominciato il turno da poco quando, per
cause ancora da accertare, è rimasto con la testa incastrata
nella macchina punzonatrice, un’apparecchiatura che l’uomo
utilizzava quotidianamente.
A tirarlo fuori, con non poche difficoltà, sono stati i
compagni. Poi la corsa in ambulanza verso l’ospedale Santa
Croce, dove i sanitari si sono riservati la prognosi. Sul posto
hanno condotto accertamenti i carabinieri e il servizio
prevenzione infortuni dell’Asur, che hanno anche posto sotto
sequestro la punzonatrice.

ASSISI (PERUGIA) – Un operaio edile
perugino, di 52 anni, è rimasto gravemente ferito dopo essere
caduto da un’impalcatura a Tordandrea, nei pressi di Assisi.
L’uomo è caduto da un’altezza di circa dieci metri e si
trova ora ricoverato con riserva di prognosi all’ospedale Santa
Maria della Misericordia di Assisi.
L’incidente è avvenuto oggi intorno alle 13,30. Secondo una
prima ricostruzione l’impalcatura sulla quale
si trovava l’operaio sarebbe stata colpita dal cestello di una
gru in movimento.
Il cantiere nel quale l’uomo stava lavorando è impegnato
nella ristrutturazione di un residence, in via San Matteo.

BOLZANO – Un agricoltore è morto in un
incidente sul lavoro accaduto in Alto Adige.
La disgrazia è avvenuta nel pomeriggio a Ciardes in Val
Venosta, nel Meranese. L’uomo era intento al lavoro a bordo del
suo trattore che si è rovesciato travolgendolo.

24 maggio

BERNALDA (MATERA) – Un uomo – Francesco
Lovascio, di 54 anni, di Bitonto (Bari) – è morto nel
pomeriggio in seguito alle ferite provocate – per cause ancora
in fase di accertamento – dal motore di una macchina per la
lavorazione delle olive, mentre era al lavoro in un frantoio,
nelle campagne di Grumento Nova (Matera). L’ uomo è stato
soccorso e trasportato al pronto soccorso di Bernalda (Matera),
distante diverse decine di chilometri, dove è morto poco dopo.
Secondo quanto si è appreso, i Carabinieri hanno trovato
Lovascio mentre, in condizioni gravissime, era a bordo di
un’automobile guidata da un altro uomo, che lo ha soccorso dopo
l’incidente. I militari dell’Arma hanno poi avvertito il 118,
che ha trasportato il ferito al pronto soccorso di Bernalda.
Ulteriori indagini, coordinate dal pm di Matera, Salvatore
Colella, sono in corso da parte dei Carabinieri delle Compagnie
di Pisticci e di Viggiano (Potenza) che stanno identificando le
altre persone presenti sul luogo dell’incidente. Il pm ha
disposto l’autopsia che dovrebbe essere effettuata domani
mattina.

RAVENNA – Stava spianando alcuni cumuli di
terra all’interno del cortile della casa nella quale presto
sarebbe andato a convivere con la ragazza quando – per cause
ancora in via di accertamento – è stato strangolato dalla benna
dell’attrezzo da lavoro (un bobcat) che stava manovrando. Così
poco prima di mezzogiorno ad Ammonite (Ravenna) è morto un
trentaduenne ravennate.
Secondo i primi rilievi di Carabinieri e medicina del Lavoro,
l’uomo potrebbe essersi slacciato l’imbracatura di sicurezza ed
essersi sporto in avanti per controllare il terreno proprio
mentre una buca ha fatto sobbalzare il suo mezzo determinando il
repentino sollevamento della benna.

23 maggio

CASTAGNARO (VERONA) – Un romeno di 39 anni,
Habelea Doni, è morto oggi in un’azienda meccanica del
veronese, schiacciato da una lastra di ferro di 10 quintali.
L’incidente è avvenuto questo pomeriggio all’interno della
carpenteria «C.M.G. Ghirlanda» di Castagnaro (Verona). Doni
lavorava per un’altra ditta metalmeccanica, la Consorzi Maria
di Settimo Pescantina (Verona), che ha degli interscambi per
alcune commesse con la Ghirlanda. Secondo una prima
ricostruzione dei carabinieri, Doni stava lavorando ad una
grande lastra di due metri e mezzo per un metro e mezzo ,
appoggiata ad un cavalletto. Il pesante pannello di metallo
avrebbe dovuto essere agganciato da una gru, per potervi
lavorare mentre era in verticale. Ma quando il romeno, con il
flessibile, ha tagliato il cavalletto sui cui poggiava la lastra
questa l’ha travolto, schiacciandolo. Per l’uomo non c’è stato
nulla da fare. Alla tragedia ha assistito anche un fratello di
Doni, come lui dipendente dell’azienda di Settimo Pescantina.
Saranno ora gli accertamenti dei carabinieri di Castagnaro e
dei tecnici dello Spisal di Legnago a dover spiegare le cause
dell’incidente.

