31 MARZO
MILANO – Un operaio egiziano di 41 anni è morto oggi pomeriggio precipitando da un palazzo a Milano. L’uomo, titolare di un’impresa edile, era intento a sistemare il filo della carrucola al quarto piano di uno stabile in viale Suzzani, quando ha perso l’equilibrio ed è caduto dal balcone. Trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda, è deceduto poco dopo il ricovero.
30 MARZO
CORINALDO (ANCONA) – Un agricoltore di 82 anni, L. A., è morto questo pomeriggio nelle campagne di Corinaldo, in contrada Santa Maria, schiacciato dal trattore che stava manovrando in un tratto scosceso del suo terreno. L’anziano è morto praticamente sul colpo. Sul posto l’ambulanza del 118 e i carabinieri che stanno ancora svolgendo accertamenti sulle cause e sulle modalità della tragedia.
FORLÌ – Un operaio albanese di 45 anni, J.V., è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro accaduto nel pomeriggio in un cantiere edile a Bertinoro, nel Forlivese. Al primo giorno di lavoro nel nuovo cantiere, l’ operaio stava aiutando un collega impegnato a scaricare da un camion i grossi e pesanti blocchi di cemento che vengono messi alla base della gru per stabilizzarla. Improvvisamente, per cause da chiarire, il braccio meccanico del camion ha colpito violentemente l’operaio a terra, schiacciandolo contro uno dei blocchi di cemento già scaricati. L’operaio, subito soccorso dai compagni di lavoro, ha subito traumi ad una gamba e al basso ventre. In un primo tempo le sue condizioni non sono apparse preoccupanti, ma col passare dei minuti la situazione si è aggravata a tal punto che il personale del 118 ha chiesto l’intervento di Elimedica e ne ha disposto il trasporto d’urgenza, col codice di massima gravità, al trauma center dell’ospedale Bufalini di Cesena.
ROMA – Grave incidente sul lavoro alle porte di Roma. Un operaio e precipitato da un’altezza di circa sette metri in un cantiere a Guidonia, in via delle Cave. L’uomo, con fratture multiple, è stato trasportato in eliambulanza al Policlinico Umberto I di Roma, ma per fortuna non sarebbe in pericolo di vita. L’operaio stava lavorando con una gru attorno a un blocco di travertino in una cava, ma a quanto si è appreso non si era ancorato con il moschettone. Sul posto sono intervenuti per i rilievi i carabinieri di Guidonia e gli ispettori del servizio sicurezza sul lavoro della Asl.
29 MARZO
GROSSETO – Si chiamava Ionel Vatra, aveva 34 anni ed era di nazionalità romeno, l’operaio morto in un cantiere edile nel quartiere di Pratoranieri. L’uomo, che stava ristrutturando una casa, è morto sotto il peso di un muro che lo ha travolto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118.
26 MARZO
TORINO – Lo scoppio, le fiamme, cinque operai, di cui quattro in gravi condizioni, ricoverati in ospedale: è il bilancio dell’incidente sul lavoro che è avvenuto in una fabbrica a Villastellone (Torino). I feriti, secondo i medici, non corrono pericoli immediati di vita, ma nel capoluogo piemontese il pensiero è tornato alle tragiche giornate del rogo alla Thyssenkrupp del 2007 che uccise sette persone. E il procuratore Raffaele Guariniello, lo stesso pm che ha coordinato l’accusa al processo contro la multinazionale dell’acciaio, ha cominciato a indagare per disastro colposo e lesioni. La fabbrica è la Lafumet, 70 mila metri quadrati adibiti al recupero e al trattamento dei rifiuti industriali. Grazie a lei e ai suoi ottanta dipendenti (molti nordafricani) una quantità di aziende grandi e piccole di tutta Italia risolvono il problema degli scarti di lavorazione. Un gruppo di operai, tutti di origini marocchine, è alle prese con la compressione di recipienti. Forse – è l’ipotesi formulata all’interno della ditta stessa – da un saldatore cade una scintilla che si infila in una canalina di scolo dove c’è del liquido infiammabile. A quattro colleghi è andata peggio: Hassan Karbouche, 38 anni, ha ustioni sul 20% del corpo; Ahmed Badreddine (42) Mustapha Ganfoudi (47) e Bechir Guizani (47), ne hanno per il 5%, ma c’è il timore che, oltre ai politraumi provocati dall’esplosione, abbiano respirato sostanze tossiche (in un caso i sintomi sono evidenti). Fra il materiale trattato, per esempio, c’era del solfato al nitro. Al primo scoppio ne seguono altri. Alcuni operai tentano di circoscrivere le fiamme usando gli estintori del reparto («così come ci è già capitato di dover fare in passato», raccontano); qualcuno cerca la strada per l’uscita ma resta bloccato dal fumo fino all’arrivo dei soccorritori.
TORINO – Un agricoltore è morto dopo essere finito sotto il trattore, che stava guidando a Mango, in provincia di Cuneo. Il mezzo si è ribaltato e ha schiacciato l’uomo. Lo rende noto la Asl Cn1. Sul posto è intervenuta l’ambulanza del 118 e l’Elisoccorso, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
TORINO – Un operaio romeno di 37 anni, Georghita Fenghiu, è morto travolto dalla carcassa di un’auto che un suo collega stava spostando con un braccio meccanico. È accaduto all’interno della ditta di autodemolizioni di Rivara (Torino), di cui era dipendente. Secondo quanto hanno raccontato alcuni testimoni ai Carabinieri e agli ispettori dello Spresal dell’Asl di zona, a un certo punto la presa del ‘ragnò si è aperta e la vettura è caduta dall’altezza di alcuni metri su Fenghiu, che è deceduto all’istante.
25 MARZO
RIMINI – Si chiamava Gianfranco Tamagnini il dipendente Hera deceduto la notte scorsa in un incidente avvenuto presso il parcheggio automezzi di Igiene Ambientale della Struttura Territoriale Hera di Rimini. L’uomo, trafitto da una sbarra di metallo mentre era alla guida di un mezzo compattatore aveva 62 anni. Originario di Rimini era però residente a Riccione, dove viveva con la sorella e il cognato. È stata proprio la sorella, non vedendolo rientrare dal lavoro, a dare l’allarme al 112. Tamagnini è stato ritrovato solo verso le 2 di notte. Nell’incidente, l’autista del mezzo compattatore è morto sul colpo. Sul posto, insieme ai carabinieri di Riccione, sono intervenuti anche il 118, la medicina del lavoro dell’Asl di Rimini e personale di Hera.
24 MARZO
VARESE – Un operaio di 49 anni è morto a causa del crollo di un muro in un cantiere edile in viale Ticino a Gavirate, nel Varesotto. L’uomo stamani stava disarmando la parete quando la struttura ha ceduto. Il muratore è rimasto schiacciato, e subito i colleghi hanno chiamato i soccorsi. Quando i vigili del fuoco sono riusciti a estrarlo dalle macerie l’uomo era già morto. Sul posto è intervenuto il personale dell’Asl di Varese e i carabinieri, che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente e verificando il rispetto delle misure di sicurezza.
23 MARZO
CHIVASSO (TORINO) – Un autista della ditta Calabrese trasporti di Torino, Alfonso Chirichiello, 51 anni, di Leinì, stamattina è morto folgorato in un cantiere edile a Chivasso. L’uomo stava spingendo la parte di una gru agganciata al cavo di un’altra gru che la stava scaricando da un autocarro. Il cavo della gru si è avvicinato troppo ai cavi elettrici che hanno fatto da ponte e una scarica da 20 mila volts ha ucciso l’uomo. Sul posto sono intervenuti lo Spesal e i carabinieri della Compagnia di Chivasso.
