30 NOVEMBRE
CIVITAVECCHIA (ROMA) – Ennesimo incidente sul lavoro alla centrale Enel di Torre Valdaliga Nord, in cui è rimasto ferito in modo non grave un operaio straniero dipendente della ditta di pulizie «Biermann». Nel caso dell’incidente la difficoltà per i soccorritori di raggiungere il ferito, che al momento dell’incidente operava su ponteggio a una settantina di metri d’altezza, servito da una sola rampa di ripide scale. La vittima, che guarirà in una decina di giorni, si è ferita a un piede mentre maneggiava una potente lancia termica. Sull’incidente l’ Enel ha aperto un’inchiesta interna.
OLBIA – La procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta sulla morte di Francesco Angelo Conti, l’operaio 63enne, schiacciato sotto il peso di una barca di quattro tonnellate, in un cantiere nautico nella zona industriale di Olbia. L’uomo, padre di Nicola, ex campione della boxe dei pesi welter, stava lavorando all’interno del cantiere Costa Smeralda, di proprietà della famiglia Molinas, quando i puntelli che tenevano sospesa l’imbarcazione, a terra per il rimessaggio di fine stagione, hanno ceduto, schiacciandolo. L’operaio è morto all’istante. Sul posto sono intervenuti gli agenti del vicino commissariato di Olbia, gli uomini del Servizio prevenzione ambienti lavoro della Asl e gli agenti della capitaneria di porto: saranno loro a ricostruire la dinamica dell’incidente che non avrebbe avuto testimoni.
AOSTA – Un’esplosione si è verificata all’interno del reparto di acciaieria dello stabilimento Cogne Acciai Speciali di Aosta verso le 10.30. Secondo quanto si è appreso, dell’acqua è finita dentro le vasche che contengono l’acciaio fuso, provocando l’esplosione. Alcune scintille sono poi finite sui cassonetti della raccolta della plastica causando un incendio subito spento dai vigili del fuoco. L’azienda ha dichiarato che non vi sono feriti nè danni gravi agli impianti. La produzione non è stata interrotta. L’esplosione ha provocato attimi di paura all’interno dello stabilimento e in città. Varie ambulanze del 118 sono state messe in allerta ma non sono dovute intervenire.
29 NOVEMBRE
MANTOVA – Nessuna sostanza pericolosa rilevata. La raffineria Ies di Mantova precisa che l’incidente avvenuto alle 14.50, è dovuto a «una consistente fuoriuscita di vapore acqueo dalle giunzioni delle lamiere del tetto del serbatoio 103 contenente bitume caldo, la causa probabile è l’infiltrazione dell’acqua presente». La fuoriuscita ha investito alcuni operai della ditta di fronte, ma nessuno è in gravi condizioni.
MILANO – Un elettricista di 35 anni, L.C., è morto cadendo da un edificio in via De Marchi a Milano. Gli agenti della Questura di Milano stanno cercando di capire se l’uomo stava lavorando nello stabile in cui è attivo un cantiere, anche se i responsabili dell’azienda che lo ha in appalto sostiene che la vittima non lavorava per loro. È stato un inquilino dell’edificio a dare l’allarme, senza però poter spiegare da quale piano l’elettricista sia caduto.
BARI – Un agricoltore di 51 anni di Monopoli, di cui non è stato reso noto il nome, è rimasto ferito dopo essere stato travolto dal trattore che guidava. È accaduto nella contrada ‘Conchià, a Monopoli, all’interno di un uliveto di proprietà di un’azienda agricola. L’uomo ha subito un politrauma agli arti inferiori: guarirà in 35 giorni. Secondo quanto accertato, l’agricoltore durante l’aratura di un terreno ha perso il controllo del trattore ed è stato travolto dal mezzo in movimento. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri e di personale dello Spesal.
BARI – Un operaio di 54 anni, barese, è rimasto gravemente ferito mentre effettuava lavori di manutenzione sul tetto di un vagone delle Ferrovie Appulo Lucane in via Pasteur, nel capoluogo. L’uomo ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti della Questura. L’operaio, ricoverato al pronto soccorso del Policlinico, è stato dichiarato dai sanitari in prognosi riservata.
27 NOVEMBRE
GROSSETO – Un artigiano di 48 anni è caduto dal tetto sul quale era salito per controllare un lavoro e adesso si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Siena dove è stato trasferito con il Pegaso. L’incidente è successo a Paganico, una frazione del comune di Civitella (Grosseto). Luca Viggiani, socio di una ditta edile, era salito sul tetto di un capannone che ha ceduto facendolo precipitare da un’altezza di circa sei metri. Le sue condizioni sono molto gravi. Accertamenti sono state avviate dai carabinieri e dai tecnici della medicina del lavoro della Asl 9.
MODUGNO (BARI) – Un 41/enne, titolare di una ditta di costruzioni di Altamura, – di cui non è stato reso noto il nome – è rimasto ferito mentre eseguiva un sopralluogo sul tetto di un’azienda di Modugno, in via dei Gladioli. L’uomo, per cause in corso di accertamento, è precipitato nel vuoto. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Modugno.
26 NOVEMBRE
BENEVENTO – Un agricoltore di San Bartolomeo in Galdo (Benevento), Giovanni Colatruglio, di 49 anni, è morto in un incidente sul lavoro. Stava effettuando la macina del grano da somministrare agli animali della propria azienda agricola quando è rimasto impigliato nel giunto cardanico della macchina, morendo all’istante. A nulla sono valsi i soccorsi. L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro del macchinario. Sull’accaduto indagano i carabinieri.
23 NOVEMBRE
BOLOGNA – Un operaio e’ ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Bologna. L’uomo e’ caduto in una vasca piena di soda caustica all’interno dell’azienda di zincatura per la quale lavora a Crespellano, comune alle porte di Bologna. Dei rilievi dell’incidente, avvenuto in via Di Vittorio verso le 19,30, si stanno occupando i carabinieri della locale stazione.
BARI – Il titolare di una ditta idraulica del luogo, di 31 anni, e’ rimasto ferito mentre installava delle tubazioni sul tetto di un frantoio oleario situato lungo la strada provinciale 159 Gravina-San Giovanni. Dai primi accertamenti effettuati dai carabinieri della locale stazione, risulta che l’uomo e’ precipitato al suolo da un’altezza di circa cinque metri a causa della rottura di una copertura prefabbricata. E’ stato trasportato in ospedale dall’ambulanza del 118 ed ha riportato lesioni che i medici hanno giudicato guaribili in 30 giorni.
22 NOVEMBRE
BRESCIA – I due infortuni sul lavoro sono avvenuti a Berzo in Valle Camonica e a Borgo San Giacomo, nella bassa bresciana al confine con la provincia di Cremona. Le vittime sono due uomini di cinquant’anni, avrebbero finito di lavorare nei minuti successivi. In Valle Camonica, la disgrazia è avvenuta nella “Bontempi autotrasporti”. La dinamica precisa è ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Breno e dei funzionari dell’Asl. Ma secondo i primi accertamenti si tratterebbe di uno schiacciamento provocato dal movimento del braccio di una gru. La vittima, un uomo di 51 anni residente nella zona, è stata scaraventata contro un camion e le sue condizioni sono apparse subito gravissime. I sanitari del 118 hanno portato il ferito all’ospedale di Esine, l’ennesima corsa di un’ambulanza a sirene spiegate per strappare un uomo alla morte. Ma tutto è stato inutile. E quasi contemporaneamente si moriva nella bassa bresciana. Bruno Alghisi, 57 anni, stava lavorando sotto un carro elevatore, nell’officina ’Team Alghisi” di cui è titolare. Il malfunzionamento dell’impianto di fissaggio ha fatto abbassare il ponte improvvisamente e il meccanico è stato schiacciato. Quando l’ambulanza è arrivata non c’era più nulla da fare. Dei rilievi si sono occupati i carabinieri della compagnia di Verolanuova. Due persone esperte che conoscevano il lavoro in cui da decenni erano impegnate. Non finisce qui. A ferirsi è stato Mauro Bagni, 42 anni, residente al Villaggio Badia di Brescia. L’uomo, che è un esperto elettricista, stava lavorando in una cabina dell’energia elettrica quando è rimasto folgorato, ha riportato gravi ustioni e problemi cardiaci, ma non è in pericolo di vita. E’ stato soccorso dai sanitari del 118 che l’hanno portato all’Ospedale Civile di Brescia.
PALERMO – Un operaio di 58 anni, Francesco Franzella, è morto nel deposito dei bus dell’Amat, l’azienda di trasporto locale di Palermo, in via Roccazzo. Secondo quanto ha ricostruito la polizia, Franzella stava lavorando alla manutenzione degli ammortizzatori di un autobus quando una molla si è sganciata d’improvviso e lo ha colpito al collo, uccidendolo all’istante.
BOLOGNA – A San Lazzaro ha perso la vita un operaio di 35 anni caduto da un tetto dal quale stava smontando le lastre in eternit. La vittima stava lavorando all’interno della bocciofila Arci di via Bellaria ed era impegnato nei lavori per la ristrutturazione del tetto per la rimozione di alcune lastre in eternit. In base ai primi accertamenti, una parte del tetto ha ceduto e l’uomo è precipitato al suolo da un’altezza di circa tre metri. L’operaio è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Maggiore dal 118 dove poi è morto.
MONZA – Due uomini, rispettivamente di 31 e 35 anni, sono rimasti ustionati gravemente per la rottura (o lo scoppio, è ancora da accertare) di una conduttura idraulica che veicolava acqua a 90 gradi, a Giussano (Monza). Dei due feriti, il primo – con 80% di superficie corporea ustionata – è stato ricoverato al Niguarda; il secondo – con ustioni sul 50% di superficie corporea – si trova attualmente al san Gerardo di Monza, in attesa di essere trasferito al Niguarda.
21 NOVEMBRE
BOLOGNA – Un operaio cingalese di 49 anni, con 20 anni di esperienza, è caduto in una vasca con acqua e soda caustica a 65 gradi all’interno dell’impresa ‘Rocca Zincature‘ di Crespellano, in provincia di Bologna. Gli esperti della Usl stanno cercando di capire perche’ l’operaio era sul ciglio della vasca dove e’ vietato salire e come mai sia caduto.
20 NOVEMBRE
MILANO – Esplosione di Paderno, è morto a Torino anche l’operaio albanese. Arun Zeqiri aveva 44 anni: si tratta della seconda vittima dopo il 63enne Sergio Scapolan. Restano ancora gravi le condizione degli altri due operai rimasti feriti il 4 novembre scorso.
18 NOVEMBRE
BARI – Un agricoltore 68enne di Toritto (Bari) è morto in un incidente stradale avvenuto sulla strada per Quasano mentre era alla guida del suo trattore. A causa di un improvviso malore, ha perso il controllo del mezzo andando ad impattare contro un muretto a secco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione per i rilievi del caso. Vani i soccorsi.
PALERMO – Due operai sono rimasti gravemente ustionati nell’incendio avvenuto in un distributore di gas a Palermo, dove stavano svolgendo alcuni lavori di manutenzione. Giovanni Sansone, di 45 anni, è ricoverato nel secondo reparto di Rianimazione del Civico di Palermo con ustioni sull’85% del corpo. I medici definiscono le sue condizioni «disperate». Il suo compagno di lavoro, che ha 40 anni, si trova invece nel Centro specializzato dello stesso ospedale con ustioni di primo e secondo grado. L’incidente, forse provocato da una scintilla che ha innescato lo scoppio, è avvenuto nel distributore Motorgas di via Messina Marine, nel rione Sant’Erasmo. Sono in corso indagini per accertare eventuali responsabilità.
PESARO – Incidente sul lavoro con conseguenze per fortuna lievi in un’azienda di Piana di Talacchio, nel comune di Colbordolo (Pesaro Urbino). Un saldatore altoatesino, F. N., impegnato per conto della Bts Italia di Brunico (Bolzano) in lavori di impiantistica biogas presso la ditta Energia Nuova, è rimasto ustionato al volto e alle braccia da una risacca di gas, formatasi probabilmente a causa della valvola di un serbatoio lasciata aperta. Subito soccorso da un’ambulanza del 118, è stato trasportato nell’ospedale di Pesaro: le sue condizioni non destano preoccupazione. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, e per gli accertamenti sull’infortunio, i carabinieri e gli ispettori della Zona territoriale dell’Azienda sanitaria regionale.
