31 MARZO
PERUGIA – Un muratore di 38 anni, romeno, è
rimasto ferito, mentre stava lavorando in un cantiere
edile nella zona di Ponte Pattoli.
Le modalità e le cause dell’incidente sono ancora in corso
di accertamento da parte dei carabinieri della compagnia di
Perugia. L’uomo, che è stato ricoverato all’ospedale di
Perugia, ha riportato fratture varie e lesioni giudicate
guaribili in 40 giorni.
Sul posto, oltre ai carabinieri, è intervenuto personale
dell’Asl 2 di Perugia, ufficio prevenzione e sicurezza.
30 MARZO
BOLZANO – Si trova ricoverato in
condizioni molto gravi all’ospedale San Maurizio di Bolzano un operaio
trentino di 43 anni, vittima di un infortunio sul lavoro; è caduto
dal tetto di un furgone durante lavori di carico a Riva di Sotto, nei
pressi di Appiano, poco distante dal capoluogo altoatesino. L’uomo è
precipitato da una altezza di 2,5 metri, battendo violentemente il
capo sul terreno e riportando un grave trauma cranico. Sul posto sono
intervenuti i carabinieri di Appiano, che stanno indagando sulla
dinamica e le resposabilità dell’infortunio.
29 MARZO
REGGIO EMILIA – Aveva messo un annuncio su un
quotidiano cercando lavoro come colf; e sabato scorso l’aveva
trovato. Un operaio 40enne l’aveva contattata offrendole di
lavorare in casa sua nei week end; i due si erano incontrati in
un bar e, raggiunto l’accordo, la ragazza aveva cominciato quel
giorno stesso il suo lavoro. Ma mentre era intenta a fare le
prime pulizie, il 40enne reggiano ha cominciato a farle
apprezzamenti sempre piu’ pesanti. Poi l’ha fatta andare in
camera da letto cominciando a toccarle ripetutamente le parti
intime. La ragazza si e’ ribellata, e’ riuscita a divincolarsi
dalla presa dell’uomo e si e’ recata subito al comando
carabinieri di Corso Cairoli sporgendo denuncia. I carabinieri
hanno avviate le indagini e, acquisiti i necessari elementi,
hanno denunciato l’operaio per violenza sessuale.
.
TARANTO – L’operaio morto si chiamava
Carmelo Stano, aveva 42 anni ed era originario di Manduria.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, Stano, dipendente
in una ditta di scavi, mentre a bordo di un escavatore
all’interno della cava, è stato violentemente colpito alla
testa da un grosso masso che staccatosi dalla parete rocciosa
sulla quale stava operando, ha sfondato l’abitacolo del mezzo
meccanico.
Sul luogo dell’incidente è intervenuto anche il medico
legale. La cava in cui è morto l’operaio è stata sequestrata
su disposizione della magistratura.
MANDURIA (TARANTO) – Un capoturno e due operai
dell’Ilva di Taranto sono rimasti feriti – uno in modo grave –
in un incidente sul lavoro avvenuto nel reparto Finitura Nastri
2.
I tre – secondo una prima ricostruzione – erano intenti a
riavvolgere un rotolo di Coils dello spessore di 12 millimetri
sull’impianto ‘Cls’. La saldatura fatta per motivi precauzionali
è saltata e con un effetto a molla una parte del rotolo ha
travolto i tre lavoratori. Due di loro sono finiti sul piano di
calpestio e hanno riportato contusioni al torace e alle mani. Il
manutentore, Orazio Laera, è stato sbalzato invece in una
botola profonda oltre tre metri: ha riportato un trauma facciale
e ha perso molto sangue. Soccorso dai colleghi e successivamente
dal personale sanitario del 118, Laera è stato trasportato
d’urgenza all’ospedale tarantino ‘Santissima Annunziatà, dove
è stato ricoverato.
L’esame della Tac a cui
è stato sottoposto Laera ha evidenziato una frattura sacrale.
L’uomo è stato ricoverato con riserva di prognosi nel reparto
Ortopedia dell’ospedale ‘Santissima Annunziatà.
