29 OTTOBRE
PERDAXIUS (CA) – Rischia di perdere le gambe rimaste stritolate in un argano in ferro. Stava riavvolgendo il manicotto dell’autospurgo, ma questa operazione compiuta tantissime volte, si è trasformata in un dramma per un giovane operaio di Dolianova, Mario Cabboi di 24 anni, rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro a Perdaxius. Le gambe gli sono rimaste incastrate fra i bracci in acciaio dell’avvolgitubo posizionato orizzontalmente sopra l’autospurgo che la sua ditta, la Copex, stava utilizzando per un intervento nell’impianto di depurazione Abbanoa, nella località San Leonardo. Ora il giovane è ricoverato nel reparto di Traumatologia dell’ospedale “Sirai” di Carbonia dove è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico con il quale i medici hanno cercato di salvargli le gambe.
28 OTTOBRE
NAPOLI – Un operaio di 32 anni, Raffaele Patriciello, di Acerra, è morto in un incidente sul posto di lavoro, a Sant’Anastasia (Napoli). L’amministratore unico della società per la quale prestava servizio, la ‘Tauruss Costruzioni”, è stato iscritto nel registro degli indagati dal pm di Nola, per omicidio colposo. È al vaglio degli inquirenti, inoltre, la posizione del direttore tecnico dell’azienda, che oggi aveva portato Patriciello all’ospedale di Pollenatrocchia, assieme a un altro operaio, sostenendo che fosse stato vittima di un incidente stradale. I medici però hanno ritenuto la dinamica descritta incompatibile con la lesione riportata dall’uomo, e ne hanno constatato il decesso. Assieme a un collega, Patriciello stava caricando un escavatore su un carrello, quando una rampa di accesso al mezzo di trasporto si è bloccato. Nel compiere la manovra per ripristinare la funzionalità del carrello, Patriciello è stato colpito con violenza al volto dalla rampa, la cui molla ha improvvisamente ceduto. Gli inquirenti stanno verificando se siano state rispettate le norme di sicurezza nella ditta e la posizione contrattuale degli operai.
MILANO – Un gesto gli è costato la perdita di tre dita. Emanuele M., carpentiere di 29 anni impegnato in un cantiere in via De Lemene 3, alle 18.30 ha deciso di far esplodere un tubo contenente dei chiodi con una martellata. L’uomo aveva recuperato i chiodi malfunzionanti di una pistola spara-chiodi, abbandonati in un angolo. Dopo l’esplosione è riuscito a raccogliere le dita e a infilarle in tasca, ma quando è arrivato alla Multimedica di Cinisello Balsamo si è accorto di averle perse. Grazie all’intervento della polizia e dei suoi colleghi, sono state recuperate e riconsegnate per tentare, in sede chirurgica, il pieno recupero.
SALERNO – Tragedia ad Atrani, in Costiera Amalfitana, dove un rocciatore è precipitato dall’ altezza di una trentina di metri mentre era intento ad effettuare lavori di bonifica ad un costone roccioso. L’uomo, 41 anni di Agerola (Napoli), per cause al vaglio degli inquirenti, è precipitato al suolo morendo sul colpo. A nulla sono valsi i soccorsi del 118. Il tragico incidente è avvenuto in via Comunale, traversa Dragone. Sul posto i carabinieri della locale stazione ed i vigili del fuoco del distaccamento di Maiori.
TRENTO – In un cantiere di Praso, nelle Giudicarie un operaio 30enne del luogo, che stava lavorando al rifacimento del tetto, è rimasto ferito precipitando da un’altezza di circa 10 metri. Dopo i primi soccorsi, l’uomo è stato trasportato con l’ospedale del 118 all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove gli sono state riscontrate lesioni molto gravi anche se non giudicate tali da comportare pericoli di vita.
GENOVA – Due operai di una ditta impegnata nella manutenzione delle strutture di stoccaggio ceneri della centrale Enel nel porto di Genova sono rimasti intossicati da cenere di carbone. I due operai sono stati trasportati in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Secondo una prima ricostruzione sono stati investiti da materiale accidentalmente fuoriuscito dall’impianto. Le loro condizioni non desterebbero preoccupazioni: uno dei due è già stato dimesso, per l’altro sono in corso gli accertamenti. Enel informa di avere aperto un’inchiesta interna volta ad accertare i fatti.
BOLZANO – Un uomo di 46 anni è morto in un incidente sul lavoro a Laives, a sud di Bolzano. Lorenzo Benvenuti, il titolare del capannone, era salito sul tetto per lavori di manutenzione, quando è improvvisamente scivolato e precipitato per circa cinque metri. L’uomo è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti la Croce bianca e i carabinieri.
27 OTTOBRE
BRESCIA – A Orzinuovi (Brescia) un ragazzo di 22 ha subito l’amputazione di un braccio. Lo rende noto il 118. Il giovane è rimasto incastrato nell’ingranaggio di una macchina agricola usata per l’imballaggio del fieno. Il ragazzo ha subito altre gravissime lesioni ed è tutt’ora in sala operatoria e secondo i sanitari sarebbe in pericolo di vita.
TERNI – Non sarebbe in pericolo di vita l’operaio quarantenne che questa mattina ha inalato accidentalmente dell’acido mentre stava svolgendo lavori di manutenzione alla linea di trattamento Lac 10 all’interno del reparto Pra della Tk-Ast di Terni. L’operaio, dipendente di una ditta esterna, stava eseguendo delle operazioni di lavaggio insieme a cinque colleghi, che non hanno riportato conseguenze, quando da una vasca di trattamento della sostanza tossica sarebbero fuoriuscite le esalazioni. Il giovane è stato soccorso dai colleghi e portato nell’infermeria dello stabilimento, per poi essere trasportato da un’autombulanza interna al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria. Qui è stato inizialmente ricoverato nel reparto di rianimazione in prognosi riservata e intubato a solo scopo precauzionale. Sul posto è intervenuto personale della polizia e dell’Asl per i rilievi del caso.
AGRIGENTO – È morto dopo una settimana di agonia Liborio Di Vincenzo, 50 anni, l’operaio ustionato lo scorso 16 ottobre in un incidente sul lavoro in officina avvenuto a Agrigento. L’uomo era stato trasferito dopo l’incidente, con ustioni sul novanta per cento del corpo, al Reparto grandi ustionati dell’Ospedale Civico di Palermo. Nei giorni scorsi era stato trasferito alla Prima Rianimazione dove è morto la notte scorsa. Sembra che Di Vincenzo stesse riparando un furgone nell’officina è di proprietà della ditta Agriscia quando è scoppiato un incendio che gli ha provocato ustioni di terzo grado.