BOLZANO – Sono molto gravi all’ospedale di Bolzano le condizioni di un 61enne di Laives rimasto ferito in un incidente sul lavoro a Fiè allo Sciliar. L’uomo, dipendente della impresa Global Bau di Cornedo all’Isarco, stava lavorando ad un muro in un cantiere in località Stegg, quando ha perso l’equilibrio, cadendo da un’altezza di circa 6 metri e sbattendo violentemente il capo.
BORGHETTO SANTO SPIRITO (SAVONA) – Incidente mortale sul lavoro in un’azienda di Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona. Un uomo di 64 anni, Giuseppe Oxilia, titolare dell’omonima ditta che si occupa di imballaggi di lana, è rimasto schiacciato sotto il peso di due grosse balle di lana cadute da un muletto nei pressi della sua azienda, oggi di proprietà del figlio Antonio. Sul posto, insieme ai vigili del fuoco, sono intervenuti anche i militi della locale pubblica assistenza, l’automedica del 118 di Savona Soccorso. La dinamica dei fatti è ora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Albenga e dell’Asl che ha già informato la magistratura di Savona. Ancora da chiarire se a manovrare il mezzo fosse proprio il figlio di Oxilia. Si indaga per omicidio colposo.
REGGIO EMILIA – Un operaio tunisino di 42 anni è morto in un infortunio sul lavoro avvenuto nell’azienda Dueco, costruzioni meccaniche, di Via Berlinguer a Bibbiano. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, intervenuti insieme alla Medicina del Lavoro dell’Ausl di Montecchio Emilia, la vittima si trovava nel reparto carpenteria meccanica intento alla saldatura di una struttura d’acciaio di 200 chili tenuta da un montacarichi quando, per cause in corso d’accertamento, il carico ha ceduto, schiacciandolo. L’uomo è morto sul colpo. Aperta un’inchiesta.
22 MARZO
TORINO – La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta sull’incidente sul lavoro costato la vita ad Alfonso Chirichiello, l’operaio di 51 anni di Leini’ (To), morto folgorato mentre stava lavorando in un cantiere edile a Chivasso, nel torinese. Secondo quanto accertato l’operaio insieme a un collega stava scaricando del materiale per allestire il cantiere per un residence, quando la gru ha creato un arco elettrico con il vicino palo dell’alta tensione e una scarica lo ha ucciso. Davanti al cantiere non c’era il cartello dei lavori: il pubblico ministero, Raffaele Guariniello, sta verificando le autorizzazioni del cantiere e il piano di sicurezza e sta svolgendo accertamenti per risalire ad appaltatore e committente. “Il governo deve dare un segnale sulla sicurezza sul lavoro – dice il magistrato – e’ assolutamente necessario aumentare il livello dei controlli”.
21 MARZO
BARI – E’ precipitato nel vuoto da un’altezza di circa sei metri ma si e’ salvato per miracolo. E’ accaduto stamattina a Capurso, in provincia di Bari, dove un operaio di 40 anni, mentre era a lavoro in una ditta che produce materassi, la Meckyflex in via Casamassima, nella zona industriale di Capurso, e’ caduto da un piano sopraelevato. Fortunatamente l’impatto con il suolo non e’ stato mortale. L’uomo ha riportato solamente alcune ferite alle gambe. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 e i carabinieri.
20 MARZO
MODENA – Un artigiano di 47 anni impegnato nel montaggio di un ascensore e’ stato vittima di un grave infortunio sul lavoro avvenuto pomeriggio intorno alle 16.30 a Modena. Secondo i primi accertamenti, l’uomo, titolare di una ditta regolarmente iscritta alla Camera di Commercio e abilitata alle funzioni che stava svolgendo, e’ caduto nel vano nell’ascensore, precipitando per 14 metri. Immediato il trasporto all’ospedale di Baggiovara dove l’artigiano e’ stato ricoverato per le gravi lesioni riportate nell’impatto con il suolo. L’incidente e’ avvenuto in un edificio di viale Jacopo Barozzi al civico 264/2, all’angolo con via Luosi. Sul posto sono accorsi gli agenti della Polizia municipale di Modena, gli uomini della Medicina del Lavoro e l’Ispettorato del lavoro. Al momento sono in corso gli accertamenti per chiarire le cause dell’accaduto.
