"Questa centrale non da vera occupazione: solo inquinamento, precarietà e morti bianche".
Si è concluso il blocco del cantiere che da lunedi scorso stavano portando avanti i lavoratori dell'Enel di Valdalica nord per richiedere maggiori condizioni di sicurezza sul posto di lavoro dopo la morte del 31enne Michele Cozzolino.
Alcuni lavoratori del Laut (comitati lavoratori e precari autorganizzati) respingono
l'accordo e la trattativa a ribasso fatta dai sindacati confederali.
Già si erano evidenziate divergenze tra una parte dei
lavoratori ed i sindacati sul pagamento delle giornate non
lavorate, che sembravano destinate ad aumentare per gli operai
delle imprese impegnate nei lavori al terzo gruppo
termoelettrico (dove è avvenuto l'incidente), sequestrato dalla
magistratura. I lavoratori chiedevano che se ne facesse
totalmente carico l' Enel. In base all'accordo, 8 ore saranno considerate di sciopero, 20 saranno
pagate dall'Enel e le restanti saranno recuperate.
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