BERGAMO – Un operaio bergamasco di 47 anni, Enrico Villa, è morto in un incidente sul lavoro a Brembate Sopra (Bergamo), dopo essere stato colpito da una scarica elettrica. La tragedia si è consumata intorno alle 16 all’azienda Odl (Optical Deposition Laboratory) di via Terzi di Sant’Agata. La vittima, residente a Bottanuco (Bergamo), stava lavorando con un evaporatore, quando all’improvviso dall’impianto elettrico è partita una scarica di ottomila volt. L’uomo è stato soccorso immediatamente, ma i tentativi di mantenerlo in vita si sono rivelati inutili. Enrico Villa era sposato ed era padre di famiglia. Sul posto sono intervenuti carabinieri e Asl, cui spetterà ora il compito di ricostruire la vicenda e determinare eventuali responsabilità. Dopo l’infortunio, i lavoratori dell’azienda hanno proclamato otto ore di sciopero.
BERGAMO – Un operaio di 23 anni è rimasto ferito in modo grave in un incidente sul lavoro in una ditta di Levate, in provincia di Bergamo. Il giovane – un immigrato che vive nella zona – è precipitato dal tetto del capannone che stava riparando ed è caduto a terra da un’altezza di circa sei metri. L’incidente si è verificato intorno alle 11 in una ditta di via Borromeo. L’operaio, che lavora per un’azienda esterna, è stato soccorso e portato in elicottero agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove è tuttora ricoverato in gravi condizioni. Per accertare la dinamica dei fatti sono intervenuti i carabinieri e i tecnici della Asl.
26 OTTOBRE
NAPOLI – Grave incidente sul lavoro nel porto di Napoli: un uomo è in pericolo di vita; ha subito l’amputazione a entrambi gli arti inferiori mentre stava lavorando all’interno di un tornio. Il ferito è Alfonso Romano, di Nocera inferiore (Salerno). È dipendente della Orni Srl, ditta di metalmeccanica. L’incidente è avvenuto all’interno del porto, a Calata Vittorio Veneto. Sul fatto indaga la Polmare.
TRENTO – Un operaio macedone è morto in una distilleria di Campodenno, in Trentino, dopo essere caduto all’interno di un macchinario per la lavorazione delle vinacce. Ancora da chiarire la dinamica dell’infortunio avvenuto questa mattina. Golupcho Azhderski, 40 anni, dipendente della distilleria Pezzi e domiciliato a Campodenno, è stato soccorso e trasportato in gravi condizioni all’ospedale S.Chiara di Trento con gravi lesioni. Nel pomeriggio è morto nonostante le cure prestategli. Il macchinario in cui è caduto l’operaio è stato posto sotto sequestro dai carabinieri, mentre un’indagine è stata aperta dalla Procura di Trento. I primi accertamenti sono stati condotti dall’ispettorato provinciale del lavoro.
CATANIA – Incidente sul lavoro a Sigonella. Un operaio di 47 anni, S. M., della societa’ che gestisce i servizi a terra dell’aeroporto militare e’ rimasto gravemente ferito. L’uomo e’ stato colpito da un pesante carico di zinco che stava scaricando da un aereo Md-11. Trasportato in ospedale, l’operaio e’ stato sottoposto a un intervento chirurgico per la riduzione di un esteso trauma cranico. I carabinieri indagano sull’episodio e la Procura della Repubblica etnea ha aperto un’inchiesta.
COSENZA – Il titolare di un autolavaggio e’ rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto a Roggiano Gravina, nel cosentino. L’uomo stava eseguendo lavori sotto un’autovettura posizionata su un elevatore quando, probabilmente a causa di un malfunzionamento, e’ stato investito dal mezzo. Il quarantenne ha riportato diverse fratture e lesioni interne. Il ferito e’ stato trasportato in ambulanza all’ospedale civile di Cosenza, dove e’ stato ricoverato.
AOSTA – Rinaldo Rèan, 65 anni, residente a Fènis, è stato trovato da un vicino, sopra Saint-Marcel, a terra e privo di sensi. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri, l’allevatore potrebbe essere stato colpito o calpestato da una delle sue mucche. Sul posto è intervenuto l’elicottero della protezione civile. Da quanto si è appreso le condizioni dell’uomo sono gravi.
25 OTTOBRE
GROSSETO – Sono tutti in prognosi riservata, secondo quanto si apprende dai sanitari, i quattro operai coinvolti nell’incidente sul lavoro verificatosi intorno alle 10 nel cantiere dell’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima (Grosseto): sono politraumatizzati dopo essere precipitati da circa 18 metri, in seguito al cedimento di una piattaforma-montacarichi sulla quale si trovavano. Il più grave – sarebbe in pericolo di vita – è I.L., 46 anni, romeno, ricoverato all’ospedale di Siena, ma preoccupano anche le condizioni di un suo connazionale, A.S.S., 36 anni, portato a Pisa: ricoverato a neurochirurgia lo stanno operando. Gli altri due feriti sono un colombiano di 23 anni, A.R., portato a Siena, e un ventottenne originario della Repubblica Dominicana, M.N.R., per il quale è stato disposto il trasferimento dall’ospedale di Grosseto al Cto di Firenze per un intervento di chirurgia maxillo-facciale. La Asl 9 di Grosseto, in una nota, spiega che la piattaforma, «utilizzata da mesi, stava salendo all’esterno della facciata ovest dell’ospedale, per portare al terzo e quinto piano, in cui sono in corso lavori di ristrutturazione», i quattro operai e alcuni infissi che dovevano essere montati. «Per cause in corso di accertamento – è scritto – la piattaforma ha avuto un cedimento strutturale e si è staccata dal montante, trascinando giù i quattro uomini. L’impatto è stato molto violento ed è occorso l’intervento dei vigili del fuoco per rimuovere la piattaforma».
CASERTA – Le due persone coinvolte nell’incidente sul lavoro accaduto poco dopo le 13 di oggi nello stabilimento BD Bulloneria e Dadi srl di Marcianise sono un operaio, Renato Uccella, di 52 anni, di Capodrise (Caserta), deceduto, ed un ingegnere, Salvatore Tranchese, di 33 anni, di Scafati (Salerno), entrambi dipendenti di ditte esterne. Erano saliti sul tetto del capannone per effettuare un sopralluogo in vista dell’installazione di un impianto di pannelli solari. Sono caduti insieme all’interno del capannone, alto circa nove metri, attraversando una parte della copertura dell’impianto realizzata con pannelli di plastica ondulata, che ha ceduto sotto il loro peso. Renato Uccella è stato soccorso dal 118 ma è morto poco dopo nell’ospedale di Caserta, nel quale si trova ricoverato con prognosi riservata il professionista salernitano. Sia l’operaio e sia il professionista erano dipendenti di ditte esterne: Uccella per la Gr srl di Somma Vesuviana, l’ingegnere per l’Hagitron di Napoli. L’area dello stabilimento interessata dall’incidente è stata sequestrata da agenti del locale commissariato, su disposizione della Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere che ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità.
24 OTTOBRE
NAPOLI – Un operaio è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nello Stir (impianto di trattamento dei rifiuti) di Giugliano (Napoli). L’ incidente è avvenuto poco prima delle 15. Secondo una prima ricostruzione l’ operaio è stato travolto da una pala meccanica. Sul posto è intervenuta per soccorrerlo un’ ambulanza del 118, ma per l’ operaio non c’ era più niente da fare.
23 OTTOBRE
BOLOGNA – Un’auto impazzita ha abbattuto le transenne di un’area di cantiere sull’A14 nel Bolognese e ha investito e ucciso un’operaio di 41 anni di origini campane. È successo poco dopo le 4 al km 25 dell’A14 nord, nel comune di San Lazzaro, alle porte del capoluogo emiliano. La vettura, proveniente da Cuneo, è finita fuori controllo per cause al vaglio della Polizia Stradale che per altro ha già potuto escludere che l’automobilista fosse ubriaco o sotto effetto di stupefacenti. L’alcoltest e il narcotest sono infatti risultati negativi. La vettura ha centrato e ucciso sul colpo il guardiano di cantiere, residente nel Bolognese, che in quel momento era insieme ad altri tre addetti ai lavori, che sono rimasti illesi.
22 OTTOBRE
CARRARA (MASSA CARRARA) – È morto stamani, al Centro Grandi Ustionati di Pisa, Augusto Ricci, 48 anni, il cavatore rimasto gravemente ferito per un’esplosione di polvere nera avvenuta in una cava di marmo a Carrara il 13 ottobre scorso. Ricci era stato appena sottoposto ad un intervento chirurgico ma le ustioni riportate sono state purtroppo devastanti e non le ha potute superare. È sempre grave l’altro cavatore rimasto ferito dallo stesso scoppio, Angelo Morelli, 52 anni, di Carrara ricoverato in prognosi riservata al Centro Grandi Ustionati di Pisa. Forse sarà operato nei prossimi giorni. I due cavatori erano stati investiti da una fiammata scaturita dall’esplosione di una carica di polvere nera all’interno di un deposito della cava. L’esplosivo serviva per bonificare un fronte adibito alla lavorazione. I due cavatori stavano riponendo dentro un deposito la polvere, contenuta in un sacco, perchè stava piovendo. Il personale della Asl di Massa Carrara sta ancora indagando per risalire alle cause che hanno originato la tragica esplosione. Non vi sono stati testimoni e anche per questo motivo il lavoro degli inquirenti è molto difficile.
BACOLI (NAPOLI) – Salvatore D’Angelo, di Napoli, con moglie e due figli, era dipendente della «Simec Systemi» che per conto della «GT» stava eseguendo lavori di adeguamento della linea elettrica tra le stazioni della ferrovia Cumana del Fusaro e di Torregavet. L’ operaio aveva lavorato per tutta la notte con la sua squadra. Per motivi che la polizia sta cercando di accertare, D’ Angelo è entrato in una cabina elettrica poco distante dal punto dove stava effettuando i lavori subito dopo il ripristino dell’ alimentazione elettrica, che era stata disattivata per l’esecuzione dei lavori. D’ Angelo è stato colpito da una scarica elettrica mentre saliva su una scala collocata all’ interno della cabina. I compagni di lavoro sono accorsi subito ma per l’ operaio non c’è stato nulla da fare.
21 OTTOBRE
BRINDISI – Un giovane stagista di 29 anni di Taranto, Paolo Rinaldi, e’ morto per il crollo di un costone di roccia sulla costa ai confini tra Apani e l’area protetta di Torre Guaceto (Br). Per cause in corso d’accertamento, il giovane, impegnato insieme ad un altra giovane ricercatrice in alcuni rilievi geologici, e’ rimasto coinvolto nello smottamento del suolo, ed e’ preciptato da un’altezza di alcuni metri, morendo sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco ed i sanitari del 118 che hanno medicato la ragazza, per alcune ferite riportate nella caduta.
BOLZANO – Otto lavoratori, 7 donne ed un uomo, sono rimasti intossicati, dopo essere venuti a contatto con una sostanza nociva all’interno della Alupress di Bressanone, azienda di lavorazione dell’alluminio. Sono stati tutti trasportati per accertamenti al pronto soccorso dell’ospedale di Bressanone. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti numerosi mezzi di soccorso sanitari e dei vigili del fuoco. Sono in corso accertamenti per capire l’origine del gas tossico. Secondo le prime informazioni ci sarebbe stata la fuoriuscita di una sostanza anti-batteriologica utilizzata nell’acqua di lavorazione. L’azienda, tuttavia, ha informato che si tratta di una sostanza irritante per le vie respiratorie, ma non particolarmente tossica.
MASSA CARRARA – Una donna è morta schiacciata da un trattore nella zona del castello del Piagnaro, nel comune di Pontremoli in provincia di Massa Carrara. Non è ancora nota l’identità della vittima, nè è chiara la dinamica dell’incidente. Sul posto i soccorritori con l’ambulanza e le forze dell’ordine che stanno cercando di ricostruire l’accaduto.
20 OTTOBRE
GROSSETO – La vittima si chiamava Leonardo Fracassi. L’incidente sarebbe stato causato dalla strada sconnessa che presenta vari dossi ed è avvenuto mentre l’ operaio si stava trasferendo dalla cava allo stabilimento di lavorazione del gesso. L’uomo, dipendente della Gessi Roccastrada srl, ha riportato lesioni anche alla testa ed è morto sul colpo. Il magistrato Maria Navarro ha disposto solo l’esame esterno del cadavere. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di Roccastrada e la Asl di Grosseto.
ROMA – Un operaio romano di 49 anni è morto cadendo da un piccolo escavatore che stava manovrando all’interno di una villetta mentre eseguiva alcuni lavori di ristrutturazione. È accaduto in via Ernesto Basile, nella zona di Tor de Cenci. L’uomo, titolare un piccola impresa edile, stava manovrando l’ escavatore nel giardino della villetta, quando ha eseguito una manovra brusca ed cadendo ha sbattuto contro il montante della cabina del mezzo, morendo sul colpo. Sono intervenuti i carabinieri , i vigili del fuoco e il nucleo prevenzione lavoro dell’Asl.
