Dopo la manifestazione del 6 dicembre, in occasione dell´anniversario della strage della ThyssenKrupp (5000 in piazza a Torino) l´assemblea nazionale della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro lancia un altro appello: il 18 aprile tutti a Taranto!
Il 2009 si è aperto con il solito tragico ritmo di morti e infortuni sul lavoro con cui si erano chiusi gli anni precedenti e, in poco più di due mesi, siamo già a quasi cento morti e migliaia di infortuni. La crisi economica e la precarietà dilagante creano le condizioni di sempre maggiore ricattabilità e instabilità lavorativa che costringe i lavoratori ad accettare condizioni di sfruttamento sempre maggiori. Il governo Berlusconi pensa agli aiuti alle imprese ed alle banche, mentre per i lavoratori non si prevedono neanche i fondi minimi per attuare le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro o per salvaguardare i salari falcidiati dalla cassintegrazione.
Al contrario, gli attuali tentativi di cancellazione della contrattazione collettiva nazionale e del diritto di sciopero aumentano la condizione di insicurezza per centinaia di migliaia di lavoratori che, di fronte allo spettro della disoccupazione, si trovano a dover scegliere tra lavori sempre peggiori, meno tutelati e meno pagati oppure a fare la fame.
Infatti, l´attuale esecutivo ed i suoi ministri stanno conducendo un attacco pesante anche alle più piccole conquiste ottenute nel d.lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008 (il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro). Con il decreto cosiddetto "Milleproroghe" sono state rinviate di mesi misure importanti come la valutazione dello stress sul lavoro, l´obbligo di assicurare una data certa al documento sulla valutazione dei rischi (e relative sanzioni), il divieto di effettuare visite mediche preventive prima di assumere un lavoratore (in violazione dello Statuto dei lavoratori) e l´obbligo di comunicazione all´Inail degli infortuni di durata superiore a un giorno.
Non solo. L´ultimo emendamento a questo decreto abolisce addirittura i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) nelle aziende con meno di 15 dipendenti e rinvia di una anno l´applicazione di ogni norma in settori a rischio come il trasporto aereo, marittimo e ferroviario!
E intanto vengono licenziati gli RLS da De Angelis a Pianeta, da Palumbo ai delegati dell´Ilva ….
Con l´aggravarsi di una crisi sempre più pesante per i lavoratori e in un clima di totale restaurazione filo-padronale, le aziende investiranno sempre di meno sulla sicurezza sul lavoro e sulle misure antinquinamento che da loro vengono viste come un mero "costo" su cui risparmiare. Così ai morti sul lavoro si aggiungono i morti per malattie professionali e quelle sul territorio da inquinamento
Di fronte a questo panorama non possiamo restare passivi, dobbiamo mobilitarci!
SABATO 18 APRILE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TARANTO ore15 Tamburi
PER LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO, CONTRO LA SALUTE NEGATA E LA PRECARIETA’
A Taranto perchè l’lILVA è la fabbrica con più morti sul lavoro d’Italia, perchè è la città simbolo con più infortuni, malattie professionali tumori, inquinamento e devastazione dell’ambiente.
Riva è il padrone con più profitti d´Italia. Il padrone più processato in Italia per omicidi bianchi, inquinamento, truffa ed estorsione, mobbing e per il lager della "palazzina LAF" (operai stipati otto ore al giorno in una palazzina fatiscente, senza lavorare, per spingerli a lasciare ogni tipo di attività sindacale o accettare il declassamento del proprio livello raggiunto dopo anni di duro lavoro).
Una manifestazione ancora una volta da costruire città per città, posto di lavoro per posto di lavoro, con la chiamata a raccolta dei lavoratori, degli RSU e degli RLS, dei sindacati di base e di classe, della FIOM e del resto della CGIL, delle organizzazioni sindacali nazionali e locali, delle associazioni familiari, ispettori, tecnici della prevenzione, medici, giuristi, intellettuali e artisti; con delegazioni di lavoratori metalmeccanici, chimici, edili, dei porti, delle ferrovie, degli appalti. Le rappresentanze delle vertenze simbolo come la Thyssen, Porto Marghera, Fincantieri, la ex-GoodYear, ecc…Con la costruzione unitaria della partecipazione operaia, popolare, associativa di Taranto e di tutta la Puglia.
Per uno sciopero generale sulla sicurezza sul lavoro.
•Per il rafforzamento e l´elezione diretta degli RLS in ogni luogo di lavoro indipendentemente dalla sua dimensione.
•Per l´estensione di tutti i diritti e le tutele minime ai lavoratori precari e a tutta la catena degli appalti e delle esternalizzazioni.
•Contro la distruzione e per il rafforzamento del Testo Unico sulla Sicurezza.
•Contro l´attacco alla contrattazione nazionale ed al diritto di sciopero.
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro