Non si sa ancora niente di Anthony Forsythe. L’operaio delle Ferrovie che è stato investito da un treno la notte tra il 9 e il 10 Dicembre 2007 giace dentro un faldone del tribunale. Attende la sentenza. Di morte (archiviazione) o di vita (inizio del processo). Perchè essere mandato sulle rotaie, di notte, senza luce, senza alcuna protezione, dopo aver lavorato dieci ore nella giornata e per una settimana di seguito senza riposo sufficiente… E’ troppo. E non si può dimenticare.
I familiari di Anthony Forsythe mostrano i suoi quadri per tenere vivo il suo ricordo.
Anthony non era SOLO un operaio (suicida e imbecille, come ha sostenuto il collga di lavoro e responsabile presente all’incidente…) Anthony non era SOLO un ragazzo di 26 anni che per SFORTUNA è morto (qui la sfortuna non centra, nè la fatalità). Anthony era un artista e una persona con molti talenti che andava al cuore delle cose, che cercava l’essenza della vita. Il titolo della mostra è “Dietro il sipario di noi stessi” dal 3 all’ 8 settembre a Roma, Torretta Valadier di Ponte Milvio. L’ingresso è gratuito