BERGAMO – Un operaio bosniaco di 49 anni è rimasto gravemente ferito dopo essere precipitato dal tetto del capannone di un’azienda a Bonate Sopra, in provincia di Bergamo. L’incidente sul lavoro si è verificato alla Trasporti Peroni srl. L’uomo, che vive ad Erbusco (Brescia), si trovava sul tetto della ditta per effettuare dei lavori di preparazione all’installazione di una serie di pannelli fotovoltaici, quando all’improvviso è precipitato da un lucernario. La vittima ha fatto un volo di circa sei metri ed è finita al suolo, battendo la testa. Soccorso dall’elicottero del 118, l’uomo è stato trasferito agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia. Asl e carabinieri stanno compiendo accertamenti per ricostruire l’accaduto e individuare eventuali responsabilità.
FABRIANO (ANCONA) – Un operaio delle Cartiere Miliani di Fabriano è rimasto gravemente ferito ad una gamba, dopo essere rimasto incastrato in uno dei nastri trasportatori che movimentano la cellulosa. M. M., 59 anni, è scivolato finendo fra i rulli del nastro della linea F3. Un perno gli si sarebbe infilato nella gamba, con una copiosa perdita di sangue: soccorso dai compagni, è stato poi estratto dal rullo da una squadra di vigili del fuoco. Vista la gravità delle lesioni, i medici ne hanno disposto il trasporto in eliambulanza nell’ospedale di Ancona. L’incidente avrebbe potuto avere conseguenze mortali se l’uomo fosse stato trascinato dal nastro fino al pulper, la grande vasca dotata di pale che lavora la cellulosa. Sul posto, per gli accertamenti, gli ispettori del servizio antifortunistica della Zona Asur.
SAVONA – Un operaio cinquantenne è rimasto ferito nella cava Frantoio delle pietre di Carrà – Albenga, nel savonese. Secondo la prima ricostruzione è caduto da una tramoggia su cui stava lavorando. Ha riportato traumi al cranio e al torace ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Sono in corso le indagini della Asl 2.
BOLZANO – A San Martino in Passiria, per cause in via di accertamento il 67enne Josef Platter, artigiano ha riportato lesioni molto serie ad una mano, mentre stava spaccando legna nel maso di sua proprietà. La mano gli è rimasta incastrata in uno spaccalegna pneumatico a pedale ed ora rischia l’amputazione. L’uomo è stato soccorso sul posto e poi trasferito in elicottero alla clinica universitaria di Innsbruck, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, per cercare di salvargli l’arto.
19 OTTOBRE
ROMA – Un operaio di 52 anni e’ rimasto ferito a un piede durante lavori stradali in via degli Adimari, zona San Paolo. L’incidente si e’ verificato intorno alle 10. Secondo le prime ricostruzioni, il piede dell’operaio e’ stato schiacciato da un macchinario che stava lavorando all’asfalto della strada. Trasportato all’ospedale San Camillo, l’uomo e’ stato sottoposto a un intervento chirurgico. Sono in corso indagini della polizia.
BOLOGNA – Lascia il marito e una figlia di dodici anni. Neppure i suoi familiari, quanto aveva di più caro al mondo, hanno potuto porre un argine all’angoscia che le causava la paura di perdere il posto di lavoro. S’è suicidata proprio alla vigilia della soluzione: martedì un’azienda di Milano ha comprato quella di cui era dipendente, il Mollificio industriale di San Giovanni in Persiceto, salvando i suoi colleghi, non lei. Nel frattempo il mollificio è stato messo in liquidazione e per un po’ i dipendenti pensano addirittura di comprarselo, per guidare l’azienda in cui hanno lavorato fino al giorno prima. Un’idea che sfuma, anche perché intanto si fa avanti un compratore, la Cima di Milano, che martedì sera incontra proprietà e sindacati: vuole affittare l’azienda e prendere i suoi dieci dipendenti. È un incubo che finisce, ma è troppo tardi, perché da pochi giorni i dipendenti sono rimasti in nove.
Una mamma di 39 anni non ha retto alla tensione e si è tolta la vita in casa.
18 OTTOBRE
PALERMO – È ancora in gravissime condizioni Liborio Di Vincenzo, il cinquantenne di Agrigento ustionato sul novanta per cento del corpo dopo un’esplosione avvenuta sabato sera nella Zona Industriale della città dei Templi. L’uomo è stato investito dala deflagrazione che si è sviluppata mentre era intento a fare lavori di saldatura su un furgone nel retro del deposito di un’azienda che si occupa della distribuzione dei giornali nell’agrigentiono. Di Vincenzo è stato immediatamente soccorso e trasportato in eliambulanza all’ospedale Civico di Palermo. Ha superato anche la seconda notte, ma le sue condizioni sono ritenute gravissime.
BERGAMO – Un artigiano bergamasco di 60 anni è ricoverato in fin di vita agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dopo essere caduto da una scala, mentre lavorava nei pressi di un’abitazione. L’incidente è accaduto a Gazzaniga (Bergamo). L’uomo, residente ad Aviatico (Bergamo), si trovava su una scala a pioli per effettuare dei lavori alla facciata dell’edificio quando, per cause ancora ignote, ha perso l’equilibrio ed è precipitato da un’altezza di circa tre metri, battendo con violenza la testa e la schiena. La vittima è stata soccorsa dai proprietari della casa, che hanno allertato il 118. L’uomo è stato portato prima all’ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo), poi è stato trasferito a Bergamo, a causa delle sue condizioni di salute, giudicate molto gravi. I medici gli hanno riscontrato infatti un’emorragia celebrale, oltre che diversi traumi e fratture.
BERGAMO – Due infortuni. Il primo infortunio si è verificato nell’azienda meccanica Diefenbach srl in via Beretta 16 a Medolago quando verso le 10 un operaio 54enne di Sotto il Monte, mentre stava lavorando su una macchina con altri colleghi, si è procurato un taglio al palmo della mano sinistra. L’operaio è stato soccorso dai compagni di lavoro che hanno allertato il 118. Verso le 15,30 il secondo infortunio, nel quale è rimasto ferito, anche in questo non in modo grave, un muratore romeno 40enne che stava lavorando in un cantiere edile in via Verdi a Sotto il Monte Giovanni XXIII. Dai primi accertamenti è stato possibile stabilire che l’operaio edile mentre puliva una impastatrice si è procurato una taglio nella parte superiore del braccio sinistro.