Gli altri feriti sono il capoturno Vincenzo Maiorano, che ha
riportato contusioni multiple, e l’operaio Eupremio Picchierri,
che ha riportato una frattura alla mano sinistra e, dopo essere
stato medicato dal servizio sanitario dello stabilimento, si è
ricoverato nell’ospedale ‘Giannuzzì di Manduria (Taranto).
VARESE – È morto all’ospedale Niguarda di
Milano un operaio di 48 anni che giovedì mattina è caduto dal
camioncino della nettezza urbana mentre era impegnato nella
raccolta dei rifiuti a Caronno Pertusella, nel Varesotto.
Salvatore Grasso, residente a Turate (Como), si trovava nel
reparto di rianimazione dell’ospedale, in gravissime condizioni
per il trauma cranico e le lesioni su tutto il corpo riportate
nell’incidente. L’uomo, impiegato della Eco Nord, l’azienda che
gestisce la raccolta dei rifiuti nel comune, avrebbe perso
l’equilibrio all’improvviso, cadendo dal camioncino in
movimento.
Per quattro giorni il personale medico ha cercato di
salvargli la vita, ma nella serata di ieri le sue condizioni
sono peggiorate in maniera irreversibile.
26 MARZO
PIACENZA - Un operaio e' stato colpito al capo da un pezzo metallico di una gru ed e' morto. E' accaduto in localita' Buriacchina, nel comune di Gazzola (Piacenza). La vittima si chiamava Luigi Botti, 48 anni, di Fiorenzuola. L'incidente e' successo mentre l'operaio stava montando, insieme ad altre persone di una ditta specializzata, una gru all'interno di un cantiere edile: per cause ancora in corso di accertamento, l'uomo e' stato colpito violentemente al capo da un pesante pezzo metallico in fase di sollevamento. La botta subita alla testa non ha lasciato scampo al quarantottenne, che ha perso la vita sul colpo. Quando i soccorsi del 118 sono arrivati non c'era piu' nulla da fare. I rilievi di legge sono affidati ai carabinieri di Agazzano.
24 MARZO
APPIGNANO (MACERATA) – Un operaio albanese
di 43 anni è rimasto gravemente ferito in un infortunio sul
lavoro avvenuto ad Appignano (Macerata).
Lyupco Antovskil, residente a Tolentino, era salito su
un’impalcatura nell’azienda K-Stucchi, quando, per cause in
corso di accertamento da parte dei carabinieri, ha perso
l’equilibrio ed è precipitato al suolo da un’altezza di otto
metri. Trasportato in eliambulanza nell’ospedale di Ancona, è
ricoverato in rianimazione in prognosi riservata.
23 MARZO
ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – Un
elettricista, Luigi Vaccaro, 50 anni, di Cotronei, è morto
folgorato in un incidente sul lavoro accaduto nella frazione Le
Castella di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese.
L’uomo, dipendente di una ditta per l’installazione di
impianti elettrici, stava lavorando ad una cabina elettrica
quando, per cause ancora in corso di accertamento, è rimasto
folgorato. Vaccaro è arrivato già morto nell’ospedale di
Crotone.
Sull’incidente hanno avviato indagini i carabinieri di Isola
Capo Rizzuto.
20 MARZO
CICALA (CATANZARO) – Un contadino, Augusto
Tomaino, di 63 anni, è morto in un incidente su lavoro accaduto
nelle campagne di Cicala, nel catanzarese.
Tomaino è caduto da un albero che stava potando, in un
terreno di sua proprietà, ed è morto sul colpo. A scoprire il
cadavere è stato il figlio del contadino, preoccupato per il
mancato rientro a casa del padre.
Sull’incidente hanno avviato indagini i carabinieri.
VIBO VALENTIA – Un operaio, Antonino
Cristofaro, di 25 anni, è rimasto gravemente ferito in un
incidente sul lavoro accaduto nel vibonese e si trova ora
ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Catanzaro.
L’uomo era alla guida di un mezzo per il rifacimento del
manto stradale lungo la strada provinciale che da Filogaso
conduce a San Nicola da Crissa quando, per cause in via di
accertamento, è precipitato in un burrone. Cristofaro è
rimasto schiacciato dal mezzo ed ha riportato fratture alle
gambe, lo schiacciamento dell’addome ed un trauma cranico.