GUBBIO (PERUGIA) – È stato colpito da una
bombola di gas che si è proiettata verso di lui dopo aver perso
la valvola di sicurezza: è morto così un uomo di 31 anni, di
San Giustino Umbro, oggi pomeriggio mentre scaricava materiale
ferroso all’interno dell’area di stoccaggio di una ditta di
autodemolizioni di Gubbio, in località Ponte D’Assi.
Alla scena ha assistito il padre della vittima. L’uomo stava scaricando il materiale da un autocarro di sua
proprietà, nell’ambito della sua attività lavorativa.
Secondo la ricostruzione dei fatti dopo aver
terminato senza problemi le operazioni e dopo che si era
allontanato dal punto di scarico materiali, per cause ancora in
corso di accertamento, l’uomo è stato colpito al torace da una
bombola di anidride carbonica che si trovava tra i materiali
trasportati. La bombola, precipitando a terra dal mezzo, ha
perso la valvola di sicurezza – che probabilmente si era
danneggiata nella caduta – e si è proiettata proprio contro il
trentunenne, per quella che sembra una tragica fatalità. L’uomo
è stato scaraventato a diversi metri di distanza ed è morto
sul colpo.

ASTI – Ancora un mortale infortunio sul
lavoro nelle campagne astigiane a causa del ribaltamento del
trattore. La disgrazia oggi pomeriggio in località Valle Versa
alla periferia di Asti. La vittima, Domenico Origlia, 69 anni,
era intento ad arare un campo in forte pendenza. Improvvisamente
il pesante mezzo si è rovesciato schiacciando l’uomo al posto
di guida. Il corpo senza vita di Domenico Origlia è stato
recuperato dai vigili del fuoco. È il quinto infortunio
sul lavoro in agricoltura dall’inizio dell’anno.

TARANTO – Un uomo di 35 anni, Amedeo
Lomartire, di Torricella (Taranto), dipendente di una ditta
agricola di Lizzano, è rimasto ferito in modo grave e ha subito
l’amputazione parziale di una gamba in seguito ad un incidente
sul lavoro avvenuto nei campi tra Monacizzo e Pulsano.
L’operaio era alla guida di un trattore che, per cause non
ancora chiarite, si è ribaltato travolgendolo. Oltre all’amputazione della gamba destra, l’uomo ha riportato
fratture multiple. I medici si sono riservata la prognosi.

CAGLIARI – Un appuntato dei carabinieri è
stato travolto e ucciso da un vettura, arrivata a elevata
velocità nella zona dove il militare insieme con un altro
collega stava soccorrendo una giovane rimasta incastrata nella
sua vettura dopo un incidente.
L’episodio è accaduto sulla statale 131 «Carlo Felice»
all’altezza di Monastir, a una ventina di chilometri da
Cagliari. L’investitore è stato fermato, in attesa che, dopo un
sopralluogo del magistrato di turno della Procura, venga
chiarita la sua posizione.
L’investimento mortale è avvenuto poco prima di mezzanotte,
mentre l’appuntato Francesco
Deias di 34 anni ed originario di Oristano stava prestando i primi soccorsi alla giovane
ferita, in attesa dell’arrivo di un’ambulanza del 118. I due
militari avevano messo i lampeggianti della propria radiomobile
e con altri segnalatori luminosi stavano regolando il traffico
in arrivo.
Ad un certo punto, è sopraggiunta ad alta velocità una
Citroen C2 che ha tamponato con violenza la parte posteriore del
Radiomobile, ha urtato un’altra auto che si era fermata e ha,
infine, investito l’appuntato, scaraventandolo a una cinquantina
di metri. 


22 maggio

ROMA – Si chiamava Giuseppe
Simeone, 29 anni, di Rocca D’Evandro (Caserta) l’operaio morto
stamani dopo essere stato investito da un tir sull’Autostrada
del sole.
La vittima stava tagliando una siepe nell’area verde
dell’autostrada, quando è stato falciato dal mezzo pesante e
sono stati vani tutti i tentativi di soccorso.
L’incidente sul lavoro è avvenuto questa mattina alle 9,20
tra Ceprano e Pontecorvo, in provincia di Frosinone. L’operaio
lavorava per la ditta Cassone di San Vittore nel Lazio
(Frosinone).

BOLZANO – Un operaio è morto in un
incidente sul lavoro in Alto Adige. La vittima è un meccanico
altoatesino, Thomas Pichler, 30 anni, di Nova Ponente. È stato
schiacciato dal braccio idraulico di un muletto su cui stava
facendo lavori di manutenzione.
Sull’incidente, all’interno della ditta Bitumisarco, è stata
aperta una inchiesta. 