BERGAMO – Un operaio bergamasco di 53 anni, Antonio Caironi, è morto ad Almenno San Salvatore (Bergamo), dopo essere stato travolto da un autobus mentre si trovava sul ciglio di una strada insieme ad altri colleghi che stavano eseguendo dei lavori all’impianto d’ illuminazione pubblica. la vittima, che abitava a Bergamo, stava assistendo uno dei colleghi che al momento dello schianto era pochi metri più avanti, all’interno di un camion per sostituire la lampada di un lampione. L’uomo è stato travolto per cause ancora ignote da un autobus di linea della Sab che viaggiava in direzione di Villa d’Almè (Bergamo). L’esatta dinamica di quanto è accaduto è tuttora al vaglio dei carabinieri. L’operaio è caduto a terra ed è morto sul colpo.
CASSINO (FROSINONE) – Un operaio di 52 anni, Bruno D’Alessandro, è morto a Cassino (Frosinone). Secondo quanto si apprende l’uomo, originario di Pignataro Interamna (Frosinone), dipendente della ‘Cartiera di Cassino‘, è rimasto schiacciato da una pressa, che si era inizialmente bloccata. L’uomo stava infatti cercando di capire l’origine del guasto, quando il meccanismo si è rimesso in moto, e la pressa lo ha travolto e schiacciato. L’incidente è accaduto dopo le 23.30.
17 NOVEMBRE
VARESE – Un operaio è rimasto ustionato al volto in seguito all’esplosione di un tubo del gas a Cuasso Al Monte, nel Varesotto. L’uomo, dipendente della società che si occupa dell’erogazione del gas nella zona, stava lavorando sulle tubature in via Roma quando, per cause ancora in fase di accertamento si è verificato lo scoppio. Subito si è propagato un incendio, che però non ha interessato le abitazioni della strada, che non sono state evacuate. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno circoscitto le fiamme, mentre i tecnici stanno cercando di bloccare la fuoriuscita del gas. Il ferito è stato trasportato in codice giallo dall’elisoccorso del 118 al Centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano.
SASSARI – Due operai tecnici della centrale termoelettrica di Fiumesanto (Sassari) sono rimasti ustionati all’interno dello stabilimento E.On a causa di una fiammata che si è propagata nell’area elettrica dove i due stavano lavorando. Sono ricoverati ora in ospedale a Sassari. Sono stati i colleghi, alle 10, a dare l’allarme. Sono immediatamente scattati i soccorsi. Domenico Giovanni Loriga, di 55 anni, di Porto Torres, ha riportato ustioni di primo e secondo grado al viso, al collo e agli arti superiori, Mario Schiaffino, di 49, è stato, invece, colpito di striscio dalla fiammata e ha riportato ustioni di primo grado. I due operai sono stati soccorsi dal personale del 118 e trasportati nel pronto soccorso dell’ospedale civile di Sassari. Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Porto Torres per stabilire le cause dell’incidente e accertare eventuali responsabilità.
16 NOVEMBRE
NAPOLI – Un uomo di 44 anni, Salvatore Schippa, è morto folgorato a Casavatore (Napoli). L’uomo, secondo quanto accertato dai vigili del fuoco e dai carabinieri, stava lavorando nei locali della ditta Vatt Sud, specializzata nella lavorazione elettromeccanica. Ad un certo punto Schippa ha visto delle scintille che provenivano da un macchinario in funzione. Si è avvicinato per controllare cosa stesse accadendo, ed è morto folgorato. La ditta ha circa 400 dipendenti; dai primi controlli l’ uomo è risultato regolarmente assunto.
BARI – Due operai, un 38enne di Bisceglie, in provincia di Bari e un 24enne di Mottola, in provincia di Taranto, sono rimasti feriti mentre stavano scaricando pannelli per l’isolamento termico all’interno di un capannone in costruzione, nella zona industriale di Molfetta. Il 38enne è stato sottoposto ad intervento chirurgico per ferite al polso e alla mano destra mentre il 24enne è stato giudicato guaribile in 30 giorni. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Molfetta.
TRIESTE – Un infortunio ha coinvolto due uomini a Trieste, caduti da una impalcatura nel deposito di materiale edile Zanutta di via Carnaro. Uno dei due, 45 anni, sarebbe deceduto, mentre l’altro si troverebbe ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Cattinara. I due uomini sarebbero clienti di nazionalità slovena. Sul posto per i rilievi i carabinieri.
15 NOVEMBRE
ANCONA – Il pm di Ancona Valeria Sottosanti ha disposto l’autopsia sul cadavere di Antonio Manuele, l’operaio campano di 45 anni morto dopo essere precipitato nel vuoto da una piattaforma sovrastante le Grotte del Passetto, mentre con altri compagni lavorava ad alcune trivellazioni per il consolidamento della falesia. L’esame autoptico verrà condotto con la formula dell’atto irripetibile, dando così modo agli indagati di nominare propri periti di parte. Stando ai primi accertamenti, Manuele, originario di Cirillo di Benevento e dipendente di un’azienda di Campobasso, non era protetto dall’imbragatura di sicurezza quando, per cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio ed è caduto dalla piattaforma di cemento sovrastante la scarpata.
NAPOLI – Un operaio è rimasto ferito in un incidente sul lavoro. L’episodio di cronaca si è verificato a Caivano, dove un 51enne stava effettuando la potatura di un albero nel giardino del teatro per cui lavora, in via Necropoli, servendosi di una motosega. All’improvviso l’uomo è precipitato dalla scala battendo la testa a terra dopo un volo di ben quattro metri ed è stato trasportato e ricoverato all’ospedale Cardarelli con prognosi riservata. L’indagine è stata affidata ai carabinieri della locale tenenza, che hanno sequestrato la scala e la motosega usati dall’uomo per accertare l’esatta dinamica dell’ennesimo incidente sul lavoro.
13 NOVEMBRE
MILANO – È morto, dopo nove giorni di agonia, Sergio Scapolan, 63 anni, uno degli operai rimasti feriti nell’esplosione del 4 novembre scorso avvenuta nella fabbrica Eureco di Paderno Dugnano, nell’hinterland di Milano. Restano ancora gravi le condizioni di alcuni operai rimasti coinvolti nell’incidente sul lavoro.
CERVIA (RAVENNA) – L’uomo, Doka Besnik, 41 anni, domiciliato a Forlì, era dipendente di una srl forlivese. L’incidente è accaduto quando la benna si è staccata dal piccolo mezzo cingolato manovrato da un collega italiano, 37 anni, della vittima mentre i due stavano trasportando impalcature all’interno del cantiere allestito per la costruzione di villette a schiera. L’operaio è praticamente morto sul colpo. L’area è stata sequestrata così come il mezzo che ha provocato il decesso.
