Morti febbraio

Questi i morti per lavoro di febbraio.

29 febbraio

GENOVA – Un operaio del porto di Genova è
morto questa notte intorno all’una e trenta dopo essere caduto
da una nave su cui stava lavorando a Calata Sanità, al terminal
Sech dello scalo genovese. Secondo le prime informazioni sembra
che l’uomo, un giovane operaio, sia precipitato mentre lavorava
allo scarico dei container sulla nave effettuando un volo di
quasi venti metri e schiantandosi sulla banchina sottostante.
Subito i colleghi di lavoro dell’uomo hanno chiamato i
soccorsi ma l’impatto è stato troppo violento ed il giovane è
morto sul colpo.
L’area dove si è verificato l’incidente è stata posta sotto
sequestro dalla Capitaneria di Porto di Genova. I lavoratori del porto di Genova e
del Vte di Voltri hanno proclamato 48 ore di sciopero a seguito
dell’incidente di stanotte che è costato la vita ad un altro
lavoratore all’interno dello scalo genovese.
La decisione è stata presa dopo un primo blocco spontaneo
del terminal Sech di San Benigno, cui hanno aderito per
solidarietà anche i lavoratori del Vte di Voltri.
Con i varchi portuali completamente fermi si attendono lunghe
code di mezzi pesanti già a partire dalla mattinata in
particolare nella zona di San Benigno, nei pressi del casello
autostradale di Genova Ovest. Un corteo di protesta dei
lavoratori del porto commerciale di Genova è partito da
lungomare Canepa e dovrebbe arrivare fino alla prefettura.
Attraversa la città anche un corteo degli operai delle
Riparazioni navali, in sciopero dalle 10 a mezzogiorno.
Intanto continua il presidio al varco portuale di San Benigno
con gli operai che bloccano i camion ed è in aumento la coda
sul ponte elicoidale che dal casello autostradale di Genova
ovest conduce al varco, anche se per il momento non si
registrano particolari disagi alla circolazione leggera.
La capitaneria di porto e la Polmare stanno conducendo gli
accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica
dell’incidente che ha portato alla morte dell’operaio della
Culmv Fabrizio Canonero, di 40 anni, precipitato da un
portacontainer sulla banchina da un’altezza di 20 metri mentre
stava eseguendo le operazioni di scarico.

28 febbraio

NOCERA UMBRA (PERUGIA) – Un operaio di
origini albanesi, di 54 anni, è morto stamani in seguito ad un
incidente sul lavoro avvenuto all’interno di una cava, a Bagnara
di Nocera Umbra.
Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, l’uomo
sarebbe caduto da una pala meccanica, morendo sul colpo.

27 febbraio

BIELLA – È morto nella notte, all’ospedale
di Biella, dove era stato ricoverato ieri l’artigiano di
Mongrando (Biella), Alessandro Ferrari, 59 anni, precipitato dal
tetto di un vecchio capannone in fase di ristrutturazione a
Candelo (Biella). L’uomo si era procurato diverse contusioni e
traumi al torace e all’addome.
L’incidente era avvenuto nel pomeriggio, le cause sono ancora
in fase di accertamento da parte dei carabinieri e dei tecnici
dello Spresal.Una lastra di eternit ha ceduto, forse per il
peso, facendo precipitare l’artigiano da un’altezza di circa 8
metri.

LATINA – Un operaio indiano di 26 anni è
rimasto ucciso stamani in un incidente sul lavoro in un vivaio
lungo la Migliara 53, nel territorio di Sabaudia, in provincia
di Latina.
L’uomo è stato investito da un camion in manovra ed è stato
schiacciato contro un muro. Gli altri operai hanno dato
immediatamente l’allarme, ma il giovane è morto sul colpo e i
soccorsi sono stati vani. Ancora non è del tutto chiara la
dinamica dell’accaduto.