Soccorso, Cristofaro è stato portato, con l’eliambulanza,
nell’ospedale di Catanzaro.
PAVIA – Marta, 22 anni, era diplomata in lingue e aveva deciso di trovarsi un lavoretto per non rimanere a casa. Un lavoretto in attesa di trovare qualcosa di meglio, di stabile. Così aveva trovato lavoro nell’azienda avicola Gerlo a Pierve del Cario, in provincia di Pavia, dove confezionava uova a 5 euro l’ora. Il 20 marzo Marta è a lavoro. E’ un giorno come un altro. Inizia il turno, come tutti gli altri giorni, quando un solo di giorno di riposo alla settimana la divideva dal lavoro. Dopo un’ora dall’inizio del turno, qualcosa non va. Marta rimane impigliata nel nastro trasportatore. Arrivano i soccorritori, un’automedica da Pavia, un’altra da Voghera e un’ambulanza della Croce rossa di Mede. Marta è in arresto cardiaco. Viene rianimata in tutta fretta e subito ricoverata al San Matteo. Non basta. Il suo cuore si arrende dopo pochi giorni.
19 MARZO
RAVENNA – Incidente mortale in mattinata in
un cantiere a ridosso del centro di Faenza, in provincia di
Ravenna. A perdere la vita dopo una caduta da un’impalcatura
posta a sette metri d’altezza è stato Savino Pistillo,
ingegnere di 52 anni originario di San Ferdinando di Puglia, in
provincia di Barletta-Andria-Trani, già noto nella città
romagnola per essersi occupato della ristrutturazione della
Loggia degli Infantini nel centrale corso Mazzini.
L’incidente è accaduto attorno alle 9.10 in una casa in
ristrutturazione in via Federico Argnani, la strada parallela
alla circonvallazione che da via Batticuccolo conduce a via
Ballardini. Secondo i primi rilievi dei carabinieri e degli
ispettori della Medici del Lavoro di Ravenna, l’uomo è prima
scivolato su una parte più bassa del ponteggio e poi è
precipitato al suolo. Il cinquantaduenne, che aveva riportato un
grosso trauma cranico e presumibilmente varie lesioni interne,
è morto circa mezz’ora dopo in ospedale.
PESCARA – Un 22enne di Loreto Aprutino e’
rimasto gravemente ferito a Collecorvino, in
contrada Campo Tino, mentre stava eseguendo dei lavori su una
fogna. A causa di uno smottamento di terreno e’ stato ricoperto
dalla terra. Se n’e’ accorto il datore di lavoro, per cui il
ragazzo e’ stato soccorso e portato in ospedale a Penne, dove
e’ stato ricoverato in prognosi riservata per un politrauma da
sospetto seppellimento. Del caso si sono occupati i carabinieri
di Loreto e di Collecorvino.
17 MARZO
NAPOLI – Un operaio di 38 anni è rimasto
gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto nel
Salernitano, a Bracigliano.
L’uomo, dipendente di una ditta del luogo, si trovava
all’interno di un cantiere edile, per la realizzazione di una
casa colonica di proprietà di un privato, quando, per cause in
corso di accertamento, è stato colpito da una tavola in legno
alla gola. L’operaio è stato soccorso e trasportato
all’ospedale di Mercato San Severino, dove i sanitari gli hanno
riscontrato un trauma penetrante al giugulo, e giudicato in
«prognosi riservata»,
Successivamente trasferito all’ospedale di Salerno, il
trentottenne è stato sottoposto a un delicato intervento
chirurgico. Sul posto dell’incidente sono intervenuti i
carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino e della
locale stazione. Il cantiere è stato sottoposto a sequestro.
BOLZANO – Grave infortunio sul lavoro a Braies,
in localita’ San Vito, in Alto Adige. Vittima un operaio 42enne del
posto, colpito al volto da una catena, improvvisamente spezzatasi dopo
che era stata legata ad un ceppo d’albero. L’uomo, che ha subito serie
lesioni facciali e craniche, e’ stato trasportato prima all’ospedale di
San Candido, poi, vista la gravita’ delle sue condizioni, e’ stato
trasferito in elicottero alla clinica universitaria di Innsbruck.