PARMA – Un operaio di 22 anni è rimasto gravemente ferito mentre stava lavorando sul tetto di un capannone in via Marmolada, zona artigianale di Sorbolo, nella bassa parmense. Era assieme a due colleghi, quando avrebbe perso l’equilibrio fra il tetto e l’impalcatura posizionata sul lato dell’edificio, precipitando per quasi dieci metri. Soccorso dai compagni di lavoro, il giovane è stato poi affidato ai medici del 118, che lo hanno trasportato in condizioni molto gravi all’ospedale Maggiore di Parma.
VIAREGGIO (LUCCA) – Un equipe del reparto di chirurgia della mano dell’ospedale Santa Chiara di Pisa sta operando l’artigiano di Viareggio, 56 anni, cui una macchina tagliatrice ha amputato quattro dita di una mano mentre lavorava in una tipografia. L’obiettivo dei chirurghi è riattaccare le dita alla mano; l’intervento potrebbe durare molte ore. L’uomo, dopo un primo passaggio al pronto soccorso dell’ospedale Versilia di Camaiore (Lucca) è stato ricoverato a Pisa – e non a Firenze come risultava in precedenza – affinchè l’intervento venisse svolto il prima possibile, condizione importante per sperare di restituire la maggiore funzionalità possibile all’arto. Anche per guadagnare tempo, la stessa equipe medica pisana sta intervenendo in una sala operatoria del pronto soccorso del Santa Chiara, già allestita, e non in quella del reparto di chirurgia della mano.
PAVIA – L’incendio di Miradolo Terme è scoppiato poco dopo le 9 nella fabbrica Falco Spa per imballaggi metallici e lavorazione dell’alluminio. Le fiamme, che si sono sviluppate per cause ancora da accertare, hanno interessato inizialmente la parte interna della ditta, poi si sono propagate all’esterno, dove era accumulato materiale di scarto e centinaia di bombolette insetticida scadute. Proprio il contatto con queste bombolette ha causato un’esplosione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Pavia, che hanno spento l’incendio, ed i carabinieri di Stradella (Pavia). Il titolare della ditta è rimasto leggermente contuso ma non ha voluto essere trasportato in ospedale. I due operai che erano con lui in ditta sono rimasti lievemente intossicati e sono stati trasportati per accertamenti al Policlinico San Matteo di Pavia.
CHIETI – Si è verificato a Torrebruna, piccolo centro del vastese, in provincia di Chieti; vi ha perso la vita un uomo di 77 anni, Raffaele Pelliccia, che, approfittando della bella giornata di sole, si era recato nel suo appezzamento con un trattore gommato di piccole dimensioni. Probabilmente a causa del terreno scosceso il mezzo agricolo si è capovolto schiacciando il pensionato, inutili i soccorsi che subito sono scattati. Quando sono arrivati i carabinieri ed i Vigili del fuoco per l’uomo non c’era più nulla da fare.
VASTO – Poco prima delle 10, a Torrebruna ha perso la vita in un incidente agricolo Raffaele Pelliccia, 77 anni il prossimo 21 dicembre, sulla strada provincia all’ingresso del paese dell’alto Vastese. Il pensionato, approfittando della bella giornata di sole, si era recato nel suo appezzamento con un trattore gommato di piccole dimensioni. A causa del terreno il mezzo agricolo si è capovolto rovinando sull’uomo che ha perso la vita in pochi minuti. Sono stati alcuni passanti ad avvertire i soccorsi che sono risultati vani. Sul posto sono giunti i carabinieri e i vigili del fuoco di Vasto.
12 NOVEMBRE
MATINO (LECCE) – Un operaio, Marcello Marzano, di 52 anni, ha riportato gravi ferite travolto da una lastra di marmo; è stato ricoverato nell’ospedale di Casarano i cui medici si sono riservati la prognosi. L’uomo stava lavorando all interno della marmeria riconducibile alla ditta «Egram – Romano Industria marmi e pietre srl» nella zona industriale.
GROSSETO – Un anziano è morto in provincia di Grosseto, a seguito dello scontro tra il suo trattore e due auto. La vittima, il 65enne imprenditore agricolo Dino Battistini, si trovava stamani sulla provinciale 94, all’altezza di Magliano, quando il mezzo si è scontrato con due auto. Il trattore si è ribaltato e l’uomo è morto. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia municipale, oltre all’ambulanza della Croce Rossa, ma per l’uomo non c’era più niente da fare.
MILANO – L’uomo, un italiano di 38 anni, è stato trasportato in ospedale in condizioni non gravi. Secondo quanto riferito dal 118 l’operaio ha riportato lo schiacciamento di una mano sotto un rullo, ed è stato portato in codice giallo all’Humanitas di Rozzano (Milano). L’incidente si è verificato in una ditta in via Salvemini a Corsico (Milano). Sul posto anche i carabinieri.
11 NOVEMBRE
GORDONA (SONDRIO) – Un imprenditore di 71 anni, Pietro Luzzi, residente a Chiavenna (Sondrio), è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nell’impresa metalmeccanica Thermotech di Gordona (Sondrio) che gestiva con i figli. L’uomo, secondo le prime indagini degli ispettori Asl e dei carabinieri di Chiavenna intervenuti con i vigili del fuoco, è stato all’improvviso schiacciato da un grosso manufatto metallico del peso di circa 13 quintali. Trasportato d’urgenza all’ospedale Morelli di Sondalo è morto poco dopo il ricovero, in conseguenza dei gravi traumi da schiacciamento subiti in particolare al bacino e alle gambe.
PADOVA – Un operaio macedone di 28 anni che stava riparando un tetto è caduto da un’altezza di circa 10 metri ed è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Padova. Al momento dell’incidente, Tomo Ivanovsky stava lavorando sul tetto della ditta «Leader medica» di Bastia di Rovolon. Sono intervenuti i carabinieri e i tecnici dello Spisal per i rilievi.
PISTOIA – È morto decapitato Gino Nisticò, il fabbro di 65 anni vittima di un incidente sul lavoro avvenuto a Pistoia. Verso le 10 un pannello di cemento si è staccato, cadendo da circa un metro di altezza, da una parete del prefabbricato dove l’artigiano stava lavorando. Il pannello ha travolto l’uomo colpendolo alla testa. Gino Nisticò, fabbro ma anche muratore conosciuto per la sua grande esperienza, stava eseguendo alcuni lavori di adeguamento in un laboratorio di pasticceria situato nella zona industriale di Pistoia. I soccorritori del 118 sono intervenuti subito ma hanno potuto solo constatare il decesso dell’artigiano. Dopo i primi rilievi di stamani, il personale della Asl effettuerà nuove verifiche per valutare le condizioni di stabilità del pannello che ha ceduto.