25 febbraio

SIDERNO (REGGIO CALABRIA) – Un cittadino
straniero, M.S., di 43 anni, indiano, è morto in un incidente
sul lavoro avvenuto in un cantiere edile a Siderno.
L’uomo stava lavorando per la ristrutturazione di una
abitazione quando, per cause ancora in corso di accertamento, è
stato travolto da un muro che è crollato.
L’operaio è stato soccorso dalle persone che si trovavano
nel cantiere ma è morto poco dopo l’incidente. Il cantiere è
stato sequestrato. Sull’episodio sono in corso le indagini dei
carabinieri del gruppo Locri.

OSIMO – Un operaio di 54 anni, A.
E., è rimasto gravemente ferito questo pomeriggio a Osimo,
durante lavori di ristrutturazione di un edificio. Sul posto è
intervenuta una ‘volantè della polizia, che sta ancora
completando gli accertamenti sulle cause dell’incidente, insieme
a personale della Zona Asur 7.
Il ferito è stato trasportato nell’ospedale regionale di
Torrette ad Ancona.

ALTAMURA (BARI) – Un giovane operaio di 28
anni, Marco Antonio Di Leo, si è ferito gravemente alla testa
cadendo da un’altezza di quattro metri mentre stava installando
un’antenna su una palazzina. Il giovane è ora ricoverato con
riserva di prognosi nell’ospedale Di Venere di Carbonara di
Bari.
L’operaio è dipendente della ditta di impiantistica
‘Sistemì di Altamura e stava realizzando l’installazione sulla
palazzina dove ha sede proprio l’azienda per cui lavora.

22 febbraio 

MACERATA – Incidente sul lavoro stamani a
Piediripa (Macerata), in una delle aziende della zona
industriale. Per cause ancora da accertare, un operaio addetto
ad alcuni macchinari ha riportato un trauma cranico, ed è stato
trasportato in eliambulanza nell’ospedale regionale di Torrette
di Ancona, con un codice ‘duè. Le sue condizioni non sono
gravi.

23 febbraio 

PADOVA – Un operaio 41enne, Luca
Grassivaro, è morto stasera a Padova per le conseguenze di un
grave trauma alla testa riportato in un incidente all’interno di
un’azienda di gommapiuma, la Loima di Borgoricco (Padova).
Secondo una prima ricostruzione, a causare l’infortunio
sarebbe stato il malfunzionamento di un macchinario adibito al
taglio dei fusti di gommapiuma: la parte mobile della macchina
utensile – per cause ora al vaglio dei carabinieri – avrebbe
schiacciato il capo dell’uomo. Gravvivaro era stato liberato
dalla morsa meccanica da alcuni colleghi di lavoro presenti nel
capannone, che poi hanno subito chiamato i soccorsi. Portato
all’ospedale di Padova, le condizioni dell’uomo erano apparse
però molto gravi.
I medici della neurochirurgia, assieme ai colleghi del
reparto di otorinolaringoiatria, hanno cercato con un disperato
intervento chirurgico di ridurre un ematoma che comprimeva il
cervello. Ma la speranza è durata solo poche ore. In serata
l’operaio è deceduto.

20 febbraio

RIMINI – Un artigiano di 70 anni, Dino
Campagna, è morto in un infortunio sul lavoro avvenuto nel
pomeriggio nella sua azienda di Misano (Rimini), chiusa da
dicembre, quando l’uomo era andato in pensione.
Campagna stava smantellando il capannone e stava lavorando al
tornio, quando un colpo del laminato sfuggito dalla macchina gli
ha provocato lo sfondamento della scatola cranica. A trovarlo a
terra, in una pozza di sangue, è stato il figlio, che ha dato
l’allarme. I sanitari del 118, intervenuti con i carabinieri e
personale dell’Ispettorato del lavoro dell’Ausl, hanno potuto
solo constatare il decesso.
Gli accertamenti dovranno stabilire se l’incidente è stato
provocato da un malfunzionmento del macchinario o da un errore
umano. 

BELLUNO – Un agricoltore bellunese, B.P.S.,
70 anni, di Cesio Maggiore, è morto in un incidente sul lavoro.
Il corpo dell’uomo è stato trovato nelle prime ore di stamani,
accanto al trattore ribaltato, in una stradina di campagna di
Cesio Maggiore. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e
i carabinieri.