20 maggio

CREMONA – Incidente sul lavoro mortale questa
mattina alla Marcegaglia di Casalmaggiore in provincia di Cremona. A
darne notizia è la Cisl. «Stamattina nel corso del primo turno di
lavoro è morto un lavoratore di 32 anni, che lascia la moglie e due
bambini. Mentre è in corso l’indagine della magistratura, le notizie
indicano che il lavoratore sia stato schiacciato da un pacco di tubi
d’acciaio, caduti da un supporto. È un evento sconcertante, che
lascia senza fiato. Il sindacato, il Coordinamento, le Rsu, i
lavoratori della Marcegaglia -afferma la Cisl- sono da sempre
costantemente impegnati sui temi della sicurezza, perchè negli anni
passati nel gruppo vi sono stati altri infortuni».
«Ma l’impegno non è mai sufficiente. I carichi di lavoro, la
fatica del lavoro, la fretta del lavoro, l’organizzazione del lavoro
devono essere a misura d’uomo, non contro l’uomo. Ci stringiamo alla
famiglia del ragazzo, e tutti insieme vogliamo rinnovare e accentuare
l’impegno, e richiamare l’attenzione di tutti perchè questi fatti non
devono accadere, e perchè il rispetto della dignità della persona
sia sempre al centro della responsabilità di ciascuno», conclude la
Cisl.

TORINO Sono gravi le condizioni di Michele
Andreola, 61 anni, rimasto ferito mentre era al lavoro nel
grissinificio Union Griss di Torino che è di proprietà del
genero. L’uomo, originario della provincia di Foggia ma
residente a Robassomero, è rimasto schiacciato tra un muro e
una pesante scala di ferro. Soccorso dai vigili del fuoco e dal
118, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Maria
Vittoria.
Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione La
Falchera. 

TRENTO – Grave incidente questa
mattina a Nave San Rocco, in località Masetti, in provincia di
Trento. Un furgoncino che trasportava materiale per l’edilizia ha
affrontato male il cavalcavia per l’Autostrada del Brennero, forse a
causa di un malore del suo conducente, ed è finito fuori strada,
andando a sbattere contro un palo dell’illuminazione.
Il conducente, il 75enne artigiano di Mezzolombardo Dionigio
Malacane, nell’impatto ha sfondato con la testa il vetro del lunotto
anteriore, riportando gravissime ferite. Soccorso, è stato
strasferito con l’eliambulanza all’ospedale Santa Chiara di Trento,
dove si trova in rianimazione.

TRENTO – Ancora un grave incidente nel Trentino. Si è verificato lungo la strada della
Gardesana, tra Sarche e Pietramurata, dove un camion si è ribaltato,
uscendo di strada, fortunatamente senza urtare altri veicoli.
Il conducente – il 55enne Ivo Collini, di Villa Rendena – ha
riportato ferite molto serie ed è stato trasportato con l’elicottero
di «Trentino emergenza» all’ospedale San Camillo di Rovereto.

19 maggio

SAN LUCIDO (COSENZA) – Un operaio di 60
anni, del quale non sono state rese note le generalità, è
morto in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere edile a
San Lucido, nel cosentino.
L’uomo era a bordo di un mezzo meccanico che, per cause in
corso di accertamento, si è ribaltato, schiacciandolo.

LECCO – Stava lavorando con il fratello e
stava dirigendo le operazioni di carico di un macchinario,
l’imprenditore morto in un incidente sul lavoro
avvenuto nella sua ditta di minuterie metalliche di Oggiono
(Lecco). Il fratello della vittima con un muletto stava
caricando il macchinario su un autocarro Fiat Iveco quando, per
cause ora in corso d’accertamento, lo stesso macchinario,
pesante diversi quintali, è caduto, ribaltandosi e travolgendo
Angelo Origgi, di 57 anni, legale rappresentante della ditta,
poi morto per politrauma da schiacciamento, poco dopo il
ricovero all’ospedale di Lecco.

SAVONAInfortunio sul lavoro con un
ferito oggi a Loano (Savona). In un cantiere in via Boragine, intorno
alle 11.30, un operaio di 42 anni è precipitato da un ponteggio,
compiendo un volo di circa tre metri. Ha riportato una ferita al capo
e una frattura al polso. I sanitari del 118 hanno soccorso il ferito e
lo hanno trasportato in codice giallo all’ospedale Santa Corona di
Pietra Ligure.

BOLZANOBrutto infortunio sul lavoro in
Alto Adige. si è verificato questo pomeriggio a Vipiteno, presso la
centrale di teleriscaldamento, dove un operaio di 56 anni è rimasto
ferito in modo serio ad un piede durante alcune opere di tornitura.
L’uomo, residente a Fiè allo Sciliar, ha riportato serie
lesioni ad un piede ed è stato trasportato d’urgenza in elicottero
alla clinica universitaria di Innsbruck.

15 maggio

RAVENNA È grave ma non è in pericolo di
vita
un camionista di 44 anni originario di Frosinone, rimasto
schiacciato a Ravenna dai tubi che trasportava, durante le
operazioni di scarico davanti a una ditta in via D’Alaggio, nei
pressi del ponte mobile della città. L’ incidente è avvenuto
poco prima delle 12.30.
L’uomo, che ha riportato con un forte trauma cranico-facciale,
è stato ricoverato all’ ospedale Bufalini di Cesena.