BOLOGNA – Un operaio di 39 anni, di origine calabrese, è stato colpito alla testa da un blocco di cemento che si è staccato da una galleria della Variante di Valico in costruzione sull’Appennino bolognese. L’incidente è avvenuto verso le 8 nel cantiere denominato ‘lotto 5’ della Variante, nel territorio di Monzuno. Addosso all’uomo è finito un frammento di circa 40 centimetri, che si è staccato dal sottorivestimento della volta del tunnel, dove stava lavorando. Il casco di protezione che indossava ha attutito il colpo. L’operaio, che non ha perso i sensi, è stato soccorso dal 118 e portato all’ospedale Maggiore di Bologna, in condizioni di media gravità. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri di Vergato e i funzionari della medicina del lavoro dell’Ausl. Ieri un altro cedimento aveva creato una voragine nel cantiere Tav di via Carracci, dove è in costruzione la nuova stazione Alta Velocità di Bologna.
10 NOVEMBRE
TARANTO – Guarirà in 30 giorni l’operaio dell’Ilva di Taranto Alberto La Bua ustionatosi in un incidente sul lavoro. Lo rende noto l’azienda in un comunicato in cui precisa che, secondo primi accertamenti, il dipendente ha «perso l’equilibrio mentre svolgeva un’attività di pulizia del bordo della vasca di zincatura procurandosi un’ustione di secondo grado al polpaccio della gamba destra con una prognosi rilasciata dall’ospedale di Brindisi di 30 giorni». L’azienda annuncia anche che nei prossimi giorni «insieme ai sindacati e alle autorità preposte valuterà le effettive dinamiche dell’incidente e le relative cause». «Contestualmente, laddove necessari – conclude la nota – si valuteranno gli interventi o le necessarie attività di ulteriore formazione e sensibilizzazione sulla sicurezza». Ipocriti!
BOLZANO – Un uomo di 69 anni è morto mentre era intento al taglio del bosco in val Badia. Salgono così a 17 i morti nell’agricoltura in Trentino Alto Adige dall’inzio dell’anno. E sempre quest’oggi si è avuto un altro incidente sul lavoro, fortunatamente non mortale, che ha visto un operaio ferito nel Meranese.
GENOVA – Un operaio è rimasto ferito in un infortunio sul lavoro avvenuto intorno alle 16.20 a bordo della nave Celio, ormeggiata al terminal San Giorgio nel porto di Genova. L’uomo è stato travolto da un tronco d’albero che stava movimentando. I colleghi hanno dato immediatamente l’allarme, sono intervenuti Capitaneria di Porto, vigili del fuoco e sanitari del 118, che hanno soccorso il ferito e lo hanno accompagnato all’ospedale Villa Scassi.
MANTOVA – Alle ore 14.45 si è verificato un incidente sul lavoro a Falzoni, frazione del comune di Mantova, presso un’azienda agricola. Un uomo è precipitato dal tetto riportando trauma toracico e cranico. L’uomo è ricoverato con codice giallo.
09 NOVEMBRE
BELLUNO – Un uomo di Auronzo di Cadore (Belluno) è morto dopo essere rimasto schiacciato dal trattore su cui stava lavorando nel bosco del monte Agudo. La vittima L.L.M., 42 anni, stava recuperando dei tronchi con un mezzo cingolato, quando, forse a causa del terreno scivoloso, la macchina si è capovolta travolgendolo. L’allarme è stato lanciato dal compagno di lavoro che stava trasportando la legna con un camion. Sul posto il 118 ha inviato un’ambulanza e una squadra del Soccorso alpino di Auronzo ma i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
SAVONA – Un ferito in un infortunio avvenuto poco dopo le 11 in un laboratorio di profumi di Andora, in provincia di Savona. Un operaio stava riscaldando una provetta vuota, che è esplosa, ferendolo al volto con frammenti di vetro. Soccorso dal 118, l’operaio è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Albenga.
FORLÌ – Si chiamava Marino Matulli, 50 anni, forlivese, l’operaio morto. L’uomo, dipendente della Cooperativa Arte Muraria impegnata, per conto della Cooperativa Edile Forlivese, nella realizzazione di dieci villette a schiera alla periferia della città, aveva il ruolo di capocantiere e viene descritto dai colleghi di lavoro come un professionista molto esperto, con alle spalle oltre 30 anni di attività nel settore edilizio. Nessuno ha assistito alla caduta dopo che Matulli era salito sul tetto della casa in costruzione. Quando non ha risposto ai richiami dei colleghi questi sono saliti sin nel sottotetto facendo la tragica scoperta. Matulli è caduto nel vano di uno dei lucernari in corso di completamento sulla copertura. Un volo, fra altezza del tetto e del sottostante vano, di circa 4 metri e mezzo. Ha picchiato violentemente il capo rimanendo ucciso sul colpo.
MILANO – Un operaio è caduto oggi da un ponteggio in Corso Concordia a Milano ed è stato trasportato in codice ‘giallo’ al Policlinico. Lo hanno reso noto i carabinieri. Secondo quanto si è appreso, l’uomo è caduto da un’altezza di un metro e 80. L’incidente è avvenuto alle 10.35 circa.
MILANO – È di una vittima e di due feriti l’ultimo bilancio di un incidente sul lavoro avvenuto nel centro direzionale di Milanofiori ad Assago, comune alle porte di Milano. A pagare con la vita è stato Massimo Bertasa, 41 anni residente a Cologno Monzese, per un incidente la cui dinamica è ancora tutta da chiarire. Il 41enne, insieme ai due colleghi, Pasquale Giuliano di 31 anni e Giovanni Kazari, 34enne di origine albanese, rimasti feriti, erano alle prese con il trasporto di un armadio quando il montacarichi è precipitato. Un volo, lungo cinque piani, a cui ha assistito ‘in diretta’ un’addetta alle pulizie. Un incidente non dovuto, a quanto sembra, alla mancanza di manutenzione: l’ultima è stata eseguita nel settembre scorso. Erano le 9 circa quando i tre operai hanno suonato alla porta di una società di informatica, la T-Systems Italia con uffici al quinto piano dello stabile, per prendere un armadio da portar via. Un trasloco all’apparenza semplice che si è trasformato in una trappola. L’armadio, alto un pò più di due metri, per pochi centimetri non entrava nell’ascensore. Due operai sarebbero entrati spingendo a sè l’armadio, mentre dall’esterno il terzo avrebbe agevolato le manovre. Quindi anche l’ultimo operaio sarebbero entrato nell’ascensore. Pochi secondi e l’addetta alle pulizie ha sentito, spiega il comandante della polizia locale, «un suono ferroso, lo stridere del montacarichi contro qualcosa, poi le urla e il il rumore del ‘tonfò finale». Una dinamica che non coincide con quanto hanno visto soccorritori e inquirenti. Due degli operai, tra cui la vittima, erano all’interno del montacarichi, mentre l’armadio e il terzo operaio erano sul tetto dell’ascensore. Un ritrovamento che porta ad ipotizzare che il terzo operaio non sia mai entrato nell’ascensore ma, per cause ancora da accertare, abbia perso l’equilibrio proprio un attimo prima che il montacarichi iniziasse la sua corsa.