CATANIA – Ad Aci Sant’Antonio, nel Catanese, tre operai che stavano lavorando in un cantiere sono rimasti feriti nel crollo di un muro. Il piu’ grave, un 58enne, e’ stato ricoverato in prognosi riservata in ospedale. Gli altri due sono stati medicati e non sarebbero in gravi condizioni. Tutti e tre sono stati investiti dal crollo di un muro di pietre alto circa 4 metri che stavano consolidando. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e personale del 118.
17 MARZO
LANCIANO (CHIETI) – Muore schiacciato da una quercia che aveva appena finito di tagliare: l’incidente è avvenuto nelle campagne di Civitella Messer Raimondo (Chieti). La vittima, Donato Masciantonio, 78 anni, insieme ad un amico, era intento a tagliare l’albero, alto circa dieci metri, quanto è rimasto intrappolato per l’improvvisa caduta del tronco. L’uomo è spirato poco dopo e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo messi in atto dai sanitari del 118. Sul posto anche i vigili del fuoco di Casoli intervenuti per estrarre il corpo dell’agricoltore. Sull’incidente indagano i carabinieri di Lama dei Peligni (Chieti).
16 MARZO
MODENA – Un 52enne dipendente di una ditta di trasporti, Massimo Stefanini, è morto schiacciato da un Tir a Carpi, nel Modenese. L’uomo intorno alle 20, come tutte le sere stava ordinando spostandosi in bicicletta gli ingressi e le partenze dei mezzi pesanti nel piazzale della ‘Transtir‘ di via del Commercio quando, per cause da accertare, è stato travolto e ucciso da un camion guidato da un autista serbo. Il 52enne, che lascia la moglie e due figlie, è deceduto poco dopo. Inutili i soccorsi portati dal 118. È intervenuta anche la polizia municipale.
FORLI’ – E’ rimasto schiacciato da due bancali di frutta dal peso di quattro quintali mentre stava scaricando la merce da un camion in uno spazio ridotto. Ha riportato lesioni tanto gravi da essere trasportato all’Ospedale di Cesena in elicottero e, secondo il parere dei medici, corre il rischio di rimanere paralizzato. E’ successo a un operaio originario della Costa D’Avorio, Coulibaly Lamine, delegato Fisascat-Cisl.
15 MARZO
POMARANCE (PISA) – Un macedone di 41 anni è morto in una centrale della Terna a Pomarance (Pisa) mentre stava tagliando rami da una pianta. Safeti Hisni abitava a Monterondo (Grosseto) ed era dipendente di una ditta esterna. Secondo quanto spiegato dall’Asl G di Pisa, per cause ancora in corso di accertamento, l’operaio è caduto da un’altezza di sei metri e poi è stato colpito da un grosso ramo. Vani sono stati i tentativi del personale del 118 intervenuto sul posto di prestare soccorso al macedone.
COMO – Un operaio di 36 anni, Paolo Visioli, è morto dopo tre giorni di agonia per le gravissime ferite riportate in una caduta da un capannone alto 6 metri sabato scorso a Cantù. In un altro infortunio nella stessa zona a Veniano, sono rimasti feriti tre lavoratori. In un cantiere edile è franato uno scavo, probabilmente a causa di infiltrazioni di acqua e i tre operai di 33 e 42 anni sono stati travolti dallo smottamento.