NOVOLI (LECCE) – Un operaio di 48 anni,
Giuseppe Di Palmo, di Sava (Taranto), ha riportato un trauma
cranico dopo essere caduto da un veicolo spaccapietre dal quale
scendeva dopo un turno di lavoro. È stato ricoverato
nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce in condizioni definite ‘non
gravì.
Nel cantiere dove è avvenuto l’incidente sono in corso
lavori di scavo per l’installazione di tubazioni per
l’ampliamento della rete della pubblica illuminazione.
16 MARZO
PISTOIA – È stata la collisione fra due
macchinari agricoli a provocare la morte di Emiliano Bessi,
l’uomo di 49 anni di Pistoia, sposato e padre di tre figli,
deceduto questa mattina all’interno dei vivai Innocenti e
Mangoni a Chiazzano, alle porte della sua città. Altri due
operai sono rimasti feriti.
Secondo i carabinieri Bessi è deceduto sul colpo in seguito
ai gravissimi traumi con ferite alla regione cranica riportate
dopo essere stato travolto dal muletto condotto da R.B. di 36
anni che stava trasportando un grosso quantitativo di piante sul
pianale anteriore. Forse a causa della ridotta visibilità
provocata dal carico, il conducente non si è accorto della
presenza di Bessi, travolto mentre si trovava assieme al collega
E.D.S., 58 anni, di Massa e Cozzile, che nell’urto ha riportato
alcuni traumi per il quali è ricoverato all’ospedale del Ceppo
in condizioni non gravi. Il muletto si è infine scontrato con
un macchinario agricolo alla cui guida era E.A. di 22 anni, di
origine albanese, il quale ha riportato la frattura di un
braccio ed è pure ricoverato al Ceppo. In ambienti vicini
all’azienda si parla di «tragica fatalità» e si sottolinea
che i macchinari utilizzati al momento dell’incidente erano
perfettamente funzionanti e dotati di ogni sistema di sicurezza.
Secondo quanto si è appreso, il personale segue regolarmente
corsi di formazione nel campo della sicurezza. Fra le numerose
espressioni di cordoglio giunte dal mondo politico e sindacale,
quella di Ombretta Colli (Pdl) vicepresidente della commissione
per le morti bianche, secondo la quale «nonostante le
statistiche indichino una sensibile diminuzione delle morti
bianche, è sempre necessario attuare il massimo della
prevenzione».
15 MARZO
NAPOLI – Per la polizia si è
risolto il giallo che ha circondato per alcune ore la morte di Salvatore
Vivenzo, l’uomo di 59 anni, trovato morto in casa, in via Torricelli a
Pianura. Non è si è trattato di omicidio come in un primo momento era
emerso dalle ipotesi investigative ma di suicidio. Il gesto dell’uomo
sarebbe stato legato alla sua precarietà lavorativa. Era un meccanico e aveva
effettuato l’ultima riparazione un paio di settimane fa. Il
corpo dell’uomo e’ stato trovato dalla moglie, di ritorno dalla
giornata di lavoro, nella stanza da letto: una corda attorno al
collo e ferite al petto che l’uomo si sarebbe autoinflitto.
NOCERA (SA) – Nel
Salernitano è stato C.P., 47 anni, a farla finita sparandosi
un colpo di pistola alla testa. Era il responsabile sicurezza di
un market di Nocera. Pare che l’uomo fosse stato licenziato
dall’azienda. Viveva un periodo di depressione dovuto alla perdita del
posto di lavoro. Sul luogo del suicidio è atteso l’arrivo del magistrato
di turno. L’uomo lascia una moglie e un figlio di 13 anni.
POZZUOLI (NAPOLI) – Era un manovratore
dell’impresa ‘Serapide‘, Sebastiano Marruso, l’operaio di 27
anni originario di Caserta, residente a San Cipriano d’Aversa
che questo pomeriggio ha perso la vita in un cantiere edile in
via Roma a Pozzuoli.