19 febbraio

CATANIA – Un operaio è morto schiacciato
da un macchinario mentre lavorava in un cantiere per la
costruzione dell’autostrada Siracusa-Catania, all’altezza di
Villasmundo (Siracusa).La vittima è un operaio di 32
anni, Gaspare Maganuco, di Gela, sposato, padre di due figli,
dipendente di una impresa edile gelese, la Igc. L’incidente si
è verificato intorno alle 14,30. L’uomo stava lavorando alla
costruzione di una galleria artificiale quando, per cause ancora
da accertare, è precipitato dall’impalcatura sulla quale stava
lavorando, da un’altezza di circa dieci metri.

BIELLA – Alessandro Oppizzi, 41 anni,
dipendente di una società lombarda è morto oggi schiacciato da
un carrello, del quale stava controllando il funzionamento in
un’azienda tessile biellese, la Botto Giuseppe di Vallemosso. Il
lanificio aveva infatti affidato in appalto a terzi la
manutenzione del sistema automatizzato del controllo-pezze.
Verso mezzogiorno, il tecnico sarebbe salito sul carrello per
verificarne il funzionamento e il mezzo,senza rispondere ai
comandi lo ha spinto contro una colonna in cemento procurandogli
lesioni gravissime. Malgrado l’intervento dei soccorsi per
l’uomo non c’è stato nulla da fare.

16 febbraio

TRAPANI – Un operaio di 22 anni, Claudio
Ingoglia, è morto oggi pomeriggio in un incidente sul lavoro
avvenuto a Campobello di Mazara. Secondo una prima ricostruzione
dei carabinieri e degli ispettori dell’Asl 9 di Trapani, il
giovane manovale, originario di Partanna, era impegnato nel
montaggio di un ponteggio all’interno di un antico baglio in
fase di ristrutturazione quando, improvvisamente, è stato
travolto da un arco che è crollato.

TORINO – Incidente mortale questa mattina
all’alba nel torinese, dove un ciclista è stato travolto da un’auto,
forse a causa del buio. L’investimento è accaduto intorno alle 6 e 40
sulla strada provinciale 13, tra Busano e Front Canavese, e a perdere
la vita è stato un operaio di 52 anni di Ciriè. L’uomo stava andando
a lavorare in sella alla sua bicicletta quando è stato tamponato e
caricato per una decina di metri da una macchina, guidata da un
operaio trentenne che si stava recando al lavoro.

BENEVENTO – Un operaio addetto al trasporto
dei rifiuti, che era alla guida di un furgoncino, è morto
trafitto da una sbarra di ferro che limitava l’accesso al sito
di stoccaggio provvisorio del comune di S.Agata dei Goti
(Benevento). La vittima è Michele Truocchio, 44 anni di S.Agata
dei Goti, che lavorava alle dipendenze della ditta ‘Ecologia
Falzaranò di Airola.
Secondo la dinamica ricostruita dai carabinieri, questa
mattina l’operaio, che stava uscendo dall’area adibita a
stoccaggio provvisorio a bordo del suo furgoncino per la
raccolta dei rifiuti, giunto nei pressi dell’uscita, è stato
trafitto dalla sbarra di ferro (che ruota a 90 gradi) che
consente l’ingresso o l’uscita dall’area. Il palo di ferro,
probabilmente spinto dal forte vento, ha sfondato il parabrezza
del piccolo mezzo di trasporto ed ha trafitto al torace lo
sfortunato operaio, che è deceduto all’istante.
Truocchio
lascia la moglie e due figli.

15 febbraio

BOLOGNA – Stava lavorando con alcune travi
quando una di queste gli è caduta addosso schiacciandolo.
L’uomo, un romeno di 47 anni, è stato ricoverato all’ospedale
Maggiore di Bologna in condizioni molto gravi.
L’incidente è avvenuto intorno alle 15 in via Stefani, in
un’azienda che installa gru, alla periferia della città. Al
momento l’operaio risulta in regola con le normative sul lavoro.