NAPOLI – Un operaio, Giuseppe De Stefano di
29 anni, di Battipaglia (Salerno), è morto in un incidente
verificatosi nel cantiere del nuovo svincolo di San Mango
Piemonte dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in
provincia di Salerno.
L’ operaio e stato travolto da un tir in fase di retromarcia,
che trasportava materiale bituminoso. L’uomo si trovava accanto
a una betoniera ed era intento a controllare il getto del
calcestruzzo per conto dell’impresa esecutrice dei lavori del
nuovo svincolo autostradale. 

PESCARA – L’incidente è avvenuto in tarda
mattinata, ma l’uomo, Bruno Di Felice, è stato trovato solo nel
pomeriggio dal figlio, allarmato per non averlo visto tornare a
casa all’ora di pranzo. Il 75enne si trovava in contrada Fosso
Nono, territorio del Comune di Montesilvano (Pescara) al confine
con Cappelle sul Tavo.
Di Felice stava trasportando del legname con un
motocoltivatore su un terreno con forte pendenza, quando il
mezzo si è rovesciato, facendo cadere un tronco che lo ha
travolto schiacciandolo.

14 maggio

MILANO – Ancora un incidente mortale sul
lavoro. È successo alle 19 a Robecco sul Naviglio, Cascina
Buscreva, nel milanese. Un uomo è stato travolto e ucciso da un
trattore. Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente, anche
se sembra che la vittima sia caduta dal mezzo, venendo poi
travolta. sono intervenuti i vigili del fuoco. 

GIOIA DEL COLLE (BARI) – Avevano appena
finito di rilevare un incidente stradale quando una Bmw è
piombata loro addosso, travolgendoli nonostante fossero fuori
dalla carreggiata. Un agente della Polstrada morto, un suo
collega ferito così come due carabinieri.
La vittima è l’assistente Francesco Ciquera: avrebbe
compiuto 36 anni a giugno, era in servizio al distaccamento di
Gioia del Colle ed è morto nell’ospedale Miulli di Acquaviva
delle Fonti (Bari).


MANZANO (UDINE)
– Il pensionato Silverio
Zin, di 71 anni, di Aquileia (Udine), è morto oggi schiacciato
dal trattore con il quale stava lavorando in una vigna, a
Manzano (Udine) e del quale ha perso il controllo per cause
imprecisate.
L’incidente è avvenuto nella vigna di proprietà dello
stesso pensionato che – secondo i primi accertamenti dei
Carabinieri di Manzano – è morto all’istante.

13 maggio

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Un operaio di 40
è morto stamani, a Lamezia Terme, cadendo dall’impalcatura
sulla quale si trovava per dei lavori di ristrutturazione di un
palazzo.
L’incidente è accaduto in via Misiani, nel centro del
quartiere Nicastro. L’uomo, di cui non sono state ancora fornite
le generalità, era sull’impalcatura, all’esterno dell’edificio,
quando per cause che sono in corso di accertamento è
precipitato dall’altezza del quarto piano morendo sul colpo.
Sul posto si sono recati i carabinieri della Compagnia di
Lamezia Terme e gli ispettori del lavoro dell’Azienda sanitaria
provinciale.

CESENA – Incidente sul lavoro nella mattina
a Gambettola, nel Cesenate, in un capannone industriale dove
sono in corso lavori: Alessandro Nardi, 35 anni, di Sogliano,
era salito sopra il camion per posizionare la pompa di gettata
del cemento, è scivolato ed è caduto a terra da circa quattro
metri battendo violentemente la testa.
È stato ricoverato in rianimazione nell’ospedale Bufalini
di Cesena, prognosi riservata.

VILLABATE (PALERMO) – Un operaio di 62 anni,
Giuseppe Caracausi, è morto a Villabate, comune alle porte di
Palermo, mentre stava eseguendo dei lavori in una palazzina.
L’operaio è precipitato da un’impalcatura al secondo piano.

MAGLIE (LECCE) – Un operaio di 29 anni di
Maglie, che lavora per un’impresa di Rovigo incaricata
dall’Acquedotto Pugliese di curare la manutenzione della rete
idrica, è stato ricoverato con riserva di prognosi
nell’ospedale di Scorrano (Lecce) per avere inalato cloro, che
stava versando dall’autobotte in una cisterna. Il giovane
operaio è stato soccorso dai suoi compagni di lavoro e condotto
in ospedale a Scorrano.
Del fatto, che è successo nella tarda mattinata, si stanno
occupando i carabinieri della Compagnia di Maglie. I militari,
quando hanno raggiunto il luogo dell’incidente per gli
accertamenti, non hanno trovato – a quanto si è saputo –
mascherine o altri strumenti che sarebbero dovuti servire di
protezione all’operaio.

TRIESTE – Un operaio di Codroipo (Udine) –
del quale non è stato reso noto il nome – è rimasto gravemente
ferito
dopo essere rimasto schiacciato dal settore di una gru
che stava smontando, nel pomeriggio, a Padriciano (Trieste),
sull’altipiano carsico.
Le maestranze della ditta, che avevano appena finito la
costruzione di alcune villette a schiera, stavano caricando i
settori della gru su tre Tir quando – per cause ancora in corso
di accertamento – una parte della struttura metallica è
scivolata piombando addosso all’uomo e causandogli gravi
lesioni, in particolare a un braccio e a una gamba.
Ricoverato all’ospedale di Cattinara, l’operaio è stato
trasferito in sala operatoria, dove i medici stanno tentando di
salvargli gli arti.