Stava manovrando da terra un carrello gru di un mezzo pesante
per scaricare alcune pedane della pavimentazione della villetta
comunale che fa da corona al Tempio di Serapide, quando in
maniera improvvisa in seguito alla rottura di un tubo un gancio
della gru ha ceduto e lo ha colpito alla tempia. Il giovane che
stava seguendo la manovra per posizionare in terra il materiale
non ha potuto accorgersi del cedimento del mezzo meccanico per
cui ne è rimasto coinvolto in maniera irrimediabile.
I compagni di lavoro sono subito accorsi in aiuto, ma per
tutti è stato evidente l’estrema gravità della situazione.
Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della polizia
municipale di Pozzuoli che hanno avviato le indagini e proceduto
alla ricostruzione del fatto.
TORINO – Nel pomeriggio, le Ferrovie dello
Stato hanno ricostruito la vicenda in un comunicato in cui si
sottolinea che ha perso la vita «un operaio di Rete Ferroviaria
Italiana (Gruppo FS) mentre svolgeva, insieme ad altri colleghi,
attività di manutenzione programmata alla linea di
alimentazione elettrica del binario 3». «Durante lo
svolgimento dei lavori, che necessitano della disalimentazione
della linea aerea di contatto, la squadra di lavoro – è
aggiunto – ha indebitamente operato in una zona alimentata, per
cause in corso di accertamento. L’Operaio di Manutenzione Walter
Pouli è rimasto folgorato. Il Gruppo Ferrovie dello Stato
esprime il più sentito cordoglio alla famiglia del dipendente
coinvolto nell’incidente».
MILANO – Un operaio è stato travolto,
questa mattina verso le 11.30, dal crollo di una struttura
portante di un prefabbricato mentre stava lavorando in un
cantiere di via Kennedy a Cesano Boscone, nell’hinterland
milanese. Centrato parzialmente da un carico di circa 500 kg, ha
riportato vari traumi da schiacciamento ed è in gravi
condizioni. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Niguarda di
Milano. In un primo tempo si temeva che fossero due i lavoratori
coinvolti nell’incidente.
Indagini sono in corso per stabilire la dinamica dell’
accaduto e le responsabilità.
ROMA – Un operaio di 42 anni, italiano, è
morto verso le 11 per un incidente sul lavoro a Pomezia, comune
alle porte di Roma.
L’uomo, dipendente di uno stabilimento di serigrafia, è
salito su una scala per riparare un palo dell’illuminazione
all’interno dell’azienda. Mentre stava lavorando, la scala si è
rotta e l’uomo è precipitato da un’altezza di otto metri,
morendo sul colpo. Si occupano delle indagini i carabinieri
della stazione di Pomezia. Sono intervenuti anche i tecnici
dell’Ispesl e della Asl Rm H di Albano.
13 MARZO
SPOLETO (PERUGIA) – Il ferito è uno
spoletino di 34 anni che era in compagnia del padre il quale ha
potuto dare l’ allarme.
Stava tagliando legna in un bosco sulle montagne che
sovrastano San Giovanni di Baiano, una popolosa frazione di
Spoleto, quando è stato colpito con violenza ad un ginocchio da
un albero che aveva appena abbattuto. È stato necessario
l’intervento dei vigili del fuoco, oltre che dei sanitari del
pronto soccorso, per poter portare il giovane, con la gamba
fratturata all’altezza del ginocchio, al pronto soccorso
dell’ospedale di Spoleto.
L’uomo, infatti, dalla corporatura massiccia, pesa circa 130
chili. Sono state necessarie particolari attrezzature e qualche
ora di tempo da parte dei vigili del fuoco per poter effettuare
il trasferimento in condizioni di sicurezza, senza rischiare di
aggravarne le condizioni.
L’infortunio si è verificato verso le nove di questa
mattina.
10 MARZO
ALFIANELLO (BRESCIA) – Infortunio mortale in
una fabbrica nel bresciano nel pomeriggio. Un operaio di 59 anni
è stato colpito da un tubo mentre lavorava alla triturazione di
materie plastiche. L’uomo è stato portato in ospedale a
Manerbio, dove è arrivato privo di vita.
Delle indagini si stanno occupando i carabinieri della
stazione di Pontevico (Brescia) e i funzionari dell’Asl.
