Sabato 5 aprile dalle 18 al centro sociale Auro e Marco a Spinaceto (Roma) assemblea pubblica: perchè di lavoro non si muoia più.
Dalle 23 in concerto Bisca e Zulù.
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Il ricovato della serata andrà a sottoscrizione del comitato.
La sicurezza sul lavoro non si compra nelle urne elettorali!
Retorici slogan mediatici annunciano come soluzione ai continui morti e infortuni sul lavoro l’entrata in vigore del decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro approvato il 6 marzo dal Governo, che attua la legge delega del 3 agosto del 2007.
Un provvedimento che non incide minimamente sulle cause delle attuali condizioni di insicurezza, come il processo di flessibilità e precarizzazione, l’utilizzo diffuso di contratti atipici, di lavoro a cottimo e in nero previsti dalle legge 30 e dal pacchetto Treu, la mancanza di formazione e prevenzione, il numero degli ispettori di Dpl e Asl che è ancora inadeguato a rilevare e sanzionare le inadempienze delle aziende, i ritmi di produzione che impongono una velocità frenetica ai tempi di lavoro facendo diventare gli straordinari una regola e facendo ricadere sui lavoratori e le lavoratrici la causa della propria morte. E’ il caso della centrale dell’Enel a Civitavecchia, di Melfi, del porto di Genova, ma questo capita anche nei cantieri edili, nei campi agricoli e nelle strade delle nostre città.
A conferma della continua strage secondo il recente rapporto dell’ANMIL sulla tutela delle vittime del lavoro l’Italia resta il paese con il più alto numero di morti sul lavoro in Europa.
La Confindustria, dal canto suo ha la faccia tosta di muovere delle critiche verso il minimo inasprimento delle pene che pone il decreto legislativo, quasi non ci fossero responsabilità strutturali da parte delle aziende sulle stragi che si compiono ogni giorno e che vedono anche come quasi unici colpevoli i lavoratori e le lavoratrici. La campagna elettorale propone, nel supermarket di piattaforme per governare il paese, anche il prodotto-spettacolare dei candidati operai supersiti alle tragedia della ThyssenKrupp; quasi bastasse essere stati protagonisti di tragici episodi per poter rappresentare gli interessi di migliaia di lavoratori che ogni giorno rischiano la vita sui posti di lavoro. Quel che rimane purtroppo è solo l’essere utilizzati come brand o marchio d’autenticità per dare centralità mediatica al fenomeno strutturale delle morti e degli infortuni.
Per questo non c’interessano le posizioni strumentali alla campagna elettorale né dell´operaio sopravvissuto al rogo diventato uno dei simboli di quel maledetto 6 dicembre, candidato nel PD insieme a diversi esponenti di Confindustria, né del delegato Fiom della ThyssenKrupp, candidato per la lista arcobaleno.
Per riprendere l’iniziativa politica dal basso, valorizzando le reti che si muovono in autonomia ed indipendenza sui territori vi invitiamo a partecipare all’assemblea cittadina che si terrà dalle 18 sabato 5 Aprile al c.s.o.a Auro e Marco a Spinacelo.
Durante l’iniziativa attraverso la proiezione di brevi filmati di denuncia sulle condizioni di lavoro a Roma, lanceremo la campagna “Make your video”, per realizzare un portale nazionale che raccolga i contributi che segnalano le condizioni di insicurezza sul lavoro.
L’iniziativa è a sostegno del Comitato contro le morti sul lavoro e della famiglia di Michele Cozzolino, morto a 31 anni mentre lavorava alla Centrale a carbone dell’Enel di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia.
LA SERATA SI CONCLUDERA’ ALLE 23 CON IL CONCERTO DEI BISCA+ZULU’
Di lavoro si muore perché di precarietà si vive!
Comitato contro le morti e gli infortuni sul lavoro