12 maggio

TRINITAPOLI (FOGGIA) – Un coltivatore di 45
anni, Domenico Mennea, di Barletta, è morto oggi in un
incidente sul lavoro su un terreno di sua proprietà.
Secondo quanto hanno accertato i carabineri del Comando
provinciale di Foggia, l’uomo, al momento dell’incidente, stava
vicino al trattore che aveva condotto sino a poco prima. Mentre
si accingeva a montare un pezzo di collegamento tra la pompa per
spruzzare diserbanti e il trattore stesso, il cappuccio della
felpa che indossava si è incastrato accidentalmente nei
meccanismi roteanti del trattore: la maglia dunque si è stretta
attorno al suo collo sino a strozzarlo. Inutili sono stati i
soccorsi del padre che stava a poca distanza da lui.

SEMINARA (REGGIO CALABRIA) – Una donna di 78
anni, R.C., è morta oggi in un incidente sul lavoro avvenuto in
un uliveto, in località Pace di Seminara, nel reggino,
schiacciata da un grosso ramo.
La donna era in compagnia del figlio che stava potando alcuni
alberi. L’uomo non si è accorto che la madre era sotto di lui
ed ha tagliato un grosso ramo che è caduto addosso alla donna
uccidendola sul colpo. 

FIRENZE – L’incidente è avvenuto nell’
azienda ‘Faggi Enrico srl‘ posta nella zona industriale
dell’Osmannoro, a Sesto Fiorentino.
L’allarme alla centrale del 118 è arrivato alle 15:49. Le
due persone rimaste ustionate hanno 44 anni, il titolare della
ditta, e 37 anni l’addetto. Quest’ultimo, che è in gravi
condizioni, è rimasto ustionato al volto, al torace e agli arti
superiori.
L’azienda, che ha una sede anche a Arezzo, opera nel settore
dei metalli preziosi da oltre 30 anni. Il capannone occupa
un’area di circa 3500 metri quadri e all’interno dello
stabilimento ci sono tecnologie e impianti di altissimo livello
per l’estrazione e l’affinazione, tra gli altri, di oro,
argento, platino, palladio, rodio, rutenio e rame da rifiuti e
residui recuperabili provenienti anche da industrie chimiche,
petrolchimiche, petrolifere e farmaceutiche.

10 maggio

MONOPOLI (BARI) – Un operaio specializzato
è morto mentre si occupava della manutenzione di un nastro
trasportatore: l’uomo è caduto da un’altezza di dieci metri
circa ed è morto sul colpo. L’incidente si è verificato in una cava alla periferia di Monopoli, grosso centro
ad una cinquantina di chilometri a sud di Bari.
Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno avviato
indagini. Aveva 46 anni ed era un
dipendente a tempo determinato della società che gestisce la
cava in cui si è verificato l’incidente, Giuseppe Cassano,
l’operaio morto stamattina in una cava per l’estrazione della
pietra a Monopoli, nel sud barese. La vittima era sposata, aveva
un figlio e viveva a Polignano a Mare, a poca distanza da
Monopoli.
Secondo quanto si è appreso dai carabinieri, Cassano,
nonostante l’età, non aveva un lavoro fisso: quindi, per
portare qualche soldo a casa, lavorava saltuariamente alla
manutenzione dei nastri trasportatori, ma faceva anche il
marittimo e l’agricoltore.
Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, Cassano, mentre
da una piattaforma montata su una roccia controllava il motore
del nastro trasportatore, ha perso l’equilibrio ed ha fatto un
volo di una decina di metri. È morto quasi sul colpo per le
lesioni riportate.
L’incidente è avvenuto in contrada ‘Grotta dell’Acquà,
sulla via per Alberobello, dove si trova la cava gestita dalla
società ‘Leonardo Medico e figli snc’.

CORNEDO VICENTINO – Gaetano Reniero, 35 anni, stava lavorando alla ristrutturazione
della propria casa. Mentre stava completando una gettata di cemento,
secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, e’ stato schiacciato
da alcuni pannelli di metallo che servivano a contenere il materiale.
L’uomo e’ deceduto a causa di un trauma toracico.

MONTECCHIO MAGGIORE – Ha
perso la vita l’operaio di una ditta di verniciatura, Davide Muraro, 66
anni. L’uomo, dipendente della Famacs di Montorso (Vicenza), stava
lavorando all’interno di un’altra azienda, la Svecom di Montecchio, che
aveva appaltato alla prima la verniciatura di una piattaforma
metallica. Mentre si trovava sopra ad una scala, Muraro ha perso
all’improvviso l’equilibrio, cadendo a terra da circa due metri.
L’operaio ha battuto il capo sul cemento, morendo all’istante.