MONZA – L’operaio si chiamava Marco Barzaghi
e avrebbe compiuto 30 anni tra pochi giorni. La ditta per cui
lavorava e dove è avvenuto l’infortunio mortale è la PBM,
azienda di carpenteria metallica a Trezzo d’Adda.
Erano da poco passate le 8 e Barzaghi, che abitava a Trezzo,
aveva appena iniziato il turno di lavoro e doveva assemblare una
putrella di ferro. Improvvisamente la grossa trave si è
staccata dai supporti, che la tenevano, ed è precipitata
addosso all’uomo, schiacciandolo sotto il peso di centinaia di
chilogrammi.
Il decesso è stato immediato e inutile è stato l’accorrere
dell’ambulanza del 118: i sanitari non hanno potuto far altro
che constatare la morte del giovane. Sull’episodio indagano la
Polizia locale di Trezzo e la Polizia Giudiziaria dell’Asl 2 di
Milano.
09 MARZO
MANTOVA – È un artigiano edile di Leno
(Brescia) morto cadendo dal ponteggio di un cantiere edile
allestito nell’ex cinema Andreani.
Giuseppe Calabretta, 45 anni, era il titolare di un’azienda
che aveva in subappalto. Verso le 15,30 doveva finire di
intonacare una parete esterna che dà su un cortile ma ad
un’altezza di circa tre metri e mezzo rispetto al ponteggio
principale utilizzato dagli altri muratori. Per raggiungere
l’altezza desiderata si è costruito un rialzo di fortuna
utilizzando un asse di legno incastrato su un cavalletto, a sua
volta tenuto fermo a terra con delle pietre. Ad un tratto
l’artigiano ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra sbattendo
violentemente la testa sul selciato e morendo sul colpo.
A trovare, verso le 16, il corpo ormai esanime è stato il
figlio 17enne che lo stava aiutando nel lavoro. Ancora non è
certo se a far perdere l’equilibrio all’artigiano sia stato un
malore oppure un movimento brusco o, addirittura, una folata di
vento.
BOLZANO – Brutto infortunio sul lavoro per
un 47enne di Egna, che si è amputato con una sega circolare quattro
dita della mano sinistra mentre tagliava la legna nel cortile della
propria abitazione. A dare l’allarme sono stati i familiari, che hanno
allertato la centrale operativa del 118. È probabile che siano necessari diversi interventi, per
completare la ricostruzione. Il paziente è sempre rimasto cosciente
durante il trasporto.
LUCCA – Se non è record, poco ci manca. Due infortuni sul
lavoro nello stesso cantiere edile — la realizzazione di alcune villette
nel complesso immobiliare D’Annunzio 51 — in via Gabriele D’Annunzio a
Lido di Camaiore. Il primo episodio si è verificato nel
pomeriggio di ieri, quando un 25enne cittadino albanese Hamet Umici è rimasto ferito al
volto mentre stava utilizzando un macchinario, in un cantiere a Lido
di Camaiore. L’uomo ha riportato una prognosi di un mese.
Sempre a Lido di Camaiore, stamattina, un uomo di 45 anni Alessandro Guidi è
caduto da un ponteggio riportando un trauma cranico: in questo caso i
medici si sono riservati la prognosi, anche se l’operaio non
correrebbe pericolo di vita.
05 MARZO
PALERMO – Federico Settimo, 62 anni, operaio dell’Amap, l’azienda che
gestisce il servizio idrico è morto dopo essere precipitato da
una vasca di decantazione in via Chirone nei pressi di via
dell’Olimpo. L’uomo è deceduto dopo avere sbattuto la testa.
Indagano i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche
che hanno effettuando i rilievi tecnici.
CERIGNOLA (FOGGIA) – Un operaio impegnato in
lavori sul tratto Cerignola-Foggia delle Ferrovie dello Stato è
morto la scorsa notte al sopraggiungere di un treno regionale.
Sulle modalità dell’incidente sono in corso indagini della
polizia ferroviaria che non ha ancora diffuso una ricostruzione
dell’accaduto.
Si è solo saputo che Giuseppe Mazzarella, di 64 anni, di
Poggio Imperiale (Foggia), era a bordo di un carrellino. Dopo
l’incidente è stato trasportato nell’ospedale di Cerignola dove
è morto poco dopo il ricovero.Mazzarella, a quanto si
è appreso, era dipendente della ditta appaltatrice Fersalento
srl e insieme con alcuni colleghi era impegnato in lavori di
sistemazione della massicciata.