MONTALTO DI CASTRO (VITERBO) – Un operaio di 46 anni, dipendente di una ditta esterna, la Comal, addetta alla manutenzione della centrale Enel di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, è rimasto ferito mentre tagliava un tubo metallico di grosse dimensioni che, cadendo, gli ha schiacciato un braccio. È stato trasportato al policlinico Gemelli di Roma a bordo di un’eliambulanza, dove è stato ricoverato con codice rosso. È rimasto sempre cosciente e non sarebbe in pericolo di vita. Gli sarebbe stata riscontrata la frattura dell’omero e altre lesioni. Secondo quanto reso noto dall’Enel, l’uomo stava eseguendo un intervento sull’impianto di emergenza del sistema antincendio dell’impianto di raffreddamento.
PISTOIA – Un operaio di 35 anni di Siena è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale fiorentino di Careggi dopo esser stato investito da un’autovettura stamani vicino al raccordo autostradale di Pistoia mentre stava tagliando l’erba dal bordo della carreggiata. Secondo una ricostruzione, ancora sommaria, era da poco passato mezzogiorno quando l’uomo, che stava lavorando accanto ad alcuni colleghi, è stato travolto da una Renault guidata da un pistoiese. Forse il conducente non ha visto l’operaio che indossava regolarmente il giubbetto arancione. Nell’impatto è stato sbalzato a oltre 10 metri di distanza. L’operaio è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Careggi a bordo dell’elicottero del 118. La polizia municipale di Pistoia sta raccogliendo testimonianze utili a definire la dinamica dell’incidente.
BRINDISI – Un operaio, Ettore Intini, di 57 anni, di Fasano, è in gravi condizioni dopo essere caduto mentre era al lavoro da un macchinario, battendo violentemente la testa. L’operaio lavora nella ditta ‘Forel 2′ Srl di Fasano. È stato ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale Perrino di Brindisi. Immediatamente trasportato nell’ospedale di Fasano i medici hanno disposto, viste le gravità delle ferite, il suo trasferimento nel il reparto di neurochirurgia. Le sue condizioni sono molto gravi ed i medici lo hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Fasano e dei funzionari dello Spesal di Brindisi.
16 OTTOBRE
FORLI’ – Assieme a tre colleghi, doveva consegnare un divano in un’abitazione al secondo piano della periferia di Forlì. Per questo è salito su un montacarichi ma improvvisamente è caduto da circa quattro metri di altezza, picchiando la testa. Ora l’uomo – un operaio di 50 anni, originario di Benevento e residente nel Forlivese – è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Bufalini di Cesena. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio. L’uomo è dipendente di una ditta di arredamenti. Per cause ancora da accertare, è caduto e ha sbattuto la testa su una rastrelliera per biciclette in cemento. Subito soccorso dai colleghi e poi dal personale del 118, è stato trasportato in elicottero al Bufalini.
15 OTTOBRE
BOLZANO – Ancora un contadino morto schiacciato sotto un trattore in Alto Adige. La vittima è Josef Rainer, 60 anni, di Vipiteno, morto in un infortunio sul lavoro, avvenuto nel pomeriggio in località Campi di Sotto, nei pressi del maso Wastnerhof, in prossimità di Vipiteno. Rainer stava manovrando il mezzo agricolo su un ripido pendio, quando questo si è ribaltato, schiacciandolo. Inutile l’intervento di carabinieri, pompieri volontari, soccorso alpino e 118.
FOGGIA – Un giovane di 23 anni, Matar Thiam, bracciante agricolo senegalese, è morto annegato in un vascone irriguo ad Arpinova, un borgo a una decina di chilometri da Foggia, probabilmente nel tentativo di salvare una pecora caduta in acqua. Ad accorgersi della tragedia è stato il suo datore di lavoro avendo trovato le sue scarpe nei pressi del vascone irriguo. Per il recupero del cadavere sono intervenuti i vigili del fuoco di foggia che hanno tentato di aspirare l’acqua del vascone con le idrovore, lavoro questo che non è servito per recuperare il cadavere, tanto da richiedere l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Brindisi che hanno recuperato il corpo del giovane senegalese a tre metri di profondità. La vittima, che lavorava in una azienda agricola di Aripinova, dove si è verificata la tragedia, pare che sia annegato nel tentativo di salvare una pecora caduta all’interno del vascone. Sul luogo dell’incidente oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti gli agenti della polizia di stato.
BARI – Un agricoltore di 60 anni di Noicattaro (Bari) è morto mentre eseguiva lavori di avvolgimento di teloni in plastica adibiti alla copertura di un vigneto di sua proprietà, in un terreno in località Pozzillo. L’uomo è rimasto impigliato tra le parti meccaniche dell’argano. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri e di personale dello Spesal per cercare di ricostruire le modalità dell’incidente.
EMPOLI (FIRENZE) – Un operaio di 19 anni è precipitato da una delle impalcature montate in uno stabilimento di via Lucchese, in fase di ristrutturazione. Il giovane, F.S., di Albanio di Lucania (Potenza) ha fatto un ‘volo’ da un’altezza di circa 11 metri, una caduta attutita da un lucernario. Ora si trova al pronto soccorso dell’ospedale di Empoli, sotto osservazione: presenta un forte trauma addominale ed è cosciente. Secondo i sanitari non sarebbe in pericolo di vita. Da quanto emerso l’operaio è dipendente di una cooperativa che sta montando l’impianto fotovoltaico sul tetto dello stabilimento.
UDINE – Un operaio romeno di 46 anni, Petru Catescu, ha subito lo schiacciamento della gamba destra nel corso di un infortunio avvenuto a Pozzuolo del Friuli (Udine), all’interno dello stabilimento Abs (Acciaierie Bertoli Safau). In base a quanto reso noto dai carabinieri, durante la movimentazione di un carro ponte, per cause e modalità in corso di accertamento un cingolo ha schiacciato la gamba dell’operaio. Catescu, residente a Udine, è stato soccorso da personale del 118 e trasportato all’ospedale del capoluogo friulano. Il romeno non è in pericolo di vita. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Mortegliano.
14 OTTOBRE
TARANTO – Una donna militare è rimasta ferita in un incidente sul lavoro avvenuto a bordo di nave Nimbelli, a Taranto. Lo scrive il sito web della ‘Gazzetta del Mezzogiorno’. Sull’accaduto non si sono appresi per ora particolari.
MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) – La vittima della scoppio è un saldatore di 59 anni, di Salgareda (Treviso), dipendente di un’azienda del luogo. L’operaio, ritenuto un saldatore esperto, stava lavorando sull’esterno di un contenitore cilindrico del diametro di circa tre metri che, per cause da accertare, sarebbe improvvisamente scoppiato, proiettando i rottami ad una distanza di una cinquantina di metri, oltre la recinzione dell’azienda. L’incidente non ha avuto testimoni, ma il fragore dell’esplosione ha fatto subito accorrere sul posto molte persone che non hanno però potuto far nulla per soccorrere il saldatore, deceduto all’istante. L’identità dell’operaio non è stata finora comunicata. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, esperti dello Spisal e i carabinieri della compagnia di Conegliano.
RIMINI – Un operaio di 41 anni di origine albanese è caduto mentre lavorava in un cantiere in via Bastioni Settentrionali a Rimini. L’uomo è precipitato da un’altezza di circa tre metri mentre stava aggiustando un tetto, finendo sul terrazzo del piano sottostante. Nell’impatto ha riportato varie fratture e un trauma cranico, toracico e addominale, ma per ora sembrano escluse lesioni interne, quindi non sarebbe in pericolo di vita. Indaga la polizia.
VITERBO – È morto nell’ospedale Belcolle di Viterbo, l’uomo rimasto ferito in un cantiere stradale alla periferia della città. Si tratta di Mario Corinti, 58 anni, titolare di una piccola ditta edile che stava eseguendo i lavori preparatori per l’asfaltatura di una strada privata. L’imprenditore è stato travolto dalla pompa del calcestruzzo che si è staccata da una betoniera e lo ha colpito con violenza al capo e al torace. Le sue condizioni, in un primo momento, non sembravano gravissime. L’uomo, quando sono giunti gli operatori del 118 era cosciente, tanto che ha scambiato alcune parole con loro e con i figli che lavoravano con lui. Dopo il ricovero in ospedale, però, le condizioni sono precipitate a causa delle gravissime lesioni interne causate dall’urto.
13 OTTOBRE
BERGAMO – È precipitato da oltre otto metri di altezza mentre riparava le coperture di un capannone. La vittima del grave incidente è un operaio della della 3v Sigma di Grassobbio, in provincia di Bergamo, che lavorava senza dispositivi di protezione.
ROMA – Un operaio di 39 anni è morto mentre stava lavorando in un cantiere edile a Roma, in via della Lite, a Tor Vergata. L’incidente è avvenuto intorno alle 14.30, quando l’operaio è stato investito da una pompa di cemento in manovra ed è morto sul colpo. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Frascati.
BOLZANO – Quattro cittadini polacchi tra i 20 ed i 40 anni sono rimasti feriti per un grave infortunio sul lavoro, causato dal ribaltamento di un carrello sollevatore a Caines, in val Passiria, vicino Merano, mentre stavano raccogliendo mele. Il più grave, un 26enne, ha riportato la parziale amputazione di una gamba, rimasta incastrata sotto il mezzo, ed è stato trasportato dall’elicottero del Pelikan 1 alla clinica universitaria di Innsbruck. Per altri due, sbalzati a terra da un’altezza di circa 3 metri, ferite di media gravità: un 20enne ha riportato un trauma cranico, mentre un 40enne lesioni alla spina dorsale. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale Tappeiner di Merano. Per il quarto, un 22enne, solo feriti lievi ed anche un serio stato di shock.
12 OTTOBRE
BOLZANO – Ancora un infortunio sul lavoro in Alto Adige: si e’ verificato in un bosco di Rio Bianco, in valle Aurina, dove un boscaiolo di nazionalita’ romena, per cause ancora in corso di accertamento, e’ precipitato in un burrone, mentre stava lavorando in una zona impervia. Non vi sono testimoni oculari dell’incidente. L’uomo e’ stato trovato dai colleghi di lavoro privo di sensi e con varie fratture. Il ferito e’ stato trasportato con l’elicottero del 118 all’ospedale San Maurizio di Bolzano.
11 OTTOBRE
COSENZA – Un giovane di 24 anni e’ morto per un incidente avvenuto in un’azienda di commercializzazione di mezzi e prodotti agricoli a San Marco Argentano. Giovanni Bruno, originario di San Sosti, stava lavorando su un muletto che per cause in corso di accertamento si e’ ribaltato schiacciandolo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno sentendo gli altri operai presenti alla scena per ricostruire la dinamica dell’incidente.
08 OTTOBRE
TERRACINA (LT) – Un giovane operaio è caduto in un tombino profondo 4 metri, in viale Croce a Terracina, in provincia di Latina, ma è stato salvato dagli agenti di una pattuglia del Distaccamento Polizia stradale di Terracina. Gli agenti sono stati richiamati dalle grida di aiuto di un uomo che, in stato di agitazione, indicava un tombino. Nel tombino, stretto e profondo circa 4 metri, era sceso un giovane operaio di una ditta, incaricato di effettuare la mappatura della rete idrica. Il giovane, dopo essere sceso nel tombino, ha perso i sensi e si è accasciato a terra. La manovra di soccorso, messa in atto immediatamente dagli agenti della polizia stradale, non è stata agevole sia per la profondità e la ristrettezza dell’apertura del tombino sia perchè il giovane, di corporatura robusta, era privo di sensi e non ha potuto collaborare. Gli agenti sono riusciti a raggiungere il fondo e a portare in salvo il giovane, trasportandolo sulle loro spalle fino all’esterno, dove con l’aiuto di un passante infermiere, hanno praticato i primi soccorsi. Come fa sapere la polizia, l’uomo, accompagnato all’ospedale di Terracina, è attualmente fuori pericolo.
MODENA – È stato ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale di Baggiovara di Modena un operaio di 26 anni che intorno alle 10.30 è caduto dal tetto di un capannone di via Miari a Finale Emilia, nel Modenese. L’uomo – stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri e della Medicina del Lavoro, stava lavorando al rifacimento della copertura quando per cause da accertare è precipitato da un’altezza di circa nove metri. Il 26enne è stato soccorso dal 118 e portato d’urgenza al Trauma Center dell’ospedale modenese.
BERGAMO – Un operaio bergamasco di 67 anni, Luigi Finazzi,è morto a Torre Pallavicina (Bergamo). L’uomo, che abitava a Villongo (Bergamo), è precipitato da un’altezza di circa sei metri, mentre si trovava sul tetto di un capannone del centro ippico del paese. L’operaio stava installando una struttura di supporto in metallo per un impianto fotovoltaico. La tragedia si è consumata poco dopo le 15 in via San Rocco; a un certo punto il lucernario ha ceduto e la vittima è caduta nel vuoto. Inutile l’intervento dell’elicottero del 118; l’operaio è morto sul colpo. Del caso si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Treviglio (Bergamo) e i tecnici dell’Asl.