08 NOVEMBRE
FRANCAVILLA FONTANA (BRINDISI) – Un operaio edile, Francesco Maggio, di 21 anni, è in stato di coma dopo essere caduto dal tetto di un’abitazione, da un’altezza di circa quattro metri, mentre compiva lavori di ristrutturazione. È stato ricoverato nell’ospedale Perrino di Brindisi. Il giovane è dipendente di una cooperativa. Sull’incidente sono state avviate indagini dai carabinieri.
CAPRAROLA (VITERBO) – Un uomo di 70 anni, Francesco Ruzzi, residente a Caprarola, in provincia di Viterbo, è morto cadendo da un albero mentre coglieva le olive. Il decesso è avvenuto mentre il pensionato veniva trasportato in ambulanza nel punto di primo soccorso dell’ospedale di Ronciglione. Secondo quanto riferito dai parenti della vittima ai carabinieri, l’uomo sarebbe caduto dall’albero, alto circa quattro metri, perchè colto da un improvviso malore. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Ronciglione per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
GINOSA (TARANTO) – Quattro operai sono rimasti feriti a causa del crollo di un solaio mentre lavoravano all’interno della masseria ‘San Vincenzo’, a Ginosa (Taranto). I quattro, dipendenti di una ditta locale, stavano costruendo un muretto. I feriti sono stati condotti da ambulanze del 118 negli ospedali di Taranto e Castellaneta. Le loro condizioni non sarebbero gravi. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i carabinieri della Compagnia di Castellaneta e gli ispettori del lavoro, che stanno verificando la messa in sicurezza del cantiere.
MILANO – Esplosione stamane, alle 10.45 circa, nella ditta Ghibeca di San Giuliano Milanese specializzata nello smaltimento di rifiuti. L’introduzione all’interno di un compattatore di alcune sostanze, forse diserbanti, ha provocato l’esplosione nell’azienda di via Lombardia. Non sono state le fiamme, ma lo spavento ha provocare l’infortunio di un operaio di 41 anni che, nel tentativo di spegnere le fiamme, è rimasto ferito, in modo non grave, a un braccio. L’incendio è stato spento dagli operai dell’azienda, insieme ai vigili del fuoco intervenuti tempestivamente. Il ferito è stato soccorso dagli uomini del 118 e trasportato, in codice giallo, all’ospedale di San Donato Milanese.
06 NOVEMBRE
PRATO – Un cinese di 48 anni si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Prato con profonde ustioni su braccia, gambe e parte del collo dichiarando di essersele procurate in casa con l’olio da cucina. Una spiegazione che per i medici era incompatibile con le ustioni. L’abitazione dell’uomo è risultata in perfetto ordine, ma nelle vicinanze i carabinieri hanno prima scoperto un catering abusivo, posto immediatamente sotto sequestro, e poi un’azienda gestita da un connazionale, la Ma.g.i.c.o. di Carmignano, rivelatasi il luogo dell’incidente. La ditta produce grucce di plastica, sulle quali viene steso uno strato di collante per impedire agli abiti di scivolare. Un operaio ha pensato di usare il flessibile per tagliare un fusto di collante da 150 litri quasi vuoto e far uscire il residuo, causando così un’esplosione che ha colpito il quarantottenne che stava tenendo il contenitore. Il ferito, in regola con il permesso di soggiorno, ha dichiarato di trovarsi nella ditta per salutare un amico. L’azienda è stata posta sotto sequestro dai tecnici di medicina del lavoro della Asl e il titolare denunciato per inadempienze alle norme di sicurezza, mentre il titolare del catering abusivo è stato denunciato anche per sfruttamento di manodopera clandestina. Il ferito è stato trasferito al centro grandi ustionati di Pisa per la gravità delle lesioni, ma non è in pericolo di vita.
05 NOVEMBRE
BRESCIA – Un operaio albanese è morto a Fiesse, nel bresciano cadendo dal tetto dell’azienda. È precipitato per circa 11 metri ed è deceduto sul colpo. Sempre nel bresciano, a Marone, un saldatore è rimasto ustionato dall’esplosione della cisterna. Le sue condizioni non sono gravi.
AVELLINO – E’ grave un operaio di 57 anni, di origini siciliane rimasto vittima di un incidente sul lavoro mentre si trovava all’interno di uno stabilimento industriale situato a Lacedonia (Avellino). L’operaio e’ caduto dall’altezza di 10 metri mentre stava lavorando alla sistemazione della copertura di un capannone. Immediatamente soccorsa, la vittima e’ stata portata a bordo di un’ambulanza all’ospedale Cardarelli di Napoli. La prognosi e’ riservata. I carabinieri della stazione di Lacedonia sono subito intervenuti e hanno iniziato le indagini per cercare di chiarire la dinamica ed eventuali responsabilita’ nell’incidente.
BOLZANO – Ancora un infortunio sul lavoro in Alto Adige. Si e’ verificato in una ditta di legnami di Nova Ponente, dove un operaio di 34 anni di Cornedo all’Isarco, addetto alla manutenzione, ha inavvertitamente infilato un braccio in un ingranaggio fermo, che si e’ improvvisamente rimesso in moto, sottoponendo a una violenta rotazione l’arto. L’operaio e’ stato soccorso e trasportato in elicottero all’ospedale di Innsbruck, dove e’ stato accolto in prognosi riservata.