Il treno coinvolto nell’incidente è stato il regionale
n.12514 Bari-Foggia.
04 MARZO
TERNI – Un autotrasportatore ternano di 55
anni è rimasto lievemente ferito in seguito ad un incidente
avvenuto oggi mentre stava scaricando un carico di carta e
cartone dal camion.
L’uomo, addetto al recupero e trasporto di carta per conto di
una ditta specializzata, si trovava nella sede dell’azienda, a
Terni, nella zona industriale di Maratta.
Mentre il cassone era alzato, il camion si è accidentalmente
messo in movimento, finendo contro un vicino capannone
prefabbricato della stessa ditta. Questo è in parte crollato
proprio sopra la cabina del mezzo, all’interno della quale si
trovava l’autotrasportatore.
L’uomo è stato liberato dai vigili del fuoco, intervenuti
con una gru, ed è stato accompagnato con un’ambulanza del 118
al Pronto soccorso, dove è stato medicato.
03 MARZO
LATINA – Un operaio è morto schiacciato
da un escavatore mentre stava lavorando, in provincia di
Latina, in un cantiere stradale per la messa in sicurezza della
via Pontina, all’altezza dello stabilimento della Plasmon. La
vittima dell’incidente sul lavoro è un operaio di Sermoneta,
travolto dal mezzo che stava facendo retromarcia. La dinamica
dell’incidente è ancora al vaglio dei carabinieri.
02 MARZO
LANCIANO (CHIETI) – Una donna di 62 anni,
Rosa Petrucci, di Pollutri (Chieti), è morta dopo essere caduta
da un trattore che si è ribaltato in Contrada Torchino.
Il marito della donna, P.G., 71 anni, era alla guida del
mezzo agricolo: mentre eseguiva dei lavori nel proprio podere,
per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo
del trattore che ribaltandosi ha schiacciato la donna, morta sul
colpo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di
Casalbordino (Chieti) e Torino di Sangro (Chieti) per i rilievi
di rito e per il sequestro del mezzo. L’inchiesta è coordinata
dal pm di Vasto Irene Scordamaglia che ha disposto la rimozione
della salma e il trasferimento all’obitorio per i conseguenti
accertamenti necroscopici.
UDINE – Un uomo di 57 anni, Giovanni
Coceano, che stava tagliando un grande albero con una motosega in
provincia di Udine, tra Cividale e Castelmonte, in località
Mezzomonte, è rimasto ferito alla gamba sinistra. L’uomo, residente a
Purgessimo, stava lavorando in un terreno di sua proprietà, quando
l’albero, alto una ventina di metri, invece di cadere dove Coceano
avrebbe voluto, gli si è schiantato addosso, spezzandogli il femore.
L’allarme è stato lanciato dal figlio, che era sul luogo
dell’infortunio. Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, che hanno
soccorso e trasportato Coceano in ospedale.
01 MARZO
NAPOLI – Incidente sul lavoro mortale nel
Napoletano. Vittima, ad Arzano, a nord del capoluogo, un operaio
di 33 anni.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, è accaduto nella
ditta ‘Ipi’, specializzata in macchinari automatici. L’operaio,
Lorenzo Cammisa, poco dopo le 18, stava lavorando accanto ad un
muletto quando si è spento il motore del macchinario. Ha
cercato di far ripartire il tutto quando all’improvviso il
muletto si è ribaltato e l’ha colpito in pieno.
Il 33enne è stato trasportato all’ospedale San Giovanni
Bosco di Napoli dove è morto. Secondo primi rilievi dei
carabinieri, non sarebbero state riscontrate irregolarità; lo
stesso operaio risulta regolare.
PISA – Due persone sono rimaste ferite nel crollo
del solaio di un capannone a Capanne, frazione di
Montopoli Valdarno, in provincia di Pisa. I feriti sono due operai
edili. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118 e i tecnici del
dipartimento prevenzione e sicurezza sui luoghi del lavoro della Asl 11.
I due operai sono stati ricoverati all’ospedale.