LEVANE (AREZZO) – Infortunio sul lavoro a Levane (Arezzo). Due operai di 65 e 32 anni, entrambi di Figline Valdarno, mentre stavano montando pannelli fotovoltaici sul tetto di un capannone, a causa dello sfondamento del solaio, sono precipitati nel vuoto facendo un volo di svariati metri. Il 32enne ha riportato un politrauma ed è stato trasportato con l’elicottero Pegaso all’ospedale fiorentino di Careggi dove è arrivato in codice rosso. Il collega 65enne, che ha riportato lievi lesioni spinali, è stato invece trasferito con l’ambulanza del 118 all’ospedale valdarnese della Gruccia dove è attualmente ricoverato.
14 MAR
TAIBON AGORDINO (BELLUNO) – Un uomo è morto folgorato mentre stava segando un albero. L’incidente sembra sia stato causato dal contatto fra la pianta che stava tagliando ed un elettrodotto ad alta tensione della Terna. Il fatto è accaduto in località val Corpassa di Taibon Agordino. In seguito all’attraversamento della corrente la motosega che il boscaiolo stava impugnando è esplosa e parte delle condutture sono state staccate dal traliccio cadendo a terra e rendendo perciò particolarmente pericolose le fasi di soccorso. Sul posto si è anche sviluppato un principio d’incendio che è stato in seguito posto sotto controllo dai vigili del fuoco.
FIRENZE – Un anziano agricoltore e’ morto cadendo dal trattore in un appezzamento di terreno di sua proprieta’ a Santa Brigida, sulle colline di Firenze. La vittima, Valerio Sarti, 69 anni, stava rimorchiando un macchinario agricolo, quando il trattore si e’ parzialmente ribaltato e lo ha scaraventato in terra: l’impatto e’ stato molto violento. Ad accorgersi dell’accaduto e’ stato un operaio della zona, che ha sentito le grida dell’anziano.
08 MARZO
TORINO – Non sono stati rilevati segni di frenata sull’asfalto dell’autostrada A5 Torino-Aosta dove questa mattina un tir impazzito ha travolto e ucciso due operai che stavano lavorando in un cantiere mobile all’altezza dell’uscita di Ivrea (Torino). Forse un colpo di sonno dell’autista all’origine della tragedia. Nell’impatto sono morti un ingegnere di 35 anni, Salvatore Parco, e un tecnico, Alfredo Cionfoli, di 42 anni, entrambi di Torino. Un terzo operaio, M.L., e’ rimasto ferito ed e’ stato trasportato con l’elisoccorso del 118 all’ospedale Cto del capoluogo piemontese. Sulla dinamica dell’incidente sta indagando la polizia stradale.
07 MARZO
BRESCIA – Un uomo di 60 anni è morto nella tarda mattinata di oggi dopo essere caduto da un’altezza di oltre tre metri mentre stava pulendo un silos. È successo in un’azienda agricola di Bagnolo Mella, nella Bassa bresciana. L’uomo, che è titolare dell’azienda, è deceduto sul colpo e la tragedia si è consumata senza testimoni. A rinvenire il corpo ai piedi del silos sono stati alcuni operai. I carabinieri di Bagnolo Mella e della compagnia di Verolanuova sono al lavoro per accertare la dinamica del tragico incidente. Sul posto anche i tecnici della medicina del lavoro dell’Asl.
06 MARZO
BOLOGNA – Un pensionato di 71 anni, Antonio Marruso, nato a San Cipriano d’Aversa (Caserta) e residente ad Argelato (Bologna) in via della Repubblica, è morto sul colpo a Stiatico di San Giorgio di Piano precipitando accidentalmente dal tetto di un capannone (un’ex officina in disuso dal 2010) in cui stava cercando di tamponare una falla. La vittima lascia la moglie e cinque figli. Indagano i carabinieri di San Giorgio di Piano.