TARANTO – Un uomo di 42 anni, Francesco D’Andria, di Statte (Taranto), è morto in un incidente sul lavoro avvenuto all’interno dello stabilimento Eni di Taranto. L’operaio, dipendente della ditta ‘Icos Serbatoi’, insieme con altri due compagni di lavoro stava eseguendo lavori di manutenzione sul tetto di una cisterna quando è precipitato da un’altezza di una ventina di metri. Gli ispettori del lavoro stanno cercando di verificare se l’imbracatura indossata dall’uomo fosse attaccata a un vincolo, così come prevedono le norme sulla sicurezza. L’uomo è morto poco dopo essere stato soccorso dal personale medico della raffineria. Sul posto, oltre agli operatori del 118, sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante e gli ispettori del lavoro, che stanno svolgendo indagini.
CARRARA (MASSA CARRARA) – Un agricoltore di 39 anni, Vitale Ciuffi, è morto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Carrara per le ferite riportate ieri sera in un infortunio sul lavoro. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto effettuata dai carabinieri, l’uomo stava tagliando della legna in un bosco di Fossone, una frazione a valle di Carrara, quando la motosega che impugnava si sarebbe rotta e una puleggia lo avrebbe colpito alla testa. L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso e ricoverato in Rianimazione dove stamani è morto.
RAVENNA – È caduto da un’altezza di circa cinque metri, mentre sul tetto di una casa di Villanova di Bagnacavallo (Ravenna) stava sistemando alcuni pannelli fotovoltaici assieme a un paio di colleghi, rimanendo gravemente ferito. Vittima, un operaio di 50 anni dipendente di una ditta della provincia di Trento, trasportato in elimedica all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna; nel pomeriggio i medici hanno sciolto la prognosi. Secondo un primo quadro clinico, l’uomo ha riportato la rottura di entrambe le caviglie, di un femore e di alcune vertebre. Saranno gli ispettori della Medicina del lavoro, insieme ai carabinieri di Traversara, a fare luce sulla dinamica dell’incidente.
04 NOVEMBRE
MILANO – Esplosione in un’azienda chimica di Paderno Dugnano, nel Milanese, intorno alle 15. Da un primo esame del 118 ci sono una decina di feriti, fra i quali sei ustionati in maniera grave. Sul posto sono intervenuti mezzi del pronto soccorso, l’automedica e l’elicottero del 118 di Milano. In azione anche 13 squadre di vigili del fuoco gli esperti del Nucleo chimico-batteriologico (Nbcr). L’azienda è la Eureco Holding, ha sede in via Mazzini 101 e si occupa di servizi ambientali e smaltimento di rifiuti industriali e speciali. Non si hanno ancora informazioni in merito a una possibile fuga di sostanze tossiche.
BOLOGNA – Un operaio tunisino di 29 anni è rimasto ferito cadendo da un controsoffitto che ha ceduto, all’interno del Comune di San Giovanni in Persiceto, nel bolognese. L’uomo, residente a Carpi (Modena), lavora per una ditta che sta eseguendo alcuni lavori di manutenzione nel municipio, ed è assunto regolarmente. Al momento dell’incidente era impegnato a sistemare alcune centraline elettriche che servono a tenere lontani i piccioni e, secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, indossava l’elmetto di protezione. Forse per un’imprudenza, ha messo un piede in un punto del controsoffitto che non poteva reggere il suo peso ed è così precipitato, facendo un volo di circa sei metri. Soccorso con l’elicottero del 118, è stato portato all’ospedale Maggiore di Bologna in condizioni di media gravità: ha riportato vari traumi, ma non è in pericolo di vita. Dinamica precisa e cause dell’incidente sono all’esame dei carabinieri.
CAPANNORI (LUCCA) – Un muratore algerino di 31 anni è stato travolto da una macchina perforatrice per la posa di micropali. La perforatrice si sarebbe ribaltata su un fianco, forse per un cedimento del terreno, schiacciando l’operaio. Gli altri due muratori che si trovavano nel cantiere hanno dato l’allarme. Il ferito è stato trasportato prima in ambulanza sul piazzale del cimitero di Marlia, poi qui è stato prelevato da un elicottero del 118 e trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Pisa dove gli è stato riscontrato un trauma addominale da schiacciamento. Le sue condizioni sono gravi tuttavia non sarebbe in pericolo di vita. Per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto nel cantiere è intervenuto il personale della Asl di Lucca più la polizia municipale. Il cantiere è stato posto sotto sequestro dalla Asl che ha avviato gli accertamenti necessari per verificare se sono state osservate le norme sulla sicurezza.
TORREMAGGIORE (FOGGIA) – Un operaio è morto chiacciato da una gru che si è ribaltata in un cantiere alla periferia di Torremaggiore. La vittima è Salvatore Silvestri, di 58 anni, di Foggia, dipendente della ditta di impianti e cablaggio ‘All‘.
BARLETTA– Due persone sono rimaste ferite a Barletta, in via Madrid, nella zona industriale, durante dei lavori di coibentazione della copertura di un opificio. Ha ceduto il tetto e sono cosi’ precipitati per circa cinque metri il titolare della ditta ed un operaio. Dopo i soccorsi, sono stati condotti in ospedale e sono in osservazione. Non sarebbero in pericolo di vita. Sul posto polizia, ambulanze del 118, vigili del fuoco ed ispettori della Asl.
TENNO (TRENTO) -Ancora un grave infortunio in agricoltura nel Trentino: si è verificato questa mattina attorno alle 10,20, sui terrazzamenti di Volta di Nò, località alle porte di Tenno. Sfortunato protagonista è stato Arturo Baroni, 77 anni, residente in paese; l’anziano stava percorrendo con il proprio trattore un’interpoderale tra i vigneti, quando la strada ha improvvisamente ceduto. Il trattore a bordo del quale si trovava si è rovesciato nella scarpata sottostante, schiacciandolo in parte. Rapidi i soccorsi e complesse le operazioni per salvare l’anziano. I medici del 118 giunti con l’elisoccorso di Verona (indisponibili i due apparecchi trentini) sono riusciti a rianimare l’uomo, per poi trasportarlo a Brescia, dal momento che non c’erano posti disponibili in rianimazione nel Trentino. Le condizioni dell’infortunato sono gravissime. Arturo Baroni ha moglie e quattro figli.
RUVO DI PUGLIA (BARI) – Un operaio di 41 anni, Nicola Matera nato ad Andria e residente a Barletta, è rimasto ferito durante le fasi di carico di un’impastatrice di cemento a bordo di un furgone. È accaduto all’interno della ditta Inc.Martel, specializzata nella realizzazione di infissi in alluminio. Matera, dipendente di una ditta di Barletta, ha riportato ferite al torace. Soccorso da personale del 118, dopo un primo intervento di pronto soccorso a Corato è stato trasferito a Bari dove è ricoverato con riserva di prognosi. Secondo i medici, non corre pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e tecnici dello Spesal. Non sono ancora chiare le modalità dell’incidente.