14 febbraio

CREMONA – Un lavoratore che prestava
servizio nel cantiere dove è in corso la costruzione della
nuova acciaieria Arvedi, a Spinadesco (Cremona), è morto oggi
in un incidente sul lavoro.
La vittima è Ramdaoui Mourad, marocchino di 27 anni,
dipendente della ditta ABS System di Gavardo (Brescia). In una
nota, la società Arvedi precisa di avere commissionato la
gestione della sicurezza del cantiere alla Società Ceper srl,
specializzata nella prevenzione dei rischi di infortunio. Tale
società è impegnata a collaborare con gli inquirenti per
accertare le cause dell’incidente.
Il lavoratore, dipendente della ABS System specializzata in
coperture e montaggio tetti, è caduto da circa 15 metri mentre
erano in corso lavori di tamponatura finalizzati al montaggio di
lamiere del tetto del nuovo capannone.

FIRENZE – Un uomo di 67 anni, D.S., operaio
edile in pensione, residente in provincia di Arezzo, è morto,
oggi pomeriggio a Firenze, per le ferite riportate precipitando
da un ballatoio al secondo piano di un edificio in
ristrutturazione. L’incidente si è verificato in un cantiere
edile in via Toscanini.
Da una prima ricostruzione, il sessantasettenne,
probabilmente nel tentativo di penetrare attraverso una finestra
in uno degli appartamenti in ristrutturazione, ha perso
l’equilibrio precipitando da un’altezza di circa quindici metri.
L’uomo è stato soccorso dai compagni di lavoro che hanno
avvisato subito il 118, ma i tentativi di rianimarlo sono
risultati vani.

PIAZZA ARMERINA (ENNA) – Incidente sul
lavoro in un cantiere edile di Piazza Armerina. Salvatore
Ragusa, 45 anni, è morto dopo essere stato investito in pieno
volto dal braccio di una pala meccanica. Dopo l’impatto l’uomo
è caduto in uno scavo. Ragusa che si trovava sul bordo del
fossato per controllarne la profondità, di circa tre metri, è
stato colpito in pieno volto per un errore del manovratore. Gli
inquirenti ipotizzano l’omicidio colposo. La procura ha aperto
una indagine condotta dalla polizia.

13 febbraio

TREVISO – Un operaio è morto schiacciato
dalla macchina con la quale stava lavorando. È accaduto questo
pomeriggio a Lutrano di Fontanelle (Treviso), alla Friul Intagli
Spa, azienda specializzata nella lavorazione del legno. La
vittima si chiamava Filippo Segat, 30 anni, di Mansuè
(Treviso).
Secondo una prima ricostruzione, pare che la macchina usata
per schiacciare e poi tagliare il legno si sia improvvisamente
bloccata: Segat ha quindi cercato di comprendere la causa del
fermo, manovrando gli ingranaggi proprio nel momento in cui i
meccanismi hanno ripreso a funzionare. L’operaio è morto
all’istante.

RAFFADALI (AGRIGENTO) – Un pensionato di 84
anni, di Raffadali (Ag), è morto per le ferite riportate dopo
essere stato travolto dalla propria motozappa con cui stava
lavorando in un appezzamento di terreno.
L’uomo soccorso dal figlio è morto dopo essere giunto in
ospedale ad Agrigento, per uno schock emorragico causato dalle
ferite alle gambe.

FAENZA (RAVENNA) – Gli ispettori della
medicina del lavoro dell’Asl di Ravenna hanno avviato complessi
accertamenti per chiarire le cause della morte di Antonio
Scudella, l’operaio di Modigliana (Forlì-Cesena) deceduto in un
incidente sul lavoro accaduto stamani nell’azienda di materassi
Tarlazzi Lane di Reda, alle porte di Faenza.
Da una prima ricostruzione, sembra che l’operaio sia stato
travolto da un portone di ferro scorrevole alto circa cinque
metri che sarebbe fuoriuscito dalle guide dopo essere stato
accidentalmente urtato da un muletto, guidato da un collega di
Scudella. La vittima, che avrebbe compito 41 anni il 20 aprile,
proprio in quel momento stava passando dietro il portone e non
è riuscito a evitarlo.