9 maggio

ALESSANDRIA – Un operaio di 52 anni, Carlo
Raschellà, è morto questa sera all’ospedale di Alessandria,
dove è stato trasportato in elicottero dopo essere rimasto
schiacciato sotto il muletto che guidava all’interno della ditta
Ormig di Ovada (Alessandria).
L’incidente è accaduto nel tardo pomeriggio. Secondo la
prima ricostruzione dei carabinieri, intervenuti sul posto con
il 118, l’operaio stava trasportando materiale edile con un
muletto a tre ruote di grosse dimensioni. Forse a causa di una
manovra errata, il mezzo si è rovesciato su un fianco,
schiacciando l’uomo.
Immediatamente soccorso dai colleghi, è arrivato ancora
cosciente in ospedale, anche se le sue condizioni sono risultate
subito molto gravi ai medici che gli hanno prestato le prime
cure.

PIACENZA – Un capocantiere è stato
schiacciato da una macchina spazzatrice ed è morto due ore dopo
il ricovero all’ospedale di Piacenza. È successo nel
pomeriggio. L’uomo, Danilo Matta di 60 anni originario di
Cagliari ma residente a Fidenza, era al lavoro in un cantiere ad
Agazzano, in val Luretta nel piacentino.
Matta era al lavoro nel cantiere per conto della ditta di
Parma dove era impiegato. Era in corso il rifacimento di alcune
strade del centro di Agazzano. Ma in via Acerbi la macchina
spazzatrice utilizzata per la pulizia della strada, guidata da
un collega della vittima, ha investito a marcia indietro il capo
cantiere schiacciandolo contro un muro.

SAN MINIATO (PISA) – Un agricoltore di 47
anni è rimasto schiacciato dal trattore su cui lavorava in una
zona scoscesa, dopo che il mezzo si era ribaltato. È accaduto
questo pomeriggio vicino al crossodromo Santa Barbara a La
Serra, una località nel Comune di San Miniato. L’agricoltore,
morto sul colpo, si chiamava Iuri Baldacci. L’uomo stava
coltivando i campi dell’azienda agricola di cui era titolare in
una zona collinare quando, per cause in corso di accertamento da
parte dei carabinieri, il mezzo si è ribaltato schiacciandolo.
L’agricoltore era da solo al momento dell’incidente. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta e il magistrato di
turno ha disposto l’autopsia e il sequestro del mezzo agricolo.
Sul posto sono intervenuti anche i tecnici della medicina legale
dell’Asl 11 di Empoli.

NAPOLI – Un operaio di 35 anni, Stanislao
Crispino, è morto oggi investito da una scavatrice mentre
venivano eseguiti lavori in un terreno a in via Caduti di
Nassyria a Casandrino, in provincia di Napoli.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della
stazione di Grumo Nevano, l’uomo stava eseguendo uno scavo
quando è stato investito dalla macchina guidata da un collega
che non si era accorto della sua presenza. Crispino è morto
all’istante.

BERGAMO – Un uomo di 59 anni, A.B.,
contitolare di un’azienda che sta eseguendo dei lavori
all’interno di un cantiere edile di Fino del Monte (Bergamo), è
rimasto gravemente ferito dopo essere scivolato in uno scavo
appena realizzato per un pozzetto della fognatura.
L’uomo ha riportato un trauma cranico e toracico ed è ora
ricoverato in prognosi riservata agli Ospedali Riuniti di
Bergamo. È da accertare se l’uomo sia scivolato durante il
lavoro o se sia stato colto da un improvviso malore.
Lo scavo, ampio circa quattro metri quadrati, è profondo un
paio di metri. Il 59enne, residente ad Ardesio (Bergamo) è
stato soccorso dai medici del 118 e portato all’ospedale in
elicottero. Del caso si sono occupati anche i tecnici dell’Asl.
All’interno del cantiere non sarebbero state riscontrate
irregolarità.

PALIANO (FROSINONE) – Un anziano di 81 anni di
Paliano è morto in seguito ad un incidente agricolo. La vittima
era alla guida di un trattore quando il mezzo si è ribaltato
schiacciando il contadino. È accaduto poco prima delle 13 di
oggi in Le Tofe a Paliano, in provincia di Frosinone.
Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 con
tanto di eliambulanza, ma per l’agricoltore non c’è stato nulla
da fare. Il personale dell’Ares 118 ha solo potuto constatare il
decesso.

8 maggio

BOLOGNA – Era rimasto senza lavoro e, non potendo pagare
l’affitto, anche senza casa. Una situazione insopportabile per un
immigrato moldavo regolare di 40 anni che in mattinata ha deciso di
togliersi la vita impiccandosi
. L’uomo è stato trovato morto nella
cantina del condominio di via Canaletto, in zona Barca, alla periferia
di Bologna, in cui aveva abitato negli ultimi cinque o sei anni.

