Di lavoro si muore perché di precarietà si vive!
Mercoledì 11 Marzo alle ore 15.00 presso la facoltà dell’Università Rome Tre Scienze Politiche Via Chiabrera 197 il comitato contro le morti e gli infortuni sul lavoro di Roma propone il secondo di un ciclo di dibattiti che si terranno nelle Università romane, dedicato alle cause che portano ogni giorno ad almeno 4 morti e centinaia di feriti e invalidi sul lavoro nel nostro paese. Tema dell’incontro sarà il rapporto che i media hanno con il gravissimo problema dei morti sul lavoro in Italia. Anche quando le tragedie vengono riportate nelle prima pagina, comunque, le vicende individuali finiscono per prevalere sull’analisi del problema, la cui reale dimensione continua a non essere valutata.
Anche se negli ultimi anni le agenzie stampa rendono pubblici i numeri delle morti e le circostanze in cui avvengono, difficilmente sui media trovano spazio i nomi delle aziende responsabili nè tantomeno le denunce quotidiane che i lavoratori urlano affinchè la sicurezza divenga un dovere per il datore di lavoro e non un lungo necrologio.
A più di un anno dal rogo della Thyssen-Krupp e dalla decisione della magistratura di contestare l’omicidio volontario ai vertici dell’azienda, il tema delle morti sul lavoro è ancora scottante. L’argomento fu riportato nelle prime pagine di tutte le testate, che hanno il merito di averlo sensibilizzato ma non trattato nella giusta maniera. Le storie personali suscitano la pietà del lettore, deviando però l’attenzione più sull’individuo che sul problema della sicurezza sul lavoro. Così i decessi appaiono come casi isolati, fatalità, senza un nesso logico apparente. Le chiamano “morti bianche” quasi non ci fossero dei responsabili dietro gli omicidi che si compiono ogni giorno sui posti di lavoro, come se non ci fosse chi aveva preannunciato quelle morti, denunciando al paese intero che quella fabbrica in via di smantellamento non era più sicura. Pensiamo anche a Dante De Angelis, licenziato dalle Ferrovie dello Stato per aver dichiarato pubblicamente che molti incidenti dei treni si potrebbero evitare con una seria manutenzione.
Ore 15 proiezione del film “La fabbrica dei tedeschi”, 90 minuti. Presentato nella giornata dedicata dalla Mostra del cinema di Venezia al dramma delle morti sul lavoro, il film racconta la tragedia della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni di Torino in cui, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, un incendio divampa e sette operai perdono la vita. Un incidente fatale, che si poteva evitare, se fossero stati effettuati i controlli e una manutenzione regolari.
A seguire dibattito con:
Simone Placido delegato sicurezza sul lavoro canili municipali
Dante de Angelis, lavoratore di FS licenziato dopo le sue denunce sulla scarsa sicurezza di alcuni treni.
Mimmo Caloprestri, regista del film
Proiezione del cortometraggio “Senza chiedere scusa” dedicato ad Antonio Salerno Piccinino ucciso dalla violenza della precarietà a 28 anni mentre lavorava come Pony Express. Roma, 2008, autoproduzioni Renoize, durata 8 minuti.
Presentazione del blog nomortilavoro.noblogs.org
Verso il 28 marzo manifestazione nazionale a Roma contro la crisi durante il vertice del G14 che discuterà di welfare e ammortizzatori sociali.
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO
nomortilavoro.noblogs.org
Collettivi universitari di Lettere e Scienza Politiche di RM3