12 febbraio

PIACENZA – Un imprenditore agricolo di 39
anni, Roberto Garavelli, è morto in un infortunio sul lavoro
avvenuto nel primo pomeriggio a Casteldardo di Besenzone, nel
piacentino. L’uomo ha cercato di mettere in moto un trattore,
con un piede sul cingolo, senza rendersi conto che era innestata
la retromarcia; il mezzo agricolo è improvvisamente scattato
all’indietro, trascinando sotto di sè l’imprenditore, che ha
perso la vita. L’incidente è avvenuto nella rimessa di
Garavelli, che era fratello del sindaco di Besenzone, Luigi, e
arbitro di pallavolo in serie B.
Pare che l’imprenditore stesse caricando con un generatore la
batteria del trattore. Completata l’operazione, avrebbe messo in
moto il mezzo, che lo ha travolto schiacciandolo. Il corpo è
stato trovato più tardi dalla madre.

ROMA – Un altro caso di morte sul lavoro nel
Lazio. Un operaio di circa 50 anni è rimasto schiacciato oggi
pomeriggio da un camion in un cementificio a Guidonia.
Secondo quanto riferisce il 118, l’uomo è stato investito
dal mezzo che gli ha procurato lo schiacciamento del cranio,
uccidendolo sul colpo.

TORINO – Un uomo di 44 anni è morto questa
mattina in un incidente avvenuto all’ interno di una ditta di
stoccaggio alimentare di Torino, in strada del Francese.
Secondo qunato appreso – sulla vicenda indaga la polizia, che
non è ancora riuscita a contattare i familiari della vittima –
l’ operaio si trovava su un carrello elevatore quando è stato
schiacciato contro il soffitto. Il meccanismo dell’
apparecchiatura si è inceppato e per l’uomo non c’è stata
possibilità di salvezza. 

11 febbraio

ORTE (VITERBO) – È un imprenditore
camerunense, Kouam Yean Marie, di 41 anni, ingegnere, dal 2006
in Italia, l’uomo morto bruciato a Orte, un paese ai confini tra
il Lazio e l’Umbria, nella sua azienda di esportazione di
pneumatici con il suo paese d’origine.
Oltre al commercio di copertoni nuovi, usati e ricostruiti,
l’uomo aggiustava celle frigorifere per camion e industriali.
Era sposato con una immigrata albanese e aveva due figli.
Il corpo carbonizzato è stato trovato in uno stanzino in fondo
al capannone industriale. Sulle cause dell’incendio sono in
corso accertamenti da parte dei carabinieri e dei tecnici dei
vigili del fuoco. L’ipotesi più accreditata, al momento, è che
l’incendio sia stato causato da una fuga di gas che, a causa di
una scintilla, avrebbe provocato un’esplosione, come
dimostrerebbero i vetri delle finestre lanciati verso l’esterno.

BICINICCO (UDINE) – L’artigiano morto è
Justo Octavio Barassi, di 62 anni, residente a Bicinicco. Il
cantiere edile di cui era titolare e dove è avvenuto
l’incidente, è il Complesso «La corte del sole».
Verso le 9:30 di stamani – a quanto si è saputo – l’uomo si
trovava al lavoro su una scala a pioli quando, per cause in
corso di accertamento da parte dei Carabinieri, ha perso
l’equilibrio ed è caduto al suolo da un’altezza di circa tre
metri. L’artigiano è morto all’istante.

SALICE SALENTINO (LECCE) – Un pensionato di
66 anni, Giovanni Rollo, di Veglie (Lecce), è morto nel suo
vigneto, mentre manovrava una motozappa con fresatrice.
Per cause in corso di accertamento da parte di carabinieri,
l’uomo ha perso il controllo dell’utensile agricolo che ha
tranciato il suo corpo. A dare l’allarme in serata sono stati i
famigliari del pensionato non vedendolo rincasare. 

SALEMI (TRAPANI) – Un operaio, Giovanni
Gandolfo, 50 anni, sposato e padre di due figli, è morto in un
incidente sul lavoro rimanendo schiacciato dal muletto che stava
guidando e che si è ribaltato.
Per estrarre il corpo senza vita dell’operaio sono intervenuti
i vigili del fuoco. 