CORDENONS (PORDENONE) – Un operaio di 42
anni, di Cordenons (Pordenone), è rimasto gravemente ferito
oggi in seguito ad un incidente, avvenuto nella cartiera in cui
lavora.
Secondo le prime informazioni, il braccio dell’uomo sarebbe
rimasto schiacciato in un rullo.
Immediatamente soccorso dai sanitari del 118 – giunti sia a
bordo di un’ambulanza, sia con l’elicottero – l’operaio è stato
trasferito d’urgenza nel reparto di Chirurgia della mano
dell’ospedale di Pordenone per un intervento. I medici stanno
cercando di scongiurare l’amputazione dell’arto.
Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri della
compagnia di Pordenone e degli ispettori dell’Azienda sanitaria.
Subito dopo l’incidente, gli operai sono usciti dalla
fabbrica e i sindacati hanno proclamato quattro ore di sciopero
per ogni turno. La cartiera di Cordenons dà lavoro a circa 160
persone.

7 maggio

CHIVASSO (TORINO) – Un operaio edile di 33
anni, Fabio Castaldelli, di Strona (Biella), è morto stamani
precipitando dal tetto di un edificio in ristrutturazione, nella
frazione Cascina Risaia di Villareggia (Torino).
L’operaio, che lavorava per la ditta Perossi di Vigliano
(Biella), è morto sul colpo. È caduto da un’altezza di 12
metri, sbattendo su di un ponteggio e sfracellandosi poi nel
cortile.
A causare la caduta sarebbe stato lo scivolamento della
vittima su una lamiera da sistemare nel sottotetto. 

LECCO – Un ferito rimane ricoverato in
condizioni gravissime con riserva sulla prognosi, l’altro è in
miglioramento. È questo il quadro della situazione clinica
riguardo l’imprenditore e il tecnico ricoverati ieri
all’ospedale di Lecco per gli effetti della violentissima
esplosione avvenuta alla ditta Frigerio di Lecco, con ogni
probabilità per una reazione chimica nella lavorazione e
movimentazione di rifiuti e reflui industriali.
Le maggiori preoccupazioni sono per Giuseppe Frigerio, 59
anni, contitolare della ditta, ricoverato con politrauma e
ustioni di secondo grado: si trova attualmente ricoverato nel
reparto di rianimazione in condizioni gravissime soprattutto per
il trauma cranico subito nell’incidente.
Il secondo ferito, Francesco Pane, 49 anni, anche lui
ricoverato con politrauma e trauma cranico, è in via di
miglioramento. Attualmente è ricoverato in Chirurgia e le sue
condizioni non appaiono più così preoccupanti.

6 maggio

BONIFATI (COSENZA) – Il titolare di
un’impresa edile, F.G., di 46 anni, è rimasto gravemente ferito
stasera in un incidente sul lavoro accaduto nella frazione
Cittadella del Capo di Bonifati. L’uomo si trova ricoverato in
prognosi riservata nell’ospedale di Cosenza per una frattura al
cranio.
L’uomo, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri,
mentre stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione di
un’abitazione privata, è caduto da una scala in ferro da
un’altezza di circa due metri battendo violentemente la testa.
Subito soccorso l’imprenditore è stato portato nell’ospedale di
Cetraro dal quale, vista la gravità delle sue condizioni, è
stato trasferito in quello di Cosenza.

BREDA DI PIAVE (TREVISO) – Un operaio di 39
anni dipendente di un’azienda di Padova è ricoverato al reparto
grandi ustionati del capoluogo euganeo per le conseguenze di un
incidente sul lavoro accaduto in un’azienda chimica di Breda di
Piave (Treviso).
Secondo quanto si è appreso l’uomo, nel manovrare un tubo
che trasportava acido solforico, sarebbe stato investito da un
getto della sostanza riportando ustioni in varie parti del
corpo. Le sue condizioni sono gravi ma non è in pericolo di
vita.

5 maggio

TUSCANIA (VITERBO) – Tre operai sono rimasti
gravemente ustionati a causa di un’esplosione che si è
verificata questa mattina alle 8.30 nel laboratorio con annesso
deposito della Pantech Srl, un’azienda che produce dispositivi
anticalcare per la depurazione dell’acqua e sistemi per la
riduzione dei consumi dei carburanti, situato nei pressi di
Tuscania, in provincia di Viterbo.
Uno dei tre, Salvatore Mario Pandolfo, responsabile di zona
dell’impresa con sede legale a Brescia, di 50 anni, residente a
Viterbo, è in coma, con ustioni sul gran parte del corpo, ed è
ricoverato nell’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Le sue condizioni
sono state definite gravissime dai medici che lo hanno in cura.
Gli altri due feriti, dipendenti della società, sono Paolo
Segato, residente a Vetralla e Paolo Romanini, residente a
Corchiano. Entrambi sono ricoverati in prognosi riservata
nell’ospedale Belcolle di Viterbo. Nell’impianto,
completamente costruito in vetro e acciaio, sono intervenute
alcune squadre dei vigili del fuoco di Viterbo, che hanno
lavorato diverse ore per spegnere le fiamme e mettere in
sicurezza l’immobile. I tecnici della Asl
hanno compiuto una serie di rilievi per accertare se
l’esplosione sia stata innescata dai vapori che potrebbero
essere esalati dalle sostanze usate nel laboratorio o da una
manovra sbagliata compiuta da uno dei tre ustionati. Nel
laboratorio si trovavano numerosi contenitori di sostanze
facilmente infiammabili, soprattutto quelli usati per le
dimostrazioni di riduzione dei consumi di carburanti, attraverso
un sistema innovativo ideato e commercializzato dalla Pentach.
Domani è previsto un nuovo sopralluogo al quale dovrebbero
partecipare gli specialisti dei vigili del fuoco che, attraverso
speciali apparecchiature, sono in grado di risalire al luogo e
alle sostanze che hanno provocato l’esplosione e quindi
l’incendio. «Abbiamo sentito un boato e, subito dopo abbiamo
visto una colonna di fumo nero – ha raccontato un’impiegata -,
se l’incendio si fosse propagato fino agli uffici sarebbe stata
una strage».