LECCO – Un operaio della provincia di Frosinone, A. V. di 54 anni, è morto all’ospedale di Lecco, dove era stato ricoverato in condizioni gravissime per l’investimento da parte di un autocarro Fiat Iveco, nei pressi una ditta di Brivio (Lecco). Un collega di 44 anni si era messo alla guida del camion, durante le fasi di movimentazione di merci quando, nell’effettuare una manovra di retromarcia, per cause ancora in corso d’accertamento, non si è accorto della presenza del 54enne e lo ha investito provocandogli lo schiacciamento delle gambe.
TARANTO – Due operai della ‘Semat‘, ditta dell’appalto Ilva, sono rimasti lievemente feriti in un incidente avvenuto nel reparto Cokerie dello stabilimento siderurgico. A quanto si appreso, i due lavoratori erano impegnati in operazioni di pulitura di un silos nel magazzino quando sono stati travolti da una copiosa quantità di carbon-coke caduto dall’alto. I due operai, che si sono fatti medicare in infermeria, sono riusciti a mettersi in salvo grazie al tempestivo intervento dei colleghi. Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori del lavoro.
07 OTTOBRE
LECCE – E’ morto nella notte l’operaio cinquaquattrenne dell’Adda Express di Brivio (Lecco), investito da un collega alla guida di un autocarro in retromarcia, durante delle normali manovre di carico e scarico merci. L’operaio, trasportato all’ospedale di Lecco, era in prognosi riservata ed e’ deceduto intorno alle quattro di notte a seguito delle lesioni riportate. La procura della Repubblica di Lecco ha avviato un’inchiesta per stabilire le esatte dinamiche dell’incidente, delegando le indagini ai carabinieri di Brivio.
COSENZA – Un operaio della società di raccolta dei rifiuti è rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina intorno alle 8 a Scalea. Il 33enne N. B. stava riponendo il cassonetto dei rifiuti dopo averlo svuotato ma, mentre operava sull’autocompattatore, qualcosa è andato storto e il braccio meccanico gli ha schiacciato una mano. I soccorsi sono stati immediati. Il giovane è stato trasferito all’ospedale di Cosenza dove i medici hanno tentato di ridurre l’emorragia e intervenire sull’arto. Sul posto sono giunti i carabinieri per i rilievi del caso. I dipendenti della società Alto Tirreno Cosentino, secondo quanto appreso, devono percepire alcuni mesi di stipendio arretrati.
06 OTTOBRE
PALERMO – Un operaio di una ditta di costruzione, G.D., 46 anni, è rimasto ustionato al volto mentre eseguiva dei lavori elettrici sulla rete principale di uno stabile in via Cavour. Secondo quanto accertato dai carabinieri, che indagano sulla vicenda, l’uomo è stato raggiunto da una fiammata sprigionatasi da un collegamento elettrico risultato abusivo, che ha provocato il sovraccarico di tensione. L’operaio è stato trasportato presso il reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Civico, dove si trova ricoverato in osservazione, ma non in pericolo di vita. L’operaio, che svolgeva lavori di manutenzione in sub-appalto per conto dell’Enel, al momento delle operazioni, indossava guanti, casco e visiera di protezione, interamente anneriti dalla fiammata.
CENGIO (SAVONA) – Un operaio di Mondovì (Cuneo), Vincenzo Squillace, di 45 anni, è morto dopo essere caduto dal tetto di una casa in ristrutturazione in via Cosseria, non lontano dalla chiesa centrale di Cengio. L’uomo stava lavorando con altri colleghi quando all’improvviso è precipitato da un’altezza di 10 metri ed è morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei medici del 118. Sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Cairo Montenotte che hanno raccolto alcune testimonianze sull’accaduto. Una segnalazione è stata trasmessa anche alla Procura della Repubblica di Savona.
BOLZANO – La vittima è un operaio albanese di 30 anni, M.D., che lavorava per una ditta edile bolzanina. L’uomo stava manovrando il braccio meccanico della betoniera che ha improvvisamente toccato la linea ad alta tensione. L’operaio è stato scaraventato in un piccolo torrente che scorre lungo la strada. Il medico d’urgenza, portato sul luogo dell’incidente con l’elicottero del 118 di Bolzano, ha inutilmente tentato di rianimare l’uomo.
LIVORNO – Un operaio di 50 anni, un albanese residente a Collesalvetti (Livorno), è stato ricoverato in coma all’ospedale di Livorno dopo essere caduto dal tetto di un capannone. L’incidente è avvenuto intorno alle 9.30: secondo quanto appreso l’uomo stava effettuando, insieme ad altri colleghi di una ditta, alcuni lavori alla parte alta del capannone, struttura di una concessionaria, in via Firenze, a Livorno. Il tetto, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe ceduto. Nella caduta il cinquantenne ha riportato fratture multiple. Soccorso dal personale sanitario inviato dal 118 l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Livorno e ora è ricoverato nel reparto di rianimazione. In corso gli accertamenti dei tecnici dell’ufficio prevenzione e sicurezza dell’Asl livornese per chiarire la dinamica dell’incidente.
TORINO – Un operaio albanese di 35 anni è precipitato questa mattina da un’altezza di 15 metri, quando la gabbia metallica all’interno della quale lavorava si è staccata dalla gru che la sorreggeva. L’incidente è avvenuto sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, lungo il viadotto Cels, a causa della rottura di alcuni cavi. L’operaio, dipendente della ditta So.Co.Gen Spa, è stato portato in elicottero all’ospedale Cto di Torino, con fratture a una gamba, alle vertebre e un trauma toracico.
05 OTTOBRE
CIRÒ (CROTONE) – Un operaio, Antonio Esposito, di 50 anni, è morto ed un altro, Mario Lettieri, di 62, è rimasto ferito in incidente sul lavoro accaduto a Cirò, nel crotonese. I due operai, entrambi di Crucoli Torretta (Crotone), sono precipitati da un’impalcatura mentre stavano effettuando lavori di manutenzione in un albergo. La caduta è stata provocata dal cedimento di una trave sulla quale i due erano saliti utilizzando un montacarichi. Antonio Esposito è morto sul colpo, mentre Mario Lettieri, trasportato con un’ambulanza del 118 nell’ospedale di Crotone e successivamente trasferito al Pugliese di Catanzaro, ha riportato traumi alla testa e all’addome. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina insieme a personale dell’ufficio prevenzione e sicurezza sul lavoro dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone.