10 febbraio 

TORINO – Un operaio di 24 anni, V.D. di
Bari, ma residente a Modena, è morto questa mattina in un
incidente sul lavoro avvenuto a None, nel torinese. L’ uomo
stava montando una telecamera per la videosorveglianza sul tetto
di un capannone in lamiera, quando è precipitato a terra
morendo sul colpo.
Al momento dell’incidente c’erano altre persone che però non
hanno potuto fare nulla per aiutare il giovane operaio. Secondo
quanto appreso, le indagini le stanno effettuando i carabinieri,
l’appalto per i lavori di messa in sicurezza del luogo sono a
carico della Ceva.Logistics, specializzata in manutenzione e
sistemazione di cavi elettrici. 

9 febbraio

SPILINGA (VIBO VALENTIA) – Un uomo, Gennaro
Arena, di 55 anni, è morto dopo essere stato travolto dal
trattore condotto dal figlio. La vittima, secondo quanto
riferito, è rimasta schiacciata da una delle ruote del pesante
mezzo mentre era al lavoro in un terreno agricolo di sua
proprietà.
In base a quanto è stato possibile ricostruire, il trattore
in movimento si sarebbe inclinato costringendo Arena a salire
sulla parte posteriore del mezzo. Il figlio, udite le grida del
padre, ha subito innestato la marcia ma per l’agricoltore non
c’è stato nulla da fare.

ROMA – Un operaio romano di 65 anni è
morto schiacciato da un escavatore che stava manovrando. L’incidente
è avvenuto questo pomeriggio alle 14 in un cantiere edile in via
degli Estensi, nel quartiere Bravetta, a Roma. Sono ancora in corso le operazioni di
recupero del corpo dell’operaio morto schiacciato da una
escavatrice in un cantiere nel quartiere Bravetta a Roma. Lo
riferiscono fonti del 118.
Un’operatrice sanitaria è stata imbragata con una fune dai
vigili del fuoco, per scendere nel fossato (profondo circa tre
metri) e analizzare le condizioni del corpo del 65enne prima che
ne venga recuperato il cadavere.
Il 118, inoltre, riferisce che nel cantiere, dove è accaduta
la tragedia, è giunta una parente dell’uomo che dopo aver
appreso della morte dell’operaio è stata colta da malore e
viene ora assistita dai sanitari.

8 febbraio

SAN SALVO (CHIETI) – Incidente mortale sul
lavoro all’interno dell’area industriale di Piana Sant’Angelo di
San Salvo. Un autotrasportatore di 50 anni, Antonio Argentieri,
residente a Furci (Chieti), è morto finendo sotto le ruote del
rimorchio che stava tentando di agganciare alla motrice.
All’incidente – avvenuto nel piazzale della «Sabatini
Autotrasporti Srl» – hanno assistito altri autotrasportatori
che hanno tentato di prestare subito soccorso al collega.
L’Argentieri, sposato e padre di due figli, è stato
trasferito presso l’ospedale S.Pio di Vasto dove, però, è
giunto cadavere. 

ROMA – Un operaio polacco di 34 anni è morto
stamani in seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto in una
fabbrica di lavorazione di marmi in via Giorgio Almirante a
Pomezia, comune vicino Roma.
Secondo le prime informazioni, l’operaio è stato schiacciato
da una lastra di marmo. Inutili i tentativi degli operatori del
118 subito intervenuti per soccorrere lo straniero. A quanto si
è appreso l’operaio era regolarmente assunto. 

7 febbraio

AVELLINO – Si chiama Raffaele Maffei
l’operaio che nella tarda mattinata ha perso la vita su un
cantiere edile a Pratola Serra, in provincia di Avellino.
L’operaio, 44 anni, originario di Solfora (Avellino) è rimasto
folgorato da una scarica elettrica mentre stava lavorando alla
costruzione del solaio di una abitazione privata.
Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, che sono giunti
sul posto pochi minuti dopo l’incidente avvenuto intorno alle
12.30, la tragedia si è verificata a causa di una manovra
errata della betoniera che con il lungo braccio di gomma da cui
viene pompato il cemento, ha toccato i fili dell’alta tensione.
Maffei, che aveva il compito di orientare la fuoriuscita del
cemento, è stato investito da una scarica di venti mila volts
ed è deceduto all’istante nonostante i tentativi di rianimarlo
da parte dei compagni di lavoro. Raffaele Maffei è la sesta
vittima, negli ultimi dodici mesi, che perde la vita su un
cantiere edile in Irpinia.

SAN MARTINO DI LUPARI (PADOVA) – È un operaio
romeno, Vasile Danc, la vittima dell’incidente avvenuto
all’interno della segheria, a San Martino di Lupari.
L’uomo, che oggi compiva 46 anni, è stato ferito mortalmente
alla testa da un pezzo di legno mentre stava lavorando ad una
macchina utensile. Il colpo gli ha causato lo sfondamento delle
ossa del volto. Le cause esatte dell’incidente mortale sono al
vaglio dei tecnici dello Spisal.
L’operaio romeno, padre di tre bambini, abitava a Castello di
Godego (Treviso).

6 febbraio

VITERBO – Sono quattro le persone estratte al momento morte dalle macerie del deposito di fuochi di artificio esploso alle 11 a Castiglione in Teverina, nel viterbese, secondo quanto si apprende dal 118. Un altro uomo è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale di Orvieto. Ai soccorritori ha riferito che nel deposito c’erano altri quattro suoi colleghi.

TORINO – Un camionista di 52 anni, Pietro Russo, di Torino, è morto oggi pomeriggio in un incidente sul lavoro accaduto in località San Michele, a Carignano (Torino), nella zona delle Cave Germaire. Era impegnato nel trasbordo di terra dal suo mezzo ad un bacino d’acqua artificiale quando, per cause non ancora accertate, il camion è finito nell’acqua, finendo a circa 20 metri di profondità, e l’uomo è annegato. A dare l’allarme sono stati alcuni colleghi di lavoro. Dopo avere fatto l’ultimo carico di terra intorno alle 11.30, l’uomo, che era sposato ed aveva un figlio di 16 anni, non ha più fatto ritorno e poco dopo le 13, non vedendolo arrivare, è scattato l’allarme e sono cominciate le ricerche nella zona. Il cadavere è stato trovato galleggiante nel lago. In base alle norme, l’uomo avrebbe dovuto fermare il camion a circa un metro e mezzo dalla sponda e poi spingere con un braccio meccanico la terra nell’acqua. Non è escluso che per fare più in fretta possa avere azionato il ribaltamento del cassone a poca distanza dall’acqua e, a causa dello smottamento del terreno, il veicolo sia finito in acqua. Tutte supposizioni a cui le indagini e le perizie dei consulenti dovranno dare risposte.

MILANO – Un operaio romeno di 41 anni è rimasto ferito, oggi pomeriggio, a Milano, dalla caduta di un oggetto in ferro. L’uomo si trova in prognosi riservata all’ ospedale Humanitas, in osservazione. Secondo quanto riferito dalla polizia l’uomo, che sarebbe in regola con il soggiorno, stava lavorando alla ristrutturazione di una casa Aler, in via Costantino Baroni, quando, intorno alle 15.30, per la rottura di un cavo, un pezzo di ferro è caduto da un’altezza di circa 7 metri e lo ha colpito al capo.

5 febbraio

FERRARA – un operaio di 54 anni, Giuseppe Bonati, di Stienta (Rovigo), è morto all’ospedale Sant’Anna per le ferite provocate da un incidente avvenuto nell’azienda Carpenteria Cmg. L’operaio stava lavorando a un muletto sollevatore, con il motore in funzione, quando il mezzo è partito e lo ha travolto.