ROMA – Un uomo di 31 anni, originario del
Bangladesh, è morto dopo essere stato travolto da un trattore a
Castel di Leva, una borgata nella periferia sud-ovest di Roma.

ASTI – Un agricoltore è morto schiacciato
dal suo trattore mentre stava ultimando l’aratura di un campo in
forte pendenza. L’incidente si è verificato in provincia di
Asti nella serata di ieri, ma dell’accaduto si è appreso solo
oggi.
Poco dopo le 20, alla periferia di Calosso d’Asti, Giorgio
Grasso, 73 anni, che abitava in paese, alla guida di un grosso
trattore stava finendo di arare un campo scosceso di sua
proprietà, quando il veicolo si è rovesciato schiacciandolo al
posto di guida. Inutili i pronti soccorsi. Il decesso nel giro
di pochi minuti.
Quello di ieri sera è il quarto incidente mortale in
agricoltura in provincia di Asti dall’inizio dell’anno. L’anno
scorso i morti nell’Astigiano per infortunio sul lavoro in
agricoltura sono stati sette e, di questi, quattro schiacciati
dal trattore ribaltato.

3  maggio

MONOPOLI (BARI) – Un operaio di 60 anni è
morto questa mattina folgorato da una scarica di corrente
elettrica mentre era al lavoro nei campi a Monopoli, a una
quarantina di chilometri da Bari.
L’uomo, Francesco Laneve, stava eseguendo lavori di potatura
nella masseria ‘Pezze di Sole’, in località Sant’Oronzo, dopo
essersi sistemato sul cestello sollevatore del proprio trattore.
Probabilmente ha urtato alcuni cavi dell’alta tensione restando
folgorato da una scarica di corrente che l’ha preso tra il collo
e le spalle.

MILO (CATANIA) – Un operaio romeno di 30
anni, Codurt Tetedilia, è morto travolto da uno degli alberi
che, assieme al fratello – che non è rimasto coinvolto
nell’incidente sul lavoro – aveva abbattuto in un castagneto di
Milo, sull’Etna.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della locale
stazione – della vicenda, accaduta ieri, riferisce oggi il
quotidiano La Sicilia – l’uomo sarebbe rimasto schiacciato da
uno dei tronchi che i due fratelli avevano accatastato sulla
cima di una collinetta, che sarebbero scivolati per un
improvviso smottamento del terreno. I lavori erano svolti da
un’azienda autorizzata, che aveva ottenuto l’appalto per un
disboscamento della zona.

SPEZZANO ALBANESE (COSENZA) – Un agricoltore,
Giuseppe Ferraro, 31 anni, di Spezzano Albanese, è morto in un
incidente sul lavoro avvenuto nella frazione Apollinara di
Corigliano Calabro (Cosenza).
L’uomo era alla guida di un trattore che, per cause in corso
di accertamento, si è ribaltato schiacciandolo. Ferraro è
morto all’istante.

2 maggio

PESARO – Un agricoltore, Paolo Rossini di
78 anni, è morto schiacciato dal suo trattore a Poggio Elia, frazione
di Pennabilli, in provincia di Pesaro-Urbino. Al momento
dell’incidente l’uomo era a bordo di un trattore, con un rimorchio
carico di legna. L’agricoltore è morto sul colpo. 

FIRENZE – Tre operai sono rimasti gravemente
ustionati in due diversi incidenti sul lavoro avvenuti oggi in
provincia di Firenze. Due sono stati investiti dalla fiammata di
una bombola a gas, mentre un terzo è stato colpito da una
scossa elettrica in un cementificio.
L’incidente con la bombola è avvenuto sul tetto di una casa
in località San Donnino, nei pressi di Firenze. I due operai,
entrambi albanesi, uno di 29 e l’altro di 32 anni, lavoravano
alla coibentazione dell’edificio con la stesa di guaine di
catrame. Per un probabile problema tecnico, il gas sprigionato
dalla bombola si è infiammato ustionandoli entrambi. L’altro incidente ha coinvolto un marocchino di 38 anni
mentre lavorava all’impianto elettrico di un cementificio in
località Passo dei Pecorai, nel Chianti fiorentino. Colpito da
una scossa elettrica a 340 volts, l’uomo è stato trasportato in
elicottero a Careggi. L’ operaio ha riportato ustioni di primo e
secondo grado alle mani e al volto.

Questa voce è stata pubblicata in Elenco 2008. Contrassegna il permalink.