04 OTTOBRE
PISA – Due uomini sono rimasti feriti per lo scoppio di un’auto alimentata a gpl sulla quale stavano lavorando all’interno di un’officina a Montecatini Val di Cecina (Pisa). Secondo le prime informazioni le loro condizioni non sarebbero gravi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per domare l’incendio che si è sviluppato all’interno dell’officina, mentre i due feriti sono stati portati all’ospedale di Cecina (Livorno). Secondo quanto si è appreso, non avrebbero riportato ustioni gravi anche se uno dei due meccanici, in serata, è stato trasferito al centro ustioni dell’ospedale di Cisanello a Pisa.
PIETRASANTA (LUCCA) – Uno dei titolari di una segheria di marmo, la Pav di Vallecchia, frazione del comune di Pietrasanta (Lucca), stamani è morto schiacciato da una lastra di marmo. Secondo una prima ricostruzione, Leonello Amadei, 61 anni, residente a Forte dei Marmi, stava spostando delle lastre con un ventosa. All’improvviso, forse per il distacco della ventosa, la lastra è caduta sull’uomo schiacciandogli il torace. Sul posto è intervenuta l’auto medica ed una ambulanza della Croce Bianca di Querceta che hanno prestato le prime cure al paziente e dopo averlo intubato lo hanno trasferito al pronto soccorso dell’ospedale Versilia, dove poco dopo ha cessato di vivere. Per ricostruire la dinamica dell’incidente, è intervenuto anche personale della Medicina del Lavoro dell’Usl 12 Viareggio e i carabinieri.
REGGIO EMILIA – Due operai sono rimasti feriti non gravemente in uno scoppio stamani poco prima delle 8 allo stabilimento Cray Valley di Boretto (Reggio Emilia). L’esplosione è avvenuta nell’area produzione. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Reggio. Secondo i Vigili del Fuoco l’incidente è avvenuto durante le operazioni di lavaggio di alcune apparecchiature di produzione ed è stato limitato allo scoppio di un contenitore in vetro per il dosaggio delle materie prime. Gli infortunati sono stati assistiti dal personale del 118.
03 OTTOBRE
SOMMA VESUVIANA (NAPOLI) – Stava lavorando al ripristino di un pozzo artesiano a Somma Vesuviana (Napoli) quando alcuni tubi sospesi sono caduti facendolo precipitare nella buca. È morto per le gravi ferite riportate nella caduta Giuseppe Cimmino, di 65 anni, rimasto vittima dell’incidente mentre stava eseguendo alcuni lavori nel terreno di un conoscente. L’incidente è avvenuto in via Malatesta. Cimmino è deceduto durante il trasporto alla clinica Trusso di Ottaviano. Sull’incidente indagano i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, guidati dal capitano Michele D’Agosto.
MANTOVA – Un agricoltore è morto, questa mattina poco dopo le 11, schiacciato dal suo trattore mentre stava riportando il mezzo all’amico che glielo aveva prestato per alcuni lavori. Sauro Moregola, 51 anni di Villa Poma, forse per un malore, ha perso il controllo del trattore, che trainava un rimorchio vuoto, lungo la provinciale tra San Giacomo delle Segnate e Bondanello. Il mezzo si è ribaltato sulla strada e, in seguito all’urto, l’agricoltore è stato sbalzato fuori dalla cabina, sfondando il parabrezza e finendo schiacciato sotto il trattore. La morte è stata istantanea.
02 OTTOBRE
AVEZZANO (L’ AQUILA) – Un operaio di Avezzano, Antonio Bonaldi, di 31 anni – sposato e padre di un figlio in tenera età – è morto in un incidente mentre stava eseguendo, insieme con altri operai, dei lavori per la realizzazione di una condotta fognaria di una abitazione privata. L’incidente, secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri di Avezzano, è accaduto mentre doveva essere posizionato un tombino in ferro: un bobcat lo aveva appena sollevato con la benna, colpendo alla testa l’operaio. Bonaldi, immediatamente soccorso, è stato trasportato, ancora in vita, all’ospedale di Avezzano con una autoambulanza del 118, ma è morto dopo un’ora. Sul posto si sono recati anche i Vigili del fuoco di Avezzano. Dopo gli accertamenti degli Ispettori del servizio prevenzione infortuni della Asl, il cantiere e il bobcat sono stati messi sotto sequestro.
FOGGIA – Nelle campagne di Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, un agricoltore di 58 anni di Bovino, Marcello Bianco, e’ morto mentre stava lavorando nella sua azienda agricola. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri l’agricoltore stava effettuando dei lavori con la fresa quando e’ rimasto intrappolato nel macchinario agricolo; l’uomo e’ morto nel giro di pochi minuti.
01 OTTOBRE
BRESCIA – L’infortunio sul lavoro, che poteva avere un epilogo drammatico, si è verificato verso le 8 in un cava di ghiaia che si trova in via delle Allodole. L’operaio, un albanese di 41 anni, era al lavoro nel capannone della ditta e stava effettuando alcune opere di matuenzione sul tetto del fabbricato. Per cause che sono ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Montichiari e dei tecnici dell’Ufficio infortuni sui luoghi di lavoro dell’Asl, l’operaio ha perso l’equilibrio ed è caduto dal tetto del capannone. Il 41enne è precipitato per quattro metri, terminando la sua caduta sul terreno sottostante. Sono stati i compagni di lavoro, dopo aver avvertito le urla dell’operaio e il tonfo sul terreno, a chiedere l’intervento del 118.
BRESCIA – Un immigrato marocchino di 37 anni è morto in un incidente sul lavoro accaduto ad Artogne (Brescia). La vittima, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, sarebbe rimasta strangolata dopo essersi impigliato in un macchinario.
ISOLA LIRI (FROSINONE) – Un operaio marocchino, da oltre 10 anni dipendente della Sabellico Srl di Isola del Liri (Frosinone) è rimasto vittima di un infortunio sul lavoro. L’uomo stava lavorando alla composizione delle balle di carta da macero quando, nel momento della legatura, forse a causa di un istante di distrazione, ha lasciato la mano sotto la legatrice, perdendo due dita della mano sinistra. Soccorso dai sanitari del 118 è stato elitrasportato all’ospedale San Camillo di Roma per essere sottoposto ad un delicato intervento di microchirurgia. L’incidente è accaduto poco prima delle 15. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per accertare l’esatta dinamica dell’incidente.
PESCARA – Un agricoltore di 60 anni, L. U., è rimasto ferito in seguito ad un incidente agricolo che si è verificato nelle campagne di Serramonacesca (Pescara). L’uomo era alla guida di un cingolato che si è ribaltato, schiacciandolo. Soccorso dai Vigili del Fuoco, che hanno sollevato il mezzo, l’agricoltore è stato trasportato con l’elicottero del 118 all’Ospedale di Pescara, dove è ora ricoverato per lo schiacciamento della gamba e del braccio sinistro.