TORINO – L’operaio Antonio Lizzo, di 42 anni, è stato dimesso dall’ospedale Martini dove è stato medicato per ustioni guaribili in cinque giorni. Accompagnato dai carabinieri è tornato nella sede della ditta Abrate, a Collegno per una ricostruzione dell’accaduto. A Collegno sono anche giunti la moglie del responsabile di stabilimento, Michele Monteleone, la figlia (che ha 10 anni e non sette come detto in precedenza) e il cognato Antonello Silanus. «I medici ci hanno detto che ci sono buone speranze che si salvi – ha affermato quest’ultimo – è fasciato, intubato e tenuto in coma farmacologico. Lavorava in questa azienda dal 1987. La cosa più difficile è spiegarlo alla figlia che era rimasta molto colpita dalla disgrazia accaduta in dicembre nell’acciaieria ThyssenKrupp». All’esterno dell’azienda c’era anche Luca Degani, che ha lavorato alla Abrate per 8 anni fino al 2004: «Quando c’ ero io – ha detto – i turni di lavoro erano tre e c’ erano una ventina di dipendenti. Poi il personale è stato ridotto ed è stato tolto il turno notturno. Per cui i forni vengono caricati alle 22 e scaricati alle 6». «Mi stupisco che non siano entrati in funzione i sistemi di sicurezza – ha proseguito – ce n’ era uno con azoto per spegnere eventuali fiamme ed un altro sonoro».

GENOVA – Sulla A10 tra Arenzano e il bivio per la A26 verso Genova intorno alle ore 23 di ieri sera, al km 19, un operaio della ditta Seven Service, primaria impresa italiana specializzata negli interventi in galleria, è stato investito da un’auto mentre segnalava la presenza di un cantiere. Sul posto sono intervenuti prontamente i soccorsi sanitari, la Polizia Stradale ed il personale di Autostrade per l’Italia ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

ROMA – Silvana Zonetti, del Tiburtino, a settant’anni suonati, doveva ancora andare a lavorare. La pensione da cinquecento euro al mese non le sarebbe mai bastata: doveva continuare a fare la domestica, per tirare avanti. Per questo, e anche per l’imprudenza di un camionista, ieri mattina ha perduto la vita. La donna, che abitava in via Galeazzo, è stata investita da un autotreno all’incrocio tra via Filippo Fiorentini e via Zincone nella zona di Casal Bruciato ed è morta sul colpo.


2 febbraio

POTENZA –  A Viggiano, in provincia di Potenza, ha perso la vita Adriano Angelone, un operaio del luogo, morto in serata in seguito alle ferite subite mentre lavorava nell’azienda Vibac: secondo quanto si è appreso, l’uomo è stato schiacciato da un rullo. Soccorso dal personale del 118, è stato trasportato nell’ospedale di Villa d’Agri (Potenza) ma per lui non c’è stato nulla da fare. Alla Vibac – azienda dove si produce materiale plastico – lavorano circa 200 persone. Il segretario regionale della Femca-Cisl, Gerardo Casaletto, ha annunciato che «domani nella fabbrica si svolgeranno assemblee con i lavoratori e con i rappresentanti anche delle altre sigle sindacali».

REGGIANO – L’operaio romeno, 45 anni, Stelica Maftei, è morto mentre lavorava questa mattina in un capannone dell’azienda Padana Tubì a San Giacomo di Guastalla, nel Reggiano. L’incidente è avvenuto verso le 8.15 mentre l’operaio lavorava assieme ad un connazionale, regolarmente imbracato, su una piattaforma ad un’altezza di circa otto metri. I due, dipendenti di un’azienda di Finale, stavano installando impianti termoidraulici quando, per cause al vaglio dei carabinieri, la piattaforma è stata colpita da un carro-gru manovrato a terra da un altro operaio. Mentre il collega della vittima, di 48 anni, probabilmente agganciato con l’imbracatura ad un’altra struttura, è rimasto sospeso in aria, Maftei, agganciato invece alla stessa piattaforma a sua volta crollata a terra, si è sfracellato al suolo morendo sul colpo.

1 febbraio

NOVAFELTRIA (PESARO URBINO) – Un uomo di 65 anni, Marino Mordenti, è morto oggi nelle Marche, a Novafeltria, in un incidente sul lavoro. L’uomo – socio della ditta ‘Demò – sostava a piedi in un piazzale dov’era al lavoro un muletto. Il mezzo stava movimentando dei carichi quando all’improvviso si è ribaltato, investendo Mordenti, che è rimasto schiacciato sotto il carrello elevatore. A nulla sono valsi i soccorsi; il personale del 118 una volta giunto sul posto ha potuto soltanto constatare il decesso.

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