SPOLETO (PERUGIA) – Un operaio tunisino è rimasto ferito nei pressi di Spoleto, dopo essere caduto da una scala mentre raccoglieva le olive. Sul posto, una zona piuttosto impervia, è intervenuto il 118 e si è resa necessaria anche la collaborazione dei vigili del fuoco di Spoleto.
CATANIA – Un pensionato di 62 anni, G.V, che stava lavorando sul tetto della casa di un conoscente, insieme al figlio, è caduto giù da un altezza di quattro metri ed è morto. È accaduto a Catania dove è morto il pensionato 62enne Giuseppe Vasta. Sul posto è intervenuta la polizia ed è stata aperta un’inchiesta. Sulla salma è stata disposta l’autopsia.
03 NOVEMBRE
SIGONELLA (CT) – La notte del 24 ottobre un cargopallet da 1600 kg (uno dei grossi contenitori che si caricano sugli aerei della base) ha schiacciato un lavoratore dell`Algese che si trovava sulla rampa. I lavoratori denunciano che le norme di sicurezza sono state ignorate. L`operaio è in coma e sta subendo un intervento chirugico. La base di Sigonella è divisa tra la parte italiana e quella USA. In quest`ultima sono presenti i lavoratori italiani, personale civile che lavora all`aeroporto interno. La vittima dell`incidente è Salvatore Maita, 47 anni, con figli. Ha avuto la scatola cranica rotta, un ferro gli ha bucato i polmoni, ha subito infine diverse fratture. “Non sappiamo se sopravviverà”, ci dice Gaetano Ventimiglia, lavoratore e collega di Maita, oltre che sindacalista della Cub trasporti. L`ultimo appalto per la gestione dello scalo della base USA è stato appunto vinto dalla ditta Algese. Sono circa 100 milioni di dollari per quattro anni, e il contratto è stato soffiato nientemeno che alla multinazionale Lockeed. L`Algese è presente a Sigonella dal `76, in varie forme e con qualche interruzione. “Hanno fatto fuori tutele, diritti e sindacati. Il risultato finale: c`è un collega che sta morendo”, spiega Ventimiglia.
TRENTO – È il 41enne Stefano Nones di Grumes la vittima dell’infortunio mortale sul lavoro occorso questa mattina a Lavis, alle porte di Trento presso la ditta Porfidi Paganella. L’uomo è rimasto schiacciato da una lastra semilavorata di porfido scivolata da una macchina elevatrice che si era bloccata e che Nones stava azionando nel tentativo di sbloccarla. Nones lascia la moglie e due figli.
BARI – In un incidente sul lavoro avvenuto a Casamassima è morto Maria Daniele Nitti, di 33 anni, di Bari. L’uomo era dipendente di una ditta di manutenzione caldaie: era impegnato in lavori sul tetto di una palazzina nel centro del paese quando, per ragioni sulle quali stanno indagando i carabinieri, ha perso l’equilibrio ed è caduto da un’altezza di 10 metri. Ispezioni sono state compiute anche da funzionari dello Spesal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.
BOLZANO – In Alto Adige, un uomo di 35 anni di Salorno, mentre stava lavorando in un cantiere, si è amputato un pollice. Con l’elicottero, è stato portato direttamente all’ospedale di Peschiera, in provincia di Verona, dove si tenterà il ripristino delle funzioni della mano.
MILANO – Il guidatore di un mezzo di movimento terra è morto a Cassano d’Adda, in provincia di Milano. L’uomo è stato colto da un malore ed è finito con il suo mezzo in un canale.
BERGAMO – Un camionista bergamasco di 45 anni è rimasto gravemente ferito cadendo dal cassone del suo mezzo mentre stava caricando un bancale, in un’azienda di Lurano (Bergamo). L’uomo, che ha picchiato con violenza la testa al suolo,è è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Treviglio (Bergamo. Per salire sul cassone del mezzo pesante, il camionista si sarebbe aggrappato a una corda che improvvisamente ha ceduto. Soccorso dai colleghi e dai medici del 118, è stato subito trasportato in ospedale.
02 NOVEMBRE
RIMINI – Un operaio di 41 anni dell’azienda Fida di San Giovanni in Marignano, nel Riminese, è rimasto gravemente ferito ad un braccio mentre stava lavorando ad un macchinario a controllo numerico. L’arto gli è rimasto incastrato in un caricatore fino all’avambraccio. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Infermi di Rimini e operato: non è in pericolo di vita e gli ortopedici e chirurghi vascolari stanno cercando di salvargli il braccio. I tecnici della medicina del lavoro hanno messo sotto sequestro il macchinario.
BERGAMO – Stava lavorando con una alesatrice quando, per cause in corso di accertamento, la mano destra è finita dentro alla macchina ed è rimasta schiacciata. Guarirà in qualche settimana il capofficina rimasto ferito in un’azienda di Terno d’Isola. L’infortunio è avvenuto intorno alle 14,20 in una azienda meccanica: l’infortunato è il capofficina, 49 anni di Almenno San Salvatore. Soccorso dai colleghi di lavoro prima e dagli uomini del 118 poi, è stato trasportato al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Bergamo.
BOLZANO – A Trens, vicino a Vipiteno, un contadino è stato travolto e ucciso da un albero. Si tratta della quinta vittima durante lavori boschivi in Alto Adige in solo due mesi. Salgono così a 16 i morti nell’agricoltura in Trentino Alto Adige dall’inzio dell’anno. La disgrazia è avvenuta in un bosco nei pressi del maso Gugges. Sul posto è intervenuto con l’elicottero del 118 il medico d’urgenza, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Indagano i carabinieri.
CATTOLICA (RI) – Grave infortunio sul lavoro nelle prime ore della mattina a San Giovanni in Marignano. Attorno alle 5.20 un operaio di 35 anni è stato soccorso dal 118 dopo essere rimasto incastrato con un braccio all’interno di un macchinario con il quale stava probabilmente iniziando a lavorare. L’incidente si è verificato all’autofficina “Pazzaglini Lino & C“, ma le cause di quanto accaduto restano per il momento sconosciute. L’uomo è stato immediatamente soccorso dal personale medico – intervenuto sia con ambulanza che con auto medicalizzata – per poi essere portato in gravi condizioni all’ospedale di Riccione.