RAVENNA – La vittima si chiamava Daniele Morichini, 44 anni, di Sezze (Latina) ed era dipendente della ditta ‘Ediltecno‘ di Latina. Secondo i primi rilievi della polizia di frontiera della questura e dei tecnici della medicina del lavoro dell’Ausl, l’uomo è stato schiacciato dall’impatto con una tubatura metallica alta 8-10 metri e pesante diversi quintali, durante operazioni di scarico da un autoarticolato che era fermo sul piazzale della ‘Bunge Italia spa‘, azienda del porto di Ravenna specializzata nello stoccaggio di semi oleosi e cereali. All’infortunio ha assistito un altro operaio, dipendente della cooperativa ravennate Cofari che, con con un muletto, aiutava la vittima a scaricare le strutture metalliche destinate a incanalare nastri trasportatori per le granaglie. Per cause ancora da accertare, all’improvviso una tubatura si è sbilanciata trascinando la vittima che in quel momento era sul camion. L’uomo è morto dopo pochi minuti. L’area, il camion e il muletto sono stati sequestrati dalla magistratura per verificare se l’attrezzatura usata per lo scarico era idonea.
FERMO – Due operai sono rimasti feriti, in modo non grave, nell’esplosione di un macchinario per la ricostruzione a freddo di pneumatici per auto, avvenuta nei capannoni della ‘Rifer Gomme‘ di Campiglione di Fermo. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, il macchinario non era alla massima pressione, e questo ha evitato conseguenze più gravi. Lo spostamento d’aria provocato dalla deflagrazione ha fatto fare ai due operai un salto indietro di qualche metro. Entrambi sono stati poi trasportati in ambulanza nell’ospedale di Fermo. Sul posto, per gli accertamenti sul rispetto delle norme di sicurezza, anche gli ispettori del lavoro.
05 MARZO
REGGIO CALABRIA – Un cedimento della struttura reticolare circolare al palco nel Palacalafiore è questa, secondo quanto si è appreso in ambienti investigativi, una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti per risalire alle cause del crollo della struttura del palco del concerto di Laura Pausini che ha provocato la morte di Matteo Armellini ed il ferimento di altri due. Altri quattro operai che si trovavano in cima alla struttura, a 15 metri di altezza, sono rimasti illesi. Fondamentali, per individuare le cause esatte dell’incidente, saranno comunque le perizie tecniche che il sostituto procuratore della Repubblica Rosario Ferracane dovrebbe affidare già nelle prossime ore. La vittima, Matteo Armellini, di 32 anni, secondo i primi accertamenti, stava salendo sulla struttura quando è stato travolto dal crollo ed è stato colpito alla testa rimanendo ucciso sul colpo.
FIVIZZANO (MASSA CARRARA) – Un agricoltore è rimasto gravemente ferito schiacciato dal trattore che stava guidando e che si è ribaltato. L’incidente è accaduto a Pian di Molino, frazione del Comune di Fivizzano (Massa Carrara). L’uomo, G.O., 45 anni, è stato soccorso dall’elicottero Pegaso del 118 e trasportato all’ospedale di Massa dove i medici gli hanno riscontrato la frattura di una gamba.
MACERATA – L’incidente è avvenuto in contrada Acquesalate, vicino al deposito della ditta ‘Martinelli sas’, che commercializza mangimi. F. M., è uno dei titolari dell’azienda. Secondo una prima ricostruzione dell’infortunio condotta dalla polizia, l’uomo era impegnato in lavori di scavo: durante una manovra in retromarcia la benna della ruspa, che in quel momento era alzata, ha urtato alcuni cavi aerei dell’elettricità dai quali è partita una scarica di corrente da migliaia di volt, che ha provocato all’anziano ustioni in varie parti del corpo.
PESCARA – Incidente agricolo nel pomeriggio a Pianella (Pescara). Un anziano agricoltore è stato travolto dalla motozappa con cui stava lavorando: una delle gambe è rimasta agganciata ed è stata tranciata. L’uomo è ora ricoverato nell’ospedale di Pescara. Non si conoscono al momento ulteriori particolari.
UDINE – Un artigiano di 43 anni, Ranieri Caspon, di Lestizza (Udine) è mortocadendo da una tettoia in della sua azienda, nella località friulana. L’artigiano si trovava sul tetto dell’azienda agricola di Orlando Bertossi, ubicata a Lestizza in via Sant’Agnese n. 24 insieme al fratello, a sua volta artigiano edile, per lavori di ristrutturazione, quando e’ accaduto l’infortunio. Caspon, non si sa per quale ragione, si e’ sganciato dall’imbragatura che indossava per sicurezza ed e’ precipitato da una altezza di circa 9 metri. I sanitari del 118 hanno tentato di rianimare l’artigiano, ma Caspon e’ deceduto a causa dei politraumi al capo, al torace e agli arti. Ranieri Caspon lascia la moglie e due figli. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri di Mortegliano e il personale tecnico esperto di infortunistica dell’Asl n. 4.
CHIUSI DELLA VERNA (AREZZO) – Infortunio sul lavoro questa mattina a Corsalone, nel comune di Chiusi della Verna, in una ditta specializzata nella produzione di pannelli in calcestruzzo. Un operaio trentanovenne, di Bibbiena, è rimasto vittima di una caduta che gli ha provocato la frattura delle gambe. Subito soccorso dal 118, l’uomo è stato trasferito con l’elicottero Pegaso al Cto di Firenze dove i medici lo hanno giudicato guaribile in 60 giorni. I tecnici della prevenzione sui luoghi di lavoro della Asl 8 sono al lavoro all’interno dell’azienda per accertare la dinamica dell’infortunio e per le opportune verifiche sul rispetto delle norme di sicurezza.
03 MARZO
TORINO – Un caposquadra di una ditta edile, Antonio Carpini, è morto dopo essere precipitato nel vuoto da un’altezza di 30 metri nel cantiere del termovalorizzatore di Torino Gerbido. Secondo le prime testimonianze, Carpini, dipendente della società Edil Due, stava lavorando in quota nel cantiere. Accertamenti e indagini sono state avviate per ricostruire la dinamica dell’incidente e accertarne la cause. In segno di lutto il cantiere resterà chiuso lunedì per decisione della società TRM S.p.A., responsabile della progettazione e costruzione del termovalorizzatore. La stessa Trm ha reso noto che «sta collaborando con le autorità competenti per chiarire prima possibile le cause dell’incidente e ha espresso »il più sentito cordoglio alla famiglia della vittima in questo momento di immenso dolore«.
ROMA – È morto travolto dall’esplosione del serbatoio di un tir che stava riparando: vittima dell’incidente avvenuto ad Aprilia è un operaio 41enne. La tragedia in via Isarco, in un’azienda edile di Aprilia. Secondo la ricostruzione dei carabinieri l’uomo stava lavorando per riparare uno dei mezzi della ditta quando il serbatoio del camion è esploso. Immediati i soccorsi. Il 41enne è stato trasportato alla cilinica Città di Aprilia ma è morto durante il tragitto.
TRENTO – A Campodenno, in bassa Val di Non, provincia di Trento, un uomo è caduto da un’impalcatura montata davanti a casa sua facendo un volo di più di circa 3 metri. Immediato per lui l’intervento dell’elisoccorso che lo ha trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Al momento la prognosi è riservata ma si sospetta una lesione della colonna vertebrale.
02 MARZO
GORIZIA – Un uomo di 64 anni e’ morto in un incidente sul lavoro accaduto non lontano da Pieris. Dalle poche notizie trapelate finora, l’uomo era al lavoro con un mezzo agricolo, quando e’ accaduta la disgrazia. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 e per i rilievi ci sono tuttora i carabinieri di Gradisca d’Isonzo.
Pingback: Marzo: le strutture che uccidono | Hotels-Riccione.com